domenica 29 giugno 2014

Presente Gomes?


E' l'attaccante classe 1993 ex Porto Tolle (ci ha segnato due gol, uno stacco di testa spaventoso e una serpentina in area) il sogno di mercato del Forlì. Proprietà del Sassuolo, è portoghese ed ha un potenziale tecnico-atletico da paura. Riuscirà il Forlì ad accaparrarselo per sgrezzarlo e poi restituirlo a Squinzi? Non facile: pare che sul ragazzo ci sia mezza Lega Pro e anche qualche B.
Da come l'ho visto io, sarebbe un gran colpo. Uno che se gli girano bene stagione e carriera può valere mezza salvezza.

sabato 28 giugno 2014

La festa del Club per l'incredibile stagione



Ottu tituli per il Club Forza Forlì, che ha festeggiato ieri sera all'Interstock la fine di una stagione memorabile. Alla corte di Pardo c'erano tanti protagonisti della storia recente e passata del Forlì che ha preceduto quello attuale: gli ultimi due capitani, gli ultimi due allenatori, il penultimo diesse (l'ultimo ha saltato causa impegni di lavoro), e poi Salvigni e Zanetti, Giovanni Brunelli, Spada, gente che ha tatuato il Forlì sulla pelle.

La serata si è conclusa col Sarò Franco delirante al microfono: "Se volete fare qualcosa, farmi un regalo, per ripagarmi di tutto quello che ho fatto per voi in questi anni, lasciate stare: è impossibile".

venerdì 27 giugno 2014

SantarcAttila?



Situazione delicatissima in casa Santarcangelo: mister Fraschetti ha seri  problemi di salute e non è ancora chiaro se e quando potrà tornare sulla panchina gialloblù. La società si è stretta attorno al suo allenatore, ma nel frattempo c'è un campionato di C alle porte e il diesse Melini deve far sì che tutto sia pronto per il 14 luglio, data di inizio ritiro.

In queste ore, forse ieri sera o forse oggi, Oberdan vede Bardi. Ripeto: situazione delicatissima . Ma il prossimo allenatore del Santarcangelo, magari con Eva 10 in mezzo al campo, potrebbe essere Attila.

mercoledì 25 giugno 2014

CR5



Sarà Romano Conficconi, il patron della Cierre Imbottiti che ha intitolato a suo cognome e nome, il presidente del Forlì nella prossima stagione. Per Conficconi sarà il quinto anno alla guida della società di viale Roma, che ereditò in D nel 2010 da Linari. Da allora due promozioni in quattro anni, molte sofferenze, la capacità unica di tenere unito nel mare in tempesta un gruppo di soci non tutti esattamente mansueti.

martedì 24 giugno 2014

Eva o non Eva?


'Tre anni stupendi, non dimenticherò mai l'ultimo minuto col Porto Tolle: è stato il momento più bello della mia carriera'. Questo e altro, soprattutto altro, troverete domani sul Carlino nell'intervista al (ex?) capitano del Forlì Ale Evangelisti. Il quale non ha capito un'acca circa il proprio futuro. In breve: il suo procuratore, Piero Bergossi, gli ha comunicato che Menegatti cerca altro per la mediana. Lo stesso Menegatti peraltro ha inserito ufficialmente Eva tra i partenti, tra quelli che 'se trovano una squadra il consiglio è di accasarsi'. Mister Rossi invece lunedì in conf stampa ha consigliato al mancino bolognese di disfare la valigia, riaprendo clamorosamente anche a Tonti.

Un, due, tre, dove sta il re di coppe?

lunedì 23 giugno 2014

Macho Melandri



Da Micio a Macho il passo è stato breve. Il tempo di finire (da capocannoniere, 13 gol) il campionato. Poi Melandri ha smesso i panni del felino: niente fusa, zero coccole, addio strusciamenti. A 25 anni e con due buone stagioni di C alle spalle Daniele sente che è venuto il momento di monetizzare, a Forlì oppure altrove. La richiesta del suo procuratore, Magnani, è stata di circa 40mila euro annui. Cifra alta per i parametri biancorossi ma non spaventosa: ci sono già giocatori più pagati.

Il Forlì ha detto no, lasciando libero il suo attaccante di accasarsi altrove e dando così inizio ad un braccio di ferro che potrebbe innervare tutta l'estate biancorossa. Così, mentre il procuratore di Melandri a Milano cerca una squadra di C che accontenti il suo assistito (oggi si riparte), in viale Roma si augurano che la pesca vada a vuoto e che Magnani torni a bussare, presto, alla porta oltre la quale l'aspetta Menegatti.

mercoledì 18 giugno 2014

Il Cesena in serie A, evviva il Cesena


Si lo so, anche a me urtavano i clacson stasera. E sono forlimpopolese, quindi a mezza via. Ma al netto di inutili invidie e impossibili ribaltoni romagnoli, la promozione della squadra con cui involontariamente confino fa benissimo al Forlì che nei prossimi giorni potrà chiudere prestiti impensabili se i bianconeri fossero rimasti in B. Volete dei nomi? Non li so. Forse l'attaccante De Cenco. Non ho capito se Tommaso Arrigoni ha già chiuso col Santarcangelo. E Sensi, che fa? Sicuramente c'è Ingegneri. C'è Djuric. E Lolli? Lo sbarco a Forlì del mio pallino nonché compaesano farebbe impennare la mia asticella umorale. Che ne pensa Menegatti?

A proposito, il nuovo diesse si è presentato oggi alla stampa. Domani leggete tutto sui giornali, dico solo che a me è piaciuto. Ha risposto con grande disponibilità e franchezza a tutte le domande comprese quelle più scomode (Bergossi, Gadda, Docente, Rossi, Melandri, Tonti, Eva). Promosso in sala stampa, ora vediamolo su un mercato in cui l'offerta è nettamente superiore alla domanda. Quindi pazienza.

Per ora riassumo così ciò che ha detto oggi:
quattro benserviti - Tonti, Gerolino, Barbagli, Fonte;
quattro già sotto contratto anche la prossima stagione  dunque confermati al netto di imprevedibili strappi - Docente, Bernacci, Cejas, Fantini;
tutti gli altri liberi di accasarsi altrove e più avanti, se resteranno senza squadra, se ne riparlerà.

Mi pare non del tutto chiusa la vicenda Melandri, la cui richiesta è risultata eccessiva alla società. Se il Micio non trova una squadra a quella cifra - credo sui 40, forse qualcosa meno - il Forlì può alzare un po' la propria proposta - credo sui 30 - e le due parti si incontrano. Ci vorrà qualche giorno, forse settimane. Più passa il tempo senza che leggiate su Tuttolegapro che il Micio si è accasato è più aumentano le possibilità di riaverlo in biancorosso. Io ci spero perché pur conoscendo pochissimo Daniele a livello personale, è uno schivo, mi ci sono affezionato tanto da essermi portato a casa - mia moglie non ha gradito eccessivamente, anzi mi ha proprio dato del pirla - un suo calzino usato nella finale col Porto Tolle.

Stadio e sponsor, il Comune apre al Forlì


C'era un po' di apprensione ieri per l'ora e passa trascorsa nella stanza interviste da Luca Bertaccini con la tutt'altro che trascurabile nuova assessora allo sport Sara Samorì. Invece ne è uscita una bella intervista che apre scenari interessanti per il Forlì, del quale si parla fin dalle prime righe, a partire dal sommario: 'Il Comune cercherà di trovare sponsor per società e club'.

Mettiamo nel cassetto e stiamo a vedere, per arrivare ai due milioni necessari per la C serviranno impegno e collaborazione da parte di tutti.

Giusto tenere Rossi?


Il Forlì se lo è chiesto per circa dieci giorni e alla fine ha risposto sì per motivi ragionevoli: uno su tutti e parecchio grosso, Rossi ha centrato l'obiettivo che la società gli aveva dato. Punto. In una maniera che la società stessa considera impeccabile, professionale, produttiva. Che Rossi abbia avuto più di un problema nella gestione del gruppo, dello spogliatoio è innegabile. Ma il Forlì è convinto che la presenza del nuovo diesse Menegatti, la prossima stagione, aiuterà molto Rossi proprio in questo senso. Non conosco ancora Menegatti - la sua presentazione è prevista per le 15.30 - quindi prendo per buona la valutazione.


Dal punto di vista tecnico, del gioco, noi possiamo esprimere solo giudizi da bar dello sport. Il Forlì ha giocato spesso male? Sì. Rossi ha estrapolato il massimo del gioco e soprattutto dei risultati secondo il materiale umano che aveva a disposizione? Secondo me, no. Ma ho allenato bambini di dieci anni più o meno quindici anni fa. Che elementi ho per giudicare in modo assoluto? Bar dello sport. O blog, ci sta. Per quest'ultima ragione però - e per altri tre motivi minori: ambiente, qualche giocatore in rotta, rischio di ritrovarsi a novembre con 3/4 soci scontenti complicati da gestire, proprio come con Bardi -  confesso in questo contenitore (evitiamo le guerre, almeno a giugno) che fossi stato io a dover decidere, e avessi avuto sottomano un'alternativa più convincente, avrei cambiato. L'importante è non tirare il ballo la riconoscenza perché quella nel calcio, e Il Forlì in questi anni non si è distinto in senso contrario, non esiste.

lunedì 16 giugno 2014

Menegatti ha firmato



Non posso star via una settimana che qua succede il finimondo. Beh, intanto il Forlì ha scaricato ufficialmente l'uomo delle tre promozioni in cinque anni Sandro Cangini. La decisione era presa ormai da tempo: a nulla è servita la salvezza/promozione con annessi cori dei giocatori in campo, in piazza e nello spogliatoio. Cangio, che fino all'ultimo ha sperato in una conferma che considerava meritata, ha scritto la storia del Forlì e questo non glielo toglierà nessuno.

La notizia del giorno però è che stamattina ha firmato Massimiliano Menegatti (nella foto dal sito Alessandria.it): anche questa è una conferma di quanto sapevamo già ma non crediate che l'investitura dell'ex grigio sia filata liscia. Ora tocca all'allenatore e già domani barra mercoledì sapremo: la prima scelta della società resta Roberto Rossi e a meno di scossoni nel colloquio che avrà a brevissimo con Menegatti sarà ancora lui, col suo staff, l'allenatore del Forlì.

lunedì 9 giugno 2014

Chi non gode in compagnia/3 (volevano vincere)


E con questo, che mi ha fatto tornare a Scandicci, vi saluto. Per una settimana il blog è tutto vostro poi cominceremo a parlare del futuro, di chi resta e di chi parte, del nuovo allenatore eccetera eccetera. Ora è solo tempo di godere.

E' stato un anno lunghissimo che ha messo alla prova tutti, ma ne siamo usciti vivi. Spero che nessuno se la sia presa troppo in questi mesi: su tutti l'Airone e il Cammellu, uno a cui tengo particolarmente, avrebbero motivo per tenere il muso a molti tifosi e a qualche giornalista me compreso. Spero che il finale aiuti a tenere insieme i cocci, in fondo ognuno di noi ha fatto del suo meglio - in campo, sugli spalti e davanti a un pc - senza mai metterci malafede.

Grazie ragazzi, oggi avete fatto piangere uomini di tutte le età. E' stato bellissimo e vi porteremo sempre nel cuore.

Chi non gode in compagnia/2


Chi non gode in compagnia


domenica 8 giugno 2014

Ce ne andiamo in serie C


I forlivesi non si sono innamorati di questa squadra d'istinto. Non è stato un colpo di fulmine. Ma quello che è successo oggi al Morgagni, dalle quattro alle sei di questa incredibile e indimenticabile domenica pomeriggio, durante la quale ho abbracciato l'Airone e me lo sarei anche baciato per la partita che ha fatto, consegna alla piccola storia calcistica della nostra città una giornata felice che difficilmente tutti noi dimenticheremo.

E' stato bellissimo. Pazzesco e bellissimo come solo il calcio sa essere. E adesso portate pazienza Macalli, Tex, Nucifora e compagnia gufante. Noi ce ne andiamo in serie C.

C siamo?


sabato 7 giugno 2014

Meno di un giorno



Docente è recuperato ma andrà in panchina. Milletrecento biglietti già staccati, si va verso il tutto esaurito. Oggi un gruppo di tifosi ha sostenuto la squadra al 'Morgagni', domani coreografia in gradinata. Rossi su di giri in conf stampa: mai visto così carico e incazzereccio. Bene.

La formazione, credo
Tonti
Ferrini Jidayi Drudi Fantini Boron
Djuric Cejas Eva
Bernacci Melandri

Nient'altro. Più niente da dire, resta solo il campo. O noi o loro, o tutto oppure niente.

venerdì 6 giugno 2014

C'è Kalle per te - Tocca a noi?



Esimia bandiera nostra, come stai? Senti anche tu la partita? Io sì, parecchio. L'altra sera mi sono addormentato pensando a Cejas, ma ti pare? Va bene che il calcio è molto più di un gioco eccetera eccetera, ma non staremo esagerando? Sento gente in questi giorni che sta andando via di testa per il Forlì. E non oso pensare a quanta potrebbe essere la delusione nel caso in cui al Porto Tolle riesca l'impresa di non perdere al 'Morgagni'. Evento peraltro piuttosto probabile sentendo i racconti di colleghi e brizzolati vari che hanno seguito la storia biancorossa nel dopoguerra. Stamattina Morini mi raccontava di quella volta, primi anni '80, in cui bastava battere il Bastia Umbra (già salvo) in casa e invece facemmo 0-0 lasciandoci così sorpassare sul traguardo dal Gualdo. Che incubi. Sono domeniche che queste persone non dimenticheranno mai.

La storia del Forlì in questo senso somiglia molto a quella della tua Beneamata. Però l'Inter ha vinto il Triplete (non mi ci far pensare, fortuna che è già paleolitico). E ai tifosi del Forlì quando tocca godere? Che sia dopodomani il giorno giusto?
At salut, ci vediamo domenica.


Ciao a tutti,
nel farti i complimenti vivissimi per la scelta della foto  "pubblicitaria" ricordo a te che Cejas è un bel ragazzo e quindi non devi vergognarti più di tanto se fa capolino durante le tue lotte notturne... ed al grande Ettore che la partita con il Bastia si disputò nel 1992 come hanno sottolineato già diversi ragazzi.....ero in panchina....(eterno secondo..)
Mentirei se affermassi che quella che sta, molto lentamente, passando è una settimana come le altre.
A costo di diventare scaramanticamente  noioso ripeto la ricetta a mio modo di vedere vincente... serenità, attenzione, fiducia e grande grandissima cattiveria agonistica. Ce la faremo, così ce la faremo... e anche in passerella.
Le partite di playoff/playout sono gare che si devono giocare ed arbitrare in maniera diversa rispetto alle partite di campionato, le finali come questa necessitano di una condizione mentale indispensabile per non affondare psicologicamente: FIDUCIA DI VINCERE SUPERIORE ALLA PAURA DI PERDERE. Solo in questa maniera sapremo uscire dai mille risvolti delicati che, a livello emozionale, i ragazzi subiranno. Non aggiungerei altro, io sono molto fiducioso.
Siamo migliori, siamo più forti del Porto Tolle!
Domenica ci sarà molta gente al Morgagni, ci saranno quelli di sempre. E ci saranno quelli del…  carro… pronti a saltar su in caso di salvezza. E noi li prenderemo su molto volentieri nella speranza che il Forlì Calcio torni ad essere un'abitudine domenicale, il punto di riferimento per il forlivese che vuole godersi il calcio dal vivo. Orgoglioso della squadra della propria città.
VIVA il FORLI'!

Kalle

And Pardo d'Oro goes to...


Con un colpo da fuoriclasse il giornalista del Corriere dello Sport - Stadio (che non si firma ma è amico di Franco, e questo spiega molte cose) si aggiudica la prima edizione del Pardo d'Oro. Gli basta un solo strepitoso articolo per sbaragliare un anno di concorrenza di noi modestissimi cronisti di provincia: a 48 ore dalla finalissima di ritorno l'Eletto spiega infatti - intervistando Rossi ma perdendo per strada qualche ragionamento, evidentemente - che il mister del Forlì non si accontenterà di giocare per il pareggio. No, il Forlì vuole vincere! Questa è la regola di Rossi che vale un titolone. Chapeau.

Nel pezzo l'Eletto spiega con perizia: 'Un solo risultato a disposizione secondo l'ordine perentorio del tecnico, nonostante il regolamento consentirebbe di esultare anche al cospetto di un pareggio alla conclusione dei tempi supplementari'.

Urge un ripassino?

giovedì 5 giugno 2014

Forlì ha la febbre


Striscioni in viale Roma, al Ronco, in via Bertini, alla Taverna Verde. Biglietteria intasata (300 ticket staccati in prevendita, a naso direi record all-time), accrediti da tutta Italia con dirigenti di serie A, giornalisti e operatori di mercato che hanno richiesto il pass per il 'Morgagni'. La febbre sale di brutto.

Domanda: a cos'altro riuscite a pensare in queste ultime ore di attesa? Alle donne? All'alcol? Ai Mondiali?

mercoledì 4 giugno 2014

Niente Docente



Niente allenamenti questa settimana per Docente, che neanche domani probabilmente sarà al campo con la squadra. L'attaccante si è infortunato di nuovo negli ultimi minuti di Tolle-Forlì e al massimo, domenica nell'all-in della stagione, andrà in panchina. Davanti dunque coppia obbligata Melandri-Bernacci.

Forza Airone, zittisci tutti e portaci in paradiso.

Anarchy in the via Regnoli


L'impavido Luca Bertaccini posa davanti alle scritte comparse stamattina di fronte alla sede del Carlino. Secondo me ce l'hanno con le pagelle di Claudio Bulgarelli.

martedì 3 giugno 2014

Pettarin in dentro


Come previsto il giudice sportivo ha fermato per un turno il difensore centrale Bertoli (quello che chiede al parrucchiere un taglio alla David Luiz) e soprattutto il regista, capitano e leader Pettarin. Assenze pesantissime che probabilmente costringeranno Favaretto al cambio di modulo. Molto meno grave la squalifica per due turni del vice Luca Tiozzo, che dopo aver buttato in campo un pallone durante un contropiede di Docente - ed essere uscito dal campo ridendo, forse pensava di essere in parrocchia con gli amici ammogliati - evita pure la multa. Sarà accolto al 'Morgagni' con trattamento equipollente a quello destinato all'amico Nucifora. 

Ah, sono usciti i criteri per i ripescaggi. Sono qui e buttano bene, ma per questa settimana non ne parliamo. 

domenica 1 giugno 2014

Un novantesimo per uno



Un mese fa era toccato al Forlì, stavolta è il Tolle che festeggia a tempo scaduto. Finisce 3-2 una partita che i padroni di casa hanno dominato nel primo tempo, chiuso 2-1 grazie al solito Micio (13), e che il Forlì stava controllando bene nella ripresa dopo il pari griffato da Drudi, uno che quando vede Tolle segna. Ma al 90' una serpentina funambolica del neo entrato Gomes, Fantini a sedere e tunnel a Ferrini, regala la vittoria ai veneti: al Morgagni tra sette giorni, come con la Torres, toccherà vincere. E l'impressione è che stavolta sarà decisamente più dura.

Due note a margine.
1- Il Dg del Forlì Pedroni si è infuriato a fine partita perché il Tolle ha impedito per circa 40 minuti a lui e ad altri dirigenti biancorossi di raggiungere gli spogliatoi. In particolare il Dg del Forlì voleva far presente al delegato della Lega l'incredibile episodio accaduto a metà ripresa, quando dalla panchina dei veneti è stato sparato un pallone in campo verso Docente che in quel momento era lanciato a rete. Un comportamento allucinante a questi livelli.

2- Il rapporto tra Bernacci e molti tifosi del Forlì va inasprendosi. Al gol di Melandri l'Airone ha prima zittito i suoi detrattori con il solito indice sulle labbra, poi è proprio andato fisicamente a discutere attaccato alla rete. Ricomporre la questione non sarà semplicissimo.