sabato 13 settembre 2014

Nervi (già) tesi



Un gol di Lapadula forse viziato da fallo (Drudi giura di sì) condanna il Forlì alla seconda sconfitta consecutiva. Per un'ora gara bloccata con pochissimi tiri in porta, dopo il gol dell'attaccante del Teramo reazione scarsina dei biancorossi che si beccano pure qualche fischio dalla tribuna. La vera occasione per il pari ce l'ha Docente nel finale, ma il suo tap-in finisce incredibilmente alto.

Aria brutta e siamo solo a inizio settembre. Al rientro negli spogliatoi Rossi ha reagito male agli urlacci ('Arrenditi') di qualche tifoso, che già durante la gara l'aveva preso di mira. Hanno dovuto trattenerlo. Non è una novità e non è l'unico bersaglio, l'allenatore del Forlì, perché anche Cejas ultimamente è finito nel mirino della critica. Oggi ha giocato male.

La mia opinione, invece, è che il Forlì sia semplicemente questo. Poco coraggioso (eccetto pochi, mi vengono in mente Guidi e Docente) fin dalla testa, organizzato in campo ma incapace di reagire se la partita si mette male. Un po' per una questione di pura forza (il Teramo aveva in campo due attaccanti che paga il doppio di quanto prende il giocatore più pagato del Forlì) e un po' perché il difetto più grande di Rossi è proprio la sua difficoltà nel trasmettere emozioni al gruppo. I giocatori stanno lì, si impegnano, ci provano. Ma a volte non basta. Oggi non è bastato e chissà se basterà nelle prossime partite.

Col Santarcangelo mercoledì pomeriggio sì, deve bastare.