lunedì 6 luglio 2015

Per mezzo voto in più



Approfitto della calura estiva che invita a trattare argomenti da spiaggia - in attesa del mercato che comunque si muove, domani qualche novità succosa la leggerete - per proporvi una questione che mi pizzica i polpastrelli ormai da anni, le pagelle. E non mi riferisco alle numerosi, multiformi e autoimmuni patologie cliniche che esse provocano nei giocatori di ogni età, ruolo e categoria, bensì ai voti stessi. I quali da incorruttibile tradizione italiana vengono stilati teoricamente su un righello che va da 1 a 10, in pratica e a meno di irripetibili gesta restano però compresi nel range 4-8. Un 3 al difensore che ha regalato il gol vittoria in un match equilibrato non si può dare (a scuola invece lo studente se lo becca se toppa la prova, che il calcio sia più delicato da trattare?), così come il centravanti espulso dopo aver sbagliato due rigori non può scendere sotto al 4 onde evitare ripercussioni fisiche sul giornalista. Che ne pensate? Sareste pronti ad accettare qualche 1, un bel 9 all'autore della tripletta o addirittura 0 se un giocatore da solo riesce a far perdere la partita? (capita)