sabato 25 gennaio 2014

Le mie scuse a Bernacci



In ossequio a quanto richiesto in settimana da Conficconi, Kalle e anche Rossi, ovvero tutti uniti e riparliamone alla fine, faccio il primo passo. Chiedo scusa, sinceramente, a Marco Bernacci per quello che scrissi il 5 novembre, il giorno dopo l'allontanamento di mister Bardi.

Mi spiego. Quel pomeriggio ebbi la fortissima sensazione, suffragata dalle stesse impressioni di parecchia altra gente lì al Federale, che l'allenamento di Bernacci fosse stato molto diverso dai precedenti. Che Marco corresse di più, con più voglia e intensità di quanto fatto nei mesi precedenti. Mi sembrò un atteggiamento molto brutto nei confronti di Bardi. Mi sembrò tutto molto palese. Lo scrissi sul blog, seppur velatamente, ero arrabbiato.

Ma non avevo elementi oggettivi e Marco si arrabbiò molto, segno che probabilmente le mie sensazioni erano sbagliate. L'impegno quotidiano di Bernacci, la sua voglia di dare una mano nonostante il dolore alla schiena, che talvolta torna, mi è stato garantito da un mucchio di persone che vivono lo spogliatoio.

Chiedo scusa allora. Con circa 24 ore di anticipo sulla domenica nella quale, speriamo tutti, l'Airone decollerà nello stadio in cui segnò un gol addirittura a Buffon.

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