martedì 8 novembre 2011

Il Cupolone



Altroché Moggi. La Cupola vera sta a Forlì (o a Cerea?). Ne sono convinti, dopo l'ultima sfigatissima partita persa con la Virtus Vecomp, gli intiraculiti dirigenti dell'Este. Leggere dal Gazzettino per credere:

La doppia espulsione e il rigore negato a Moresco hanno trasformato il finale della gara in una bolgia. Il più arrabbiato di tutti è il presidente atestino Renzo Lucchiari, che se la prende con l'arbitro. «Se ci vogliono ostacolare questa è la strada giusta - ruggisce il patron - Forse qualcuno vuole riaprire il campionato in questo modo, davvero non so cosa pensare di quanto è accaduto».
Molto più serafico, ma altrettanto incisivo, l'allenatore giallorosso. «Le espulsioni sono opinabili - spiega Zattarin – ma l'ammonizione a Moresco per simulazione e il rigore negato proprio non esistono. Era da solo davanti alla porta, gli sarebbe bastato tirare per fare gol. Ora dovremo fare i conti con tre assenze importanti nel derby di mercoledì, visto che oltre a Lelj e Colman mancherà anche Moresco, che era diffidato».

La sindrome di Tullo


Nunziata? Miracoloso, un fenomeno. E Cangini? Ragazzi, che talento di centrocampista. Lontano da viale Roma si spellano le mani: avete dei ragazzi straordinari. Già, c'è solo un problema: al Morgagni i baby biancorossi non riescono proprio ad esprimersi. Non solo i due sopracitati eh: ultimamente sembrano soffrire della famosa sindrome di Tullo anche Semeraro e Pezzi. Ma il Morgagni 'pesa' così tanto? Sembra una barzelletta, invece - i giocatori più anziani confermano - i mugugni arrivano pesissimi fino al campo. E incidono sulle prestazioni di ragazzi che, va ricordato, non sono professionisti.

L'ora (e mezza) di religione


Domani nel turno casalingo infrasettimanale col Villafranca Veronese torna titolare Enrico Balestra. L'ultima (e unica) volta quest'anno fu il 25 settembre contro la Sestese: il Forlì vinse ma lui non convinse.
In tanti a Forlì, fuori e dentro la società, pregano giochi alla grande. Vederlo partire, con quei piedi lì, sarebbe insopportabile.