mercoledì 10 settembre 2014

Mica il Real Madrid



Oggi, dieci giorni dopo la firma sul contratto, il Forlì ha presentato Hamlili. Qualche ora prima il Santarcangelo aveva annunciato attraverso il suo profilo Twitter l'ingaggio di un difensore. E siamo nella stessa epoca eh.

Preoccupati?



Il secondo tempo di Forlì-Reggiana, il palo e il gol del pareggio ingiustamente annullato. A seguire l'inguardabile gara del Garilli, 3-0 netto e insindacabile. Domanda: è lecito temere che il Forlì sia sbagliato e possa precipitare in un campionato di livello più alto del previsto? Io non credo.

Dobbiamo considerare che i biancorossi arrivano alla terza serie dopo due stagioni concluse al decimo posto in Seconda Divisione. Significa che il Forlì non è stato, dal 2012 in poi, una squadra particolarmente competitiva. Ha perso in entrambi gli anni una media di oltre una gara su tre (12/34 e 13/34), che tradotto nella stagione in corso, a 20 squadre, porterebbe il numero di ko a 14 abbondanti.

Questo prendendo come riferimento il decimo posto. Ma l'obiettivo dichiarato esplicitamente dalla società è la salvezza "all'ultimo minuto dell'ultima partita", ergo l'asticella è sul 15° gradino (l'ultima retrocede, quattro fanno i playout). L'anno scorso la 15°, la Vecomp Verona, ha vinto appena dieci partite. L'anno prima il Valle d'Aosta ne aveva perse 16, quasi una su due. Non voglio ubriacarvi di numeri e arrivo al punto: a meno di sorprese - ma questo Forlì può essere una sorpresa? - sarà una stagione difficile, zeppa di sofferenze seguite a delusioni. L'importante è esserne consapevoli. L'importate è non sbarellare dopo un tre a zero che è il primo ma non sarà l'unico. Certo, sarebbe importante anche mettere in campo un po' di tigna in più rispetto alla gara di Piacenza. Ma la prima sbandata non è ancora una prova. Pazienza. E fiducia.