sabato 19 novembre 2011
Il verbo di Attila (3, fine prima parte)
A seconda di come esce la punta sul difensore esterno si muovono i centrocampisti. L'attacco può essere portato dall'interno o dall'esterno e il centrocampo si muove di conseguenza. Nel primo caso il centrocampista esterno starà più largo per chiudere una verticalizzazione laterale; nel secondo caso entrerà 'dentro' al campo per chiudere una verticalizzazione centrale. Nell'eventualità che un esterno di centrocampo sia basso sulla linea difensiva, le punte esterne devono essere attente a scalare nel reparto di centrocampo e riformare così la linea a quattro di centrocampisti.
Ci sono altre situazioni che vanno analizzate, ma spero di aver espresso i concetti principali della fase difensiva nel 3-4-3. Tutti questi meccanismi vanno automatizzati con delle progressioni didattiche fino ad arrivare a partitelle che riproducano per quanto possibile tutte le situazioni che si possono verificare nella partita della domenica. E' attraverso questo lavoro giornaliero che si automatizzano i meccanismi, e diventa così più facile opporsi in modo adeguato agli avversari.
fine 1° parte
Attilio Bardi
Forlì a Pezzi
Il Micio c'è, e meno male: venerdì era uscito malconcio dall'allenamento, si temeva il peggio visto che Petrascu ed Evangelisti sono squalificati, mentre Sozzi è ancora fermo e Bergamaschi (l'ha scritto Massimo in un commento qui sotto, ho verificato e confermo), al solito è out.
In attacco con Melandri ci sarà Francesco Pezzi (dai che è ora!), e Mazzoli.
Perché serve il Poeta, subito
Tre ragioni: tattica, caratteriale, economica.
Tattica: da quando se n'è andato, un anno e mezzo fa, in quel ruolo lì del trequattrotrè il Forlì non s'è più raccapezzato. Ci ha provato Innocenti senza riuscirci. L'ha fatto Sozzi ma non è il suo, quest'anno ha finito per abbandonarlo anche Evangelisti. Siamo scoperti insomma.
Caratteriale: mettiamo come è già successo che al quarto d'ora della ripresa il Forlì non l'abbia sbloccata, o sia addirittura sotto. Si alza Buonocore dalla panchina. Immaginate il boato. E le facce dei compagni quando entra. Per me la girerebbe in tre minuti, e poi avete idea degli assist a due svelti di testa e gambe come Petrascu e Melandri?
Economica: dipende anche da lui. Se accetta di prendere poco e sposare la causa, chiudendo la carriera da leader tecnico ed emotivo in una piazza importante, beh, allora l'affare sarebbe completo.
Risulta che qualche socio abbia già messo i suoi duemila euro sul tavolo per convincere gli altri. Ci riuscirà? Io spero di sì.
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