domenica 30 agosto 2015
Come hanno salvato il Teramo
Grazie all'avvocato Crocetti che lo ha chiaramente spiegato a me (lunedì intervista sul Carlino), provo a spiegarlo io a voi.
Al Teramo veniva contestato l'illecito sportivo (art.7). Se accertata la responsabilità diretta della società, come in questo caso, "il fatto è punito a seconda della sua gravità, con le sanzioni di cui alle lettere "H", "I", "L" dell'articolo 18 comma 1".
Ora cosa dice l'articolo 18 comma 1 alle lettere "H", "I" ed "L"? Se volete leggervelo è qui, in pratica dalla "A" alla "N" c'è tutta una serie di sanzioni partendo dalla meno grave, la "A", fino alla più grave, la "N". Le tre previste per la responsabilità diretta sono:
Il dispositivo nel retto
Scrivo all'una e mezza di notte, reduce dall'orrendo Voci Nuove, con un vuoto ingombrante nello stomaco nonostante la pizza e l'immagine di Altan che mi perseguita. Che dire? Hanno appurato la responsabilità diretta del Teramo e nonostante questo non è finito all'ultimo posto, resterà in Lega Pro con 6 punti. Trattasi di quella che in gergo tecnico viene definita porcheria giuridica, figlia di un sistema che continua imperterrito ad autogovernarsi. Nel 2015, nove anni dopo Calciopoli e in un'Italia che vorrebbe dirsi moderna, comandano ancora quei personaggi lì, che fanno quello che vogliono quando vogliono e per chi vogliono. Ecco, una cosa stasera lasciatemela dire. E' una preghiera a Fabbri.
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