martedì 31 marzo 2015

Forlì col cuore



Domani parla Firicano, giovedì sera si gioca a Ferrara senza Drudi squalificato. Nel frattempo, colpa mia che mi son perso in questi giorni, non vi ho dato conto del solito, strepitoso incontro di Kalle nelle scuole. Sabato mattina era alla 'Palmezzano' e per la prima volta c'era anche Fabbri, il quale per poco a fine incontro non si mette a piangere (a lato la gallery, qui tutte le foto grandi, c'era anche la Samorì). I due, Kalle e il pres, a fine mattinata hanno distribuito una settantina di sciarpe biancorosse a tutti i ragazzini e le ragazzine presenti. Bellissimo e intelligentissimo. Finalmente il Forlì comincia a credere davvero nell'iniziativa che, parere mio, porta cento volte più di quello che costa, è moralmente meravigliosa e rimette uno come Alberto - direbbe Garcia - al centro del villaggio. Se posso esprimere un desiderio personale mi piacerebbe presto o tardi vedere allo stesso tavolo oltre ai due sopracitati anche Aldone, il cui rapporto coi ragazzi delle scuole elementari o medie mi incuriosisce parecchio. Sabato 18 ultimo appuntamento stagionale al Pala Romiti con 200 giovani della 'Mercuriale' e plausibili prossimi tifosi del Forlì. Due giorni dopo, la sera del 20, Giuliana Salce in Comune. Chi è Giuliana Salce lo leggete qui: agli incontri di Kalle nelle scuole viene letta, sempre, la sua lettera di denuncia al doping che a me personalmente provoca lacrimoni trattenuti e aggrovigliamenti di stomaco.

Detto questo, prendiamoci sto benedetto 'Mazza'.  

lunedì 30 marzo 2015

Indovina chi sono



Chi azzecca la coppia vince la foto, quella in cui sono girati di faccia, in formato originale.

domenica 29 marzo 2015

Il Forlì ha battuto l'Ascoli, davvero



Due a uno in rimonta (qui le foto) grazie ad una doppietta di IbraBenito a inizio ripresa, dopo che gli ospiti erano passati inaspettatamente in vantaggio a fine primo tempo con una magia dell'esterno sinistro Chiricò.

Il Forlì ha strameritato la vittoria, l'Ascoli alla fine è stato contestato dai suoi tifosi: i giocatori sono andati sotto la gradinata e il numero 13 Mori si è pure preso una bottigliata (di plastica) in testa.

La prima vittoria del girone di ritorno è la vittoria di Aldone Firicano, strepitoso per tutto il match, ma anche dell'immarcabile Docente, di un immenso Tom, dell'attentissimo Casini, di Thiago Catacchini centrale, del magico Ricky Casadei che nel finale ha respinto stile Tolle l'unico e ultimo assalto dell'Ascoli. E' una partita che per importanza, blasone e coinvolgimento emotivo sta a livello di quella con l'Ancona del 2004.

In classifica il Forlì ha allungato a +7 sull'ultimo posto perché il San Marino ha perso in casa: è probabilmente lo sprint decisivo per evitare l'ultimo posto. Per i playout invece ce la giocheremo sul punto con le altre: il Forlì visto in campo oggi è molto incoraggiante.

Ps Il fallo di mano sul rigore del 2-1 c'era


Impaniamoli!


Un mucchio e una sporta di assenti da entrambe le parti. Loro: Mustacchio, Carpani, Grassi,  Perez, Altobelli, Mori, Altinier e Pirrone da valutare, Chiricò al 50%. Noi: Jidayi, Reato, Leo, Cejas, Hamlili, forse anche Gliozzi, Tom claudicante.

Petrone e Firicano giocano a carte coperte: nessuno dei due ha reso note le convocazioni per cui prevediamo novità cospicue e qualche sorpresa clamorosa. Immaginatele voi, io qualche idea ce l'ho.

E' la partita dell'anno: vinciamola e cambierà tutto.

venerdì 27 marzo 2015

Ci siamo quasi


A poco più di 24 ore dal match pare che siano andati a ruba gli 800 biglietti a disposizione dei tifosi marchigiani, che dunque invaderanno la gradinata del 'Morgagni': servirà tutta l'ugola romagnola per arginare l'entusiasmo della vicecapolista.

Oggi hanno pareggiato Pisa e Prato; non benissimo per noi perché la succursale dell'Inter muove la classifica e sale a 35, momentaneo +5 sul Forlì. In casa biancorossa la situazione infortunati continua ad essere allarmante: oltre ai lungodegenti Jidayi e Hamlili, non saranno della partita Cejas, Leo, Reato e credo anche Gliozzi, mentre Tom è in dubbio. In pratica Firicano avrà ancora una volta pochissima scelta e soprattutto un centrocampo votato al puro contenimento. L'idea, credo, sarà di dare la palla più possibile a loro e prenderli sull'errore con i nostri specialisti della ripartenza.

La sorpresona potrebbe arrivare tra i pali: per la prima volta Scotti non è sicuro del posto, come ha ammesso proprio Firicano a metà settimana. Si scalda Ricky Casadei.

L'ultimo Forlì-Ascoli (c'era Mazzone)



L'ultima partita dell'Ascoli a Forlì risale alla stagione 1968-'69, girone B di serie C. Fu un'annata disastrosa quella per i biancorossi che, neopromossi, rimediarono, cito il libro di Canepa, "una serie impressionante di record negativi: due sole vittorie e ventidue sconfitte, 51 gol incassati contro soli 16 messi a segno, 17 punti in classifica dopo 38 giornate". Il Forlì cambiò tre allenatori e iniziò la stagione sotto la guida del commissario straordinario S. Fabbri (Stelio). La retrocessione all'ultimo posto fu inevitabile.

Di positivo c'è che il ripetersi della storia solitamente avviene a cicli più lunghi di mezzo secolo, e poi quel Forlì a differenza di questo non diede mai segni di vita tanto che Santarelli a un certo punto se la prese sulla Gazzetta anche coi giocatori: "Mazzoleri è già la seconda volta che mi conferma di non sentire alcun dolore alla gamba infortunata tempo addietro, e dopo dieci minuti me lo trovo in campo zoppicante, inutilizzabile".

Se per il Forlì fu quella una stagione disgraziatissima, ad Ascoli è una fetta di storia perché fu il primo dei 27 anni di presidenza Costantino Rozzi. Non solo, come vedete dalla foto sopra che ho preso dal sito dell'Ascoli, in panchina sedette - Rozzi cambiò 4 allenatori - anche il mediano bianconero Carletto Mazzone, costretto proprio in quella stagione, ad appena 29 anni, a ritirarsi dal calcio giocato.

mercoledì 25 marzo 2015

La temperatura sale



Aldo Firicano, fradicio e incazzato, si è tolto qualche sassolino e anche un paio di pietre dalle scarpe. Domani trovate sui giornali il resoconto della conferenza stampa di oggi che a noi, abituati ormai da anni ai mister stile abatino (Bardi portava addirittura i ragazzi a messa, in ritiro), ha fatto un sacco effetto. Una botta di adrenalina che speriamo il mister trasmetta anche alla squadra e arrivi fuori da viale Roma fino ad Icaro e magari pure Aurelio: domenica col super Ascoli e i suoi tifosi ci sarà bisogno di tutti.

'I nemici - ha detto Aldone - stanno là fuori e la città di Forlì non può farsi mettere i piedi in faccia'.

Amen.

martedì 24 marzo 2015

Benedetta primavera



Aspettiamo l'ufficialità domani ma sembra che si vada verso l'apertura del cancello del Morgagni ai tifosi dell'Ascoli (il Corriere Adriatico conferma). Entrambe le società hanno spinto per motivi diversi e facili da immaginare in questa direzione. Nel caso sarà una partita davvero entusiasmante con gli ospiti impegnati in una lotta serratissima per il primo posto col Teramo - ma privi di Grassi, Perez e Altobelli - e il Forlì costretto dalla classifica a giocarsi il tutto per tutto: o Firicano festeggia la sua prima vittoria al Morgagni o i playout diventano la prima certezza di primavera.

Ripartiamo da qui


Da un gruppo di soci che non molla e ripiana di tasca propria (per capirci: non finisce come il basket). Ripartiamo da una squadra che recupera un mucchio di infortunati e squalificati. Da una classifica ancora aperta. E da un mister, Aldone Firicano, che secondo me alla fine della fiera ci salverà.

lunedì 23 marzo 2015

E adesso?



Adesso ci salviamo. Domani sul Carlino trovate un mucchio di roba sul Forlì. C'è anche nella sezione sportiva una lunga indagine sui torti arbitrali subiti quest'anno. Sono tantissimi i punti sottrattici senza motivo apparente dalle giacchette fosforescenti. Troppi anche per uno juventino convinto come il sottoscritto, che considera del tutto fuorviante la protesta e ancor di più la dietrologia spiccia ancorché indirizzata a gente con due spanne di pelo sullo stomaco come Macalli e compagnia. Il Forlì per capirci rema contro l'attuale governance della Lega Pro, che la stia pagando? Io non credo ma gli errori cominciano ad essere davvero tanti e vedere Daniele Arrigoni imbufalito a quel modo fa una certa impressione. Non credo possa andare avanti così, e se non andrà avanti così vedrete che cambieremo passo anche in classifica.

domenica 22 marzo 2015

Gubbio-Forlì, strani ma veri


Calcio d'inizio. Come anticipato ieri giocano Tom terzino, Catacchini difensore centrale, Bisoli in mediana e Castellani largo a destra.

4' Docente recupera un bel pallone a centrocampo e serve Melandri, destro deviato in angolo.

5' Sul corner strattonata evidentissima a Drudi, rigore negato al Forlì! Il telecronista manco se n'è accorto.

6' Durissima entrata di Drudi su Esposito a metà campo. Parapiglia sedato dall'arbitro. Forlì coraggioso e concentrato in questo inizio. Giallo a Bisoli, occhio.

10' Ammonito Mancosu per simulazione. Giusto così.

15' Clamorosa occasione per Docente che calcia una sberla da fermo all'altezza del dischetto: un difensore intercetta quasi sulla linea di porta.

sabato 21 marzo 2015

Bisolino, il solitario e Carlitos


Ventuno anni fa proprio di questi tempi, 15 marzo, Aldone segnava il gol di cui sopra a Peruzzi in un quarto di finale di Coppa Uefa nel quale passarono a sorpresa i sardi (il miglior Cagliari dopo Riva). In quella partita - soprassediamo sulla telecronaca che in confronto a Sportube sono scienziati - non giocò Pierpaolo Bisoli detto Bisolone, che di quella squadra era uno dei leader e il cui secondogenito Davide, nato l'8 novembre 1996, domani debutterà dal primo minuto in biancorosso. Dieci anni dopo, il 9 settembre 2006, l'attuale allenatore del Gubbio Leonardo Acori fermava la Juve sull'1-1 a Rimini nella prima giornata di serie B.

Julio Fabbri


Però fatemi segnalare questa pagina su Avvenire a firma dell'ex Voce Forlì Lorenzo Galliani. Il titolo del pezzo, che racconta il credo di uno che ha fatto la storia dello sport, non solo della pallavolo, dovrebbe ricordare qualcosa ai tifosi del Forlì (anche Kalle nelle scuole ripete sempre il concetto).

Fede ragazzi, fede e fiducia.

C'eravamo tanto amati


Eva e tale Malo regalano al Mezzolara la vittoria 0-2 a Scandicci. Grandissima foto postata su fb insieme a Beppe Orlando: nessuno dimentica qui a Forlì. Nel pomeriggio segnalo anche il gol di Forte nel derby Lucchese-Pisa (2-1): è il decimo del nostro ex giovanissimo attaccante. Aggiungerei anche che mi danno Tonti ricercato da un paio di squadre di B, Pescara soprattutto, a cifre inimmaginabili a Forlì, ma non voglio esagerare. Domani si gioca e alla fine il passato è passato. Scordammocelo e amen (con affetto e gratitudine per i due sopra).

Chi gioca, forse



Scotti in porta (Casadei lo teniamo per la finale di ritorno playout), difesa a quattro con Tom Arrigoni terzino a destra, Catacchini e Drudi centrali, Pastore a sinistra. A centrocampo debutto di Bisoli junior sul centrodestra, Cejas in mezzo e Pettarin a sinistra, davanti in appoggio a Melandri e Docente uno tra Rosafio e Castellani con quest'ultimo favorito. In panchina anche il baby difensore Bevitori.

Nel Gubbio anche Acori ha grossi problemi in difesa: Manganelli e Lasicki squalificati, Galuppo infortunato. Loro ne hanno vinta una nelle ultime 14, noi una nelle ultime 12. Tifoserie gemellate. Firicano carico a molla lo adoro.

A domani.

venerdì 20 marzo 2015

C'è Kalle per te - Volge al peggio



Moderatissimo Kalle,
ti faccio la sfilza: Leo e Tom, bella-stagione-Jidayi, c'era-una-volta-Max, Ahi-lili, cui il giudice sportivo, sportivo una ceppa, ha aggiunto il Cammellu, si-vabbè-Turi, Fantoni e Casini. Ecco la parola giusta: casini. Toccano a Firicano che appena messo piedone al 'Morgagni' ha scoperto quanto fragile sia questo Forlì costruito male e aggiustato peggio. Nella testa ma anche nelle gambe, martoriate da infortuni vari e assortiti. C'entra il sintetico secondo te? Chissà. Di sicuro la strada che porta alla salvezza è tutta curve e acciottolato. Mi viene in mente il pavè, su certe vette delle Alpi al Tour de France, quando i ciclisti pedalano contro un vento gelido, con i cumuli di neve a bordo strada, sfidando salite spaventose, e come se non bastasse le ruote rimbalzano, scivolano e sbattono sulle pietre sconnesse. Mi sembra troppo anche per un guerriero come The Wolf, splendido in panchina sabato ma impotente alla fine dei conti, se un terzino rinvia in mezzo all'area a 9 minuti dalla fine della partita più importante dell'anno, che ci può fare se non incazzarsi di brutto? Sto divagando. Tutto era solo per chiedere a te cosa pensi della situazione, se vedi spiragli di luce sbucare da qualche anfratto che a noi sfugge. Cosa diresti alla squadra, tu che sei geneticamente capitano, dentro allo spogliatoio in questi giorni di inizio primavera. Verrebbe voglia di dargliela su e pensare alla serie D. C'è un però? Dicci di sì.

giovedì 19 marzo 2015

Foto, pazienza



Ho qualche problema con le fotogallery, purtroppo il blog è poco malleabile (verrà fuori un sito vero? Forse, pazienza). Qui secondo i miei calcoli dovreste trovare le immagini di Forlì-Prato e se siete particolarmente abili anche le altre, ultime.

mercoledì 18 marzo 2015

Meglio non basta



Era andato tutto come doveva andare. Come me l'ero sognata. Primo tempo con la tremarella, il Prato meritatamente in vantaggio. Poi il pari di Docente, pochi istanti dopo avermi anestetizzato il braccio con una bordata di rabbia a seguito di un gol sbagliato non si sa come. Il Forlì sarebbe andato negli spogliatoi in coma calcistico e invece, improvvisamente, ha scoperto di avere un lato feroce. Ha azzannato la partita e l'ha quasi vinta. Quasi. Nel finale è arrivato quell'errore doppio, forse addirittura triplo devo rivedere le immagini. Giusto? Secondo me no: stavolta avremmo meritato di vincere.

martedì 17 marzo 2015

Cambia verso



Cejas non ce la fa, rientra Docente. Dovessi immaginare un uomo che possa cambiare verso alla stagione del Forlì, come vuole fare Renzi con l'Italia, direi Rambo. Senza pensarci un secondo. Non vedo altre vie d'uscita dai playout (o addirittura dall'ultimo posto) che non siano una scossa emotiva, una vittoria al 90', una partita ribaltata, un giocatore che si carichi i compagni spauriti sulle spalle nelle ultime 9 giornate. E chi se non l'Emilio furioso?

Oggi in conf stampa Arrigoni è andato dritto al punto: questa squadra può dare di più. Domani deve dare di più. Vogliamo vedere la fame, vogliamo sentire le urla, vogliamo un Forlì cattivo. Mi rendo conto che non è possibile chiedere a questi giocatori di cambiare quello che sono, ossia il loro verso. Tranne rarissime eccezioni non sono ragazzi legati a Forlì, a giugno se ne andranno quasi tutti e in pochissimi hanno nel bagaglio calcistico e umano particolari attitudini alla sofferenza. Si vede, non è una colpa spendibile e non sono qualità che si inventano in due settimane, neanche uno con l'esperienza di Firicano può cambiarle.

Ma in una partita vale tutto, in una partita Rosafio può diventare un guerriero e Drudi uno stopper cattivissimo più del Cammellu. Regalateci 90 minuti diversi, i tifosi del Forlì ne hanno urgente bisogno. E tra parentesi anche la classifica, che sarebbe secondaria e recuperabilissima se l'empatia con l'ambiente guadagnasse qualche tacca.

Ps  La Lega Pro ha rinviato al 15 aprile Pistoiese-Santarcangelo. Al 15 aprile, tra un mese. E poi stiamo qua a parlare di errori arbitrali: questa sì che è una roba veramente inaccettabile, secondo me.

lunedì 16 marzo 2015

L'amore è?


Va bene tutto, va bene che Tim pubblichi la foto del tifoso forlivese solo col figlio sulla gradinata dello stadio di Lucca, i giornali ci sguazzino e i valori e bla bla bla. Però bona. C'era un tifoso del Forlì a Lucca soci, dirigenti e amici stretti esclusi. Uno. Eviterei di vantarmene, che dite?

domenica 15 marzo 2015

Il silenzio è d'oro

E' necessario scrivere qualcosa, dire la propria, prendersela con quello oppure quell'altro? Se lo chiede il lavoro sì, ma questo blog non è lavoro. E' piacere. E quindi non scrivo. Dopo una partita come quella di Lucca, un funerale col pallone, ci sono due strade: o spari a zero su una squadra che gioca così, senza nemmeno reagire, oppure resti zitto. E aspetti. Aspettiamo mercoledì: c'è il Prato al 'Morgagni' in quello che probabilmente è l'ultimo treno per la salvezza diretta.

Per quel che mi riguarda restituisco palla ai giocatori. La buttino dentro. Oppure se ne vadano in mona.

sabato 14 marzo 2015

Lucchese-Forlì


Squadre in campo, un minuto di silenzio per l'arbitro Colosimo. Per noi maglia bianca: se non sbaglio è la prima volta quest'anno. Guardalinee donna con la coda.

Lucchese con due centravanti, nel Forlì gioca Castellani con Melandri, Pastore ancora mezz'ala con Turi terzino, Rosfaio trequartista, molto basso Cejas davanti alla difesa.

2' combinazione Pastore-Rosafio-Melandri, sinistro debole. Il primo tiro in porta è del Forlì. La Lucchese fraseggia bene con Forte ispiratissimo.

7' Forte, Lucchese in vantaggio. Sinistro potente dal limite dopo il contrasto vinto al limite con un tenerissimo Drudi.

9' sinistro di Rosafio dai 30 metri: alto alto alto. Peggio non poteva cominciare: Lucchese avanti e gol dell'ex. Avremo la forza di reagire?

17' il Cammellu travolge Forte a metacampo. Chiaro, ragazzo?

Casini ha qualche problemino a destra con Pagano, prevedibile.

19' punizione per il Forlì dalla trequarti, Cejas prova lo 'schema Santarcangelo' per il Micio ma stavolta tira una bordata.

A differenza dell'ultimo mese, adesso almeno qualche intervento duro qua e là ci scappa.

22' male Pastore, rischia il giallo dopo l'ennesima palla persa.

28' ammonito Drudi per fallo di mano. Dieci secondi prima Pastore aveva chiesto inutilmente rigore.

30' Melandri ha l'occasione più importante per il Forlì, servito nel corridoio da Rosafio calcia col sinistro sul primo palo ma Di Masi con la mano destra salva in angolo.

37' Pizza, 2-0 Lucchese.

Dormita di Scotti stavolta. Mamma mia quanti errori individuali.

41' colpo di testa di Raicevic, alto. La Lucchese merita il 2-0 c'è poco da dire.

Fine primo tempo. Vado alla manifestazione di Forza Nuova in piazza e credo che mi divertirò più che a seguire la ripresa di questa partita.

giovedì 12 marzo 2015

Bianco, rosso, Richard



Non ci siamo beccati quasi da subito. Scrissi una roba che per me era normale, tipo che Orlando oppure Fantini, non ricordo, l'aveva superato nelle gerarchie di Bardi in serie D. Lui non mi disse niente ma venni a sapere che se l'era presa e anche parecchio. Era appena sceso dal grande calcio nei dilettanti, figuriamoci se poteva accettare critiche dall'ultimo scribacchino. Da quella volta ci siamo rispettati - è uno che rispetta la professione altrui, Richard, e questo già di per sé non è poco a certe latitudini - senza però entrare mai in sintonia. Eppure c'è sempre stato qualcosa nell'ex allenatore del Forlì che mi ha impedito di criticarlo aspramente, o di utilizzare nei suoi confronti ironia o, peggio, sarcasmo. Sarà che è uno vero, che ama il Forlì più di me e che conosce il calcio più di me. Sarà che non si proprio riesce a guardarlo senza intuirne la sensibilità profondissima. Non lo so, fatto sta che il Forlì senza Vanigli non esisteva da sei anni e ora improvvisamente è successo. Ognuno va per la sua strada. L'augurio è che entrambe portino in alto.

mercoledì 11 marzo 2015

Aldone salvaci tu


Sarà che avere a che fare con gente che ha giocato insieme a Batistuta e Rui Costa a me fa sempre un certo effetto, ma la prima conferenza stampa di Firicano mi è piaciuta un sacco. Un pochino spaesato ma anche deciso e sorridente, per farvi capire il tipo la prima domanda è stata sull'impatto qui a Forlì e lui ha risposto: 'L'impatto è stato positivo eccetera eccetera. Tanto poi le parole vanno tradotte in risultati'. Amen.

Altre considerazioni sparse: ha detto di aver trovato uno spogliatoio mogio, che cercherà di cambiare più che altro la testa dei giocatori perché il tempo stringe, che sabato giocheremo a quattro perché ha sempre schierato così la difesa. Il resto lo trovate sui giornali di domani.

Ps devo aver scritto un paio di giorni fa sul Carlino che Richard ha raccolto 4 punti. Chiedo scusa all'interessato perché ovviamente sono 7.

martedì 10 marzo 2015

Velocità senza frenesia


Primo allenamento - l'ha voluto fare al Morgagni, per prendere subito confidenza con casa - di Aldo Firicano. The Wolf sarà presentato domani alla stampa, nel frattempo ha tenuto a battesimo il gruppo: prima un discorso negli spogliatoi (pacatissimo, agli urli aveva pensato Arrigoni lunedì), poi torello con due concetti scanditi varie volte: velocità senza frenesia e passaggi di qualità. Per finire un po' di tattica in campo con i paletti disposti a mò di 4-4-1-1.

Domani sul Carlino varie altre cose, compresa un'intervista a Bisoli che racconta qualche aneddoto dei tempi di Cagliari (lo chiamavano il Conte).

La gola è profondissima



Prima di tutti, la notizia che Aldo Firicano è il nuovo allenatore del Forlì l'ha data ieri sera attorno alle 22 Massimo Boccucci alla trasmissione 'C Piace' su San Marino tv. Specificando anche la fonte: francamente abbastanza prevedibile.

Il nostro signor Wolf



Il Forlì ha raggiunto l'accordo con Aldo Firicano. Stretta di mano con Daniele Arrigoni, contratto fino a giugno e presentazione oggi: allenerà la prima partita del Forlì sabato pomeriggio a Lucca senza Docente e Catacchini squalificati. Stefano Fabbri ci ha parlato al telefono ricevendo l'impulso emotivo che sperava: 'Vado negli spogliatoi e ci penso io'. Ingaggiato, festeggerà giovedì i 48 anni al Morgagni.

274 gare in A, Firicano ha raggiunto il top a Wembley con la Fiorentina di Batistuta e Rui Costa il 27 ottobre 1999, ma ha anche segnato alla Juve in un quarto di finale di Coppa Uefa. Da allenatore è reduce da una brutta parentesi alla Pergolettese ma ha anche portato la Pro Patria in C1 e salvato diverse squadre disperate.

Lo accogliamo come il salvatore della patria, tra l'altro si è messo parecchio in gioco accettando un contratto di quattro mesi. Per me qui sul blog, fino a giugno, sarà The Wolf: l'uomo che risolve i problemi.

lunedì 9 marzo 2015

Aldo Caldo



Al momento per quel risulta a me è Aldo Firicano il nome più caldo per la panchina del Forlì. Gran giocatore, da allenatore finora così così. Profilo giusto (uno duro) il problema continua ad essere - credo - l'ingaggio. Su Rossi c'è qualche veto, non ultimo quello di Fabbri. Tra un'oretta squadra in campo sul sintetico agli ordini del secondo Groppi.

domenica 8 marzo 2015

A nanna senza mister



Un'oretta fa ho sparato la bomba Bisolone: era una folle idea che, mi dicono, non è percorribile non solo per ragioni economiche ma pure regolamentari. Per cui ho levato il post e scusate. Detto questo ce ne andremo probabilmente a nanna senza mister. Chi sogno io? Non lo so, anzi sì ma stavolta non ve lo dico così magari il sogno si avvera (e non scrivo fesserie).

Di sicuro mi è sembrata molto confusionaria la giornata di oggi, che segue ad un esonero tutto sommato non improvviso e per il quale ci si poteva organizzare decisamente meglio. Da tifoso del Forlì avrei apprezzato moltissimo se Arrigoni avesse accettato tre mesi di panchina così come fece Vicini a Cesena nel 1993. Pazienza.

Al Dt chiediamo almeno idee chiare. Domani conosceremo il nome del quarto allenatore degli ultimi 16 mesi (già questa è una pessima notizia per una società che era fantastica e vinceva con pochi soldi proprio per la sua fedeltà ad un progetto), ingaggiato al netto dei soldi che il Forlì spende per i due colleghi esonerati, i due segretari, il diesse esautorato e il dg fresco di rescissione consensuale. Ne buttiamo tanti, forse troppi per pensare di sopravvivere in Lega Pro, di questi tempi.

Torna Rossi?



Esonerato con dolore condiviso Vanigli. In queste ore, incassati un paio di noi (compreso quello di Gadda, che pretendeva Menegatti) si decide il futuro. E, clamorosamente, al Forlì si è tornato a parlare di Roberto Rossi.

La palla è tra i piedi di  Arrigoni che sta chiamando vari allenatori più o meno conosciuti. L'idea sarebbe quella di mettere in casa un tecnico che conosca bene la categoria e riesca ad estrarre il massimo da un gruppo di giocatori emotivamente evaporati. Il ritorno di Rossi è l'ultima chance, se non si dovesse trovare nessun altro, ma è comunque un'ipotesi della quale si è parlato e già questo a mio parere è sorprendente.

In tutta la faccenda la cosa più grave mi sembra comunque l'improvvisazione di oggi. Mandare via un allenatore senza avere nel taschino il suo sostituto è molto romantico ma decisamente poco conveniente. Per vari ed ovvissimi motivi.

sabato 7 marzo 2015

ArrigORA


D'accordo, non è e probabilmente mai stata una questione di media inglese. Il sospetto da oggi è una certezza: il Forlì non può permettersi l'apprendistato di Vanigli che è un ragazzo splendido e sicuramente diventerà un allenatore eccezionale, ma ad oggi, dopo oltre due mesi alla guida del Forlì, ha dimostrato di non poter guidare la squadra alla salvezza. Questo è, purtroppo, lo stato delle cose.

Ora, le soluzioni realistiche - considerando che ci sono problemi economici piuttosto rilevanti - secondo me sono due. La prima, quella che secondo me Fabbri batterà già da stasera, porta al ritorno in panchina di Daniele Arrigoni. Il quale, non dimentichiamocelo, ha già detto due volte di no alla panchina del Forlì quindi non sarà facile convincerlo. Anzi è quasi impossibile. Secondo me Fabbri può giocarsi la carta del periodo di tempo limitato: Arrigoni torna ad allenare fino a maggio, salva il Forlì e poi, in Lega Pro, sviluppa la sua idea di calcio da dirigente. Salviamo capra e cavoli: zero euro e un super allenatore in panchina. Sarebbe il massimo.

La seconda, più costosa e non necessariamente migliorativa, porta a Gadda. Non dimentichiamoci che il Forlì sta continuando a pagare il diesse Menegatti, che era il primo sponsor di Gadda. Ergo, reintegro di Menegatti - senza Pedroni nessun attrito - e ingaggio di Gadda per i prossimi tre mesi.

Nelle prossime ore verrà presa una decisione. C'è anche la possibilità, che stimerei attorno al 30%, che il Forlì dia un'altra chance a Vanigli. Magari dalla prossima partita il Forlì mette il turbo. Però se dovessi scommettere un euro direi che è impossibile.

Forlì, Do-Gli-Me!



Un solo risultato a disposizione oggi contro il Tuttocuoio (17): tre punti. Per avere la meglio sui toscani Vanigli ha in mente una sorpresona in attacco: il Micio e Benito dietro al centravanti-ragazzino a caccia di gloria Ettore Gliozzi.

Resto della formazione confermato, con Drudi-Fantini dietro (Mirco non sta benissimo ma non ci sono alternative), Turi a sinistra, Hamlili-Casini-Pastore in mediana.

Senza paura.

venerdì 6 marzo 2015

Rossi uguale Vanigli



Facendo due conti, ieri a penna al bar sulla prima pagina della Gazzetta (perdoni Ceccarelli), ho scoperto una cosa che trovo particolarmente interessante se non addirittura clamorosa. Stando alla media inglese (qui come si calcola) il percorso di Rossi e Vanigli alla guida del Forlì è non soltanto simile, ma addirittura identico. A danno del secondo c'è infatti la sfiga di aver giocato fin qui sei partite su nove in trasferta.


I calcoli.

Rossi 
alla guida del Forlì ha raccolto sei vittorie in casa (0), due pareggi in casa (-2), due sconfitte in casa (-3), sei sconfitte in trasferta (-1) e due pareggi in trasferta (0).
Totale: -16 in 18 partite

Vanigli 
alla guida del Forlì ha raccolto due pareggi in casa (-2), una sconfitta in casa (-3), una vittoria in trasferta (+2), due pareggi in trasferta (0) e tre sconfitte in trasferta (-1).
Totale: -8 in 9 partite

Chiaro che il trend è deprimente così come la classifica, chiaro che avanti così si retrocede e sabato contro il Tuttocuoio l'unica è vincere. Però questa cosa delle gare in trasferta un senso ce l'ha, un senso la media inglese ce l'ha sempre avuto per chi si occupa di statistiche riferite al calcio. Ancor di più in una stagione nella quale il Forlì ha fatto quasi tutti i punti (22 su 29) in casa.

Poi va anche detto che Rossi a dicembre è stato esonerato, per cui ci si aspetta che Richard faccia meglio, non certo peggio.



giovedì 5 marzo 2015

Notizie che lo erano



Oggi c'è questa, non piccolissima, nell'aria da un po'.

Ospiti inattesi



Animata discussione sul centro storico di Forlì stamattina in redazione al Carlino. Erano presenti tra gli altri rappresentanti delle associazioni di commercianti, vicesindaco e assessore oltre a due giornalisti. Si è discusso di parcheggi in piazza, tavolini, autobus, soste e accessi. Violentissimo e inatteso intervento di Attilio Bardi che a metà mattinata ha infiammato il dibattito chiedendo tre nuovi parcheggi fronte Camera di Commercio, quattro tavolini sotto Saffi e tre stalli sotto al Municipio, oltre ad un raddoppio degli autobus sulle corsie esterne della piazza per creare superiorità numerica nei confronti degli extracomunitari.

lunedì 2 marzo 2015

C'è Kalle per te - Ricordi l'ultima serie nera?



Eruditissimo K,

otto partite senza vittorie non capitavano al Forlì dalla stagione 2005-'06. L'ultima volta fu nel periodo compreso tra il 26 febbraio 2006 e il 7 maggio dello stesso anno, 10 gare totali (cinque pareggi e cinque sconfitte). Ma era una stagione maledetta e quel finale ormai irrimediabilmente compromesso non contava più niente. Tu mollasti per le arcinote vicende extrasportive con gli scoppiatissimi fratelli Oliveti, i giocatori andavano e venivano dal Morgagni, per dire ricordavi Carmine Esposito?

La parentesi precedente senza vittorie fu più significativa. All'inizio dello stesso anno, reduce dai playoff della primavera 2005, il Forlì impattò la stagione di C2 con 12 partite senza successi, la prima in viale Roma col Foligno (1-2), la dodicesima in casa del Cappiano (0-0). Poi venne il 27 novembre e il Sassuolo - sì, quelli che adesso hanno Zaza e Berardi -, di scena al Morgagni. La serie nera del Forlì fu interrotta quel giorno con un indimenticabile 1-0 deciso da un tuo spettacolarissimo gol in rovesciata. La rete senza dubbio più bella della tua carriera, contro un avversario fortissimo (arrivarono secondi e salirono in C1) nel cuore di un'area di rigore intasata, credo a seguito di un calcio piazzato altrimenti cosa ci facevi lì?

Domanda, ora. Considerato che il momento non è felicissimo, perché non ci delizi con l'11 più forte composto dai giocatori con cui hai vestito biancorosso? Lo so che è una richiesta scivolosa perché dentro non ci stanno tutti e vuoi bene a tanti, ma il mestiere di commentatore che hai intrapreso qui sul blog comprende anche qualche sgradevolezza. Semmai non riuscissi proprio a starci dentro ti concedo la possibilità di farne 22, due squadre da schierare una contro l'altra (e poi ci dici anche chi vince e perché, però). Una sola richiesta: metti da qualche parte Willy Baiana che non so perché ho amato molto in quegli anni.

Ringraziandoti per la meneghina compostezza con cui accogli le esibizioni nerazzurre, ti saluto col solito affetto.


Ciao a tutti,

Direi, senza pensarci troppo anche perchè non li ricorderei tutti...

                      Finucci                                               Roccati

Babini-Calcaterra-Fiale-Tresoldi              Ballanti-Donelli-Adani

        Lantignotti-Angelini                 Cavaliere-Galassi-Cazzarò-Poletti

    Neri     Pizzi       Salvetti             Fabiani    Giaccherini(WillyBaiana)
              
                Agostini                                    Pino Lorenzo


Non male.Allenatore?
Che ne dite?Aiutatemi a ricordarne altri!senza dubbio ho dimenticato qualcuno.

Kalle

God bless Ricky


Oggi compie 24 anni il mio concittadino Riccardo Casadei, da me allenato - e si vede - in età giovanilissima a Forlimpopoli. Senza di lui non saremmo qui.

(pensavo fosse un trequartista)