giovedì 30 gennaio 2014

Rossi accontentato: Drudi



Si è allenato oggi sul sintetico con i nuovi compagni Mirko Drudi, che nel primissimo pomeriggio ha siglato alla presenza di Silvio Poli il contratto che lo lega al Forlì fino alla fine di quest'anno. Dovesse andare bene - e lo prevedono in molti, è considerato un ottimo acquisto e fu addirittura uno dei primi nomi fatti da Rossi - la sua avventura in biancorosso continuerebbe. E' di Cesena, giovane ('87) e motivato. Può giocare centrale a centrocampo ma anche in difesa, bravo ad impostare.

La rivoluzione è finita? Piano. Manca ancora un giorno di mercato.

Finale di mercato (e Obeng alla Roma)



Bloccato al momento lo scambio col Bellaria Del Pivo-Fonte. E' invece molto vicino al Forlì il centrocampista ma anche difensore Mirko Drudi, pilastro di un Romagna Centro che ha ormai perso le speranze di salire di categoria. Non è vero infine che Reggiana e Spezia seguono Tonti (il cartellino è del Cesena): sul portiere classe 1992 c'è invece da tempo l'interesse del Varese. Per giugno ovviamente.

Varie ed eventuali: Pedroni è a Milano ma è più che altro 'rappresentanza'; oggi parla Docente in conf stampa; Bernacci e Berrettoni sono squalificati per domenica; la Roma ha preso Obeng fino a giugno e in questo modo, pur lasciandolo a Santarcangelo, avrà libero un posto in più da extracomunitario (e i romagnoli ci guadagnano); il giovane forlivese Dario Spadaro, esterno classe 1995, è stato il migliore in campo nell'amichevole dell'Under 18 Lega Pro di Bertotto ieri contro la Romania (2-2 finale).

martedì 28 gennaio 2014

Il Gringo, Milito e Guglielminpietro



Gran personaggio Max Cejas, presentato oggi in sala stampa. Domani trovate tutta la sua (curiosa) storia sui giornali. Vi dico solo che era in nazionale con Farias e Milito, ha già smesso di giocare a pallone una volta ed ha vissuto per un periodo a casa di Guglielminpietro.

E poi vi faccio una domanda: quali sono gli altri argentini che hanno giocato con la maglia del Forlì?

domenica 26 gennaio 2014

Sinistro Santo Subito



E' stato l'uomo più discusso della settimana, Alessandro Evangelisti, a raddrizzare la partita e, forse, anche la stagione del Forlì. Ha segnato al 92' su punizione, Eva, e ignoro se esultando sia corso ad abbracciare Rossi. Di sicuro il capitano del Forlì aveva cominciato la gara dalla panchina e chissà se era una punizione per l'intervista al Corriere o una scelta tecnica dovuta all'inserimento di Cejas. Fatto sta che nel calcio, prima o poi, il cerchio si chiude sempre. 

La classifica resta più o meno immutata: Forlì ancora a 4 punti dall'ottavo posto, vittorie importanti per Alessandria e Monza. Con i tre punti di Bellaria, campo sul quale vincono tutti, saremmo davvero in corsa per la salvezza diretta. Così invece è dura, durissima. Ma siamo vivi. 

Per amore solo per amore


Dai Gianluca facci godere e se segna il galletto devi urlare cosi

Fuori Eva. 

Gol di Tonelli al 14', settima rete stagionale. Bel Forlì dice Gianluca.  

1-1 De Respinis, secondo svarione di Fantini stavolta pagato.

2-1 Mantova in apertura di ripresa, Gianluca: 'Totalmente immeritato'.

Eva x Benvenga, ancora fuori Melandri, altra occasione per il Mantova. 

Fallo di mano nell'area del Mantova, ancora con Evangelisti lì vicino, Gianluca dice 'clamoroso'. 

Espulso Olivi del Mantova, cinque ammoniti nel Forlì tra cui Bernacci che salterà il Bassano. Una manciata di minuti alla fine. Sono entrati il Micio e Djuric. 

Palo di Melandri. 

Evaaaaa! Punizione nei minuti di recupero e 2-2. Il Mantova è in 9, espulso anche Rickler. 

Finita. 

sabato 25 gennaio 2014

Mantova-Forlì, se vi siete persi qualcosa



Domani è la quarantesima volta che le due squadre si affrontano: in vantaggio il Forlì, 15 vittorie a 14, ma il Mantova ha segnato di più, 48 a 44. La gara di andata al 'Morgagni' finì 2-2: vantaggio di Tonelli in apertura, pari e sorpasso del Mantova, poi ancora Tonelli dopo che Boron soffiò palla a Luciano.

Quella del 'Martelli' (poco più di 7.000 posti) sarà una partita speciale per tre giocatori del Forlì. Debutto assoluto per Alex Benvenga, esterno destro preso in prestito dal Varese, e per l'argentino Max Cejas, il colpo del mercato di gennaio. Ma anche Bernacci torna in uno stadio che ha segnato la sua carriera. Il 4 novembre 2006, pochi mesi dopo il trasferimento da Cesena a Mantova, segna una doppietta alla sua ex squadra esultando per il 4-3 nonostante uno striscione di saluto dagli ex tifosi. Il 13 gennaio della stessa stagione, siamo in serie B, favorisce l'autogol di Kovac e diventa l'eroe del successo sulla Juventus. A Mantova però resterà solo quell'anno, la seconda parte del quale passata in panchina.

Il Mantova è, dopo il Castiglione, la squadra più 'pareggiona' del campionato (10). Il Forlì, fatta eccezione per le ultime due della classifica, è quella che ne ha perse di più (9). I padroni di casa, 3 punti in più dei galletti ma anch'essi in zona spareggi, sono in striscia positiva da cinque partite, l'ultima sconfitta risale all'8 dicembre 1-2 col Santarcangelo. Quella stessa domenica il Forlì perse l'ultima volta in trasferta, 3-0 a Monza.

Entrambe le società hanno esonerato gli allenatori con i quali avevano cominciato la stagione. Il Forlì ha resistito una settimana in meno: Bardi ha perso il posto il 4 novembre, Sala il 10 dello stesso mese. Al loro posto sono subentrati Roberto Rossi e Carlo Sabatini. Quest'ultimo, fratello del ds della Roma Walter, ha allenato Padova, Frosinone e Carrarese. Il Mantova ha cambiato anche ds: via Pelliccioni, dentro l'ex Samp Sensibile, uno che vedete spesso ospite a Sky per dire gli agganci.

Nel mercato di gennaio il Mantova ha preso i centrocampisti Uliano dal Catanzaro e Salvi dal Lecce. Il Forlì ha tesserato Ferrini, Djuric, Benvenga e Cejas.

La probabile formazione del Forlì: Tonti in porta, linea a cinque in difesa con Benvenga, Jidayi, Fantini, Vesi e Ferrini. Tre in mediana: Cejas, Evangelisti e uno fra Berga e Tonelli, davanti i soliti tre per due maglie con Docente e Bernacci favoriti su Melandri.

La gara sarà raccontata su Radio San Marino, 102.7 oppure qui, con la radiocronaca di Gianluca Dall'Oro.

Le mie scuse a Bernacci



In ossequio a quanto richiesto in settimana da Conficconi, Kalle e anche Rossi, ovvero tutti uniti e riparliamone alla fine, faccio il primo passo. Chiedo scusa, sinceramente, a Marco Bernacci per quello che scrissi il 5 novembre, il giorno dopo l'allontanamento di mister Bardi.

Mi spiego. Quel pomeriggio ebbi la fortissima sensazione, suffragata dalle stesse impressioni di parecchia altra gente lì al Federale, che l'allenamento di Bernacci fosse stato molto diverso dai precedenti. Che Marco corresse di più, con più voglia e intensità di quanto fatto nei mesi precedenti. Mi sembrò un atteggiamento molto brutto nei confronti di Bardi. Mi sembrò tutto molto palese. Lo scrissi sul blog, seppur velatamente, ero arrabbiato.

Ma non avevo elementi oggettivi e Marco si arrabbiò molto, segno che probabilmente le mie sensazioni erano sbagliate. L'impegno quotidiano di Bernacci, la sua voglia di dare una mano nonostante il dolore alla schiena, che talvolta torna, mi è stato garantito da un mucchio di persone che vivono lo spogliatoio.

Chiedo scusa allora. Con circa 24 ore di anticipo sulla domenica nella quale, speriamo tutti, l'Airone decollerà nello stadio in cui segnò un gol addirittura a Buffon.

Il nuovo centravanti del Rimini



Come saprete il Rimini ha un nuovo presidente: trattasi del patron del Cocoricò Fabrizio De Meis. Come ha titolato il Corriere, sarà certamente una squadra da sballo. Il problema è sempre il risveglio.

venerdì 24 gennaio 2014

Un binocolo per Andrea Giuseppe Zanonato



La domanda del giorno è: dove guardava Andrea Giuseppe Zanonato per non essersi nemmeno accorto del fallo subìto durante Forlì-Torres da Andrea Boron? Mistero. L'esterno del Forlì - notizia di oggi - dovrà restare a riposo almeno tre settimane. Tornerà, se va bene, per Cuneo-Forlì del 23 febbraio, ottava di ritorno. Una mazzata per la squadra ma anche per il ragazzo, che dopo il gol vittoria di Renate poteva dare una svolta alla sua stagione. Invece il Forlì ha concluso la partita con la Torres in 10, i sardi al contrario erano in 11, e Zanonato ha detto a Rossi di non aver visto né l'entrata killer né tantomeno il rigore. Scontata la buona fede, sulle capacità ottiche dell'arbitro qualche dubbio permane.

Il Forlì parte subito al Max



Pochi dubbi sul fatto che a Mantova mister Rossi schiererà Cejas dal primo minuto. Il ragazzo ha corso per essere al campo di allenamento in tempo per la seduta di giovedì, non ha mai smesso di prepararsi nonostante manchi in gara ufficiale da ottobre, e già dalla prima partitella sul sintetico ha preso in mano la squadra. Sembra davvero un grande acquisto.

La società ha smentito l'arrivo del diesse Lamazza, visto al Morgagni in Forlì-Spal insieme ad un imprenditore del nord che, si narrava ai tempi, avrebbe potuto portare investimenti al Forlì. La faccenda però finì quel giorno.

Rientrato anche il caso Evangelisti, è bastato chiarire con mister e dirigenza che non intendeva dire quello che ha detto al Corriere. Oggi in sala stampa ha parlato Rossi, carico e anche un pochetto incazzato: ottimo così.
Daje.

giovedì 23 gennaio 2014

C'è Kalle per te - Aiuto



Indimenticabile Kalle,
aiutaci tu. Sono giorni difficili per il Forlì: in campo la squadra di Rossi delude perdendo posizioni in classifica e fiducia. Il mister addirittura dice che l'ambiente non è compatto e giocare al Morgagni a volte è difficile. Sul mercato i nuovi acquisti fanno nel migliore dei casi il minimo sindacale, nel peggiore decidono le partite a rovescio, mentre ormai da tre settimane aspettiamo questo benedetto regista che non è Pestrin, non è Perini e difficilmente sarà Cejas. Fuori i ragazzi della gradinata e gli altri gruppi del tifo organizzato fischiano ed espongono addirittura uno striscione contro la dirigenza.
Possibile che nell'anno chiave nella storia del Forlì debba andare tutto così a ramengo? E' una maledizione? Di chi è la colpa? E ancora: se ne esce? Come?


Ciao,
magari avessi la bacchetta magica!
Io capisco tutto e tutti, posso condividere o meno le posizioni che, a turno, tifosi, giocatori e società possono prendere... insomma fa parte anche del gioco.
Le tue righe Riccardo meriterebbero una risposta molto lunga e giudizi definitivi che ora come ora non mi sembra giusto dare, se mai ne fossi in grado.
Sapete tutti come la pensavo in riferimento al giudizio sull'allenatore precedente (presi, da solo, una posizione pubblica) o sul salto di qualità necessario in società (con onestà e garbatezza presi la mia posizione anni or sono) ma questo, in nessun modo e nel mio piccolo, mi ha mai condizionato nel portare fiducia ed onestà alla persona che ne ha preso il posto anche perché vi posso garantire la merita tutta.
Al di sopra delle simpatie, prese di posizione, opinioni, discussioni per me rimane sempre il Forlì.
E' sacro, la maglia va sempre aiutata ed onorata. Da tutti.
E' ancora tutto in gioco, il calcio è strano lo sappiamo, ed in gioco quest'anno c'è ancora di più, c'è la possibilità di riscrivere la storia.
E' per questo che mi sforzo e mi permetto di insistere nel dire che fino alla fine abbiamo un dovere, quello di sostenere la squadra e se mi permettete di sostenere tutto l'ambiente, di sostenere chi sta facendo a vostro o nostro parere anche scelte sbagliate e non condivise.
Per carità ognuno è libero di esprimere le proprie idee ma penso sia giusto quest'anno celare fino alla fine eventuali disappunti perché certamente non aiutano nessuno.
Dobbiamo sostenere i ragazzi ovviamente con la PRETESA doverosa che sputino tutto quello che hanno dentro. Io credo lo stiano facendo, speriamo sia sufficiente.
Insomma anch'io non condivido tante cose ma, in maniera onesta, cerco di fare ciò che è meglio per il Forlì.
Sono dell'idea che quest'anno bastava poco per ottenere tanto, ma quel tanto si può raggiungere ugualmente!
Sono Interista e sostengo la mia Squadra nonostante la dirigenza sia in confusione.
Non vedo perchè non lo dovrei fare a Forli dove una dirigenza esiste,anche se capisco che la pazienza ha un limite.
Chiudo mandando un messaggio a chi di dovere, il calcio è uno spettacolo dove ci sono attori e spettatori ed ognuno ha il proprio ruolo... E' necessario che gli attori, di campo e non, lo tengano bene a mente. Onori ed oneri bisogna saperli ricevere ed accogliere nella maniera giusta.
Crediamoci!!!!!!!
Forza sempre FORZA FORLI'.
kalle

mercoledì 22 gennaio 2014

Bienvenido Cejas!



E' davvero Maximiliano Cejas il colpo del Forlì. L'argentino dovrebbe essere ufficializzato domani, l'accordo non e' ancora ufficiale ma siamo ai dettagli. Decisiva la scelta della società biancorossa di aprire i cordoni della borsa per togliersi dall'impasse in cui, da un mese, era finito il mercato del Forlì.

33 anni, Cejas arriva dal Latina (serie B) dove l'anno scorso è stato tra i protagonisti della stagione che ha portato alla promozione dalla Prima Divisione la squadra laziale. Regista di grandissima esperienza (268 gare tra i prof in Italia dal 2002), era seguito da mezza Lega Pro e porterà nel cuore del Forlì qualità e forza. Il massimo. E il modo migliore per restituire entusiasmo alla piazza. Bravi.

Bienvenido Maximiliano.

E ora tocca a Rossi.

La bomba di Eva



Matteo Dall'Agata, Corriere Forlì, ha intervistato ieri Alessandro Evangelisti. Consiglio di leggere l'articolo perché segnerà, credo, un punto di svolta (da che parte non so) dentro e fuori lo spogliatoio. Non è proprio normalissimo che il capitano della squadra dica 'non abbiamo un'idea di gioco' oppure 'una volta che ci troviamo la palla tra i piedi non sappiamo cosa fare'.

martedì 21 gennaio 2014

Il Forlì fa saltare il banco?



Pochi minuti fa TuttoLegaPro, portale utilizzatissimo da procuratori e affini per indirizzare le trattative, ha 'sparato' la notizia di un forte interessamento del Forlì per il centrocampista argentino Maximiliano Cejas, classe 1980, in forza al Latina in serie B e decisamente, almeno sulla carta, fuori portata per il Forlì (qui la sua carriera). 

Vista così sembra una follia. Ma ad essere sincero già ieri mi era arrivato da fonte non certa il nome di Cejas. Mi sembrava troppo e continua a sembrarmi troppo. Tuttavia se i dirigenti riescono a convincere Maximiliano a trasferirsi al Foro Boario, col rischio di retrocedere in D, non sarò certo io a sollevare obiezioni. Altroché Pestrin. 

Piove dalla Gradinata



Lettera dei ragazzi della Gradinata, che nel pomeriggio hanno affisso nel vialetto lo striscione che vedete sopra, poi rimosso.

Ora basta, la pazienza è finita! In una stagione importante come questa, decisiva e storica la società, la squadra, lo staff sono riusciti nell'impresa di sbagliare praticamente tutto. Sbagli che hanno portato a risultati imbarazzanti, ad acquisti sbagliati, a scelte tecniche discutibili e ad una disaffezione verso la squadra e i colori biancorossi.
Sì ci sono giocatori che si battono e si sbattano ma sono davvero pochi, in campo spesso sembra di vedere gente svogliata e che non suda per la maglia! La società ha fatto scelte sbagliate ed è immobile sui "pezzi da 90" sul mercato. C'è disordine a livello tattico e tecnico, c'è disorganizzazione a livello societario, tutto questo proprio quando non si doveva sbagliare nulla! Alcuni di noi pagano il biglietto, altri hanno pagato l'abbonamento e abbiamo tutto il diritto di criticare lo squallore e lo schifo che ci sta circondando!

Noi chiediamo ai giocatori di tirare fuori i coglioni e l'orgoglio, di sudare per i colori biancorossi, vogliamo cattiveria in campo!

Alla società chiediamo chiarezza, decisione, PROFESSIONISMO parola volutamente scritta in maiuscolo perchè per troppi aspetti la società è rimasta dilettantistica.

I pochi rimasti con la passione per il galletto contesteranno squadra e società finchè non vedranno impegno, passione, sudore e chiarezza da parte di tutte le figure sportive e societarie. Esortiamo giocatori e società a prendersi le proprie responsabilità di questa situazione.

FUORI LE PALLE TUTTI!!!

La gradinata

Rocco a Lecco



Scusate mi ero perso il ritorno al calcio che conta di Cotroneo. Dal 17 dicembre, data dell'assunzione al Lecco in D (girone B), l'ex allenatore del Forlì ha collezionato una vittoria in trasferta, una sconfitta in casa e due pareggi l'ultimo dei quali un pirotecnico 3-3 col Piacenza.

domenica 19 gennaio 2014

Aspettando Manolo



E' ancora vivissima la pista che potrebbe portare Manolo Pestrin in biancorosso. Attraverso Alberto Bergossi la società di viale Roma ha accelerato il pressing sul centrocampista dell'Ascoli, che nonostante qualche problema muscolare oggi ha giocato guidando i compagni (voto 6) alla vittoria sulla Paganese.

Pestrin è stato molto vicino alla Salernitana: il direttore sportivo Fabiani è uno cui il centrocampista romano è molto legato. Ma la società campana non ha chiuso l'operazione preferendo mettere sotto contratto altri due ex Ascoli, Bianchi e Scalise. A questo punto il pressing del Forlì potrebbe anche andare in porto, sempre che Pestrin accetti la possibilità che due terzi del contratto - questo mezzo più tutto il prossimo - siano a rischio di saltare: se il Forlì retrocede nei dilettanti infatti l'accordo scritto diventa carta straccia.

Su col morale, dai. Oggi la giornata non è da buttare anche grazie al mio vecchio amico Selleri.

Stradominati



Come vedete nella foto, era rigore. Netto. E Di Maio o chi per lui andava espulso per l'entrata su Boron (ambulanza, auguri). In sala stampa mi sono gastonizzato e ho provato a buttarla in bagarre col mister della Torres Cari, che aveva appena parlato di gara stradominata. "Scusi ma un giocatore del Forlì è uscito dallo stadio in ambulanza e c'era un rigore netto" gli ho detto fingendo convinzione partigiana. "Non si può paragonare mezza occasione alle dieci che abbiamo avuto noi", ha risposto secco, zittendomi definitivamente.

Il Forlì ha giocato davvero male. Non ha provato a costruire un'azione palla a terra che fosse una fino al gol di Melandri. Rossi continua a sperare che le partite restino in equilibrio, e di vincerle grazie ad un colpo di un singolo, o di fortuna, o di sfortuna altrui. Ma così non si va lontano. Io non so se con questi giocatori, come credo sia convinto l'allenatore, sia l'unica strada percorribile. Sono convinto però che la direzione intrapresa porta dritto in Interregionale.

sabato 18 gennaio 2014

Giù dalla Torres



Convocato domani, ma non lo vedremo in campo, il nuovo acquisto del Forlì Alex Benvenga. Esterno dx classe 1991 che Rossi ha avuto alla Valenzana.

Out Nappello e Arrigoni, sono curioso di vedere all'opera la Torres. Secondo me Rossi - che oggi ha detto di non aver ancora deciso né uomini né modulo, ma bleffa - giocherà con le due punte 'pesanti' Docente e Bernacci, e terrà Melandri per il secondo tempo.

giovedì 16 gennaio 2014

La Torres è fortissima, all'improvviso



La società sarda è finora la regina nel mercato di gennaio del girone A di Seconda Divisione. Nelle prime due partite dell'anno i rossoblù allenati da Cari, squadra materasso o quasi nel girone di andata, hanno battuto prima il Cuneo e poi l'Alessandria. Risultati impensabili fino a dicembre 2013: nelle 17 gare di andata
la Torres aveva raccolto solo 3 vittorie e 15 punti.

I nuovi acquisti, sei al momento, hanno innalzato parecchio il livello tecnico e l'esperienza della squadra. I risultati sono arrivati subito.

Il primo è Vincenzo Migliaccio, difensore napoletano di 33 anni che giocava nell'Andria: l'anno scorso ha collezionato 27 partite in Prima Divisione.

Il secondo è un portiere di 20 anni, Daniel Leone, preso dalla Reggiana.

Il terzo è Saveriano Infantino, attaccante classe 1986 che nelle ultime cinque stagioni ha segnato 32 gol tra Prima e Seconda Divisione, sempre al sud (è di Matera).

Il quarto è Nicola Ciotola, altro attaccante senza dilettantismo alle spalle: in dodici anni di carriera ha cambiato molte squadre alcune delle quali molto prestigiose: Napoli, Verona, Pisa, Avellino per dirne qualcuna. Arriva dall'Aquila, in Prima, dove ha giocato 15 gare nel girone di andata.

Il quinto è un brevilineo che arriva dal Gavorrano e si chiama Francesco Potenza: ha 27 anni, 14 gare in B e 104 tra Prima e Seconda.

Il sesto, Roberto Di Maio, è un difensore esperto come Migliaccio (31 anni) e due anni fa giocava in serie B alla Nocerina (37 presenze), poi è passato da Lecce e L'Aquila.

All'esordio nel nuovo anno, rinforzata dai nuovi acquisti, la Torres ha battuto in trasferta il Cuneo 0-1 grazie ad un'autorete. Hanno giocato titolari Leone, Migliaccio, Infantino e Potenza.
Nella vittoria 2-1 sull'Alessandria di domenica scorsa hanno giocato titolari Leone in porta, Migliaccio e Di Maio in difesa, Infantino (che ha segnato su rigore) e Potenza davanti. Ciotola è entrato all'8° del secondo tempo.


martedì 14 gennaio 2014

Lettera dalla Gradinata



Tutti allo stadio. in occasione della partita Forlì-Torres i ragazzi della Gradinata invitano allo stadio Morgagni tutti i tifosi e appassionati dei colori biancorossi a stringersi attorno alla squadra e sostenerla in questo momento difficile del campionato per cercare di raggiungere un obiettivo storico, la C unica che per la squadra della nostra città è fondamentale raggiungere. 

Insieme si vince, forza ragazzi crediamoci. 

Tolte le parole di bocca.

Forte è a Foggia



L'ha annunciato lui stesso su Facebook stanotte, senza nascondere la felicità.

lunedì 13 gennaio 2014

Un godimento tira l'altro



Ai tre punti di Meda segue, oggi, un appuntamento storico per il Forlì. La società di viale Roma sarà infatti protagonista, alle 18 sul canale 200, del programma approfondimento Sky 'Matti da Lega Pro'.

A Sky son bravi in tutto, fenomenali: segnalo ad esempio la puntata sul Monza del 23 dicembre, con le 10 curiosità sui brianzoli da Casiraghi a Pozzetto. Oggi il servizio sarà curato da Alfredo Corallo, ex collaboratore del Corriere di Forlì.

Spulciando nell'ormai centenaria storia del Forlì, è saltato fuori anche di quella volta in cui un gruppetto di tifosi (capeggiato da indovinate chi) ha noleggiato la limousine per andare al Manuzzi a vedere Forlì-Milan.

domenica 12 gennaio 2014

Siamo soli(di)



Come il tavolino preso a pugni e poi rovesciato per aria da Boron. Bravo il ragazzo: così si reagisce se qualcuno parecchio stronzo ti paragona a Gresko. Il talento è innegabile ma l'abbiamo ammirato, finora, a spizzichi e bocconi.

Visto il filmato: paratona di Tonti, bel tiro di Berga, Forlì solido. Molto solido. Bisogna dar merito a Rossi: in un mese - dal 5 novembre al 1° dicembre, data del derby col Rimini - ha dato un equilibrio al Forlì senza concedere una virgola alle proprie velleità. Che pure c'erano: è un allenatore cui piace far giocare la squadra, solo che dopo aver visto le gare con Bellaria e Bra ha intrapreso la strada meno conosciuta e che l'avrebbe più esposto alle critiche. Ora però battere il Forlì è tutt'altro che semplice, ma anche fargli gol non capita a tutti: nelle ultime sei partite ci sono riusciti solo Monza e Santarcangelo. Il risultato più frequente è diventato l'1-0, Fantini è tornato Fantini, anche Gerolino fa il suo se intorno ha un reparto organizzato. Manca qualcosa? Probabilmente sì, speriamo arrivi dal mercato. Anche la società vuole fare il suo mettendo sul piatto un extra budget.

Con un altro 1-0 alla Torres, e magari un gol di Bernacci, la stagione potrebbe davvero girare.

Boron tiene in corsa il Forlì



A Meda un gol di sinistro dell'ex Alessandria, entrato da pochi secondi, regala al Forlì la prima vittoria del 2014. Partita non eccezionale nella quale il Forlì, a sentire Dall'Oro, si è più che altro difeso. Ma i tre punti di oggi valgono oro perché riportano la zona salvezza a 2 sole lunghezze, col Forlì che al momento sarebbe agli spareggi.

La vittoria esterna dei biancorossi è, insieme al successo della Torres sull'Alessandria, il risultato più importante della giornata. Ora una settimana molto importante: il cda del Forlì ha dato il via libera per l'acquisto di un top player, mediano, difensore o esterno che sia. Mano al portafogli, i soci hanno deciso che non si può più tergiversare. Bravi. Tocca ora agli uomini mercato mettere a disposizione di Rossi, in fretta, l'uomo giusto per far compiere alla squadra l'ultimo, necessario salto di qualità. Domenica prossima c'è Forlì-Torres e non è che i sardi stiano risparmiando sul mercato di riparazione.

venerdì 10 gennaio 2014

Djuric, subito



L'addio di Torelli ha aperto un buco nella rosa, che il Forlì ha tappato oggi mettendo sotto contratto Marco Djuric, centrocampista a quattro ante classe 1992. Djuric si allena col Forlì dal 27 novembre ed è reduce da un grave infortunio al ginocchio: se arrivano in tempo i documenti sarà comunque convocato per domenica.

Aspettando il botto, Rossi oggi ha detto tra le altre cose che Docente partirà dalla panca (è reduce dall'influenza) e che l'atteggiamento di Bernacci dopo il cambio non gli è piaciuto: 'Ci sono regole che vanno rispettate, gli ho parlato, spero non ci sia bisogno di intervenire in altro modo'.

giovedì 9 gennaio 2014

Torelli verso il Romagna Centro



E' questione di ore poi Francesco Torelli sarà ufficialmente un giocatore del Romagna Centro, in D. Il centrocampista classe 1994 torna dunque nella categoria che l'anno scorso lo lanciò (era al Mezzolara) dopo una prima parte di stagione nella quale non è riuscito a convincere né Bardi né Rossi. Eppure le qualità si vedevano: forza, inserimenti, un gran tiro. Ma il calcio è strano.

Intanto Forte è ancora a Forlì: prima di lasciargli il pass per Foggia la società biancorossa vuole mettere sotto contratto un altro centrocampista, in modo da non scoprire troppo il reparto.
Ma non chiedetemi il nome.

mercoledì 8 gennaio 2014

Forte il Foggia, ma noi stiamo Sereni



Torna a casa Daniele Forte: giocherà nella squadra per cui tifava da bambino, il Foggia, terzo nel girone B della Seconda Divisione. Peccato perché le qualità, dicono, c'erano tutte. A Forlì non ha trovato la squadra giusta, il ruolo e infine la fiducia.

Ma è bollente soprattutto il mercato in entrata. Persi Pestrin e Perini, la dirigenza biancorossa con Pedroni in prima linea sta trattando l'esterno sinistro del Rimini Samuele Sereni, toscano classe 1988 e capello viking. Buttate la calcolatrice, l'età media ai 24 e mezzo diventerà presto un brutto ricordo.

lunedì 6 gennaio 2014

A che punto siamo




  1. La difesa regge. Ho rivisto il Fantini che ricordavo, Vesi ha commesso solo un errore, Barbagli è una garanzia, presto tornerà Arrigoni.
  2. Male Boron e Senese ma soprattutto Boron. Senese almeno è più disciplinato, ha uno standard lineare, non commette grossi errori.
  3. Ferrini mediano è sprecato. Si vede chiaramente che è un giocatore fatto, ha forza e corsa, sarà molto utile a questa squadra. Un ottimo acquisto secondo me. Ma non ha piede per inventare, in quella posizione si limita al fraseggio corto ed è un doppione di Bergamaschi, ancora una volta positivo.
  4. Il tridente così non funziona. Docente è bravissimo a 'pulire' i palloni sporchi ma non crea occasioni se c'è qualcun altro, Bernacci, che lo serve per l'uno contro uno o il tiro da fuori. Melandri lontano dalla porta è sprecato. Bernacci è esattamente quello che ci aspettavamo: un fuoriclasse che però non risolve la partita e viene molto 'incontro', ha bisogno di qualcuno che si inserisca sfruttando la sua eccezionale capacità di sponda.
  5. Il 3-4-3 visto col Santarcangelo è la brutta copia di quello che faceva il Forlì di Bardi. Meglio tornare ad avere qualche sicurezza in più, con Tonelli ed Eva che potranno sfruttare le qualità di Bernacci.
  6. Uno fra Docente, Bernacci e Mela dovrà fare qualche panchina in più del previsto, almeno dall'inizio. Scegliere non sarà facile, dovrà essere bravo Rossi a far accettare le decisioni a chi resterà fuori. La reazione di Bernacci dopo il cambio non è incoraggiante, ma è anche vero che sostituirlo per mettere Fantini centravanti cinque minuti dopo non si spiega.
  7. Il mercato non è finito, qualcun altro arriverà.

domenica 5 gennaio 2014

Infernale Papa



Il Forlì più propositivo della gestione Rossi casca in casa col Santarcangelo: decide un gol di Papa al 21'. Non basta il tridente pesante anche se Bernacci a me è piaciuto e gli altri due sono quello che sappiamo: bravi e generosi. Docente ha calciato uno dei più brutti rigori che ricordi, ce n'era un altro clamorosissimo che ho visto da un metro di distanza.

Ma non è stato un problema di arbitro, seppure molto scarso. Così non basta. E l'ottavo posto è tornato a 4 punti. 

sabato 4 gennaio 2014

Felice 2014



L'anno che cambierà la storia del calcio forlivese comincia domani al Morgagni col Santarcangelo. Ospiti senza Obeng, Forlì senza i tre squalificati e Arrigoni. Mister Rossi ha recuperato Jidayi e Tonelli ma solo il secondo ha chance di partire dal primo minuto. C'è il dubbio tridente pesante. Non si può più sbagliare. 

Prima della partita verrà in campo Marco Sozzi a ricevere il Pallone d'Oro 2013. Glielo consegneranno i giornalisti sportivi forlivesi che l'hanno eletto miglior calciatore biancorosso dell'anno solare. In tribuna ci saranno i suoi compagni del Real Dovadola ospitati nell'occasione dal Forlì, che ringrazio. Fategli un applauso che lo merita. 

venerdì 3 gennaio 2014

Assalto a Perini



E' Marco Perini il centrocampista centrale su cui il Forlì ha puntato forte. La speranza di mister Rossi era di averlo a disposizione già domenica contro il Santarcangelo (squalificati Eva, Gerolino e Nappello, in dubbio Jidayi), ma le titubanze del ragazzo, che vorrebbe un pluriennale e aspetta l'Alessandria, stanno mandando a monte l'affare. Anche perché Perini è in diffida e un'altra ammonizione magari all'esordio 'costerebbe' al Forlì già due partite senza di lui rispetto ai programmi. Cangini ha altre carte in mano dunque un mediano entro il 31 arriverà, ma a questo punto, a meno di colpi di coda in serata, Rossi nel derby dovrà fare di necessità virtù.

Oggi conf stampa di Ferrini: è tornato volentieri anche se un po' di amarezza era evidente - e l'ha pure ammessa - visto che ad Alessandria portava la fascia. Perché l'hanno mollato, chiederete voi. Credo che fosse molto legato a Notaristefano, e a quel che ne so lo spogliatoio dei grigi tende alla burrasca. Chissà cos'è successo. In ogni caso un'ottima operazione di mercato orchestrata da Bergossi. No, non Piero. Alberto.

giovedì 2 gennaio 2014

C'è Kalle per te - Arriva Ferrini



Esimio direttore,
intanto buon anno. L'augurio migliore è che la Pazza continui nel 2014 a inanellare trionfi come nell'anno appena trascorso: l'arrivo di Matri potrebbe essere un grande colpo, per certi versi mi ricorda un altro grande '9' nerazzurro, Sukur.

Comunque siamo tutti concentrati sul campionato di Seconda Divisione, che vede il Forlì attivissimo sul mercato (comincia ufficialmente domani). Il primo nuovo giocatore a sbarcare al Morgagni dovrebbe essere Francesco Ferrini, esterno di sinistra e capitano dell'Alessandria, mica pizza e fichi, con il quale tu hai giocato nel penultimo anno della tragicomica era Oliveti. Fu una bellissima stagione, che iniziò con le sei vittorie consecutive e finì nello spareggio playoff contro il Ravenna. A Forlì finì 1-1, al 'Benelli' la partita fu equilibrata ma decisa dallo scatenato Moscelli e anche da Adani, che nei minuti iniziali commise un errore a dir poco sciagurato. In tanti quel giorno ci chiedemmo perché Cotroneo l'avesse preferito proprio a Ferrini, il cui rendimento in quella stagione era stato interessante nonostante la giovanissima età. Ci racconti quel che successe? E poi dicci due cose sul calciatore e sull'uomo prossimo a rafforzare la rosa di Rossi.
Con sincero affetto e zebrata gratitudine,
un abbraccio.

Ciao ragazzi,

posso spendere solamente belle parole nei confronti di Francesco, l'ho lasciato appena ventenne e mi fa enormemente piacere ritrovarlo dopo 7/8 anni da giocatore maturo con alle spalle una carriera spesa nei professionisti. Già allora si vedevano le qualità del ragazzo che si ritagliò un bel minutaggio in squadra piena di giocatori importanti, tra i quali Simone Adani. Mi chiedi della semifinale playoff contro il ravenna (minuscolo), mah..  non so il motivo per il quale l'allenatore scelse l'uno piuttosto che l'altro.Senza dubbio Francesco era in grande ascesa, fece un girone di ritorno ad alti livelli, la concorrenza era elevata e scelsero l'esperienza all'esuberanza. Preciso che, a mio giudizio, Adani era un signor giocatore che in carriera ha raccolto meno di quanto le sue doti gli avrebbero permesso.Non era facile per ragazzi giovani trovare posto fisso in un gruppo come quello. Poi ci fu l'errore è vero ma quello può capitare a tutti, purtroppo capitò nella giornata sbagliata.
Francesco era uno dei giovani con i quali avevo legato di più insieme a Giaccherini. Ragazzo serio,genuino, ambizioso ma corretto, sicuro delle sue qualità.Personalità da vendere dal piede sinistro raffinato. Esuberante nel proporsi e nel cercare la giocata.
Mi aspetto di rivedere le virtù che gli accredito anche se, dopo anni, avrà modificato caratteristiche tecniche e caratteriali.
A questo punto sono curioso di vedere la posizione che il mister gli ritaglierà in campo.
Se non ricordo male può essere in grado di giocare anche come interno di centrocampo oltre che da esterno.
Bell'acquisto e ben tornato!

Mi unisco al tuo affetto, molto meno alle tua gratitudine.
Quando ti stancherai di parlare sempre di giù-ventus troverai la lucidità necessaria nel capire che i colpevoli delle domeniche passate a rimini, frosinone o crotone li avevate in casa.
Per ciò che concerne Matri, chiedere please (sempre in casa vostra) chi lo ha pagato 18 milioni di euro....

Che il 2014 sportivo INNALZI AL CIELO SOLO UNA BANDIERA.
BIANCOROSSA.
kalle

mercoledì 1 gennaio 2014

Saluta il Sampa



Manca l'ufficialità ma Massimiliano Sampaolesi, a quel che ne so, potrebbe allenarsi già domani ad Alessandria. Troverà Mirco Spighi, l'esterno che sostituì bene al Forlì soprattutto il primo anno di D. Al posto di Sampa la società piemontese credo girerà al Forlì un altro esterno, che dovrebbe essere mancino e scommetterei su Francesco Ferrini. Sì, proprio lui, cui Cotroneo nel 2005 preferì al 'Benelli' lo sciagurato Adani e poi sappiamo come finì. La storia in biancorosso di Ferrini non era finita ed è giusto che il filo sia riannodato.

Chissà, magari si allena già domani al 'Federale' e domenica lo vediamo in campo.

Sozzi ha vinto il Pallone d'Oro



Il Pallone d'Oro 2013, seconda edizione, è stato vinto da Marco Sozzi che ha ottenuto 20 voti dagli undici giurati ognuno dei quali aveva a disposizione sei punti da dividere tra primo (3), secondo (2) e terzo posto (1). Al secondo posto e vicinissimo a Sozzi si è classificato Tonelli (18), terzo Melandri (13), poi Evangelisti (5), Orlando, Boron, Arrigoni e Mordini (2), Martini e Ingegneri (1).

Sozzi è nato nel 1978 e gioca nel Real Dovadola, dopo aver vestito la maglia del Forlì per sei stagioni cinque delle quali con la fascia di capitano al braccio. Ha ricevuto la fascia da Kalle, con cui ha giocato in Promozione, e che gli ha trasmesso quella passione viscerale per la maglia a strisce biancorosse. E' stato un centrocampista moderno, dinamico e caratteriale. Fatte le ovvie proporzioni un Vidal con sei-sette anni di più, capace come il cileno di giocare in quasi tutti i dieci ruoli di movimento perché dotato di una 'lettura' superiore alla media. Sozzi ha lasciato il Forlì la scorsa estate, dopo qualche mese molto difficile e non solo per i playoff sfumati. In primavera aveva avuto un diverbio piuttosto violento con Ginestra e i dirigenti che sapevano dell'accaduto non l'avevano difeso. In quel momento si è rotto qualcosa nel meccanismo che per sei anni aveva tenuto incollati Forlì e Sozzi. Inoltre aveva capito da mesi che in viale Roma avrebbero fatto volentieri a meno di lui per il secondo anno di C2. Per questo ha levato dall'impasse il disse Cangini comunicandogli lui stesso l'intenzione di smettere col calcio professionistico. Ma del pallone e dello spogliatoio non può ancora fare a meno: a Dovadola è stato accolto come Maradona e insieme al romeno Sandu sta trascinando i gialloblù in Prima Categoria, dove sono attualmente al comando della classifica.

Marco tifa Fiorentina e lavora alle assicurazioni Generali in viale Matteotti. Ha una famiglia invidiabile, in una casa di campagna a Vecchiazzano con le galline, i filari di uva e un giardino molto romagnolo. Sara, la sua compagna, lavora a Romagna Acque. Alessandro, il loro bimbo di quattro anni, ha perso la testa per il calcio il giorno del Sozzi Day, sul prato del Morgagni. Da quella volta non passa giorno senza che parli di pallone, conosce metà dell'album Panini e si guarda i gol la domenica pomeriggio. Un giorno, chissà, parleremo anche di lui.

La storia di Sozzi col Forlì è stata intensa e trionfale: ha vinto tre campionati riportando la squadra al calcio professionistico, che era poi l'obiettivo iniziale. Nel Forlì aveva già giocato da giovanissimo, una partita nella quale si trovò avversario Materazzi. Poi però la sua carriera rischiò di arenarsi, scese parecchie categorie e fu Massimo Capanni a convincerlo che un futuro diverso, da calciatore vero, era ancora possibile. Aveva ragione. Sarà premiato dai giornalisti forlivesi che l'hanno votato prima di Forlì-Santarcangelo, domenica. Se il Forlì ce ne darà l'occasione la premiazione si svolgerà in campo.