martedì 29 gennaio 2013

Direzione Villanova



Ultime, anzi prime mosse di mercato in casa Forlì. Preoccupano le condizioni fisiche di Mattia Filippi, il cui dolore al ginocchio resta un mistero. Gli esami hanno scongiurato tutto o quasi, ma l'attaccante del Cesena continua a sentire male quando calcia. Problemino mica da ridere per uno che di mestiere spacca porte.

Che si fa? Cangini è in piena: il diesse del Forlì aveva trovato in Marco Villanova, scuola Atalanta classe 1991, al San Marino dove l'anno scorso in C2 segnò 5 gol, il rinforzo ideale. C'è solo un ostacolo: l'ingaggio, che sta ai parametri del Forlì come Balotelli a quelli del Milan. Trattativa congelata, resta in piedi solo la possibilità che il San Marino anziché tenere in naftalina il giovane preferisca girare Villanova al Forlì. Ipotesi verosimile, non fosse che s'è messo in mezzo pure il Santarcangelo di Melini, sempre lui, interessato a garantirsi le prestazioni del ragazzo di qui a maggio.

SiAMO il Forlì



Le polemiche di questi giorni spingono molti di voi a dichiarare qui sul blog amore incondizionato per il Forlì. Allora mi è venuta un'idea: perché non mi mandate le vostre foto biancorosse? A casa, al mare, con gli amici, allo stadio, in trasferta... Quello che volete basta che siate addobbati di biancorosso. Quella che vedete sopra è la prima recapitata al blog: è il cane Spike, uno che con Eva e Petrascu condividerebbe anche la ciotola. Man mano che me le mandate (riccardofantini@hotmail.com) arricchisco una fotogallery fissa qui a lato.

La ciliegina biancorossa



Il crac squadra-tribuna di domenica scorsa (oggi intervista al Cap sul Carlino) non sposta di una virgola il calendario redatto a inizio stagione dal Forlì. Che in occasione del derby col Rimini ha indetto - ufficialmente sul sito - la Giornata Biancorossa. A lettere maiuscole, come gli euro che i tifosi del Forlì, tutti compresi gli abbonati, sganceranno al botteghino per entrare (gli unici fortunati sono organi in informazione e tessere Aia, Coni, Figc. Non so questi ultimi, ma con i giornalisti non prendetevela: lavorano, i poveretti. Tranne qualche rara eccezione quello che guadagnano in un pomeriggio - che finisce alle 20, perché dopo la partita c'è la sala stampa e solo una volta finito tutto comincia la fase di scrittura - finirebbe direttamente nelle casse del Forlì. Ergo, non verrebbe nessuno. Ergo, il giorno seguente sui quotidiani trovereste solo foto e resoconti dettagliati di Pietracuta-Ravenna).

Chi si abbona lo sa: una partita all'anno la paga lo stesso. Di solito la più bella, perché c'è più gente e di conseguenza entrano più soldini freschi. Quanto? A spanne 1.500 persone per 10 euro cadauna, 15mila euro. Forse qualcosa in più: 17-18mila.

La butto là: esattamente quanto servirebbe per mettere a disposizione di Bardi un rinforzo che restituisca entusiasmo all'ambiente di qui a maggio. Il mercato chiude giovedì, slegando le briglie a Cangini il tempo ci sarebbe eccome. Non inseguire con la massima convinzione possibile i playoff in una stagione così sarebbe un delitto, che il prossimo anno il Forlì pagherebbe a carissimo prezzo.