lunedì 30 novembre 2015

Il derby, che punchball


Nelle immagini di Teleromagna (qui o cliccando sullo screenshot sopra) il derby di Ravenna. Rivedere le azioni del 'Benelli' provoca un certo giramento che dall'intestino si irradia sotto, sotto, fino a far vorticare i planisferi meridionali ad orbite raramente solcate in precedenza. Altrimenti detto: ma come si fa a sbagliare così tanti gol? E Turchetta, quanto va? E il gol di Nocciolini? Ma soprattutto: come ha fatto l'arbitressa a non vedere che la palla era uscita di ventotto metri?

domenica 29 novembre 2015

Pirriatore manca il rigore



Gara molto modesta dell'arbitro Graziella Pirriatore a parere mio, e non solo per alcune decisioni eclatanti vedi l'intervento su Peluso lanciato in fascia nei minuti finali inspiegabilmente non punito con l'ammonizione (sarebbe stato rosso). Il fischietto della sezione di Bologna ha vissuto una domenica molto diversa da quelle che l'hanno resa una certezza nel calcio femminile, anche internazionale. Gioco veloce, falli furbi e talvolta cattivi, cambi di gioco e lanci in profondità precisi che hanno costretto la Pirriatore a inseguire l'azione senza dominarne il senso, mi è parso.

Più di tutti l'episodio che ha deciso il match è quello che vede sotto: Tentoni lanciato a rete, solo davanti al portiere, viene prima sbilanciato e poi nettamente colpito sul piede d'appoggio, il sinistro, al momento di concludere. Era rigore al 90', avremmo vinto. Ma avremmo vinto anche se lo stesso Tentoni, Cola, Nocciolini, Personè ecc ecc l'avessero buttata dentro. Quindi niente alibi.

Rimpianti & Nocciolini



Primo tempo dominato dal Forlì che sbaglia una serie pazzesca di gol (Cola e Tentoni su tutti), va in vantaggio con una rovesciata spaziale di Nocciolini ma si fa recuperare dopo pochi secondi grazie ad un'azione del Ravenna viziata da un palla uscita evidentemente dal campo. Ripresa più equilibrata ma le occasioni migliori sono ancora del Forlì compresa una traversa di Nocciolini. Finisce 1-1 al 'Benelli' mentre il Parma tracima a Tolle e torna a +6.

Pochissimo Ravenna, Dracula ormai non ha più i canini ed è stato asfaltato da Adobati. Gli ultras over 50 chissà perché stanno in tribuna: una roba mai vista. Ma il Tapiro della domenica va senza dubbio a Mosconi: già fuori luogo nelle dichiarazioni pre partita, il mister del Ravenna si esibisce in tenuta estiva onde mostrare gli attributi e poi esprime tutte le moine possibili nonché da lui immaginabili per farsi benvolere dai tifosi giallorossi, compresa una scenetta patetica con la panchina del Forlì (al rientro dagli spogliatoi) alla quale Gadda, fin troppo signorilmente, ha chiesto di non rispondere.

Odio i mosaici


A inizio stagione mai avrei pensato di seguire in trasferta il Forlì: troppa delusione, troppa rabbia, troppa nausea. Credo che per molti di voi, per molti che oggi non saranno al 'Benelli', sia stato lo stesso o sia ancora così. Epperò questo Forlì ha la scintilla. Ha l'X-Factor. Ce l'ha dalla prima giornata ed è inutile che stiamo qui a chiederci perché, quanta parte di merito abbia Gadda e quanta Cangini, quanta i giocatori. Siamo qui ad inseguire la più veloce delle lepri possibili, il Parma di Barilla e di Sky, di Melandri e di Galassi, convinti davvero (ognuno dentro di noi ha una piccolissima fiammella anche se non l'ammetteremo mai) che sia possibile prenderla, quella lepre. Oggi a Ravenna c'è il derby e splende un bel sole. Buona giornata Forlì.

venerdì 27 novembre 2015

Tra due bandiere



Il derby di Andrea Degidi, il capo della redazione ravennate del Carlino che per anni in gioventù ha seguito il Forlì di cui è ancora tifoso. Perché nella lettera al blog che leggete sotto Andrea - che ringrazio da qui al prossimo scudetto dell'Inter - scrive di sentirsi in questi giorni tra due bandiere. Ma noi che lo conosciamo sappiamo benissimo da quale parte sta. 

C'era un albo del vecchio Tex Willer che descrive bene le sensazioni attuali, si intitolava 'Fra due bandiere'. E così capita di essere forlivesi al 100% ma di lavorare da più di 4 anni al Carlino di Ravenna, in una città dove la vita è un continuo derby. Appena 24 chilometri, di orrida Ravegnana, separano le due città. In un'altra nazione non cambierebbe niente, sarebbero due quartieri della stessa realtà, da noi ovviamente no. Da noi nessuna città accetta di fare un passo indietro rispetto alla vicina di casa: siamo nati così e moriremo così, rassegnatevi, anche se spesso, molto spesso, questo campanilismo di retroguardia mi mette tristezza. La tacchetta fra vicini di casa è piacevole solo quando è divertente. Esempio, un giorno, tanti tanti anni fa, intervistai Andrea Pezzi, uomo di spettacolo ravennate che ora ha perso i capelli ma in cambio  ha guadagnato come fidanzata nientepopodimenoche Cristiana Capotondi (ehm ehm). Al telefono mi chiese di dove fossi. 'Di Forlì' risposi. E lui: 'Allora guidi male la macchina', mi disse ridendo. Frase che potrei ricambiare pensando a due giorni fa, quando a una rotonda ravennate un'utilitaria mi ha tamponato per poi svignarsela appena il sottoscritto è sceso a constatare i danni. Va beh, ma torniamo a dove siamo partiti, la pietra filosofale delle nostre vite: il pallone. Del Forlì ho nella mente frammenti di gioventù: ricordo le scorribande di Marchini, la potenza di Listanti, l'eleganza di Vianello, il maratoneta biondo Bonini tenuto d'occhio dagli osservatori juventini, ricordo giocatori scarsi poi andati in serie A, come Sabato, ricordo Salvetti quando scartò mezzo Baracca Lugo prima di segnare, ricordo Calderoni, un amico. Ricordo giorni angoscianti, come lo 0-0 col Bastia, un rigore negato a Max Lucchi e una promozione volata via, la nera serata di Varese con la coppa Italia sfumata dopo un gol fallito all'inizio da Salvetti,  ma il peggio è lo 0-0 in Versilia che  costò la promozione, quel Forlì di Mirko Fabbri giocava un calcio che al Morgagni  non ho mai visto prima nè dopo. 
Ricordo una serata sul terrazzo di casa, bloccato da una malattia, a cercare di capire dalle urla dello stadio come andava Forlì-Piacenza, il match che  avrebbe portato all'epica sfida col Milan in Coppa Italia, Internet a quei tempi non esisteva. Poi un giorno, le strade si incrociano. Il Forlì ha un'ottima squadra, chiaramente calibrata per un campionato superiore, il Ravenna di Mosconi si sta ritrovando e sta lentamente risalendo la corrente dopo vari cataclismi societari. Il Forlì ha dalla sua la qualità di una buona rosa, il Ravenna la passione e la storia, un pubblico caldo e ammirevolmente fedele che seguiva ogni trasferta anche quando la squadra era in Eccellenza. Da qui ha spiccato il volo un giovanissimo Christian Vieri (che ci dev'essere grato per avergli fatto scoprire il Pineta di Milano Marittima, con meraviglie annesse), qui si sono visti giocatori straordinari come Dell'Anno e  un portiere come Toldo: tre giocatori che a Forlì si sognano, forse. Qui s'è vista  la serie B guadagnata sul campo  e festeggiata con spalti sempre pieni. Ravenna ribolle di passione per il calcio, ancora alla domenica  anziani tifosi telefonano in redazione per chiedere il risultato, c'è fame di pallone: sono convinto che quando il Ravenna risalirà qualche categoria, perché è solo questione di tempo, il Benelli tornerà pieno come un uovo, e magari un po' ristrutturato. Che volete, è il derby. Quindi ci vediamo domenica al 'Benelli',  fra due bandiere.
Andrea Degidi

giovedì 26 novembre 2015

L'ultimo derby



Era il 25 aprile 2012 e finì 1-0 per il Forlì con gol di Checco Pezzi (e Brunelli scatenato dietro, fotogallery a lato). Nella storia i confronti tra Forlì e Ravenna sono stati 90 con 37 vittorie dei nostri 28 loro, 132 gol del Forlì e 102 del Ravenna. Come potete vedere sono i numeri, non il cuore a indicare quale tra le due è la società di gran lunga più importante della Romagna dopo Cesena.

Tra i personaggi a cavallo tra le due città citerei in ordine sparso Gadda, Magheri, Petrascu, Vulcano Bianchi, Buonocore, Melandri, Sardini, Gimelli, Affatigato, Alberti. Altri? Domani sul Carlino lungo excursus storico grazie all'imprescindibile contributo di Roberto Romin, uno che - a detta di Pardo - ne sa più di Pardo.

martedì 24 novembre 2015

Giornata giallorossa, forse


Mentre Dracula annuncia che in caso di rete al Forlì senza dubbio esulterà (Cammellu, te ne occupi tu?), e il Carlino di Ravenna diretto dal forlivesissimo Andrea Degidi dedica senza pudore alcuno la pagina sopra alla prodezza balistica del transilvanico, la società con sede nella città dei mosaici indice per domenica la 'Giornata giallorossa'. Intestazione ingannevole in voga fino a qualche anno fa anche in viale Roma perché in realtà si fa la festa ai tifosi: anche quelli muniti di regolare abbonamento dovranno infatti scucire i soldi del biglietto onde entrare al 'Benelli'. Se poi il derby dovesse finire come previsto da classifica e disparità tecniche, l'irritazione dei supporter giallorossi sarebbe elevata a potenza.

L'assurda storia di Saponara e il Forlì



Ora che tutti lo vogliono e Prandelli lo nomina addirittura il trequartista italiano più moderno, Riccardo Saponara aumenta i rimpianti del Forlì. Il ragazzo infatti non ha mai vestito la maglia biancorossa, pur essendo forlivese doc (San Martino in Strada, ieri pomeriggio era in giro in centro) oltre che amico di alcuni giocatori del Forlì, in particolare Ricky Casadei. La sua storia col Forlì al contrario è travagliata per non dire assurda.

lunedì 23 novembre 2015

Avanti di questo passo



Al netto dei punti persi per colpa del calendario volutamente intasato (i vertici federali non ci hanno scontato le magagne estive), sul quale non ci si può più far niente, il Forlì ha raccolto nelle prime 15 giornate la bellezza di 33 punti, media 2,2. In proiezione sulle 38 giornate di campionato, continuando così la squadra di Gadda arriverebbe a 83,6 che è un punteggio altissimo ma probabilmente non sufficiente per il primo posto. L'anno scorso il Rimini arrivò a 86, quest'anno il Parma viaggia sopra i 90 (93,7 ad oggi). Ergo alla squadra di Gadda servirà un finale di andata speditissimo, tipo tre vittorie e un pareggio, e un girone di ritorno ancora migliore per restare in scia e giocarsi la matta nello scontro diretto del 28 febbraio al 'Morgagni' (nel caso bisognerebbe cominciare a pensare al 'Manuzzi'?).

Un gol pazzesco di Petrascu


Da vedere la rete realizzata ieri da Dracula all'Altovicentino, probabilmente la più bella segnata nel girone D quest'anno. Per farvi venire un po' di nostalgia (almeno a me) e soprattutto cominciare a vedere giallorosso dimenticando le meraviglie dell'ultima settimana. Il 'Benelli' si avvicina: biglietti in vendita solo a Forlì in settimana, attendiamo nuove dalla società.

domenica 22 novembre 2015

Quatti quattro



Quarta vittoria e nono risultato utile consecutivi. Il Forlì demolisce il Castelfranco già in un primo tempo nel quale abbiamo visto direi il gioco più bello della stagione. Cade il Tolle a Mezzolara (!), pareggiano l'Altovicentino col Ravenna (in gol Seba) e il Parma con l'Imolese: siamo la squadra che ha segnato più di tutti, la più in forma del girone e al momento l'unica antagonista credibile ai gialloblù. Oggi primo tempo stratosferico di Capellupo, che però è calato molto nel secondo, si è fatto ammonire e se non sbaglio salterà il derby di Ravenna domenica prossima. Un tegolone. Ma il bicchiere oggi è evidentemente pieno. Anzi, stracolmo.

sabato 21 novembre 2015

Sti Chezzi



E' un Castelfranco decisamente pericoloso quello che arriva domani pomeriggio al Morgagni. Gli emiliani nelle ultime due settimane hanno fermato il Parma (0-0) e battuto l'Altovicentino (2-1) autonominandosi sul proprio sito ufficiale squadra 'blocca grandi'. E dagli torto. Di certo il presidente Paolo Chezzi e il figlio Marcello, allenatore, già incrociati dal Forlì quattro stagioni fa ("e che Chezzi" allora, perdonate l'inutile trivialità), hanno costruito una squadra solida, ruvida, fastidiosissima da incontrare e sicuramente talentuosa davanti: Lauricella, Spadafora e Ronfini posso colpire alla prima distrazione.

mercoledì 18 novembre 2015

Secondi con dedica



L'allegra macchina da guerra biancorossa rimuove in fretta l'ostacolo Mezzolara: apre D'Appolonia, che ha giocato a Venezia e dedica la rete a Valeria Solesin, la ragazza veneta uccisa al Bataclan di Parigi, bissa e chiude la pratica Personè. Il nostro centravantone arriva così a quota 7 gol: forse dovrei smetterla di concentrarmi sui suoi difetti e cominciare a vederne i pregi. Domenica Personé salterà per squalifica la sfida al Castelfranco che oggi a sorpresa ha battuto 2-1 l'Altovicentino: siamo secondi in solitaria a -6 dal Parma. Segnalo che nei prossimi due turni gli imbattibili gialloblù incontreranno Imolese e Tolle. Potrebbero anche perdere punti. Chissà.

Facciamo trenta?



Merelli, Bisoli, Adobati, Cola, Lo Russo, Baldinini, Capellupo, Enchisi, D'Appolonia, Personè, Peluso. In panca Nocciolini e Turchetta, fuori Fantini per un problema alla spalla (spera di tornare domenica).

Gadda ha predicato pazienza ma il Mezzolara di Eva e Bazzani è alle corde per infortuni e stitichezza della rosa. Bisognerebbe vincere e salire a quota 30, -6 dal Parma. Gioca anche l'Altovicentino a Castelfranco.

lunedì 16 novembre 2015

Torna Eva



Adesso gioca centrale di difesa, ci credete? Io devo vederlo marcare qualcuno, con quel sinistro lì mi sembra una follia. Comunque mercoledì Ale Evangelisti tornerà a casa, al Morgagni. Ieri sera gli ho chiesto di scrivere due righe per il blog, ha detto che non se la sentiva poi mi ha mandato queste, in teoria personali in pratica credo di fare cosa buona rendendole pubbliche anche a voi. Per capire il ragazzo e salutarlo bene, mercoledì. Prima di batterlo ovvio.

Mi prenderà un po' male quando entrerò allo stadio, quando passerò il cancello da dove sono entrato le domeniche parcheggiando nel viale, mi prenderà male rivedere certe persone, cambiarmi nell'altro spogliatoio, scendere dalle scale guardando altri indossare i colori biancorossi... Entrare in campo e guardare la tribuna rivedendo i nostri tifosi e nella gradinata gli ultras... Ripensare a tutto quello vissuto in quegli anni, le vittorie e gli applausi ma soprattutto le sconfitte e le critiche che tanto mi hanno fatto crescere soprattutto l'ultimo anno. Quando entrerò tutto so che mi ripasserà davanti sapendo che abbiamo fatto veramente qualcosa d'importante come la giornata magica col Porto Tolle, consapevole che tutto questo è passato e resterà solo dentro i miei ricordi.
Alessandro Evangelisti

domenica 15 novembre 2015

Siamo ancora qua



Fantastico Forlì: Personè e Turchetta spianano l'Imolese. Che bella squadra hanno costruito Gadda e Cangini, se mercoledì dovessimo battere nel recupero il Mezzolara di Eva (oggi malissimo 5-0 in casa Sammaurese) saremmo a 6 punti dal Parma, vittorioso in rimonta (1-3) a San Marino.

sabato 14 novembre 2015

Un capitano per nemico


Da loro fuori Poesio, Valim (sq), Ferretti Zossi, Galassi, Bertoli (infort), a mezzo servizio Rocco. Probabile 4-4-2 col mio pupillo Lolli e Tattini davanti.
Da noi fuori Lo Russo e Fantini (sq), ballottaggio al centro della difesa e come terzo d'attacco, i sicuri del posto sono Merelli, Bisoli, Salvi, Capellupo, Baldinini, Turchetta, Nocciolini.

Occhio Mordo a come ti comporti domani: di foto come questa e anche molto peggio di questa ho il pc pieno. Con stima e soprattutto affetto.

giovedì 12 novembre 2015

Baby boom


Sondaggione a lato: chi è stato finora il giovane più bravo? O se volete, chi è il più promettente? Ho messo quattro nomi: Merelli ('96), Bisoli ('96), Enchisi ('97) e Tentoni ('97). Il primo lo vediamo tutti anche capendo come me pochissimo di portieri, è uno che in D c'entra niente. Il secondo dicono sia tra i ragazzi quello con la testa più pronta per fare il calciatore, merito immagino anche di papà Pierpaolo. Il terzo è il mio pupillo: fossi nel Forlì farei il possibile per convincere il Rimini a mollarlo. Il quarto ha già segnato due reti, è un figlio d'arte e si destreggia già su vari ruoli come un calciatore vero. Aspettando Bussaglia e ovviamente il nostro Frabattista.

mercoledì 11 novembre 2015

Non ci piace vincere facile



Pochi spettatori e molti gol: alla fine la spunta 4-3 il Forlì nonostante faccia di tutto per complicarsi la vita. La notizia del giorno è il ritorno al gol di Lucio Peluso, festeggiato da compagni e staff come se fosse uno che non segna mai. Il gruppo gli vuole bene e il ragazzo ha qualità: questo gol potrebbe rilanciarlo, speriamo perché dentro al Forlì sono convinti che possa davvero fare la differenza.

martedì 10 novembre 2015

Boccone Lentigione



Non sarà facile per il Forlì deglutire, domani, i ragazzi vestititi di nero e allenati dall'ex Este Zattarin. Oltre alla bravura dell'allenatore c'è il talento dell'attaccante marocchino Miftah (7) e in generale una squadra solida ed esperta, che in un altro girone se la giocherebbe (come il Forlì) per vincere. Il presidente è il 'signor Immergas' Romano Amadei, qui un articolo che lo racconta bene.

Da oggi 'Keegan' è il nuovo allenatore del Bellaria: in bocca al lupo, evitare uno degli ultimi due posti sarebbe un successone con quella squadra lì.

SandroCan, oggi



Oggi SandroCan dice sul Carlino alcune cose abbastanza importanti, ad esempio che non c'è alcuna necessità di vendere giocatori a gennaio, che l'idea è di ricostruire un gruppo simile a quello di Sozzi e & C, che ci sono zero possibilità di tenere Merelli in D a fine anno. Poi dice altro su Nocciolini, Personè, Peluso, Gadda, il Parma, un ragazzo del Legnago, il settore giovanile e quella volta che da Rimini lo spedirono a Montecchio in Promozione.

Impressione mia, già scritta e riscritta: il lato tecnico sta tenendo in piedi la baracca (come ai tempi di Sozzi & C). Bisogna che la società cambi marcia - dal punto di vista professionale ma anche e forse soprattutto umano - altrimenti è tutto inutile. Al momento non esiste alcun progetto futuribile del Forlì (in generale i 'progetti' che riguardano la prima squadra nel calcio sono balle), c'è un presente molto complicato da indirizzare. E non solo per colpa della gestione precedente.

sabato 7 novembre 2015

Berga Legna(go)


Out Capellupo, chiavi in mano al Berga. Davanti non c'è Personè (Peluso, Bussaglia o Rrapaj?), in difesa Fantini-Vesi con Cola in panca. Niente telecronaca, nessuna radiocronaca, zero connessioni. Se avete amici valorosi presenti in loco aggiornate.

venerdì 6 novembre 2015

Colpi proibiti



La vicenda del settore giovanile resta bollente. Stasera alle 19,45 molti genitori (tutti? non so) dei ragazzi che fanno parte delle squadre giovanili sono stati chiamati da Laurino e Pierucci per un incontro a Santa Rita. In teoria per far luce su quel che è successo dal punto di vista degli 'epurati'. In pratica, beh, ognuno fa le congetture che vuole.

Se riesco faccio un salto ma ho altri impegni di lavoro (a Meldola c'è la nipote di Donna Rachele). Non mi sembra comunque una gran mossa tirare in mezzo le famiglie. Queste vicende, per quanto dolorose o antipatiche, andrebbero risolte tra persone adulte entro i confini della società. Così invece il messaggio che continua a passare è svilente. Per tutti.

Ps Gli interessati precisano che si tratta di un incontro richiesto espressamente dalle famiglie dei ragazzi. 

martedì 3 novembre 2015

Terremoto


Via Giacomo Laurino (resp attività agonistica, foto) e Marco Pierucci (resp organizzativo), la scorsa settimana si era dimesso Arturo Vianello (resp attività di base), nel tardi pomeriggio è toccato ad allenatori e staff delle squadre giovanili parlare con la società e non è detto che tutti accetteranno le nuove condizioni. Terremoto nel settore giovanile del Forlì: anche questa volta, come l'anno scorso, la società biancorossa si è accorta (tardi) che stava viaggiando, questo filtra, su binari poco consoni alle proprie possibilità. L'area giovanile è stata affidata a Giancarlo Cortesi (accompagnatore Juniores).

Indietro tutta. Fa un certo effetto sentire ancora parlare di 'progetto' in zona 'Morgagni'. L'unico progetto al momento è quello che tengono in piedi Cangini e Gadda.

domenica 1 novembre 2015

Facile



Nocciolini (8) e Baldinini stroncano la Ribelle, priva in tribuna di Mambelli e con un Bernacci bravo sulla trequarti ma pasticcione in area. Brillano Bisoli, il Cammellu, Capellupo osannato come il messia (per forza, eravamo abituati maluccio), Turchetta e ovviamente il capocannoniere del girone. Continua a faticare parecchio Personè mentre Peluso è chiaramente imbottigliato dentro ad un tunnel psicologico. Brilla anche Gadda: se stiamo al passo delle migliori è soprattutto merito del mister e del suo staff.

In giornata ha vinto anche il Parma di misura sul RomCentro, si è fermato ieri l'Altovicentino, ha segnato Petrascu, non molla terreno il San Marino, vola a punteggio pieno l'Imolese di Pagliuca. Il prossimo turno a Legnago lo anticipiamo al sabato. A fine partita aperitivo da Nereo: l'aria è serena, purtroppo continua ad essere una stagione senza orizzonti. Maledetta serie D.