martedì 4 marzo 2014

Il Forlì sgomma a Vicenza



Lodevolissima iniziativa di Werther Tesei (Baldini Gomme): il socio del Forlì ha deciso infatti di mettere a disposizione dei primi 50 che si prenotano biglietto e pullman per la trasferta di domenica. Bisogna avere la tessera del tifoso e basta chiamare entro le 12 di venerdì un numero tra i seguenti: 335-8162155 (Luciano StarAuto), 347-5634396 (Paolo bar Arcobaleno) o 338-8521786 (Poli). Necessario arrivare a 50 altrimenti salta tutto.

Lo sport è Artistico



Ecco gli articoli che hanno scritto i ragazzi e le ragazze del liceo Artistico di Forlì dopo l'incontro con Kalle, Casadei e Melandri. 

In un mondo dove i valori dello sport vengono ogni giorno calpestati e dove i soldi, la carriera, prendono il loro posto , c’è ancora spazio per ore di discussione e di confronto. Questo è accaduto nella mattinata di martedì 18 febbraio al Liceo Artistico e Musicale di Forlì. Grazie alla presenza del Prof. Marco Susanna e dell’ex capitano del Forlì Alberto Calderoni, i ragazzi hanno potuto avere un confronto sul mondo dello sport con due esperti. Nell’arco delle due ore il “ Fair Play”, è stato al centro dell’incontro; a turno, le classi presenti hanno esposto varie domande all’ex capitano e ai due giocatori del Forlì Calcio presenti, centrando l’attenzione sui valori e sugli ostacoli che si incontrano nello sport così come nella vita. Anche il “doping” è stato un argomento molto trattato; a riguardo è stata letta e proiettata una lettera scritta da Giuliana Salce, famosa atleta italiana ,la quale con le sue parole ha ribadito con più forza la brutalità del doping. Rispondendo alle varie domande, Alberto Calderoni ha spiegato e dimostrato quanto nel mondo sportivo ci sia bisogno di impegno e amore per ciò che si fa e ciò in cui si crede. Alla vista dei vari video proiettati i ragazzi hanno appreso e capito ancor meglio la passione, il sentimento e il coraggio che serve in ogni momento: come la foto delle due atlete che radiose, con le mani giunte , alzano le braccia in segno di vittoria…ed è una vittoria interiore! Un incontro basato quindi sul vero spirito dello sport; nell’aiutare ; nel dare il massimo di se stessi: “Vi ringrazio ragazzi, noi cerchiamo di trasmettervi la nostra esperienza e farvi crescere. Questo sarà educativo per voi e anche per noi” queste le parole dell’ex capitano alla fine dell’incontro. Incontro che di certo ha trattato di temi più attuali che mai.
Silvia Stradaioli 1°B


Martedì 18 febbraio, presso l’Aula Magna del Liceo Artistico di Forlì, si è svolto un interessante incontro tra le classi del biennio ed alcuni componenti del Forlì Calcio. Il responsabile della società, Marco Susanna, ha presentato l’ex glorioso capitano Alberto Calderoni, al quale si sono poi uniti i giovani Casadei e Melandri giocatori attuali. Il progetto 'Un capitano per amico' è nato un anno fa per trasferire i valori dello sport nella vita quotidiana, per affrontarla in modo più maturo e responsabile. Durante le due ore trascorse insieme si è parlato soprattutto di Fair play, cioè di “gioco leale”. Per introdurre il discorso, sono state mostrate le significative immagini di due giovani sciatrici che, benché avversarie, salite sul podio, si tengono per mano. Dopo il filmato, gli studenti hanno sottoposto gli ospiti ad un vero e proprio fuoco di fila di domande. Alberto Calderoni ha spiegato cosa rappresenti per lui la sua grande passione, cioè il calcio. Ha confessato con sincerità quanto sia stata dura la decisione di lasciare la carriera da professionista, ma l’opportunità che gli è stata offerta di mettere la sua esperienza a disposizione di tanti ragazzi lo sta abbondantemente ripagando. Rispondendo alle domande che gli sono state rivolte, ha raccontato che, prima di scegliere il calcio, aveva praticato altri sport, ma di aver trovato in questo gioco di squadra le soddisfazioni che andava cercando. A chi gli ha chiesto se gli è capitato di avere avuto la tentazione di mollare tutto, ha replicato che le difficoltà lo hanno spronato a continuare, per raccogliere il frutto dell’impegno e della fatica spesi in anni allenamenti e pratica sportiva. Gli studenti hanno chiesto se, per affrontare la fatica, sia forte la tentazione del doping. Calderoni, orgoglioso delle sue scelte, ha risposto che non sarebbe stato giusto ricorrere a certi mezzucci né per gli altri né per lui stesso, non si sarebbe più riconosciuto; ha fatto il percorso che aveva immaginato fin dall’inizio della carriera, è rimasto fedele a se stesso, alla sua squadra nella quale ha trovato i propri princìpi morali e di comportamento. Per dare una prova concreta, esplicita degli effetti devastanti del doping è stata raccontata la storia di una campionessa di marcia Giuliana Salce che, dopo riconoscimenti internazionali, ha distrutto la propria carriera. Nelle parole di una sua lettera gli studenti hanno potuto cogliere il dramma di chi ha la consapevolezza di aver sbagliato (Il doping è qualcosa che ti consuma dentro e di cui non riesci a fare a meno), ma, unito a questo, anche un’enorme voglia di riscatto che si è manifestata nella scelta di svolgere un lavoro umile, come quello dell’operatore ecologico, ma che le ha ridonato la dignità. Lo sport è un’attività nobile che, purtroppo, accade venga sporcata dall’intrusione di teppisti tra i veri tifosi che esultano per la vittoria e sostengono nella sconfitta. Chi gioca ha bisogno dell’abbraccio che è espressione di gioia e manifestazione di stima anche verso l’avversario. Il rispetto reciproco che si coltiva sul campo dovrebbe trovare posto in qualsiasi rapporto umano. Alberto Calderoni, con le sue doti umane, è un esempio per i giovani che devono capire che l’umiltà e l’onestà, insieme alla capacità di divertirsi in modo pulito, sono i valori che più contano. L’incontro, gradito a tutti, ha permesso di capire che lo sport non è quello corrotto dal divismo e dal malaffare, che ci viene mostrato dalla TV, ma un mondo fatto di rispetto e condivisione che insegna a vivere fuori e dentro il campo. Di sicuro i ragazzi presenti, sia coloro che praticano sport, tanto a livello agonistico che come passatempo, sia coloro che lo praticheranno, conserveranno nella memoria le parole pronunciate e, nel fare attività fisica, osserveranno le regole con il sorriso e usando rispetto nei confronti sia dei compagni di squadra che degli avversari. Gli appassionati di calcio hanno partecipato sentendosi coinvolti, ma anche chi era disinformato su questo sport ha scoperto un mondo veramente degno d’interesse, quindi tutti saranno pronti ad assistere ad una partita del Forlì con entusiasmo e col sostegno necessario alla squadra per portare il pallone in rete.
Marco Mattia Benini, Teresa Lepore, Maria Seravalli, Valeria Kasemi, Arianna Agresti, Federica Lecci, Petra Alice Benini, Adele Monti