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mercoledì 20 agosto 2014
Il Pardo d'Oro seconda edizione
Direi che si può ripartire oggi: noi del Carlino ci siamo portati avanti coi lavori pubblicando una (bella, l'ho fatta io) foto dei tifosi del Rimini a corredo del richiamo in prima sulla pagina dedicata al Forlì. Nella scorsa stagione, lo ricordo, il premio è stato vinto ad honorem dal Corriere dello Sport - Stadio che a quarantotto ore dalla finale di ritorno col Porto Tolle chiedeva a Rossi (e capiva malissimo la risposta) se si sarebbe accontentato o meno del pareggio. Secondo io con un rettilineo di vantaggio, terzo il compianto Strocchi, quarto Gavino del Corriere, quinti parimerito Dall'Agata e Rinieri sempre del Corriere.
Direi che per il 2014-'15 teniamo fuori dalla competizione la Voce di Romagna, che è nettamente il miglior quotidiano locale, non sbaglia praticamente mai ed è il punto di arrivo di tutti i giornalisti della zona.
venerdì 6 giugno 2014
And Pardo d'Oro goes to...
Con un colpo da fuoriclasse il giornalista del Corriere dello Sport - Stadio (che non si firma ma è amico di Franco, e questo spiega molte cose) si aggiudica la prima edizione del Pardo d'Oro. Gli basta un solo strepitoso articolo per sbaragliare un anno di concorrenza di noi modestissimi cronisti di provincia: a 48 ore dalla finalissima di ritorno l'Eletto spiega infatti - intervistando Rossi ma perdendo per strada qualche ragionamento, evidentemente - che il mister del Forlì non si accontenterà di giocare per il pareggio. No, il Forlì vuole vincere! Questa è la regola di Rossi che vale un titolone. Chapeau.
Nel pezzo l'Eletto spiega con perizia: 'Un solo risultato a disposizione secondo l'ordine perentorio del tecnico, nonostante il regolamento consentirebbe di esultare anche al cospetto di un pareggio alla conclusione dei tempi supplementari'.
Urge un ripassino?
mercoledì 7 agosto 2013
Il Pardo d'Oro
Scoperto due giorni fa che il premio più ambito al noto festival internazionale del film di Locarno è il Pardo d'Oro. Con tutte le mie forze sto cercando di trattenermi dall'irresistibile tentazione di istituirlo seduta stante anche a Forlì.
L'idea sarebbe - in onore all'uomo cui il premio è ovviamente intitolato, maestro del Forlì (è lui, con Kalle, che mi ha fatto perdere la trebisonda per il Galletto) ma anche e forse soprattutto del refuso in tutte le sue declinazioni: negli articoli per il Carlino sbaglia talvolta persino a scrivere il proprio nome nella firma - di incoronare a fine stagione il giornalista sportivo locale che abbia commesso più errori scrivendo del Forlì.
Cosa vale. Non parlo di svarioni grammaticali, logici o lessicali, né tantomeno tecnico-tattici. Ma delle classiche disattenzioni che rovinano anche il più elegante degli articoli. Esempi: l'orario o il luogo sbagliato della partita, il lapsus tra Fonte/Forte piuttosto che Tonelli/Torelli (quest'anno sarà un macello), l'allenatore ospite scambiato con quello dell'anno precedente oltre alla magagna in cui personalmente inciampo più spesso, la collocazione geografica degli avversari di turno.
Chi può votare. Tutti voi. Serve che leggiate gli articoli dei giornali locali con la massima attenzione, e segnaliate poi qui sul blog il "marone" (gergo giornalistico) quotidiano. A fine anno faremo la classifica, che sarà vagliata dal presidente unico ed emerito della giuria composta da lui medesimo.
Chi partecipa. I giornalisti locali. Se non hanno niente in contrario direi Bulgarelli e il sottoscritto per il Carlino; Rinieri, Dall'Agata e Cau per il Corriere, Strocchi e Grilli per la Voce.
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