sabato 17 agosto 2013

La prima giornata rischia di saltare?



Rischia sì, parecchio. L'ha annunciato il presidente dell'assocalciatori Damiano Tommasi qualche giorno fa. Oggi è arrivata la risposta di Ghirelli: chi non gioca il 1° settembre perde a tavolino. In ballo c'è ovviamente la questione dell'età media a 24 anni e dei contributi che ne derivano (Tommasi e i presidenti dicono tanti, Ghirelli dice pochi), che se non sbaglio non è ancora stata ratificata. Il rappresentante Aic al Forlì è Evangelisti.

Il solito casino insomma, e noi col becco all'insù ad aspettare.  

Mistic Bardi



Copio e incollo qui la chiacchierata con Bardi che è oggi sul Carlino. Checché se ne possa pensare del suo 3-4-3 resta un allenatore col quale è sempre un piacere parlare di calcio, e non solo di calcio. 


Forlì
SFIORA il misticismo. Ostenta fiducia. Apre la porta a un possibile rinforzo. Garantisce spettacolo: ‘Perché i tifosi dovrebbero venire a vedere Forlì-Reggiana? Facile. Perché noi li facciamo divertire, sempre’. Alla vigilia del primo impegno ufficiale, la gara di Coppa Italia di domani sera al Morgagni contro la Reggiana, Attilio Bardi racconta la sua quinta estate consecutiva in biancorosso. A cominciare dalla Messa cui obbliga i ragazzi a Rocca San Casciano.
Che, li vuole convertire?
‘Ma no, solo la prima volta è obbligatoria. Cristo mica forzava gli Apostoli a seguirlo’.
Il paragone è un tantino impegnativo.
‘Offro loro un incontro. La vita cambia così: vedi qualcosa che non avevi mai visto, parli con una persona che ti colpisce, e ti scatta la molla’.
Più o meno come in campo.
‘Insegno il 3-4-3 perché i ragazzi si entusiasmano. E’ un gioco che predilige la fase offensiva, loro si divertono e io pure. Il calcio deve essere così: allegria, voglia di divertirsi con la palla. Altrimenti che ci stiamo a fare?’.
Beh, dovreste salvarvi quest’anno.
‘Tutti i campionati sono difficili’.
Il prossimo di più: solo otto squadre saranno salve e promosse. Ha messo in gioco tanto scegliendo di restare.
‘Non sono un calcolatore, questi quattro anni non li cancellerà nessuno e io qui sto bene. Ho un entusiasmo enorme’.
L’hanno cercata altre squadre in estate?
‘Sì, qualche pourparler c’è stato’.
Anche dalla Prima?
‘Una squadra sì, ma il nome non lo dico’.
Allora cambiamo discorso. Lo sa che se battete la Reggiana si perde il ritorno di Milan-Psv?
‘Guardi, se il Milan retrocede e io vinco il campionato sono più che soddisfatto’.
Era per dire quanto il suo legame con la Coppa Italia sia tradizionalmente gracile.
‘Ma questa partita è importate. E’ la prima e dobbiamo verificare a che punto siamo, sia tatticamente che fisicamente’.
Su quest’ultimo punto qualche dubbio c’è: Fantini, Bergamaschi, Senese, Melandri e Bernacci sono fermi.
‘Melandri non mi preoccupa: l’infiammazione non è legata all’operazione dello scorso anno’.
Difficile non avere qualche pensiero su Bernacci invece.
‘E’ vero ma il dottore mi ha rassicurato: nel giro di tre-quattro giorni dovrebbe essere a posto’.
Poi avrà due settimane per prepararsi all’esordio di Santarcangelo, senza un giorno di preparazione alle spalle.
‘Non sarà al top per l’inizio del campionato ma in venti giorni sì, contiamo di recuperarlo al livello degli altri’.
I tifosi si chiedono se l’Airone è ancora sul pezzo.
‘Ci ho parlato a quattr’occhi e posso garantirlo io: si. Ha voglia di mettersi in gioco, mi ha detto che non è mai stato così carico come quest’anno, neanche in serie A’.
Ci fosse margine per un ultimo colpo di mercato?
‘Se capita l’occasione né Sandro (Cangini) né la società se la lascerebbero scappare’.
Ruolo?
‘Il giocatore che fa la differenza va bene in tutte le zone del campo’.
A proposito, Nappello quanti gol farà quest’anno?
‘Una volta ero infuriato con Casadei e gli dissi: se non perdi due chili nei prossimi cinque minuti non ti voglio più vedere. A Nappello dico che deve fare almeno 15 gol nelle prime tre partite’.