mercoledì 27 novembre 2013

Il Forlì con Barbagli


Oggi dopo pranzo il Forlì ha presentato Mirko Barbagli, difensore mancino classe 1982. Ha detto di essere pronto per il Rimini e che ha trovato una squadra con molta voglia di lavorare.

Possiamo già ipotizzare la formazione per il derby (prevendite aperte alla Caffetteria di via Ravegnana e al Chiosco) con Tonti in porta, Jidayi Vesi e Barbagli in mezzo, Senese (o Sampa) e Boron esterni, Berga Tonelli ed Eva a centrocampo, il Micio e Docente davanti.

Stamattina sul sintetico c'era anche Marco Djuric, fratello dell'attaccante del Trapani Milan. E' un centrocampista corazzato del 1992 reduce tuttavia da un grosso infortunio al ginocchio. Non è lui il giocatore che cambierà faccia al Forlì.

A proposito, prima della conf stampa di Barbagli il Dg Pedroni ha consigliato ai giornalisti di non parlare più di mercato fino a gennaio. Seeee :-)

Romiti vs Rimini


Domenica 40 bambini e altrettanti adulti saranno ospiti del Forlì per il derby col Rimini. Sono i ragazzi che qualche settimana fa hanno chiacchierato con Calderoni di pallone e fair play. Qui sotto potete leggere due dei temi che hanno scritto, a lato metto i loro disegni.

Questa mattina in palestra noi alunni della “Squadrani” che abbiamo aderito al progetto i educazione allo sport e al fair play abbiamo incontrato il capitano della squadra del Forlì calcio Alberto calderoni.
Era accompagnato da Giovanni il suo allenatore di quando era bambino e da un professore di ed. fisica, Marco. Ad Alberto sono state poste varie domande a cui ha risposto cercando di farci capire che lo sport in generale, non solo il calcio, deve essere sempre praticato con entusiasmo e con lealtà: tutti giocano per vincere ma bisogna saper accettare anche le sconfitte proprio come capita nella vita, la maestra lo dice sempre…questo Alberto lo insegna anche alla sua bambina di 8 anni.
Gli adulti che fanno a volte si comportano in modo non corretto e questo non va bene, perché i bambini li osservano e li “fotocopiano” e poi li imiteranno una volta diventati grandi. Ci sono piaciuti tutti i filmati che ci hanno mostrato, due in particolare: nel primo due squadre di rugby dopo la partita si abbracciavano e si applaudivano; nel secondo un’americana aiutava la sua avversaria, che si era sentita male vicino al traguardo, sostenendola fino a farla vincere davanti a lei. Questi sono gli esempi di vero sport!!!
Grazie Alberto, Marco, Giovanni e Franco (il dirigente).
IIB 


Il giorno 11 novembre, nella palestra della nostra scuola: "Pio Squadrani" di Forlì, è venuto Alberto Calderoni, giocatore del Forlì Calcio ed ex Capitano della squadra, insieme al suo allenatore e ad altre persone, per farci una lezione sportiva sul comportamento da tenere negli stadi e in tutti i campi da gioco in generale.
Questa lezione è stata molto interessante e istruttiva e ci ha fatto riflettere su tante cose, attraverso dei filmati semplici ma efficaci, proiettati e spiegati anche dall’insegnante Marco Susanna.
Il primo filmato, quello della linea rossa, insegna che bisogna avere un limite in tutte le situazioni per non "invadere" lo spazio e i diritti degli altri.
Il secondo filmato, quello più divertente, faceva capire benissimo come i figli copino dai genitori. C'era un babbo che faceva ginnastica per mantenersi in forma, ma si arrabbiava moltissimo quando l'ascensore era guasto e doveva fare le scale a piedi. Vicino a lui c'era suo figlio con la testa a forma di fotocopiatrice che, immediatamente, "fotocopiava" dal babbo il suo comportamento.
Il filmato, però, che ci è parso più significativo è stato quello di due maratonete che dovevano fare una gara per le qualificazioni alle Olimpiadi. La maratoneta, che durante la gara è sempre stata prima, a pochi metri dal traguardo ha avuto un malore. La seconda, invece di approfittare della situazione, riconosce lealmente la sua bravura, si china su di lei, la sorregge, le fa finire la corsa e le fa tagliare il traguardo da vincitrice.
Noi abbiamo fatto molte domande ad Alberto e lui rispondeva come se ci avesse pensato un giorno, perchè le sua risposte sono state lunghe ma educative e mai noiose.
Alberto Calderoni, da quello che ci ha risposto, ci ha dato l'impressione di essere una persona responsabile, che sa quello che dice e che mette molto impegno nel suo lavoro.
Questa lezione ci è piaciuta molto e vorremmo che fosse proposta anche ai nostri genitori, agli sportivi e a tutti gli adulti.
VB