lunedì 20 ottobre 2014

Sconfitti, ma vivi



Primo tempo regalato al Tuttocuoio, avanti 2-0 e con un uomo in più per l'espulsione di Guidi (senza lui e Docente le prossime, auguri). Nella ripresa si è visto finalmente un Forlì combattivo: è bastata un po' di concentrazione per rimetterla in piedi, sfiorare più volte il pari e al 92' colpire con Castellani, che di testa è davvero fortissimo, il palo del possibile 3-3.  Ora siamo in zona playout (9) e domenica ospitiamo la Lucchese reduce da quattro sconfitte di fila. Verranno armati come il Giappone, occhio a regalare mezze ore di gioco.

Detto questo, ragazzi, chiedere l'esonero di Rossi a questo punto della stagione secondo me è una follia. Non si manda via un allenatore dopo nove partite a meno che non sia ultimo con zero punti. E' un errore sciocco per di più se la squadra dimostra weekend dopo weekend di essere sul pezzo, di seguirlo, di avere una sua logica per ballerina e fiacca che sia. Io capisco l'antipatia, capisco le critiche, capisco il 'Rossi arrenditi' che è molto divertente, capisco che magari con Indiani in panchina saremmo primi. Capisco tutto e quasi tutto condivido. Ma per quest'anno c'è Rossi e Rossi ce lo teniamo, punto. Ne riparliamo a maggio. E fino ad allora tanto vale cominciare a fare davvero il tifo per il Forlì. No i gufi.

Avanti Forte



Il 5-3-2 direi che è scontato, così come Catacchini-Drudi-Guidi hanno il posto sicuro in difesa. Le altre due maglie potrebbero toccare a Leo Arrigoni e, udite udite, Fantoni. In mediana il favorito per la terza maglia continua ad essere Djuric, davanti tocca a Forte confrontarsi con un centravanti che ha cominciato come lui dalle giovanili dell'Inter, Colombo.