giovedì 30 maggio 2013
Cavani giocherà al Morgagni?
Ufficializzato oggi l'accordo del Forlì con lo sponsor tecnico Macron, che per tre anni fornirà alla società le divise (quella mostrata oggi aveva le strisce verticali particolarmente strette, a me piace ma non è detto che resti così) e non solo quelle. Progetti di sviluppo in corso: merchandising ma anche amichevoli, promessa una la prossima estate al Morgagni, di fronte ad una delle tre squadre di serie A griffate dall'azienda di Crespellano.
Bologna, Lazio o Napoli? Ovvio che tutti sognano Hamisk e magari pure un settemilionario Cavani galoppare sul prato del Morgani, ma anche Klose ed Hernanes farebbero la felicità dei calciofili forlivesi. Infine il Bologna: non il massimo della vita, almeno restasse Diamanti sarebbe un bel vedere.
mercoledì 29 maggio 2013
L'ultima fatica
Il tabellino by Pardo dell'amichevole a Casteldebole finita 2-2: a segno ancora Filippi, che aprì la stagione contro il Club Forza Forlì a Rocca e la chiude oggi, e Sir Alex. Domani conf stampa per presentare il nuovo sponsor tecnico (Macron).
Bologna Primavera: Marchignoli (46’ Malagoli); Ferrari (46’ Montorsi), Pescatore (46’ Mecchetti); Capello (46’ Melli), Benatti (46’ Testoni), Dall’Osso (46’ Bisarello); Tonelli (30’ Minelli), Bergamini (46’ Ciarlariello), Marchesi (46’ Cecconi), Senese (46’ Scalini), Coraini (46’ Maio). All. Baldini.
Forlì: Casadei (46’ Giannelli); Pirazzini, Campana (46’ Sampaolesi); Torelli (46’ Panzavolta), Martini, Vesi (46’Orlando); Petrascu (85’ Melandri), Spadaro (46’ Renzi), Buonaventura (46’ Filippi), Evangelisti (46’ Bergamaschi), Melandri (46’ Sozzi). All. Bardi.
Arbitro Consoli di Bologna.
Reti: 30’ Coraini, 43’ Buonaventura; 49’ Maio, 83’ Filippi.
Costa troppo
Mentre il Forlì continua a piantare le unghie sui vetri per restare nel calcio professionistico, la FulgorLibertas - che pure necessita di un budget simile, 1.4 k circa, ma ha a disposizione quasi il 40% in più da incassi al botteghino - compie passi inequivocabili verso il burrone. Oggi ha salutato baracca e burattini con tanto di conferenza stampa il Direttore sportivo Ario Costa, diretto alla sua amata Pesaro.
martedì 28 maggio 2013
Coppa il 18 agosto
Oggi consiglio direttivo di Lega Pro. Pare che le società l'abbiano vinta (ma sarà ufficiale solo la prossima settimana): per accedere ai contributi federali non ci sarà l'obbligo macalliano di schierare una squadra la cui età media sia al massimo di 23 anni. Per dire, il Forlì mettendo Ginestra, Eva e Seba - che hanno un biennale dunque restano - avrebbe dovuto accompagnarli ad otto under 19. Una follia.
Di ufficiale ci sono invece le date: 18 agosto coppa Italia, 1° settembre esordio in campionato, 4 maggio ultima giornata. Notturne solo per la Prima Divisione.
Domani amichevole a Casteldebole col Bologna Primavera. Obiettivo: ripetere l'operazione Ingegneri strappando al Bologna il prestito di un gioiellino.
lunedì 27 maggio 2013
Chi gioca ancora
Intanto Saponara: Ricky ha messo a segno una doppietta (+ assist) nel 4-1 dell'Empoli al Novara. In campo anche Mirko Valdifiori, figlio dell'allenatore Nevio.
Il Rimini ha vinto 2-0 in casa del Valle d'Aosta l'andata della semifinale playout (Scotti, Taddei). Gasbarroni ha inchiodato il Bassano nell'andata della semifinale playoff, Godeas e Brighenti hanno fatto 1-1 nell'altra semifinale tra Renate e Venezia. Domani consiglio federale, intanto gli effetti della prossima Prima Divisione senza retrocessioni cominciano a farsi sentire: le società stanno già provvedendo a smantellare gli organici.
In Promozione tutto facile per il Meldola del baffutissimo Baldinotti, di Giorgi, Biserni, Teodorani, Seghi, Scaioli, Dall'Ara, Bettini e Valle. I giallorossi hanno battuto 2-1 il Faenza nel ritorno della semifinale playoff, stesso risultato dell'andata. Ieri gol di Giorgi (osannato dai tifosi) su calcio d'angolo e Dall'Ara con un destro deviato dal limite. Per i faentini gran punizione nel finale di Luca Calderoni.
Consueto show del presidente Gugnoni (padre), anche se le voci che circolano nelle ultime settimane danno la società guidata dal figlio Gabriele ormai decisa a passare l'eventuale titolo di Eccellenza a Castrocaro.
sabato 25 maggio 2013
Lo sguardo del Poeta
Oggi al memorial Briganti ho giocato 20 minuti nella stessa squadra del Poeta, la foto che vedete sopra la stamperò e la attaccherò in studio come il momento più alto della mia carriera calcistica.
Però ho anche capito cosa provavano Scaioli e gli altri certe volte. A inizio partita ho dato palla al Poeta sbagliando il tocco: mi ha guardato con un tale disprezzo, un tale schifo (giustificato eh) che per il resto della partita ho giocato a nascondino, passandola al massimo al compagno più vicino, terrorizzato all'idea di rivedere nei suoi occhi quello sguardo. A parte questo, il Poeta è sempre uno spasso dentro e fuori il campo e lo è anche Pardo, che potete vedere qui sotto in versione 'Ogni maledetta domenica'.
venerdì 24 maggio 2013
E alla fine, Filippi
Il calcio è strano ma trova sempre strade imprevedibili per segnare la propria storia. Oggi l'amichevole con il Cesena Primavera è stata vinta 1-0 dal Forlì grazie a un bel gol di Filippi, giovane attaccante ('93) di proprietà bianconera che lo scorso autunno fece sognare il Forlì con un inizio stagione da urlo. Poi Mattia si è spento, un pochino alla volta, finendo ai margini dell'undici titolare in un pessimo girone di ritorno. Non resterà a Forlì, probabilmente il Cesena gli troverà un'altra sistemazione in Romagna (Bellaria? Santarcangelo?) perché i mezzi tecnici indubbiamente ci sono.
Cangini e Bardi hanno guardato da vicino i gioiellini del vivaio cesenate guidato in panchina da Bisoli. Ha brillato la stella del solito Lolli, che però sembra merce troppo preziosa per la Seconda Divisione, ma anche Sensi ('95) ottimo in mediana.
Detto questo, se il Cesena lasciasse Arrigoni al Forlì saremmo già belli che contenti.
Il tabellino by Pardo.
Cesena Primavera: Melgrati (46’ Garroni, 68’ Quadrelli); Fabbri F. (46’ Arrigoni N.), Bangoura (46’ Lo Russo); Yabrè (46’ Pironi), Gabrielli (58’ Ahmetovic), Paolini (75’ Gaiani); Fabbri M. (35’ Gravini), Ballardini (77’ Faccini), Grimellini (46’ Del Piero, 77’ Filippucci), Sensi (46’ Pironi), Lolli (46’ Tommasini, 77’ Bertoni). Allenatore: Bisoli.
Forlì: Casadei (46’ Giannelli); Pirazzini (46’ Ingegneri), Campana (46’ Sozzi), Bergamaschi (46’ Torelli), Martini (67’ Pirazzini), Orlando (46’ Vesi); Filippi (46’ Cangini), Sampaolesi (46’ Panzavolta), Buonaventura (46’ Ferri), Evangelisti, Melandri (46’ Petrascu). Allenatore: Bardi.
Rete: 12’ Filippi
Arbitro: Patruno del Csi di Cesena
Saluto Romano
Oggi conf stampa del pres. Sereno, sul pezzo, ottimista. Conficconi resterà alla guida del Forlì almeno fino a ottobre (c'è un aumento di capitale in atto), ma a questo punto sembra certo che manterrà il timone per il quarto anno consecutivo. Bella notizia: tra i soci è certamente quello che più degli altri sa catalizzare energie e distribuire fermezza nei momenti di sbandamento. La sua 'faccia' è ormai una garanzia, anche per gli sponsor: 'Le aziende più importanti - ha detto - hanno già confermato il loro sostegno per la prossima stagione. Il modo in cui ci hanno accolto è motivo di orgoglio'.
Il resto della chiacchierata lo trovate domani in edicola, compresa la risposta sul mercato: 'Stiamo mettendo a punto il budget per non andare a sbattere. Non so cosa riusciremo a fare ma so che impegno, passione ed entusiasmo continuano a essere il nostro motore'.
(13 robe de gener)
mercoledì 22 maggio 2013
Ragazzi d'oro
Venerdì pomeriggio alle 15.30 il Forlì giocherà un'amichevole contro il Cesena Primavera (nella foto Tabanelli e Bangoura) allo stadio Manuzzi. Occasione perfetta per vedere da vicino i giovani talenti bianconeri, provando a convincere Bisoli-Lelli che sganciare al Forlì qualcuno tra i pezzi più preziosi dell'argenteria è un'affare anche per il Cesena: tra dodici mesi la società bianconera potrebbe trovarsi in casa un calciatore professionista fatto e finito.
Sedurre Bisoli non sarà facile: il tecnico di Porretta Terme ha deciso di allenare per due settimane, da oggi, la Primavera proprio per vedere all'opera i ragazzi migliori del settore giovanile e decidere così chi ha già le carte in regola per essere aggregato in prima squadra la stagione prossima in B. Al Forlì - e poi al Bellaria, Rimini e Santarcangelo - toccheranno gli altri. L'importante sarà farsi trovare in prima fila al banchetto delle romagnole di Lega Pro, e in questo senso il piazzamento della stagione appena conclusa, la stabilità societaria e i rapporti sempre più fitti col Cesena dovrebbero aiutare.
Ps Martedì prossimo consiglio federale dal quale dovrebbero uscire le norme per i contributi federali della prossima stagione. Attorno agli under si muove tutto il mercato (l'anno scorso le norme uscirono a fine luglio e potete immaginarvi il caos degli operatori mercato). L'ultima idea dei vertici federali era di spalmare i contributi non più obbligando le squadre a schierare certe fasce d'età, ma calcolando aritmeticamente la media anagrafica dei calciatori scesi in campo ogni domenica. Solo un problemino: tutte le società hanno contratti pluriennali in essere con i calciatori più importanti-qui esperti-quindi stagionati. La norma avrebbe reso tali contrati una ghigliottina sul collo delle società, che si sono ribellate. Pare che la novità non sia più all'ordine del giorno. Pare.
martedì 21 maggio 2013
Bardiamoci
Nero su bianco. Attilio Bardi sarà l'allenatore del Forlì anche nella prossima stagione, la quinta consecutiva alla guida della squadra biancorossa (1° Eccellenza, 4° D, 1° D, 10° Seconda). L'accordo è stato raggiunto oggi pomeriggio in viale Roma, nell'ufficio del Dg Lorenzo Pedroni.
Presente, oltre a quest'ultimo, anche il diesse Sandro Cangini. Per il quale ho trovato finalmente il soprannome giusto: se il coach della Fulgor Sandro Dell'Agnello è chiamato in tutta Italia Sandrokan per la grinta che metteva da giocatore sul parquet, direi che il Cangio 2.0, asciutto, scaltro e dissimulante come una tigre della Malesia, ha più di un buon motivo per essere il nostro SandroCan.
lunedì 20 maggio 2013
Il Forlì venderà Petrascu?
E' in discussione il futuro di Sebastian Petrascu. Posto che il romeno ha un biennale, quindi se decide di restare la questione è già chiusa, il Forlì si sta chiedendo se continui ad avere senso la sua presenza nel tridente titolare, quindi se sia il caso di aprire le orecchie a proposte di cessione oppure no.
Trentanove gol negli ultimi due campionati sono un bottino indiscutibile. A queste cifre viaggiano, per intenderci, attaccanti che costano il triplo di Petrascu. Però nel rendimento di Dracula la differenza tra Interregionale e Seconda è stata, come molti osservatori prevedevano, marcata. In D Seba faceva la differenza, in Lega Pro è un attaccante da 14 gol con molti rigori e altrettante, lunghe pause durante il campionato e all'interno delle stesse partite. Uno che ha bisogno della squadra per giocare bene ma non è assolutamente in grado di aiutare la squadra a giocare bene. Oltretutto è un brevilineo che, come Melandri, preferisce gli spazi aperti per attaccare. I due si somogliano, forse troppo. Forse, stanno pensando Bardi & Cangini, nell'estrema essenzialità che impone il mercato, il Forlì avrebbe bisogno in quel ruolo di un giocatore diverso. Un Longobardi. Un Bernacci. Una prima punta che sappia far salire la squadra e aiutarla nei momenti di affanno.
Non è una scelta semplice: conti alla mano Petrascu è forse il miglior attaccante biancorosso degli ultimi trent'anni. Sicuramente sta nei primi tre.
La settimana di Bardi
Previsto a giorni l'incontro risolutore Bardi-Cangini. Il tecnico al 99% resterà sulla panchina del Forlì: perché in questi quattro anni ha svolto un lavoro eccezionale centrando, sempre, gli obiettivi. Una proprietà è questo che chiede. E poi cambiare - senza la possibilità di investire troppo sull'ingaggio dell'allenatore, ogni centesimo sarà indirizzato alla squadra - sarebbe stato un rischio eccessivo.
I motivi per separarsi? Pochi e certamente discutibili. Uno, l'unico che mi sembra davvero serio, l'ha spiegato ieri sera Mazzarri dopo Roma-Napoli.
Un allenatore come Capello dice che in Italia più di 4-5 anni un tecnico con lo stesso gruppo e nello stesso ambiente non deve stare. Io la penso come lui. Se fossi rimasto ancora, la maggior parte del gruppo non avrebbe recepito allo stesso modo certe mie sollecitazioni. Prendete Cannavaro, per esempio, dopo quattro anni conosce ogni mio movimento e anche i ragazzi possono avere bisogno di novità.
La mia paura è che gli ultimi, brutti mesi del Forlì siano anche conseguenza della quotidianità di un rapporto squadra-allenatore che Bardi dovrà essere bravo a ricostruire da zero. A meno che Cangini non gli metta a disposizione un gruppo tutto nuovo (ma non credo).
Fuori, ai rigori
Gli Allievi di Biserni e Romani escono ai 16esimi di finale, battuti a Salerno dai padroni di casa ai calci di rigore. Qui il tabellino, tempi regolamentari e supplementari erano finiti 0-0 come all'andata.
Fuori anche i Giovanissimi di Valmori, superati a Roma 3-0. Anche in questo caso lo stesso risultato dell'andata.
domenica 19 maggio 2013
Resta Ingegneri?
Tra i primi abbozzi di mercato c'è una telefonata del diesse biancorosso Cangini agli uomini mercato del Bologna. Oggetto: ovviamente Ingegneri ma non solo lui, miglior difensore della stagione del Forlì. Cangini ha giudicato "molto positiva" la telefonata. Non è escluso che la società emiliana abbia deciso di prolungare il prestito di Ingegneri, che a Forlì ha trovato una seconda casa e potrebbe approfittare della seconda stagione tra i prof, durissima, per affinare le proprie qualità già piuttosto evidenti.
Vedremo, di sicuro l'asse lungo la via Emilia ha soddisfatto entrambe le società, che ora si apprestano a mettere nero su bianco altri accordi.
Silvio in viale Roma
Il Forlì ha un nuovo segretario: Silvio Poli. Quest'anno ha ricoperto la carica a Santarcangelo. Non è giovanissimo e in viale Roma ha già parecchi trascorsi con la stessa carica (èra Valmori) ma anche prima, da allenatore della prima squadra un anno in serie D e con la Berretti, che portò alla vittoria, unica volta nella storia biancorossa, del titolo nazionale.
Il nome di Poli non mette d'accordo tutti i soci, un po' per l'età non più verdissima e un po' per vecchie ruggini. Di sicuro il Forlì ha vissuto l'impellente necessità di aggiungere questa figura professionale di raccordo con la Federazione, considerata soprattutto l'importanza di evitare multe, spese inutili e gestire al meglio il fattore contributi per i giovani calciatori, ossigeno purissimo in Lega Pro.
Poli sarà annunciato ufficialmente la prossima settimana, al ritorno del Dg Pedroni. Negli stessi giorni il Forlì - salvo colpi di scena ad oggi improbabili - siglerà anche il contratto con Attilio Bardi per la guida tecnica della prossima stagione. Il mister è rimasto molti mesi in naftalina ma è sempre stato saldamente legato al Ds Cangini, che ha rinviato di una settimana l'ufficialità (concordata per la fine del campionato) solo per aspettare l'ultimo vertice con Pedroni.
Bardi chiederà garanzie tecniche (abbordabili, il primo nome è quello di Bernacci) e condivisione del progetto da parte della dirigenza, che da parte propria si aspetta un allenatore completamente "sul pezzo" nella stagione più importante della storia biancorossa.
sabato 18 maggio 2013
A passo di Gamberi
Dopo il volley e il calcio, è finita anche la stagione del basket forlivese: la FulgorLibertas è stata sconfitta al PalaCredito da Brescia ed è ha chiuso così il primo turno playoff perdendo la serie 3-0. Tutti al mare.
Atmosfera comunque pazzesca al Palazzo (il mio mvp dell'anno: Natali. Però di basket capisco poco), i forlivesi hanno sostenuto e ringraziato la squadra fino all'ultimo secondo e anche dopo, a differenza di quel che è successo quest'anno al Morgagni. Il motivo è presto detto: Soloperto e compagni sono andati molto oltre le loro possibilità conquistando gli spareggi promozione nonostante una situazione societaria da incubo. Il Forlì invece si è afflosciato come piada con lo squacquerone subito dopo aver raggiunto la salvezza. Sono cose che i tifosi sentono, e apprezzano.
Sarà comunque un'estate molto complicata per la società di via Zuelli, che ha i conti in rosso e rischia scendere una o due categorie. Il Forlì invece è solido anche se manca di un allenatore visto che nessuno si decide a confermare Bardi oppure a dargli il benservito. Sta diventando una cosa comica, col passare dei giorni.
giovedì 16 maggio 2013
La sottile linea (bianco)rossa
Potrebbe essere più difficile del previsto (e già è previsto difficilissimo) il cammino del Forlì per la prossima stagione, quella che spaccherà a metà il calcio professionistico dei ricchi dai dilettanti compresi noi che facciamo le partite di calcetto al giovedì sera.
L'ipotesi più in voga nelle ultime settimane la leggete qui sotto e prevede otto regine anziché nove, sei destinate all'inferno e quattro squadre che si giocheranno il futuro con spareggi all'ultimo sangue. Roba da scannarsi.
STAGIONE 2013-'14
Lega Pro a 69 squadre
2 gironi di Prima Divisione: gruppo A a 17 squadre, gruppo B a 16 squadre
2 gironi di Seconda Divisione: gruppi A e B a 18 squadre
Delle squadre di Seconda Divisione le prime otto in classifica di ciascuno dei due gironi restano in Lega Pro (in totale 16 squadre) mentre le ultime sei di ciascun girone retrocedono in serie D (in totale 12 squadre). La nona, decima, undicesima e dodicesima classificata di ciascuno dei due gironi di Seconda Divisione si affrontano per gli spareggi che servono a decretare altre due retrocessioni in serie D. Gli accoppiamenti: per ciascuno dei due gironi, la nona affronta la dodicesima e la decima sfida l’undicesima. Chi perde le semifinali retrocede in serie D, le due vincenti delle semifinali per ciascuno dei due gironi giocano la finale. Chi perde va in serie D mentre l’altra resta in Lega Pro. In totale, delle otto squadre complessive che affrontano gli spareggi sei retrocedono in serie D e due restano in Lega Pro.
mercoledì 15 maggio 2013
Forlimpopoli-Cesena 0-8
Foto dell'amichevole (0-8) a lato. Ha giocato dal primo minuto Nicolò Lolli, attaccante classe 1994 oggetto del desiderio del Forlì, che probabilmente resterà a bocca asciutta: il ragazzo è nelle grazie di Bisoli che sta decidendo in questi giorni - la prossima lo farà giocare dal primo minuto - se tenerlo in B il prossimo anno oppure se darlo in prestito in Prima, col Pavia in prima fila.
Prossima settimana amichevole Cesena-Forlì, quella dopo Bologna-Forlì poi rompete le righe. Date e orari ancora non ufficiali, come la conferma di Bardi che continua ad essere rimandata e comincia a puzzare.
Il Pagellone
SUL SITO DEL CARLINO DAI TU IL VOTO AI GIOCATORI
Fino a un paio d'anni fa mi divertivo, adesso il pagellone di fine anno mi costa molta fatica. Troppo stretto un voto per raccontare la stagione di un giocatore, troppo poche tre righe per descriverne l'evoluzione in dieci mesi di gioco. Però me l'hanno chiesto e l'ho fatto, lo trovate oggi sul Carlino.
So già che alcuni voti (Sabato, Buonaventura, Oggiano, Seba) faranno incazzare qualcuno e storcere il naso a molti. Abbiate pazienza, ognuno vede il pallone a modo suo e i miei sono giudizi personali, soggetti ad errori, tarati su quello che mi aspettavo dalle potenzialità che ho intravisto in ciascuno e comunque arbitrari. Eccoli.
Ginestra 7, Vesi 6, Arrigoni 6,5, Orlando 6,5, Martini 6, Ingegneri 7, Scarponi 5,5, Sabato 6, Sozzi 7, Eva 7, Sampa 6, Mordini 6, Oggiano 5, Filippi 5, Seba 6, Mela 6, Buonaventura 6, Ferri 5,5, Bardi 6,5.
Giudizio complessivo: il Forlì ha chiuso la stagione al 10° posto. Non è stata una stagione nel suo complesso straordinaria come qualcuno continua a ripetere. Lo è stata fino a febbraio, poi la squadra si è mangiata parte di quanto aveva costruito con un finale molle e slegato. Il Forlì ha chiuso dietro a Renate, Mantova, Castiglione, con tre punti in più della Giacomense e quattro sul Santarcangelo. Si è salvato ma non ha fatto molto di più del minimo sindacale.
domenica 12 maggio 2013
Baby Gallecticos
Sorpresa: Giovanissimi in mattinata e Allievi nel primo pomeriggio tengono testa a Roma e Salernitana. Sfortunata la squadra di Valmori che a San Martino in Strada becca gol dopo un minuto su calcio d'angolo dai parietà giallorossi. Posso dire? I padroni di casa hanno giocato la partita alla pari, colpito una traversa e recriminato per un rigore (+esp) stranetto pochi minuti dopo aver subito il primo gol. Finisce 0-3 ma la differenza la fanno chili e centimetri, nient'altro. Chi non li segue abitualmente come il sottoscritto è rimasto colpito da Zequiri, dribbling e personalità da far invidia ai discepoli del Pupone.
Nel pomeriggio al Morgagni gli Allievi di Biserni e Romani hanno fatto tremare la Salernitana. Il Forlì si è dimostrato suqadra organizzata, lucida e con più di una individualità da tenere d'occhio. Il solito Bolelli, imprendibile a sinistra, ma anche Manica e il portiere Brachetti. Domenica prossima ad Eboli il ritorno: non sarà facile perché i campani mettono in campo più malizia e gomiti alti che talento, in casa loro ci vorrà molto carattere per cavarci le penne.
(il Forlì dei grandi ha perso 1-0, qui il tabellino)
sabato 11 maggio 2013
Presidente e futuro
Sarà ancora Romano Conficconi il numero uno del Forlì? Ancora non lo sappiamo. Il mandato triennale del patron Cierre scade col concludersi di questa stagione. Romano è stanco e mollerebbe volentieri la carica ma la sua "faccia" è ormai una garanzia per tutto l'ambiente e da più parti spingono per convincerlo a restare almeno un'altra stagione, quella che, nelle intenzioni, chiuderà il cerchio lasciando il Forlì stabilmente nel calcio professionistico.
Il successore di Conficconi è comunque designato e risponde al nome di Davide Bellini. Sempre più "dentro" le vicende biancorosse, sempre più presente al Morgagni, sempre più coinvolto nell'avventura. Ora o tra un anno il prossimo presidente del Forlì sarà mister Ated2.
Un pasto in meno, butta via
Il Forlì è partito per la Valle d'Aosta senza sabato (sq), Petrascu, Evangelisti, Ginestra, Oggiano e pure Bardi: il mister resta a San Piero in Bagno per la comunione del figlio. In panca Vanigli, bravissimo per carità. Un saluto al Fano, che in settimana aveva chiesto massima correttezza visto che si gioca la retrocessione proprio col Valle d'Aosta.
E viva il fair play.
L'uomo del monte ha detto si
Attilio Bardi sarà l'allenatore del Forlì anche nella prossima stagione, la quinta consecutiva alla guida dei biancorossi. Manca solo l'annuncio ufficiale, che arriverà la prossima settimana, ma già oggi in conf stampa "mister 3-4-3" ha fatto capire che l'accordo ormai è cosa fatta.
Prima di apporre la firma sul contratto che lo legherà al Forlì per il 2013-'14 Attila - assente domenica in Val d'Aosta per motivi familiari, al suo posto in panchina Richard Vanigli - parlerà con Cangini della campagna acquisti. Bardi è perfettamente consapevole che il Forlì non nuoterà nell'oro e ottenere uno dei primi 9 posti sarà tutt'altro che semplice. Ma ha deciso di accettare la sfida. E sarà operativo in fase di mercato, come e più delle ultime estati.
giovedì 9 maggio 2013
L'ultimo Sir Alex
L'addio al calcio di Ferguson lascia un solo 'Sir Alex' a calcare i campi professionistici, quello del Forlì. La prima stagione tra i prof di Buonaventura è stata in chiaroscuro: molti assist (non so quanti esattamente, non ci sono statistiche al riguardo o almeno non so dove trovarle), cinque reti e qualche screzio con i tifosi, dal blablabla mimato alla tribuna dopo il gol dell'1 pari al Savona al bisticcio con un ultrà a Bellaria.
Da quel che ho carpito in queste settimane Sir Alex ha ottime chance di restare un altro anno in biancorosso. Perché nonostante la difficoltà nel tiro a rete, ha conquistato lo spogliatoio ma soprattutto mister Bardi grazie alla disponibilità al sacrificio e alle indubbie qualità tattiche. A meno di ribaltoni - e nel mercato nulla è prevedibile - Buonaventura sarà il quarto attaccante nel tridente della prossima stagione. Ruolo che gli calza a pennello e che avrebbe dovuto ricoprire anche quest'anno, non fosse che Melandri ha giocato pochissimo e Filippi si è stampato dopo l'avvio promettente.
martedì 7 maggio 2013
Il Forlì 2013-'14?
Primo: Bardi resta? Sembra proprio di sì. La prossima settimana stretta di mano e via. Intanto mister e diesse stanno ragionando sul puzzle biancorosso.
Secondo: ci sono i soldi per fare mercato? Sì e no. Non per costruire una squadra al top, abbastanza per ripetere una stagione come quella ancora in corso, soprattutto evitando gli errori dovuti all'inesperienza.
Terzo: chi prende il Forlì? Un top player c'è già, Ginestra, e a meno che non sia lui a volersene andare resterà (anche perché ha un biennale). Bardi e Cangini ne vorrebbero inserire un altro e la scelta è ricaduta da tempo su Marco Bernacci, già sondato a gennaio. Il dubbio è Petrascu: ha un biennale ma quest'anno non ha convinto: il Forlì potrebbe lasciarlo partire mettendo così da parte un "tesoretto" per l'Airone.
Quarto: i giovani. Davanti partiranno sicuramente Ferri e Filippi. Il loro posto potrebbe essere preso da Lolli e Marras. Il primo è stato inserito da Cangini in una rosa di quattro nomi richiesti al presidente del settore giovanile del Cesena Lorenzo Lelli. C'è un problema: Lolli sta incantando anche Bisoli, che potrebbe decidere di tenerlo oppure girarlo in prestito ma in Prima Divisione (Pavia?). Il secondo piace molto a Bardi e Cangini, è dello Spezia e quest'anno a Rimini ha trovato poco spazio. L'operazione sembra più semplice.
Quinto: la difesa. Arrigoni potrebbe restare, Ingegneri è difficile. Il nome nuovo è sempre quello di Enrico Fantini (non perché siamo omonimi e compaesani, giuro). Piace a Cangini perché segna qualche gol importante e costa poco, avendo il letto a 6 km. Ma è alternativo a Orlando: o l'uno o l'altro. E Beppe quest'anno ha fatto bene.
Lorenzo poco Grazioso
Basta un post su facebook a scatenare la guerra atomica tra calcio e basket in città? Ci siamo andati vicini. Ieri sera attorno a mezzanotte il Dg del Forlì Lorenzo Pedroni, evidentemente saturo di pavoneggiamenti televisivi - c'era Grazioso su Tele1 - ha scritto la frase che leggete sopra e riposto qui:
Manuale del buon dirigente (almeno nel calcio funziona così): quando le cose vanno bene spazio sui media a calciatori e mister, quando son cazzi amari si mette la faccia a protezione del gruppo. Mi sa che in altri sport succede diverso. Questione di "asset"
La mattina si è accorto delle frecciatina neanche tanto "ina" il direttore di Forlibasket Riccardo Girardi, il quale ha prontamente inserito la citazione pedronesca quale 'Frase della settimana' sulla home page del sito cestistico differente. Apriti cielo. I tifosi ormai prossimi ai playoff hanno preso di mira Pedroni (qui), il quale un'oretta fa ha deciso, onde evitare che la questione esondasse, di precisare ancora su facebook:
Teorie e tecniche di comunicazione non c'entrano niente con gufate e tifo avverso: io auguro il meglio alla squadra di basket e ai suoi tifosi, ho solo fatto un osservazione sul tempismo
Vicenda chiusa? Non è detto.
lunedì 6 maggio 2013
Tanto rumore per nulla?
Radio mercato dà Bardi vicinissimo alla conferma. La prossima settimana, dopo Valle d'Aosta-Forlì, il mister di San Piero in Bagno specializzato in bonsai e 3-4-3 parlerà con Cangini. Entrambi hanno la volontà di proseguire quindi credo proprio che l'Attila V si farà. Giustissimo così: i risultati non lasciano dubbi a interpretazioni, che invece spopolano tra i sedicenti allenatori. Ognuno faccia il proprio mestiere. Detto questo, la vicenda è stata gestita coi piedi.
Comincia a muoversi anche il mercato in particolare quello delle punte. Cangini ha chieso una manciata di giovani al Cesena ed è in attesa di risposta (ci vorrà tempo), Lolli però sta facendo troppo bene in bianconero e rischia di finire in Prima Divisione.
Montalti 31
Una volta di più ho capito oggi in piazza Saffi perché il Forlì ha rinnovato la fiducia al responsabile del settore giovanile. Se Montalti li cresce tutti così, come i ragazzi felici del video sopra, siamo a cavallo.
Clicca sulla foto oppure qui.
domenica 5 maggio 2013
Ore 16.30
E' uscito Sozzi, tra gli applausi. Bardi se l'è stretto forte come un papà. Unica emozione (forte) di una partita brutta, giocata sotto la pioggia e vinta meritatamente dal Bassano di Longobardi, un altro dopo Bernacci che a gennaio - se avessimo voluto davvero fare i playoff - sarebbe venuto volentieri.
Alla fine la tribuna ha salutato la squadra, la gradinata come anticipato era vuota, si respirava una certa malinconia.
sabato 4 maggio 2013
L'uomo che vinse tre volte
Domani potrebbe essere l'ultima al Morgagni per Marco Sozzi, 165 col Forlì, quattro categorie, 32 gol e tre campionati vinti.
Ammirazione, gratitudine, rispetto, amicizia, affetto, rimpianto e tutto quello che girerà per la testa e il cuore di chi l'ha visto cominciare in Promozione e arrivare fino a quella che lui stesso definì "roncolata" col sinistro a Casale ("Un gol alla Del Piero", scrisse un favolistico giornalista di là), l'illusorio colpo di testa al Bellaria, il gol messianico al Santarcangelo.
La gradinata sciopera
Niente tifosi oggi in gradinata. C'è qualche problema tra il settore che ospita gli ultras e la tribuna. Onestamente non so esattamente cosa sia successo, questo è quello che hanno scritto i ragazzi, dico solo che è un peccato perché l'ultima in casa sarebbe stato bello per tutti viverla diversamente (oltretutto ci saranno i ragazzi delle scuole e per molti sarà la prima volta allo stadio).
Oggi lasceremo vuota la gradinata, lasceremo in silenzio lo stadio perchè è venuto a meno il rispetto verso di noi, verso chi ha fatto sempre di tutto per essere vicino alla squadra e di tenere alto il nome di Forlì. Con questo comunicato vogliamo sottolineare come il rispetto sia venuto a meno da altri "tifosi" come noi che dicono di avere a cuore il galletto ma sono sempre pronti a criticare chi davvero ha a cuore le sorti dei biancorossi! Vogliamo chiarire che questa scelta non ha a che fare con la squadra a cui siamo vicini per l'ottimo campionato disputato ma che è colpa di certa gente, della solita gente che frequenta i gradoni del Morgagni, specialmente in tribuna. Come spesso accade ciclicamente negli anni questi "tifosotti" sono pronti a criticare quando non hanno mai fatto nulla di concreto.
Rispetto per gli ultras!
La gradinata
venerdì 3 maggio 2013
Come sta il settore giovanile del Forlì
Benone, secondo Alessandro Buccioli e Raffaele Montalti. Circa duecento tesserati ma soprattutto rapporto sempre più stretto con le società del territorio e feeling crescente col Cesena, grazie all'insediamento alla presidenza del settore giovanile bianconero dell'amico Lorenzo Lelli.
Altri punti toccati oggi in conf stampa:
- Forse torneranno Torelli e Panzavolta: hanno fatto bene a Mezzolara e Castiglione (Ribelle);
- I brutti risultati della Berretti sono dovuti in gran parte alla decisione di non schierare fuoriquota e pochi in quota;
- L'obiettivo di Allievi e Giovanissimi nazionali contro Salernitana e Roma sarà di fare bella figura. Le due partite sono comunque considerate un grande vanto per la società;
- Il prossimo anno nasceranno tre squadre Pulcini (2003, 2004 e 2005) con 15 bimbi ciascuna selezionati tra i club affiliati al Forlì. La filiera del pallone biancorosso sarà così completa;
- I campi di allenamento sono un problema. 'Siamo l'unico capoluogo di provincia in tuto il mondo a non avere un sintetico a 11' ha detto con la consueta franchezza Raffaele Montalti, aggiungendo che 'l'impiantistica a Forlì è ferma a quando ero bambino, e adesso ho la barba bianconera';
- Nessun appunto sul lavoro del mister della Berretti Marco Scozzoli, il suo futuro sarà deciso da Cangini e Montalti;
- Alessandro Buccioli, socio e consigliere che fa da tratto d'unione tra proprietà e settore giovanile, ha ufficialmente proposto a Montalti un accordo pluriennale per continuare ad occuparsi dei ragazzi. Raffaele ha preso qualche giorno per pensarci: il Forlì richiede tempo, deve valutare se ne ha abbastanza ('Dire di no - ha aggiunto - sarebbe comunque masochistico');
- Entrambi hanno ringraziato Susanna, Kalle, Brunelli ('la nostra anima') e Pardo per il lavoro nelle scuole.
Montalti, il 5 maggio
Oggi alle 14.30 conf stampa del responsabile sett giovanile Raffaele Montalti. Credo sia stato confermato anche per il prossimo anno (c'è addirittura chi parla di triennale, chiederemo).
Io vedendolo non potrò che pensare a domenica pomeriggio quando, dopo Forlì-Bassano, lo aspetterò fedele come un discepolo in piazza Saffi - Kalle, Lorenzo, venite anche voi? Dai è il 5 maggio - per rivedere una delle scene più sublimi che la mia mente ricordi, questa.
giovedì 2 maggio 2013
Spada è innocente
Archiviato. Scoperto poche ore fa su tuttolegapro che il procuratore federale ha archiviato un procedimento a carico del segretario del Forlì Paolo Spada (uomo sulla cui onestà metto mani e piedi sul fuoco), che il 16 febbraio avrebbe effettuato una telefonata "anomala" ad Antonio Eros Lacagnina, l'arbitro di Caltanissetta che aveva rinviato per neve Forlì-Rimini. La vicenda è risultata fin dai primi accertamenti frutto di una semplice leggerezza.
E' finito un ciclo?
Forlì-Bassano resterà nella storia non tanto per la classifica, ma perché potrebbe essere l'ultima in casa con la maglia del Forlì di alcuni protagonisti della storia recente biancorossa. Da mister Bardi (due promozioni) a capitan Sozzi (tre), passando per Mordini (due) e Martini (due), sono tanti a non essere certi di pestare di nuovo, il prossimo anno, il prato verde del Morgagni.
Riassunto:
- Di Bardi abbiamo già parlato tante volte: aspettiamo la fine del campionato.
- Sozzi, 34 anni, sta decidendo in questi giorni: da una parte ama talmente tanto il calcio che pensare di smettere lo terrorizza. E poi si sente ancora in grado di dare una mano, magari dalla panchina, magari al gruppo. Dall'altra parte sente che un ciclo va chiudendosi, sa che i progetti della società virano, ha una famiglia che lo reclama ed è arrivato a questo finale di stagione psicologicamente molto appesantito. Il mio consiglio non richiesto è di decidere (ne ha tutto il diritto), prima che sia il Forlì a farlo.
- Mordini e Martini ballano: la decisione di 'tagliare' il numero di senior il prossimo anno rende difficile ogni previsione. Dipenderà dal budget, dai colpi che riesce a incamerare Cangini, dal nome del nuovo allenatore. A naso direi più Mordini che Martini, ma non è detto.
- Sabato, Oggiano, Orlando, Buonaventura: direi che Orlando ha più possibilità degli altri (50%), che invece sono destinati a cambiare aria.
- I giovani sono un rebus. Di sicuro andranno via Filippi e Ferri, ci sono poche possibilità che il Forlì riesca a tenere Ingegneri in Seconda, farà di tutto per far restare Arrigoni. Vesi è di proprietà, Sampa ha il contratto. Non so Scarponi, Berga, Renzi e Casadei.
- I biennali: Ginestra, Eva, Seba e il Micio. Non sono sicurissimo che rivedremo tutti: Ginestra ad esempio potrebbe trovare una squadra di categoria superiore (ingaggio alla mano è il top player biancorosso), così come Petrascu.
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