giovedì 7 febbraio 2013

Turbo Micio



Tripletta del Micio nel 6-0 alla Juniores (Razzosardo, Sir, Eva). Melandri ad Alessandria parte titolare in un Forlì praticamente al completo. Unici assenti Ferri e Filippi ma se il primo è ormai prossimo al rientro, per Filippi la situazione clinica resta misteriosa: il dolore al ginocchio resta ma neppure gli esami cui è stato sottoposto dallo staff medico del Cesena pare abbiano evidenziato il problema.

Oggi conf stampa di Bardi: ha anticipato che nella settimana bollente - Fano il 17, Rimini il 20, Renate il 24 - procederà a robusto turn over. A domanda sul suo futuro ha sviato con una certa destrezza ma entrando più nel dettaglio ("Ha ricevuto abboccamenti da altre società?") il mister di San Piero in Bagno ha sorriso con un certo imbarazzo: "Prossima domanda?".

Cielo terso ad Alessandria



"Basta ca ce sta 'o sole, ca c'è rimasto 'o camp, nù "Micio" a core a core, na canzone pe' cantá". Ebbene sì. Finalmente questa partita sa da fare. Niente neve all'orizzonte. Freddo sì, ma che non impedirà al Forlì di scendere in campo per il recupero del match contro l'Alessandria. Le temperature saranno piuttosto basse, con massime che non andranno oltre i 5°C. Ma il cielo sarà terso. "Sole bianco, scirocco caldo" dicevo la scorsa settimana. Sperem che i bomber lì davanti ci regalino un sabato di emozioni. "Basta ca ce sta 'o sole......".
Alè Furlè!

Il treno di Bardi



La conferenza che ha sancito il rinnovo di Cangini mi ha lasciato un dubbio: e Bardi? Ho chiesto due volte, prima a Castellucci e poi al diesse, se anche la conferma del mister di San Pierio in Bagno fosse dietro l'angolo. Se avessero almeno cominciato a parlarne. Risposte evasive e nessunissima conferma, anzi.

Di certo allenatore e diesse in questi quattro anni hanno lavorato in simbiosi. Risultati alla mano sarebbe sorprendente se il Forlì e Cangini pensassero ad altro. A meno che non sia lo stesso Bardi ad aver deciso di guardarsi attorno, all'apice di un'avventura in biancorosso che ha messo in fila una serie di stagioni strepitose. Il mister di San Piero in Bagno non ha fatto mistero di aver sognato, a gennaio, l'arrivo di un fuoriclasse per provare subito a saltare in Prima Divisione. L'idea di rimettere tutto in gioco l'anno prossimo, in un campionato durissimo e con la solita attenzione al centesimo, difficilmente può allettarlo. Anche perché il treno che porta ai piani altissimi del calcio, per un allenatore di 52 anni che sta ottenendo i risultati migliori della carriera, passa adesso oppure mai più.