lunedì 6 agosto 2012

E' forte il Forlì?



Nelle due settimane di assenza sono piovuti sul blog commenti catastrofici. Un diluvio di preoccupazione sulle sorti del povero Forlì, che secondo molti sarebbe condannato, nella stagione a venire, ad un bagno di sangue in Lega Pro. Acquisti pochi, nessun top player, parecchi sbarbati e moltissime conferme dalla D, un paio di scommesse. Pur avendo pochissime maniglie cui appigliarmi - conosco poco i nuovi, idem la Seconda Categoria, ho visto solo la prima amichevole a Rocca - dico qui la mia.

Perché piangersi addosso a inizio agosto? In questi cinque anni la dirigenza si è mossa in maniera pressoché impeccabile sul lato tecnico. Gli errori ci sono stati, ovvio (da Biserna a Maiorano fino a Innocenti e Chicco passando per Bonavita e Muratori), ma chi non ne fa? E il risultato - quello conta - è che il Forlì ha ottenuto tre promozioni e due quarti posti mantenendo i conti a posto, guadagnando fiducia in città, conquistando fette di mercato impensabili fino a qualche anno fa (vedi la Cassa dei Risparmi).

Qualcuno di noi avrebbe saputo fare di meglio? Io no. Dal mio punto di vista gli errori commessi finora sono stati sopra al Morgagni, non dentro. Ai piani dirigenziali. Lì sarebbe stata necessaria, semmai, una ritoccata all'organigramma assumendo un paio di professionisti in più a costo di risparmiare su un terzino. Però ripeto la domanda: come si fa a criticare una società che ha ottenuto quei risultati lì tenendo i conti a posto? Non si critica. Si segue. Si incoraggia. Si stimola a fare sempre meglio, semmai.

Ma non è certo questo il momento di fare i pessimisti. E' semplicemente ridicolo, oggi.

Ps: Petrascu farà 15-20 gol anche in Seconda. Buonaventura è forte, Sabato anche. I giovani in difesa pare siano buoni e Cangini forse ha tenuto un tesoretto per sistemare il puzzle (magari a campionato in corso). Fiducia, dai. Fiducia.