domenica 3 febbraio 2013
Tre dita di neve
Bastano per rinviare una partita. L'arbitro Lacagnina non è neanche entrato in campo: sbucato dal tunnel insieme alla terna poco dopo le 12, ha accettato senza fiatare i propositi di Forlì e Rimini: nessuna delle due squadre aveva la benché minima voglia di sfidarsi nel fango. Ma il calcio non era uno sport all'aria aperta, nel quale le condizioni meteo sono una variabile? Palloni non se ne son visti, non hanno neppure provato a farlo rimbalzare. E pensare che per il pomeriggio le previsioni danno 11 gradi, non certo una temperatura siberiana.
Ah, non si gioca neanche domani.
Il derby per la Madonna del fuoco?
Si gioca? Bella domanda. Alle 12 l'arbitro Lacagnina, che arriva da Caltanissetta, farà il sopralluogo sul prato del Morgagni. Neve ce n'è poca: due, tre dita. Ma il fango abbonda e dopo due roncolate di Sozzi diventerebbe un pantano totale. Gli spalti non preoccupano troppo. Altro problema: nel caso Lacagnina voglia giocare ci sono da rifare le righe, per cui servono un paio d'ore. Il tempo ci sarebbe. La pioggerellina scende. Qualche possibilità di giocare c'è, diciamo attorno al 40%.
Si valuta comunque la possibilità di proporre domani come data alternativa: a Forlì è giorno di Madonna del fuoco.
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