giovedì 27 giugno 2013

Petrascu prende la Ravegnana



Seba al Ravenna. Sì, tutto vero purtroppo. Il centravanto romeno (14 gol quest'anno, 25 in D, vincitore del primo Pallone d'Oro del calcio biancorosso nel gennaio scorso) ha accettato di lasciare Forlì per il bene della causa. Non è solo una questione di età: Bardi e Cangini avevano deciso di cambiare tipologia di centravanti dopo una stagione complicata dal centrocampo in su. Non vuole andare lontano da casa, Seba, per questo è ormai pronto ad accettare di scendere due categorie e vestire, in Eccellenza, la maglia giallorossa dei neopromossi cugini romagnoli.
Per quel che mi riguarda è un colpo al cuore. 52 gol in due anni e mezzo, funambolo malinconico, Seba ci ha fatto godere tantissimo. Sarà dura vederlo felice là al Benelli. Molto dura. Pazienza, ci faremo l'abitudine perché nel calcio si fa l'abitudine a tutto. Sabato i dirigenti del Ravenna saranno a Forlì per chiudere la trattativa. Possibile che sbarchino in zona mosaici anche Orlando, che però ha preso tempo sperando almeno in una D, Torelli, Babini e Giannelli. Questa notizia, ricevuta in mattinata e verificata nel primo pomeriggio, mi ha completamente rovinato la giornata.

Un sogno chiamato Ravaglia



SandroCan pensa in grande: Ravaglia! Il diesse del Forlì ha chiamato il portiere che ha un altro anno di contratto col Cesena. Gettato l'amo, si sono profilati subito due scogli piuttosto ingombranti. Primo l'ingaggio fuori portata per il Forlì. Secondo la volontà del ragazzo, forlivese, che tuttavia non muore dalla voglia di scendere due categorie ad appena 24 anni.

Trattativa chiusa in partenza allora? No, per vari motivi. Il Cesena vuole liberarsi di Ravaglia e il Forlì ha lo stesso problema con Ginestra: lo scambio è possibile anche se il primo guadagna il doppio del secondo. E ancora: Nicola è di Forlì, mooolto amico del Cammellu, ha voglia di ritrovare una maglia da titolare dopo un lungo periodo difficile. Per ora Cangini resta alla finestra. Dipende molto dalle mosse del Cesena.