venerdì 22 febbraio 2013

Benedetta neve



Nella foto pubblicata da Matteo su fb il prato del Morgagni ricoperto di neve al calar del sole oggi pomeriggio. Si gioca Forlì-Renate? Difficile: al momento più no che sì. E' possibile che si verifichino le stesse condizioni che portarono al rinvio di Forlì-Rimini il 3 febbraio scorso: neve domani (tanta nel tardo pomeriggio), sole domenica quando sono attesi 9 gradi. Ma allora il velluto verde sarà impraticabile, forse. Dipenderà molto dall'arbitro: stavolta toccherà decidere a un fiorentino, Niccolò Baroni, insieme ai due capitani.

Oggi in conf stampa Bardi ha giurato di voler giocare, ammettendo però che il Renate godrebbe di indubbi vantaggi avendo il Forlì nelle gambe il turno infrasettimanale (e che turno infrasettimanale). Oltretutto Eva ha bisogno di un giro di riposo e Sir Alex è out per una botta.

Domenica in famiglia?

Il manifesto di Kalle



Ieri mattina Kalle è sbarcato a Geometri. Il prof (Alberto Fornari) era entusiasta. Altra medaglietta per il gruppo coordinato da Marco Susanna, che sta portando il verbo del fair play nelle scuole di Forlì.

Di seguito l'intervento dell'ex capitano del Forlì che potrete leggere domenica sul giornale dello stadio. Consiglio di leggerlo. Uno perché è bellissimo e due perché Alberto, come sempre, mette molto cuore in quello che fa.

Siamo a metà del viaggio.Compito arduo riassumere la densità di sentimenti,passioni e scoperte che stanno accompagnando il nostro cammino all’interno delle scuole della nostra città.

Certamente stimolato  dall’esaltante adesione da parte dei responsabili degli istituti scolastici e degli studenti, “il prof” Marco Susanna si sta superando con un’organizzazione perfetta già presa a modello a livello regionale e nazionale.

Marco, insieme a Giovanni Brunelli e Franco Pardolesi (grazie!) in rappresentanza del Forlì Calcio, mi stanno accompagnando e sostenendo in ogni tappa del progetto “Un Capitano come amico”.

Siamo partiti dalla considerazione che, oggi, lo Sport è veicolo sociale di straordinaria importanza con il quale non si può non fare i conti; fa parte del nostro vivere quotidiano,del nostro linguaggio, dell’abbigliamento, dell’immagine nostra e dei nostri ragazzi, dei nostri figli.

Lo sport tra i giovani è considerato una delle ruote più importanti per lo sviluppo della vita, svolge un ruolo chiave nella formazione,nello sviluppo e nell’educazione, per molti esso è un’opportunità per tenere in allenamento il fisico e la mente, per altri una guida educativa molto importante.

Il calcio (ma non solo), in questo contesto, da anni è diventato luogo di grandi contraddizioni, in un’ambiente dove valori assoluti dovrebbero prevalere abbondano invece esempi negativi(frodi, ricatti, doping, scommesse, violenza..) in nome del risultato a tutti i costi i nostri ragazzi rischiano di subire traumi a tutti i livelli.

Diciamo che è su questi concetti di base che il progetto si sviluppa,integrato ulteriormente dalla presentazione e dal confronto sulla carta del Fair Play e la “Carta dei diritti del bambino”.

Nel nostro piccolo cerchiamo di farci ascoltare e ascoltare le curiosità,i pensieri, le preoccupazioni dei ragazzi cercando di restituire loro ciò che la nostra umile esperienza ci ha lasciato. In questo senso  ne è uscito che una delle problematiche maggiori in cui si imbattono i ragazzi è legata al come vivere la competitività (che ci deve essere!) ed il saper crescere là dove c’è la sconfitta. Se gioco devo cercare di vincere! Ma posso giocare in un modo o in un altro,ed è importante sapere che ci possono essere giocatori più bravi me. Rimane a mio giudizio fondamentale il ruolo dell’allenatore il quale non può standardizzare il rapporto con i ragazzi ma deve dare un volto ad ognuno di essi perché solo creando un rapporto personale puoi ottenere il massimo.

Parliamo molto di Autostima…che deve esseri sicura, cioè la convinzione e la motivazione ad affermarsi, realizzarsi, costruirsi in relazione alle capacità che abbiamo e non del risultato ottenuto(quindi il concetto di sacrificio,regole da rispettare,impegno..).

Spesso i nostri ragazzi hanno necessità d’aiuto nel combattere un’Autostima fragile, fatta di continue prove alle quali si pongono davanti ed ogni “sconfitta” è un ritorno al punto di partenza e diventa faticosissima da sopportare.

Questa fatica spesso  porta alla rinuncia e questo, a mio avviso, non porta ad alcuna crescita; l’eventuale “fallimento” invece, nonostante venga recepito come cosa tremenda, è uno straordinario veicolo di lezioni e sviluppo. Ogni successo è frutto di molteplici fallimenti!! E’ chiaro che tutto sta nella capacità  di apprendimento ed è questo,nel nostro minuscolo,che cerchiamo di allenare.

Potrei andare avanti per ore.. e non c’è spazio ne tempo.. chiudo osservando che alla fine del nostro impegno avremo affrontato queste tematiche con più di duemilatrecento bambini e ragazzi.

Quando 2 anni fa Claudio Salvetti e Franco Pardolesi mi chiesero se potevo e volevo rendermi utile in qualcosa per la Società che ha rappresentato la mia vita sportiva, ho proposto qualcosa di simile; crescendo e diventando padre pensai che si potevano sviluppare tematiche molto importanti e, forse, un poco trascurate. Non dal Forli Calcio!!  Anche se con qualche incomprensione iniziale è nato un progetto bellissimo, non per forza promozionale, al contrario, mi si consenta, dalla quasi totalità delle altre rappresentanze sportive della nostra città. Un impegno, credo unico, in quanto tocca scuole elementari, medie e superiori.

Tutto questo grazie alla Società che ha incaricato una persona come Marco Susanna a guida del vapore! Splendido Marco!

Splendidi i bambini ed i ragazzi! Grazie per l’arricchimento che mi state dando. Questo lavoro porterà frutti, crediamoci tutti. Accogliete alla grande quei tanti o pochi  che si affacceranno al Morgagni. Facciamoli sentire a casa loro…perché lo sono ..sono i nostri ragazzi!!!



Vorrei ricordare a tutti i tifosi del Forlì di essere orgogliosi di tale passione. Sempre e a testa alta!Siamo in pochi o siamo in tanti? Poco importa... sono gli altri che si contano per sentirsi importanti.

L’immagine e la credibilità non si acquista con i numeri, con le promesse o il nome che porti. Si acquista per ciò che fai.

Kalle