mercoledì 29 ottobre 2014

Per un gol del Cammellu


Senza grosse news da segnalarvi - oggi ha parlato Casini, ex Prato in gran forma, lo rivedremo a sinistra? - auguro a tutti due belle giornate a Forlì. Io vado allo zoo safari di Verona dove fotograferò di sicuro qualche altro Cammellu oltre a quello che abbiamo già in squadra, e che da qualche tempo gioca alla grande meritando forse anche un posto da titolare. Alè, l'ho detto: se domenica incorna e vinciamo vesto Kdk per una settimana di fila.

lunedì 27 ottobre 2014

C'è Kalle per Te - Rossi tiene, e adesso?



Illuminatissimo Kalle, bentornato sul blog.
Come butta? Al 'Morgagni' decisamente bene: la vittoria sulla Lucchese - gran primo tempo e cagarella a fiotti nella ripresa - ha riavvitato Rossi alla panchina del Forlì. Avrai letto quel che è successo la scorsa settimana. In breve: un casino totale dentro alla società. Dirigenti scornati, soci sul piede di guerra, tutto per la decisione di cambiare o meno l'allenatore (tra parentesi, un anno fa con Bardi fu tutto più semplice chissà perché) a campionato appena iniziato e con una classifica che orrenda proprio non è. Che ne pensi? So già che non manderesti via l'allenatore a questo punto della stagione neanche se fosse Oronzo Canà, o Mazzarri, ma è possibile secondo te procedere in questo modo, con questi attriti e quest'aria tesa, fino a maggio per non dire giugno? Io la vedo dura.
Ringraziandoti per la collaborazione non retribuita, ti auguro altri strepitosi successi come quello cristallino ottenuto domenica a Cesena.

Ciao a tutti,

* Campo: 
tutte le volte che mi faccio, o mi vengono poste, domande di questo tipo non riesco a non partire da una considerazione basilare.. quali aspettative? Quali potenzialità? Quali sono gli obbiettivi? Le risposte a mio avviso sono per ora scontate, la squadra ha le potenzialità per salvarsi e la classifica inizia ad avere un pallido sorriso. Punto.
Vedo una squadra in crescita, quando riusciamo a giocare correndo in avanti i ragazzi giocano bene, non benino, e questo è un primo passo. Dobbiamo migliorare nella continuità del ritmo di gara, come ha dichiarato anche il capitano, ma credo si tratti più di un problema mentale, di consapevolezza che atletico.
Ricordiamoci sempre chi siamo, dove eravamo e cosa dobbiamo ottenere.
Chiaramente ognuno di noi, me compreso, ha le sue opinioni su tecnica, tattica, e le proprie preferenze stilistiche ma sostenere il Forlì non significa sostenere Rossi o Bardi, Forte o Melandri, il 4-4-2 o il 3-5-2... significa sostenere i Biancorossi del Morgagni!
Chiudo dicendo che a mio avviso, ora, non ci sono i presupposti per non essere, se non contenti, almeno fiduciosi.

* Società:
E qui si fa dura. Perchè manca sempre un... perchè.
Il Forlì credo non sia la prima e non sarà l'ultima società composta da diversi soci che, per enne motivi, possono e debbano ogni tanto avere pareri discordanti. La discussione aiuta a crescere.
Ma perchè a Forlì esce sempre tutto? Perchè i cosiddetti panni sporchi non si lavano in casa anzi vengono stesi in piazza?
Perchè?
Dando per reali le cose che sono uscite a livello pubblico e considerando la storica unione tra i soci non può trattarsi solo di Rossi.
Mi fermo qui, non entro nel merito a causa di mancanza di informazioni. 
Anzi no, mi chiedevi se secondo me questa situazione può durare a lungo.Se le cose stanno come riportato, difficile.
Ed è un peccato perchè di veramente complicato ci dovrebbe essere solo la partita della domenica.

Comunque noi tifiamo per i ragazzi in campo.
Forza Forlì!

Kalle


Ps. Non ti vergogni proprio di nulla...sabauda arrogante superiorità...

domenica 26 ottobre 2014

Ha vinto Rossi



Vittoria soffertissima nella ripresa, dopo un primo tempo ultra convincente. Tutto sommato però le risposte ci sono state: la squadra ha corso dando tutto, è stata fortunata per il rigore calciato alto dalla Lucchese ma nel primo tempo poteva segnare almeno altri due o tre gol. Da Forte a Cejas, fino a Casini (molto bene), Tom Arrigoni finché ne ha avuta, Catacchini, Leo, Jidayi, Drudi. Il campionato del Forlì è questo: si patiscono le pene dell'inferno ogni volta, poi si può vincere o pareggiare, spesso si perde. Non si domina, mai. Ma è quello che ci aspettavamo, giusto?

Ora servirebbe un po' di tranquillità per Rossi, altrimenti sabato prossimo dopo Prato (gara difficile) saremmo daccapo. Riusciranno soci e dirigenti a ritrovare la pace dei sensi? Dura. La squadra però ha risposto sul campo, dimostrando che il mister può stare più o meno simpatico a tutti - Castellani a fine gara l'ha respinto malamente, ad esempio, ma tante panchine provocano nervosismo e questo ci sta - ma in fondo i calciatori del Forlì si sono dimostrati ottimi professionisti. Vale la pena sostenerli, Cejas compreso: l'argentino dopo il gol ha messo le mani alle orecchie perché degli urlacci non ne poteva più. Lo si può comprendere. Dopo cinque secondi si è reso conto dell'errore e ha chiesto scusa. Bravo. Oggi non ha fatto una gran partita, anzi ha sbagliato molto, ma l'atteggiamento a me è piaciuto.

Per riassumere, le imbarcate sono rare quanto le vittorie trionfali. Il Forlì di Rossi se la gioca alla pari con tutti, quindi ha senso esonerarlo per mettere Gadda? Cambierebbe così tanto? Boh, per me l'unica alternativa logica sarebbe Vanigli, costo zero e amore vero. Ma non certo ora. Oggi hanno vinto i vinto i Bianco-Rossi.

Così in campo



Campionato di calcio a 5 Lega Pro
Stadio Morgagni, ore 12,30
Arbitra Stefano Fabbri

I Bianco-Rossi
1 Conficconi
2 Bellini
3 Pedroni (c)
4 Casadei C.
5 Stambazzi
A disposizione: Brunelli.

I Bianchi 
1 Castellucci
2 Tesei
3 Gurioli
4 Menegatti (c)
5 Poli
A disposizione: Buccioli.

Chi vince porta il mister alla prossima.

sabato 25 ottobre 2014

mercoledì 22 ottobre 2014

Dentro all'imbuto



Mentre Tuttolegapro insiste, mi chiedo come possa durare una situazione nella quale il diesse, cioè colui che sceglie l'allenatore, vorrebbe cambiare l'allenatore (anche se lo nega, e ci mancherebbe), ma il dg che gli sta sopra e l'ha scelto no, e neanche la parte maggioritaria, a quanto pare, della società. Quel che pensa il nuovo presidente Fabbri - a proposito, è il nuovo presidente? Ad oggi neanche una riga, da nessuna parte. Abbiamo sognato lo spumante? - non è dato a sapersi. Di Conficconi invece sappiamo: lui nonostante qualche sbuffo martedì sera ha spinto per proseguire con Rossi. Invece parecchi tifosi o almeno quelli più rumorosi Rossi non l'hanno mai sopportato, e l'altroieri hanno anche attaccato uno striscione nel vialetto: "Rossi vattene".  E i giocatori? Al solito: chi non gioca o ha vecchie frizioni con Rossi vedrebbe di buon occhio un cambio, i fedelissimi no. Più o meno tutti lo dipingono come un professionista serio, scrupoloso e metodico ma lontanissimo dalle corde del cuore. Domenica avranno tra i piedi le sorti del mister, consapevoli che se Rossi dovesse saltare da qui alla fine gli alibi saranno ufficialmente finiti e i bersagli, poi, diventerebbero loro. Quindi? Avanti con la Lucchese. In quale ambientino si giocherà domenica, dopo una rilassante colazione nella sala hospitality, ve lo lascio immaginare.

martedì 21 ottobre 2014

La maledizione della Decima



Cronaca di una giornata lunghissima, nervosissima, a tratti rabbiosa. E' successo che la posizione di Rossi ha traballato, forte. I dubbi, maturati tra qualche socio e soprattutto nella testa del diesse Menegatti, sono diventati grandi. Ci sono stati lunghi confronti telefonici. Attesa per la riunione delle 18,30 che per molti avrebbe portato ad un confronto aspro tra le due anime: da una parte chi considera Rossi un allenatore di categoria, un ottimo professionista che ha il vantaggio di costare poco, e chi invece pensa da tempo, ma ultimamente sempre di più, che il tecnico cesenate sia inadatto. Vada sostituito prima che sia troppo tardi.

Per raffigurarvi le due posizioni in maniera plastica prendete da una parte il Dg Pedroni, che considera più convenienti le ragioni per tenere Rossi, e dall'altra metteteci il Ds Menegatti. Che ha dubbi, molti. E li condivide con qualche socio sempre più insoddisfatto. Il mix è servito. Ma attorno al tavolo, alle 18,30, non è scoppiata la bufera, anzi. Se ne è parlato ma senza che i toni si alzassero. E alla fine, con grande maturità, tutti quanti hanno deciso di andare avanti con Rossi. Almeno fino alla Decima.

Ecco appunto. Un anno fa Bardi fu esonerato dopo un ko casalingo contro il Real Vicenza, 3 novembre, decima giornata. Il Forlì aveva giocato 10 partite e raccolto 11 punti. Domenica a pranzo, 26 ottobre, il Forlì ospiterà la Lucchese. Decima di campionato. L'ultima di Rossi? No, se vince. Ma il meccanismo che si è messo in moto oggi difficilmente potrà arrestarsi. Per mille ragioni gli ostacoli sulla strada di Rossi da oggi sono decuplicati. E se già prima il percorso del Forlì era complicato, adesso lo sarà ancora di più. Così va il calcio: speriamo se ne rendano conto anche i protagonisti che stanno sul palcoscenico.

Arriva Gadda?


Questa mattina Tuttolegapro, che è un sito attendibile ma talvolta anche no, perché ci bazzicano procuratori e affini, spara la possibilità che i dirigenti del Forlì (Pedroni?) stiano pensando ad una sostituzione in panchina, con Gadda pronto a subentrare. Non mi sembra un orizzonte plausibile nel breve conoscendo l'ambiente biancorosso, ma è anche vero che il primo tempo di ieri è stato bruttissimo, le sconfitte cominciano ad essere tante e l'anno scorso Bardi fu allontanato dopo 10 partite e 11 punti. Rossi è a quota 9 in 9, se non vince domenica con la Lucchese siamo sotto la linea di affondo.

lunedì 20 ottobre 2014

Sconfitti, ma vivi



Primo tempo regalato al Tuttocuoio, avanti 2-0 e con un uomo in più per l'espulsione di Guidi (senza lui e Docente le prossime, auguri). Nella ripresa si è visto finalmente un Forlì combattivo: è bastata un po' di concentrazione per rimetterla in piedi, sfiorare più volte il pari e al 92' colpire con Castellani, che di testa è davvero fortissimo, il palo del possibile 3-3.  Ora siamo in zona playout (9) e domenica ospitiamo la Lucchese reduce da quattro sconfitte di fila. Verranno armati come il Giappone, occhio a regalare mezze ore di gioco.

Detto questo, ragazzi, chiedere l'esonero di Rossi a questo punto della stagione secondo me è una follia. Non si manda via un allenatore dopo nove partite a meno che non sia ultimo con zero punti. E' un errore sciocco per di più se la squadra dimostra weekend dopo weekend di essere sul pezzo, di seguirlo, di avere una sua logica per ballerina e fiacca che sia. Io capisco l'antipatia, capisco le critiche, capisco il 'Rossi arrenditi' che è molto divertente, capisco che magari con Indiani in panchina saremmo primi. Capisco tutto e quasi tutto condivido. Ma per quest'anno c'è Rossi e Rossi ce lo teniamo, punto. Ne riparliamo a maggio. E fino ad allora tanto vale cominciare a fare davvero il tifo per il Forlì. No i gufi.

Avanti Forte



Il 5-3-2 direi che è scontato, così come Catacchini-Drudi-Guidi hanno il posto sicuro in difesa. Le altre due maglie potrebbero toccare a Leo Arrigoni e, udite udite, Fantoni. In mediana il favorito per la terza maglia continua ad essere Djuric, davanti tocca a Forte confrontarsi con un centravanti che ha cominciato come lui dalle giovanili dell'Inter, Colombo.

sabato 18 ottobre 2014

Chi è il nuovo presidente del Forlì



Forlì, 18 ottobre 2014 - L’ERA Conficconi si chiude a metà mattina al piano uno degli uffici di viale Roma. Nel cuore dello stadio ‘Morgagni’ il consiglio del Forlì calcio affida presente e futuro a un nuovo condottiero: Stefano Fabbri.

venerdì 17 ottobre 2014

Le foto e internet


Due minuti di un video divertente che vi chiedo di vedere, per capire come funziona la storia delle foto su internet ed evitare problemi (qui la versione testuale extended). Comprese quelle che trovate in grande quantità su questo blog.

Cangini torna biancorosso



Ma a Rimini. L'ex diesse del Forlì è da oggi collaboratore di Ivano Pastore per l'area tecnica della prima squadra. Quella che milita in D e dove sta facendo un figurone Torelli. Dall'addio al Forlì, l'estate scorsa ad obiettivo raggiunto, Cangini era rimasto senza squadra quindi lavoro.

In bocca al lupo a lui che se lo merita. Al Rimini vabbè, anche no.

mercoledì 15 ottobre 2014

Pezzi de core


Oggi a Forlimpopoli ho seguito il derby tra i padroni di casa e il Castrocaro capolista. Finale 3-3 ma un solo padrone del campo: Checco Pezzi ha segnato una doppietta e si è visto annullare il gol del 4-1 probabilmente regolare. Nel Castrocaro di Capanni solo panchina per Balestra (incredibile), ma quando è entrato la partita è cambiata.

Pezzi è un rimpianto, per me. Ha qualcosa di inzaghesco nel modo in cui capisce una frazione di secondo prima degli altri dove finirà la palla. E non è una questione di categorie ma d'istinto. Con la fame giusta avrebbe potuto giocare a livelli più alti, non so se in Lega Pro, forse sì.

Kalle è salpato



E anche quest'anno si riparte con gli appuntamenti nelle scuole elementari, medie e superiori di Forlì. C'è Alberto che racconta ai ragazzi cosa sono fair play, amore per la propria città, rispetto delle regole e di sè stessi, oltre che dell'avversario. Tanta roba.

Oggi all'elementare La Nave parterre de roi con, oltre ai bimbi e le insegnanti, anche l'assessore allo sport Sara Samorì e una nutrita rappresentanza della società biancorossa: il vicepres Davide Bellini, il resp comunicazione Claudio Casadei. l'immenso Giovanni Brunelli e la new entry Armando Di Lorenzo. Oltre ovviamente a Marco Susanna, ideatore e responsabile del progetto.

martedì 14 ottobre 2014

Saluto Romano



Nel tardi pomeriggio di oggi Romano Conficconi ufficializzerà le sue dimissioni da presidente del Forlì. Nessun colpo di teatro: l'assemblea dei soci (18.30, prima l'approvazione del bilancio e poi la comunicazione) è in programma da tempo e tutti in viale Roma conoscono le intenzioni del patron Cierre. Dopo quattro anni e un po' Conficconi lascerà dunque la guida del Forlì a Stefano Fabbri, numero uno di Venturelli. Dall'imbottito alle recinzioni, la società biancorossa resterà a completa trazione forlivese e questo è fantastico. Verrà meno la capacità aggregante di Romano, la sua straordinaria predisposizione all'unità. Fabbri sarà altro, diverso. In che modo lo scopriremo presto.

Due numeri su Conficconi. 
Prima partita da presidente: 5-9-2010 Forlì-Venafro 1-0 (Innocenti su rigore)
Ultima: Forlì-Ancona 11-10-2014 Forlì-Ancona 1-2 (Catacchini)
Piazzamenti: 4° in D, 1° in D, 10° in C2, 9° in C2 
Punti raccolti: 251
Vittorie: 71

sabato 11 ottobre 2014

Il tapiro del mese



A metà settimana Docente ha ricevuto il premio quale 'miglior giocatore del mese' di settembre, oggi ha deciso che per ottobre può bastare così: gomitata a inizio ripresa, rosso e arrivederci a novembre. Ha litigato con tutti, IbraBenito: avversari, arbitro, tifosi marchigiani. Vecchie storie? Non so. Di fatto però nel momento più delicato del match, quando l'Ancona era appena passato in vantaggio con Tulli, il Forlì è rimasto in dieci, impotente. Peccato perché nel primo tempo i nostri avevano tenuto in pugno la partita colpendo due legni e sfiorando varie volte il gol. Poi, come spessissimo è accaduto quest'anno, nella ripresa si sono ammosciati. Un minuto dietro l'altro, fino allo 0-2 cui avrebbero potuto far seguito lo 0-3 e anche lo 0-4 se Paponi non avesse deciso di essere ormai un ex calciatore (piuttosto bravo peraltro). Nel finale il proiettile di Catacchini ha reso inutilmente emozionanti gli ultimi dieci minuti, sotto un acquazzone che pareva perfetto per l'eroico gol del pareggio.

Invece niente, il Forlì torna a perdere dopo quattro turni positivi. E se la vittoria sulla Pistoiese di sette giorni fa era stata fortunata, stavolta i biancorossi non avrebbero meritato la sconfitta. Così va il calcio a queste latitudini: l'importante è restare fuori (+1) dalla zona playout.

venerdì 10 ottobre 2014

Chi gioca, forse



Domanda del giorno: quante punte domani? Stamattina ero su un incidente stradale a Civitella e non ho potuto partecipare alla conferenza del mister Rossi. Non che sia particolarmente utile l'appuntamento della vigilia: tendenzialmente il tecnico brizzolato tenta di depistare i giornalisti al seguito, non è il primo e non sarà l'ultimo. Nessun rancore, ognuno fa il suo lavoro come meglio crede e persegue i propri interessi che talvolta divergono. Ora invece sto divagando. Tornando a bomba, due o tre punte?

Meglio cominciare dalla base. Dalla difesa. Da Drudi, che negli ultimi minuti della gara con la Pistoiese è stato piazzato davanti alla difesa, sulle tracce del trequartista toscano. E se Rossi riproponesse la mossa? Probabilmente l'Ancona giocherà con tre trequartisti e una sola punta, Paponi. Giocare a tre dietro, tutti sull'ex Bologna, avrebbe poco senso. E allora azzardo 4-3-3 con Cejas e Hamlili di fianco a Drudi, Leo Arrigoni e Guidi centrali, le tre punte dal primo minuto. Potrebbe essere la sorpresa dell'ultima ora (sette giorni fa ci ho preso, occhio). Segnalo anche che dalle Marche giungono echi di un possibile 3-4-1-2, vedremo.

Di sicuro domani passa dal 'Morgagni' un gran bel treno, diciamo un Freccia (bianco)Rossa: battere l'Ancona significherebbe lasciarsi per un bel po' di tempo alle spalle ansie e timori. Non sarebbe poco per una squadra che ha potenzialità e pecca semmai nell'autostima.
Forza Forlì, è il momento.

mercoledì 8 ottobre 2014

Jidout


Non benissimo il bollettino medico: Jidayi torna in gruppo la prossima settimana. Casini, Fantini e Castellani sono ai box per, speriamo piccoli, acciacchi.

Oggi premiato Docente 'giocatore del mese'. Magari metto un sondaggino lì sulla colonna di destra così anche voi potete dire la vostra, eh? Per ora a ottobre si è giocata solo Forlì-Pistoiese per cui le opzioni direi Scotti, Hamlili, Catacchini, Guidi e Melandri.

lunedì 6 ottobre 2014

Proposta ai naviganti



Come sapete sabato si gioca al Morgagni Forlì-Ancona. Non so per voi ma per me Forlì-Ancona è questo, che non è poco. Anzi è una partita che al pari di pochissime altre ha segnato il mio avvicinamento spirituale al galletto. Credo valga lo stesso per molti di voi, o almeno quelli che come me sono di relativamente fresca deviazione, direbbe Vasco. Sono passati dieci anni esatti da quel Poletti-Mordini del 2004 (20 ottobre 2004, sabato ne avremo 11) e credo che l'anniversario vada onorato.  Come? Invitare allo stadio i due bombardieri e baciarli sulla nuca non si può, giocano ancora. Quindi ve ne propongo un'altra: dimentichiamo le antipatie e mettiamo da parte i rancori. Le opinioni, la tattica, facciamo finta di non essere allenatori per un sabato. Tifiamo solo Forlì, tutti insieme, contro l'Ancona. Tifiamo Rossi tutti insieme.

Io credo che lo meriti. Non si tratta di amore a prescindere ma di rispetto. E anche di opportunità. Sarebbe un esperimento sociologico significativo, vedere cosa succede se questa squadra ha, per 90 minuti senza vuoti, senza dubbi, l'appoggio incondizionato dello stadio. Non è mai successo quest'anno. Lo dico, e me ne rendo conto mentre scrivo, perché sono reduce dallo Stadium. E vi garantisco che nel secondo tempo la Juve, che insieme alla Roma stava accettando mentalmente il pareggio, ha ripreso ondate di forza e coraggio grazie alla carica dei suoi tifosi. La squadra ha seguito il pubblico e si è svegliata dal torpore, ha ricominciato a sperare nella vittoria dopo un tackle accolto con un'ovazione. E alla fine il gol è arrivato.

Nel calcio succede, a Forlì l'ho capitare pochissimo negli ultimi mesi. Il 'Morgagni' è freddino (e parlo della tribuna, di là non hanno mai mollato), guarda distaccato e si emoziona solo 'dopo' la giocata, il gol o l'occasione. Ma io dico che visto il livello del campionato, l'equilibrio e le qualità dei giocatori del Forlì, che non sono poche come abbiamo temuto qualche settimana fa, il surplus emotivo dei tifosi potrebbe anche fare la differenza. Potrebbe, chissà. Rendiamo speciale questo Forlì-Ancona. Lo merita la partita e lo merita anche Rossi che avrà mille difetti ma resta un professionista serio e preparato, scrupoloso e partecipe. Sciarpe biancorosse al collo che farà fresco. E fiducia.

sabato 4 ottobre 2014

San Francesco



Nel primo tempo ho visto il miglior Forlì della stagione: possesso palla, sovrapposizioni (!), il solito gol del Micio (voto 7) e anche qualche altra occasione. Poi l'inspiegabile 5-2-3, ma anche un pesante calo fisico e la ovvia reazione di una Pistoiese che non poteva essere così brutta hanno reso la partita a senso unico. Tre miracoli di Francesco Scotti (voto 8), il primo pazzesco, e un salvataggio sulla linea del Cammellu (voto 7) tengono in vita il Forlì che ottiene la seconda vittoria stagionale e sale a 9 in classifica superando proprio i toscani di un moscio Lucarelli.

A fine gara si parlava (male) solo di Rossi. Per me oggi merita un bel voto: era all'angolo e ne è uscito, ha incassato, sofferto e alla fine vinto. Onore. E poi il calcio si giudica dai risultati: il Forlì ha 9 punti in 7 gare, bastano per stare sereni. Tirerei invece una riga sulle scenette finali, i saluti provocatori alla tribuna eccetera. 

Sorprese in vista



Mi dicono che Rossi sta pensando seriamente al 4-3-3, stesso modulo della Pistoiese ma interpreti con caratteristiche diverse. La mediana non cambierebbe troppo, davanti il Micio non è proprio un esterno ma l'ha già fatto, dietro due difensori centrali per Romeo bastano e avanzano. Problema strutturale invece a sinistra, dove né Turi né Fantoni sembrano in grado, per quanto fatto vedere finora, di arginare Falzerano o Piscitella. E se giocasse lì Guidi? Vedremo.

Nel caso sarebbe una partita da over 3,5.

venerdì 3 ottobre 2014

Il Mago se n'è andato



Nella formazione ideale del Forlì di tutti i tempi la maglia biancorossa con il numero 9 spetta senza dubbio a Silvano Magheri scomparso l’altro ieri a Ravenna, dove risiedeva da tempo, all’età di 81 anni. Nella galleria dei grandi del Forlì...

Strocchi da Boccio



E' ufficiale - ieri sera mi ha chiesto di aspettare, poi è uscita su Forlibasket - l'ingaggio dell'ex Voce Niccolò Strocchi alla FulgorLibertas. Sistemata l'iscrizione al campionato, Boccio non ha atteso più di 48 ore per coprire uno dei ruoli più delicati dell'organigramma, quello di addetto stampa, con un giornalista giovane e vivace. Mossa intelligente.

26 anni, Niccolò fino all'anno scorso seguiva i biancorossi del pallone per La Voce di Romagna. Dopodiché ha mollato - chiedete a lui perché - e in questa stagione l'ho visto spesso in gradinata con gli ultras, deviazione che gli appartiene fin dalla pubertà. Credo però ne sappia più di basket, perché di calcio stava veramente a zero. Figurarsi che riteneva inutile l'apporto di Bernacci.

Ps nella foto il bacio è un illusione ottica, chi lo conosce lo sa