domenica 14 aprile 2013

La morte a Venezia




La stagione biancorossa "muore" in Laguna: 3-0 per i nero-arancio-verdi (due Bocalon, Godeas), chi era al Penzo dice che il Forlì nel secondo tempo è sparito dal campo restando un pochino in corsa solo grazie al solito San Paolo. Tegola su tegola: si è fatto male Melandri, probabile stiramento e martedì ecografia. Col Micio ci si rivede in ritiro a Rocca San Casciano.

Salutati i playoff e già ampiamente conquistata la salvezza, i biancorossi hanno ora un mese di limbo (Casale, Bellaria, Bassano e Valle d'Aosta) nel quale le motivazioni - e probabilmente anche i tifosi allo stadio - staranno a zero. Che fare? La palla è tra i piedi di Cangini, che dovrà decidere in fretta il timoniere per la prossima stagione in modo da cominciare la programmazione.

Bardi è ancora avanti a tutti gli altri candidati ma di offerte dalla Prima Divisione non ne ha ricevuta neppure mezza. Se l'intenzione del diesse era quella di lasciare "margine" al suo amico allenatore per garantirsi un posto in paradiso allora siamo arrivati. Cangini e Bardi in settimana dovranno parlarsi per capire se le parole di due mesi fa valgono ancora in questo brutto finale di stagione, che ha visto il Forlì sfilacciarsi via via che passavano le settimane scivolando fino al 9° posto attuale. Senza gambe, senza convinzione, distratti e depressi. Il prossimo anno i celebrati biancorossi starebbero - con la classifica attuale - a tre punti dalla retrocessione. Urge muoversi.

Previsione: il mercato estivo - Bardi o non Bardi - rivoluzionerà la squadra attuale. Degli attuali sono sicuro che rivedremo Sampa, Melandri, Eva. Gli altri, chissà.

Venezia-Forlì



Alle 15 calcio d'inizio di Venezia-Forli. Io sono fuori per servizi vari: ascolterò la radiocronaca di Dall'Oro su 102.7 Sul sito del Forlì trovate la cronaca della partita. Qui commentate pure ricordando che il Forlì ha un solo risultato utile a disposizione, la vittoria.

Forza.

E' morto Silvano Bianchi



Ne scrissi neanche un mese fa sul blog e nel Carlino: il suo centro Istam, a Forlimpopoli, quest'anno aveva fatto un gran bene al Forlì (poi come al solito dopo l'articolo si infortunò mezza squadra). Bianchi se n'è andato ieri pomeriggio alle 15.30 all'ospedale di Forlì, dopo una lunga e inutile operazione all'addome. Lascia su questa terra due figli (28 e 35 anni) e la moglie. Vivevano a Forlì, i funerali saranno martedì mattina alle 10 nella chiesa di Villanova, vicino a dove viveva.

Il Forlì ha appreso della notizia a Venezia. Chicco Cortini, il più legato a Silvano Bianchi, ha detto che 'il dolore è fortissimo ma riesco a immaginarlo solo col suo grande sorriso. Lavorare insieme a lui quest'anno è stato fantastico sia umanamente che professionalmente'.

Si viene e si va, lo sappiamo, ma ogni volta ci coglie di sorpresa e sembra inaccettabile.