martedì 16 settembre 2014

La differenza



C'è un giocatore che adoro nel Forlì, Marco Djuric. E non per il gol che ha deciso quella che per il tifoso biancorosso è stata la partita del secolo. Quello è stato un esempio di come Djuric sia un giocatore diverso da tutti gli altri, ancora inespresso per gran parte del suo potenziale: ha un tecnica eccezionale, forza fisica fuori categoria, coraggio, è uno che ama buttarsi nello spazio lasciato dalle punte, ha un tiro dalla distanza potentissimo e preciso. E', secondo me, il giocatore più forte nella rosa a disposizione di Rossi. Potenzialmente anche meglio di Milan, il fratello che gioca a Cesena.

Finora Djuric, su cui il Cesena punta molto, ha giocato pochissimo: 15 minuti con la Reggiana, un tempo a Piacenza, 21 minuti col Teramo. Mai titolare, credo per questione di forma fisica (in estate Rossi l'ha provato spesso centrale di difesa, senza risultati indimenticabili). Eppure nella mediana del Forlì è unico, gigante in mezzo a brevilinei. E' atipico per natura e forse c'entrano qualcosa le origini slave, che rendono di difficile inquadramento tecnico e psicologico molti atleti in molti sport diversi. 22 anni (dopodomani) sono pochi soprattutto se alle spalle si hanno già tre interventi al crociato. Ora però è arrivato il tempo, per il bene suo e del Forlì, di mettere in campo quella grande differenza che Djuric porta con sè.