martedì 11 febbraio 2014
Non c'era, adesso Cejas
Domani sul Carlino troverete un'oceanica intervista a Max Cejas. Che personaggio. Tra le tante cose che racconta: tifa Boca, ha giocato alla Bombonera, il suo idolo è Redondo, facendo il panettiere ha conosciuto Guglielminpietro (c'entra una ragazza) e poi è stato un barman in Sicilia, ha aggiustato videogiochi affacciato sul mare, costruito biliardini, il suo maestro è stato Pekerman, se ne è andato dall'Argentina per colpa di un procuratore che fu anche il primo di Maradona.
Alla fine gli ho chiesto se il Forlì si salverà. Ha risposto che non ci sono dubbi perché anche se la squadra non è fatta di fenomeni, gli altri sono 'trenta volte più scarsi di noi. Senza presunzione, eh'.
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