lunedì 15 dicembre 2014
C'è Kalle per te - Quale delle tre?
Caro Kalle,
comincio questa lettera, l'ennesima, augurando all'Inter le massime fortune questa sera contro il temibile Chievo Verona. Però dimmi tu: chi lo marca Pellissier? Auguri. Ciò detto torno al punto che interessa noialtri cioè il Forlì. E chiedo a te, Altissimo di piede quasi quanto di zucca, quale sia la strada migliore delle tre possibili onde evitare la retrocessione e il conseguente derby con Bardi, il quale derby (sempre con Bardi) avrebbe conseguenze nefaste sull'equilibrio mentale di mezzo Morgagni:
1 - continuare dritti come fusi vigendo le attuali vertenze tattico-economico-caratteriali tra soci-allenatore, Docente-allenatore, diesse-dg, ds-allenatore, tifosi-allenatore. In questo caso, te lo ricordo, il Forlì si presenterebbe al delicatissimo mercato di gennaio privo di direttore sportivo, esattamente come un anno fa quando Cangini frequentava il vialetto giusto per hobby retribuito. Segnalo anche che la squadra biancorossa, anzi blu, ha la seconda peggior difesa del campionato, ha perso le ultime cinque trasferte, colleziona rossi (11 in 17 gare contando anche lo staff, 10 in 8 trasferte).
2 - scegliere il male minore tra quelli suddetti, che poi è la mia idea. Non potendo abbattere un centinaio di tifosi, non potendo per mere ragioni economiche fare a meno dei soci sedicenti allenatori, avendo Menegatti firmato solo pochi mesi fa un contratto pluriennale, ho supposto che la scelta meno dolorosa sarebbe il cambio repentino del mister Rossi, cui intitolare subitaneamente una statua equestre oppure il nuovo aeroporto.
3- rinforzare la rosa nel mercato di riparazione tanto da garantirsi sonni tranquilli. Almeno fino a giugno, perché poi ci sarebbero i conti da fare.
So che il tema è delicato e già una volta lo scorso anno, per colpa mia e del Carlino, sei finito incolpevolmente nel pentolone. Non finirò mai di scusarmi. Ma la tua opinione, eccezion fatta per gli uffici di viale Roma, vale più di un quintale. Grazie come sempre e forza Internazionale, il sesto posto è lì a un passo.
Ciao ,
io credo che la scelta migliore, anzi l'unica sia quella di sistemare, se possibile rinsaldare, la situazione societaria. Una squadra è veramente forte se alle spalle ha una società unita, vigile e puntuale.
Da qui non si scappa.
Non trovo particolarmente drammatico se, durante l'anno, nascono incomprensioni tra tecnico e qualche giocatore... capita dappertutto e credo sia anche naturale... la differenza la fa la GESTIONE.
Non trovo grandi novità nemmeno quando ti riferisci a preferenze "tecniche" di qualche socio, succede ad ogni latitudine. Dipende da come la si GESTISCE.
Questo è il vero nodo. Da fuori, magari mi sbaglio, ho l'impressione che ci sia una tendenza contagiosa più a pararsi il proprio posteriore che nel preoccuparsi di mettere giocatori ed allenatore nelle condizioni migliori per esprimersi.
Da tifoso a me può anche star bene che qualche socio o dipendente la pensi diversamente da Rossi piuttosto che da Menegatti, inizia a stringermisi il nodo in gola quando vedo che, pur di difendere le proprie posizioni, non si fa più il bene dell'insieme.
Quando si gestiscono delle realtà sportive rappresentative (ma anche no) si ha il DOVERE di salvaguardare 4 patrimoni: la solidità economico/finanziaria, i tifosi, la squadra che traina tutto il movimento ed il futuro (settore giovanile). Nient'altro. Le scelte si fanno su questo. Se Menegatti (per dirne uno ma potrebbe essere anche il Dg) non ci sta, si cambierà. Senza paura.
Quello che conta è SOLO il Forlì.
A cascata credo di avere già risposto su come la penso. Il Forlì ha già una rosa adeguata per raggiungere l'obbiettivo. Non dimentichiamoci che recupereremo il capitano e Hamlili. A mio avviso non c'è necessità di fare grande mercato, magari qualche scambio nel caso il rapporto tra qualche giocatore ed allenatore (o tra giocatori) risulti così deteriorato da danneggiare l'interesse comune.
Per quanto riguarda il punto 2 del tuo intervento. Mi permetto di risponderti ponendoti a mia volta un quesito.
Si esonera Rossi per far posto ad un altro mister, immagino scelto dal direttore sportivo a questo punto... bene. A tuo, vostro avviso questo personaggio godrà della stima e del sostegno di quella parte di società e funzionari che ora sono contro Menegatti?
Questione cartellini e nervosismo... i numeri sono numeri e difficilmente sono contestabili. Ma possono essere contestualizzati e per interpretarli nel modo corretto dovrei essere più informato.
Io comunque credo che tutti i pesci puzzino dalla testa. Quando c'è casino su c'è poca tranquillità anche giù. Se ci diamo (si danno) tutti una calmata e pensiamo che il Forlì quest'anno deve solamente salvarsi e cerchiamo di recuperare un minimo di quell'entusiasmo che una categoria finalmente consona ci dovrebbe consentire di avere, faremo un grande regalo di Natale ai nostri giocatori e alla nostra cara Maglietta.
Infine, sistemata la situazione, si potrà anche contestare il discorso tecnico, ma prima no, almeno io non me la sento, non lo trovo giusto.
Sapete cosa eventualmente sta mancando? Chi vuole veramente bene al Forlì. A prescindere, anche da se stessi.
Forza Forlì
Kalle
Menegatti in Rai, Pedroni e Fabbri a Firenze
Ieri sera il diesse esautorato del Forlì era ospite alla trasmissione "Microfono alla Lega Pro" su Rai Radiouno (grazie a Matteo x l'audio). Ha parlato anche della sconfitta di Savona, dando la colpa soprattutto agli episodi.
Oggi invece il diggì Pedroni e il pres Fabbri sono a Firenze all'assemblea della Lega Pro nella quale si parlerà della riduzione dei contributi (oltre 20 milioni in meno) prevista dal Coni nei confronti della Federazione. A questo proposito - ma non ditelo a Giampaolo, a lui queste cose non interessano - la scorsa settimana al ristorante 'Le Querce' si sono incontrati i presidenti di Forlì, Spal, Reggiana, Santarcangelo e San Marino. Obiettivo fare fronte comune (e magari un po' di mercato?).
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