domenica 27 luglio 2014
Ma è forte il Forlì?
Bella domanda. Diciamo che in una Seconda Divisione come quella dello scorso anno la squadra allestita da Menegatti (manca ancora un difensore centrale mancino) starebbe nella primissima fascia. Il problema è che la terza serie che ci apprestiamo ad affrontare è di nuovo, come quello scorso, un campionato sconosciuto (sparì nel 1978) e gli equilibri si assesteranno solo a stagione in corso. Qualcosa però possiamo già dirla.
Il portiere Scotti ad esempio è una garanzia. La difesa invece è piuttosto un'incognita. Drudi, che dovrebbe essere il perno e sul quale personalmente ripongo molta fiducia, si è appena infortunato e perderà un paio di settimane, inoltre ha giocato in carriera solo una stagione di C1. Tra gli altri il curriculum migliore è quello di Guidi, che però lo scorso anno giocava in Seconda, mica in B. Credo che magari non subito ma alla lunga Leo Arrigoni sarà impiegato come quinto a destra. Se la stagione va come previsto - lotta salvezza - Rossi avrà bisogno di due esterni che sappiano soprattutto difendere. E Leo ha una corsa meravigliosa. Il reparto comunque potrebbe cambiare ancora, vedremo.
In mezzo al campo direi che Cejas e Pettarin sono sicuri del posto, ma fisicamente serve anche un po' di forza (Pirlo e Marchisio di fianco hanno Pogba). Per questo se Djuric continua nel processo di crescita prevedo che la terza maglia vada proprio a lui, uno che secondo me nella vita farà il calciatore e anche a livelli più alti di questo. Da vedere Capellini e Tom Arrigoni: il primo porta inserimenti offensivi, il secondo è soprattutto un recuperatore di palloni. A sinistra Fantoni è un bel giocatore ma può soffrire i brevilinei, a destra non conosco Casini che ha fatto una buona stagione a Prato e una così così a Catanzaro.
Davanti la coppia titolare in partenza è Docente-Melandri, 23 gol in due in Seconda. A meno che Melandri non esploda, manca l'attaccante da 15 gol. Però ci sono due riserve che potrebbero davvero fare le scarpe ai titolari. Di Castellani, quello che giocava nel Renate ci fece anche gol, ho ricordi estremamente positivi. Forte è dell'Inter, basta per garantirne talento e prospettive.
E poi c'è Rossi, al quale dovremmo tutti quanti concedere un po' di fiducia. L'ha meritata salvando il Forlì in una stagione complicatissima, ora è atteso dall'esperienza più importante della sua vita da allenatore, una carriera che stava eclissandosi e invece è tornata all'improvviso vincente e invidiata. Rossi ce la metterà tutta, questo è certo. Fiducia, fiducia, fiducia (e non dimentichiamo che diretta retrocede solo l'ultima).
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