venerdì 9 maggio 2014

Docente tornerà



Non subito, non domenica 18 per intenderci. Ma la prima eco a cui si è sottoposto l'attaccante del Forlì ha evidenziato 'solo' uno stiramento di lieve entità. Niente strappo, pare, oggi comunque il Forlì e lo stesso Docente ne sapranno di più dopo il secondo esame ancor più approfondito. Certo è che Rossi, e con lui tutti i tifosi biancorossi, possono sperare di rivedere in campo il capocannoniere della squadra (10 come il Micio) almeno per il ritorno a Forlì del 25, o al più per l'eventuale finalissima.

Credo che l'eccezionalità di Docente stia, oltre che nella forza fisica con cui discute ogni pallone, anche nel disordine che crea con i suoi movimenti istintivi nelle difese avversarie. Non è un centravanti statico né una seconda punta. Sbaglia molto sottoporta ma non è prevedibile né anticipabile, appare talvolta rozzo nei fondamentali ma è capace all'improvviso di giocate acrobatiche strepitose. In un Forlì che fatica a creare superiorità numerica, in particolare sulle fasce, l'opzione 'butta la palla oltre la difesa che qualcosa succede' sta in piedi solo se in attacco c'è Docente. Quanti gol ha segnato così? E quante ammonizioni, quante espulsioni, quanti rigori ha provocato partendo due metri dietro al difensore? Senza di lui, e con Bernacci e Melandri in deficit psico(o)fisico, Cejas ed Eva non avranno, alzando gli occhi dal pallone, la soluzione fin qui più redditizia cui affidare il destino del Forlì.