martedì 1 luglio 2014

C'eravamo poco amati



Lui ha capito che, con Docente, trovare spazio sarà dura. Il Forlì da tempo aveva maturato la convinzione che quella scommessa fosse andata persa. Così nonostante il contratto che li lega per i prossimi dodici mesi, Bernacci e il Forlì hanno deciso di separarsi. Di comune accordo? Più o meno. Ora bisognerà trovare la formula: a meno che una società di Lega Pro non si faccia avanti, il Forlì dovrà versare una buonuscita al suo, ormai ex, centravanti. Esattamente come fece con Ginestra un anno fa.

Parere personale: mi dispiace. Con Marco il rapporto è stato difficile, molto. Ma è chiaramente un giocatore di livello, uno dei pochi che la C unica può farla con la sigaretta in bocca. Però è anche uno che, nonostante i 30 e passa anni, ha bisogno di sentirsi al centro del progetto, del gruppo e dei pensieri dell'allenatore per rendere al meglio. A Forlì non è stato possibile. Non abbiamo visto il vero Bernacci e questo, al netto di simpatie o antipatie personali, è un peccato.

Ora assalto a Melandri. E domattina incontro col Cesena per chiudere con Djuric, Capellini e non solo loro. Stiamo in orecchio che arrivano i primi acquisti.

Il mercato dei sogni estivi



Pare che il cugino del cognato di Oliveti abbia aperto un ufficio per lo spaccio di petrolio al dettaglio ad Alessandria. Immediata la reazione della società grigia: ha annunciato che regalerà ai propri tifosi un'amichevole estiva contro una squadra di livello internazionale. Scartato lo United, la scelta è ricaduta in seconda battuta sull'Eintracht di Francoforte.

In questo caso però l'ok alla gara non è arrivato con una mail di risposta dalla casella elettronica automatica della società di livello internazionale, con oggetto "no reply".

Ps Mi viene in mente adesso: ma il Napoli?