lunedì 18 febbraio 2013
Il clamoroso caso degli ombrelli amputati
Ragazzi scusate se a un giorno dal derby devio su storie ravennati, ma col Forlì che accarezza la terza serie leggere questo comunicato dei tifosi giallorossi relegati in Promozione, cui non fanno entrare il tamburo e mozzano gli ombrelli... beh, fate voi.
(giuro è tutto vero)
Con il presente comunicato, gli Ultras Ravenna 1994 intendono rendere noto che le normative applicate all'interno dello Stadio Comunale Bruno Benelli, non sono coerenti con la determinazione nr. 30/2009 del 2/9/2009 dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (non applicabilità della disciplina relativa alla esposizione di striscioni nonchè tamburi ed altri mezzi di diffusione sonora per stadi con capienze inferiori ai 7500 spettatori) vigente a livello nazionale e pertanto, ci è vietato l'ingresso del tamburo all'interno dell'impianto sportivo, pur ricordando che parliamo comunque di una partita di serie Promozione e che il Benelli ha un'attuale capienza ridotta a circa 4900 spettatori.
Inoltre vorremmo far notare che nelle partite disputate nei campi di Marina di Ravenna, Russi, Alfonsine, Castiglione di Ravenna e Fosso Ghiaia, tale regolamento non è stato applicato pur essendo questi impianti sotto la medesima giurisdizione della Questura di Ravenna.
Alla luce di questo ed altri atti di repressione gratuita (vedi ad esempio il clamoroso caso degli "ombrelli amputati" che è persino finito alla ribalta tra i fatti di cronaca nazionale per la loro triste comicità), chiediamo che il Benelli venga trattato come ogni altro impianto sportivo della stessa categoria: noi vediamo lo stadio come un punto di aggregazione e di divertimento e non vogliamo che il nostro sia ridotto ad un carcere soprattutto in categorie dilettantistiche.
L'affronto di Bardi
Da mesi i giornalisti di Forlì - tutti non uno di meno - implorano un titolo a Bardi, chiedendogli almeno due volte a settimana di spingersi un centimetro oltre l'arcinoto: 'Puntiamo alla salvezza'. Niente, un muro.
Poi arriva il signor Rossi di Fano, gliela mette lì più elementare della prova del nove, e lui, che fa? Tira fuori il meteorite.
Il video (stupendo) di Fano-Forlì
Non c'è modo migliore di iniziare la settimana (e che settimana): gustatevi il video di Fano-Forlì clikkando sull'immagine oppure qui. Beato chi c'era. Sarà stata la guardalinee con la coda di cavallo, ma un Forlì così ispirato è difficile ricordarlo. Sampa tira da casa sua e la mette all'incrocio, poi fa un assist solo da appoggiare in rete per Sir Alex. Mordo tira al volo che sembra Pogba, Eva infilza finalmente una punizione nel sette e poi, udite udite, dribbla secco e segna di destro (di destro) dal limite.
E' mancato solo il gol di testa di Petrascu ma Dracula, astuto, l'ha tenuto per merc.
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