lunedì 30 settembre 2013

C'è Kalle per te - La accendiamo?



Sua Kallità, qui cominciamo a sudare freddo. Dopo cinque partite il Forlì ne ha perse quasi la metà (2), non ha ancora vinto al Morgagni, lascia grappoli di giocatori in infermeria ogni settimana, è in zona playout, prende gol tutte le partite, ha l'attacco a pezzi e il centrocampo prevedibile che più prevedibile non si può. Il sorpasso di Rimini e Bellaria, che ci hanno scavallato a 8 punti, è la ciliegina amarissima sulla domenica nera che consegna i biancorossi al peggior inizio di stagione dell'era bardiana (7 punti dopo un mese come solo nel primo anno di D). 
Che ne pensi, basterà l'arrivo di Docente a rivitalizzare l'ambaradan? Oppure dobbiamo accendere la spia rossa? 
In attesa di tua illuminante risposta, 
eternamente devoto  

Ciao ragazzi , calma ... CALMA.
Siamo solo all'inizio e la classifica è molto molto corta e comunque neanche poi cosi male.
Attilio non credo sia preoccupato per la posizione in graduatoria alla 5 giornata e se fossi ancora giocatore direi ai ragazzi di non guardarla proprio la classifica , questo è il classico campionato da disputare tutto d'un fiato senza calcoli , sparando tutto ciò che hai ogni giornata.
Speravo anche io di ottenere qualche punticino in più nelle prime giornate sfruttando al meglio l'organizzazione di squadra che il Forlì può vantare in confronto a tante altre formazioni  ( stiamo comunque  viaggiando ad una media punti con valori molto simili alla classifica finale dello scorso anno) ma oggettivamente abbiamo avuto qualche problema di troppo con gli infortuni.
Infortuni "sfigati" tra l'altro ... cioè non derivati in gran parte da guai muscolari ma da vera e propria sfortuna, il ginocchio di Arrigoni ,la spalla del micio, la schiena del Berna, il tallone di Fantini, la squalifica di Boron...
Stiamo parlando di giocatori importanti nell'economia di questa squadra!!
Credo  ci sia un filo conduttore che se seguito può rispondere a parecchi tuoi dubbi Riccardo.
Nel calcio moderno e in quello di Bardi in modo particolare è fondamentale il lavoro degli attaccanti,sono loro che incominciano la cosiddetta fase difensiva,sono loro che fanno girare la squadra in fase offensiva e sono loro ovviamente a finalizzare.Sono gli elementi che danno ritmo alla squadra,son quelli che con i loro movimenti in fase di possesso danno la possibilità di esprimersi al meglio anche agli esterni di centrocampo.Soprattutto in casa quando gli spazi si restringono perchè le squadre ti aspettano,  con i loro movimenti danno la possibiltà o meno di aprire spazi  e tempi di gioco dando (o togliendo)ritmo  e sicurezza alla squadra.Insomma, a mio modo di vedere , sono FONDAMENTALI.
E' fin troppo chiaro che se ti ritrovi  il giocatore chiave ,sia per caratteristiche tecniche che per qualità, che non ha mai potuto disputare un minuto e le altre punte per un motivo o per un altro quasi mai al massimo per forza soffri.
Quindi ok per l'arrivo di Docente.Ci ho giocato contro tempo fa ( tanto tempo  fa ) e me lo ricordo come ottimo elemento ,un attaccante di movimento , intelligente. 
Non credo ci sia da rivitalizzare un ambiente che è conscio delle possibilità che ha , ovviamente augurandosi di recuperare in fretta tutti gli elementi.
Anzi dirò di più credo che il Forli se avrà la fortuna di disporre dell'intera rosa quest'anno potrà far togliere parecchie soddisfazioni a noi tifosi.
Piccolo appello:questo è l'anno della svolta.Nel nostro piccolo (che poi tanto piccolo non è) facciamo la parte dei bravi tifosi.Mettiamo da parte dubbi e perplessità tipiche del l'appassionato ed almeno per quest'anno e FINO ALLA FINE sosteniamo allenatori e squadra in maniera incondizionata!Ci guadagneremo tutti se il prossimo anno ci toccherà andare in trasferta a Pisa ed ospitare il Perugia no???

Spia rossa sempre accesa quindi ma non di preoccupazione!!!!!Sarà quella che dovranno  osservare , da dietro,  tante squadre  alla fine del campionato!!!!!!!

Forza Ragazzi.
Kalle

domenica 29 settembre 2013

Sul ciglio del burrone



Classifica cortissima ma la seconda sconfitta in cinque gare relega il Forlì al nono posto dietro Rimini e Bellaria: oggi i biancorossi, che hanno subìto almeno un gol in tutte le partite, giocherebbero la semifinale playout contro la Vecomp Verona, guardacaso prossima avversaria al Morgagni domenica.

Niente allarmismi ma l'anno scorso dopo 5 giornate il Forlì aveva 10 punti, con lo stesso bottino sarebbe ora in testa alla classifica. Campionato ovviamente alle prime battute, però è urgente mettere in campo tre attaccanti, uno dei quali possibilmente corazzato, e avere alternative in panchina che possano cambiare le partite: oggi nonostante lo svantaggio Bardi ha effettuato solo due cambi, entrambi a centrocampo, segno che non aveva troppa fiducia nelle seconde linee del reparto offensivo.

Bernacci, se ci sei batti un colpo.

sabato 28 settembre 2013

Docente rimandato


Non si fa in tempo ad essere contenti per l'arrivo di Docente (nell'annebbiata foto di Pardo insieme a Cangini) che ti cascano le uova: niente transfer, al sabato in Federazione mica si lavora. A Bassano convocato d'urgenza anche D'Angelo insieme a Pirani, 18 giocatori imbarcati oggi.

E che Bardi ce la mandi buona (col 3-5-2).

giovedì 26 settembre 2013

Il vero Seba



Senza nascondersi dietro a un tacchetto, quest'anno Petrascu è l'ombra di sé stesso. Zero gol in campionato, due giocate, una in panchina e l'ultima in tribuna. A Bassano senza Melandri, Bernacci e forse pure Nappello, con Tonelli che da qualche giorno si allena a parte, l'unica è immaginare la resurrezione del Dracula perduto. Io ci spero ancora, di rivedere il Petrascu di qualche mese fa. La chiave potrebbe essere psicologica: credo che Seba abbia bisogno di sentirsi importante, di più: necessario, spettacolare, insostituibile. Beh, a Bassano lo sarà.

Serve con urgenza un Docente



Allarme rosso: dopo aver deciso che no, meglio restare così almeno fino a gennaio, il Forlì ha scoperto che gli infortuni nel reparto offensivo cominciano a diventare troppi (ieri si è fatto male anche Nappello?). Per questo la società di viale Roma potrebbe decidere a brevissimo di inserire in rosa un nuovo centravanti. Sul piatto degli svincolati non è rimasto granché, il nome più gettonato sarebbe quello dell'ex Rimini, l'anno scorso a Trapani in C1, Emilio Docente.

mercoledì 25 settembre 2013

Nel caso, c'è Richard



Martedì mattina Richard Vanigli ha concluso con tre esami il corso a Coverciano che d'ora in avanti gli consentirà, nel caso ne avesse l'opportunità, di allenare in Lega Pro. Tecnicamente si chiama patentino 'Uefa A': complimenti a Richard, che un giorno non ho dubbi sarà il mister del Forlì.

martedì 24 settembre 2013

C'è Kalle per te - Troppe leggerezze?



Gent.ssimo K., come avrai saputo il Micio ha la clavicola rotta e resterà un mesetto in tribuna al fianco del Gaddo. Era il caso di farlo giocare domenica? Chiedo a te. Unito al (troppo?) lungo stop di Bernacci, all'evitabilissima espulsione di Evangelisti a Sassari, alle due settimane senza partite di Petrascu, al mercato rimasto senza il colpo finale, quello che avrebbe garantito un po' di tranquillità in più a Bardi... Senza far polemica (quest'anno me lo sono vietato, è durissima) accenno però con forzata pacatezza all'impressione che il Forlì stia perdendo qua e là qualche preziosa occasione, in un campionato che offre la storica possibilità, come ripeti da maggio annoiando a turno i tuoi interlocutori, di vincere arrivando ottavi. A proposito, mi chiedevi come sarà composta la classifica finale in caso di arrivo a pari punti: ecco il regolamento.

punti conseguiti negli incontri diretti;
a parità di punti, differenza tra le reti segnate e quelle subite negli stessi incontri;
differenza fra reti segnate e subite negli incontri diretti fra le squadre interessate;
differenza fra reti segnate e subite nell’intero campionato;
maggior numero di reti segnate nell’intero campionato;
minor numero di reti subite nell’intero campionato;
maggior numero di vittorie realizzate nell’intero campionato;
minor numero di sconfitte subite nell’intero campionato;
maggior numero di vittorie esterne nell’intero campionato;
minor numero di sconfitte interne nell’intero campionato.

Soddisfatto? A te la parola, e se infili nel testo il termine 'Principe' ti banno, promesso. 
Con crescente affetto.


Che sfiga il Micio...ormai è da un annetto che non riesce ad infilare 10 partite consecutive tra un infortunio e un altro...in bocca al lupo Daniele!
Da ciò che so... si è infortunato giovedi scorso in allenamento,gli è stata certamente fatta una prima valutazione errata ed è stato fatto giocare con una frattura.Dispiace per il dolore che avrà sentito il ragazzo ma,a livello puramente medico,nulla(per fortuna) è peggiorato.
Rimane forte la sensazione che qualcosa va migliorato,questo si.E per una società attenta e che vuole crescere le domande a cui dover dare risposta iniziano a diventare diverse.
Anche l'anno scorso la gestione dell'infortunio Melandri a mio giudizio ci costò qualcosina in termini di classifica.Per non tornare al discorso bubbone...
Capitolo Bernacci. Non conosco esattamente l'origine del problema.Sono certamente tutte balle le voci che sostengono che il Forlì ha preso un giocatore rotto visto anche l'ultimo campionato disputato dall'Airone a Bellaria.Credo che società e giocatore  siano stati sfortunati anche perchè lo ritengo il giocatore FONDAMENTALE per la stagione della squadra.Penso però che anche qui qualcosa non sia andato per il verso giusto ...parlando con lui sin dall'inizio lo sentivo preoccupato.

Con l'intento di annoiare tutti per l'ennesima volta ripeto con decisione che questo campionato sarà deciso,per alcune squadre,da una differenza punti negli scontri diretti o,più probabilmente,da una differenza reti.Logica ne sia che, a maggior ragione,si debba cercare di stare attenti a tutto prevenendo ed intervenendo con decisione per una migliore organizzazione.

Tra le tante cose che ripeto fino al parossismo c'è anche che da giocatore non mi è mai capitata l'occasione di poter vincere un campionato arrivando ottavi o ,magari,anche DODICESIMI,DO-DI-CE-SI-MI.
MAI SUCCESSO E MAI PIU' RICAPITERA'.

Voglio chiudere con una considerazione personalissima che forse c'entra poco con l'argomento posto da Riccardo......o forse c'entra eccome.

Vorrei vedere una società(che tanto ha fatto)fare un ulteriore salto di qualità soprattutto nei confronti della squadra.Mi spiego...
E' giusto pretendere una società professionale nei professionisti ma è altrettanto giusto pretendere  lo stesso dai giocatori.L'anno passato non mi è piaciuto l'atteggiamento dei ragazzi  in generale nella parte finale del campionato...troppo stanca a livello mentale e troppe giustificazioni(magari anche su questioni giuste) hanno portato a prestazioni che potevano essere migliori(ricordo a tutti che sarebbero bastati 2o 3 punti in più per i playoff).
E' evidente che una società più organizzata offre meno il fianco ma è altrettanto evidente che questa è una società che rispetta la cosa più importante :gli accordi economici con i giocatori.
Ne consegue ,a mio avviso,che può  pretendere il massimo da tutti a prescindere.

In due parole (per non ripetere l'errore degli anni passati,non ce lo possiamo permettere): 

in attesa di migliorarsi ulteriormente abbiamo una società che garantisce quel minimo con il quale DEVE pretendere il MASSIMO.SEMPRE.

Basterebbe il colore della maglia..

Forza Forlì
Kalle






Melandri ha la clavicola rotta


Un mese di stop: salta Bassano, Vecomp e Castiglione, probabilmente anche Cuneo.

Bernacci del Grappa


Potrebbe essere - sottolineo potrebbe, molto condizionale - la settimana giusta per rivedere Bernacci al Federale insieme ai compagni. C'è anche qualche possibilità, diciamo il 20%, che l'Airone ammaccato vada in panchina domenica a Bassano del Grappa. Rientrano comunque Forte, Eva e Seba, mercoledì il Cammellu in conf stampa: gli chiederemo come mai quella del Forlì è la difesa più battuta tra le prime 14 squadre del campionato.

lunedì 23 settembre 2013

Grazie Lucio



Il pari del Forlì è arrivato, lo potete vedere anche nel video del match, grazie a un dormitone del 38enne Luciano che era entrato in campo da appena nove minuti ("Deve calarsi nella categoria, questo è un altro sport rispetto alla serie A" l'ha giustificato alla fine mister Migliorini).

L'impatto che avrebbe avuto sulla partita era tuttavia chiarissimo fin dal riscaldamento, come si evince dallo sguardo perplesso del fotografo della Voce Enrico Rondoni.

domenica 22 settembre 2013

Tonelli sì, Forlì ni



Il 2-2 col Mantova sta bene al Forlì che in formazione stra-rimaneggiata (male la coppia Sampa-Berga, ma anche Nappello) strappa un punto grazie alla doppietta dell'ex Venezia. Troppe assenze per essere davvero competitivi, nel finale con Melandri spappolato e senza un centravanti vero la squadra di Bardi non è riuscita a rendersi davvero pericolosa, nonostante la superiorità numerica. Qui la sintesi.

Ps: la palla strappata a Luciano da Boron, che ha fruttato il 2-2, è la risposta più chiara alla domanda che l'altro giorno ponevo a Kalle.

Pps: per quel che mi riguarda Gaddo promosso a pieni voti.

venerdì 20 settembre 2013

Chi gioca e chi è rotto (tanti)



Out: Arrigoni, Bernacci, Petrascu, Evangelisti.
In (panchina): Forte
In (dubbio): Melandri.

Probabile formazione anti Mantova: Tonti in porta; Vesi, Cammellu e Gerolino dietro; Jidayi a destra, Boron a sinistra, Sampa e Berga in mezzo; Tonelli, Nappè e il Micio claudicante davanti. Allenatore Bardi, lui dovrebbe essere al 100%.

Nel Mantova potrebbe stare fuori la giovane promessa Eriberto, pardon Luciano. 

giovedì 19 settembre 2013

C'è Kalle x te - Meglio Luciano o Boron?




Esimio Alberto K., visto che domenica sbarca al Morgagni a 38 anni tal Luciano, che una decina d'anni vestì addirittura la gloriosa camiseta nerazzurra pur con scarsa gloria, sono a chiederti un parere su questi ex giocatori di serie A scesi nei sotterranei del pallone. In carriera nei hai certamente conosciuti parecchi, solo da quando io seguo il Forlì mi vengono in mente Pizzi, il Condor e Lantignotti. Caratteri diversi - del Sultano pelato ricordo allenamenti a dir poco mollicci - qualità eccelsa. Il tuo parere (soffermandoci sul tecnico perché è ovvio che qualche euro in più al botteghino lo garantiscono): sono un valore aggiunto per la squadra e l'allenatore? Oppure rischiano di mandare all'aria gli equilibri dello spogliatoio? E ancora: quando li affronti, come li affronti? C'è un po' di soggezione? Picchi più forte? Li sfotti? Visto che ci sei, dai anche un consiglio ai giovanissimi difensori del Forlì che si troveranno faccia a faccia col fu Eriberto? 
Grazie in anticipo, e in posticipo anche per i quindici anni biancorossi. 


Ciao a tutti..alzi sempre l'asticella Riccardo..è sempre più dura sintetizzare una risposta ai tuoi post(e siamo all'inizio..)
Come nella vita di tutti i giorni  penso che il cosiddetto valore aggiunto in termini assoluti venga portato (o meno) dal lato caratteriale ed educazionale delle persone,e in seconda battuta anche dall'esperienza e l'abilità,in questo caso,su un campo di calcio.
Ho avuto la fortuna di conoscere e giocare insieme a diversi giocatori dal grande passato calcistico (oltre a quelli da te citati mi vengono in mente i vari Maurizio Neri(compagno di Gascoigne e Maradona),Calcaterra,Stefano De Agostini,Francesco Conti,Roberto Rossi,Salvetti,Francesco Monaco,Pino Lorenzo,Cavaliere,Franco Turchetta,Scalabrelli,Lele Tresoldi,Gianni Flamigni,Marco Babini,Roccati,Clementini,Giaccherini,Pippo Galassi,Angelini,Cucchi,ho solo sfiorato(ed è un cruccio)Richard Vanigli e il Poeta.....per ricordare alcuni che hanno calcato i campi più prestigiosi..... e posso dire che da ciascuno di loro ho imparato qualcosa,sempre.
Potenzialmente tutti i bravi giocatori portano un valore aggiunto,è chiaro però che trattandosi di un gioco di squadra la vera bravura di questi personaggi sta nel saper trasmettere le loro conoscenze ed esperienze e mettersi al servizio della squadra e soprattutto al servizio del proprio allenatore e dei ragazzi più giovani.
Proprio quest'ultimi posso risentire della presenza di giocatori così importanti,ho apprezzato in particolar modo coloro che con umiltà e pazienza sapevano "aspettare"il ragazzo senza mettere pressione.Il quid in più viene in aiuto di tutta la squadra se,per primi,riescono a calarsi in situazioni professionali meno importanti.
In caso contrario può diventare assolutamente controproducente.E' un gioco di squadra e non di singoli bravi quanto volete;chi non ha avuto la saggezza di ragionare in maniera differente rispetto alle grandi ribalte è andato incontro a grosse difficoltà.Non rendeva per quanto poteva ma soprattutto per quanto ci si aspettava e questo ovviamente creava nervosismi ,pregiudizi di tutti i tipi,scarico di responsabilità...e gli equilibri saltavano..facilmente..
E' sempre il giocatore importante che può far saltare gli equilibri di uno spogliatoio,a meno che non ci sia un gruppo di ferro(allenatore e società inclusi).
Per ciò che concerne Eriberto il consiglio è molto semplice...quando entri dentro al campo verde non si guarda in faccia a nessuno.senza paura.Sai che affronti giocatori bravi,avrai qualche accorgimento in più, ma devi avere la consapevolezza ,direi la sicurezza,che per farti gol devono guadagnarsela e molto.Il nome famoso può aiutarti in questo senso a caricarti ulteriormente.Nessuna soggezione,rispetto si,ma non più di tanto....
Grazie per l'esimio...
 Carica Forlì!
Kalle


Si è infortunato Melandri?



Durante l'allenamento di oggi il Micio, attesissimo al Morgagni dopo il golazo sardo che in confronto quello di Bardi al Cagliari nell'88 è fritturina, ha scaricato cadendo a terra tutto il peso del corpo sulla spalla destra. Domattina esami, è a rischio per domenica.

Nel Mantova (confermato ma non del tutto Migliorini, pare ci sia stato addirittura un contatto con Cristiano Lucarelli) stagione finita per Matteo Severino: il centrocampista '92 ex Santarcangelo s'è rotto pure lui il crociato.

mercoledì 18 settembre 2013

Micio balistico


Tutti belli i gol della top ten su Sportube.tv, ma quello del Micio senza partigianeria meritava almeno un paio di scalini in più. O no?

Saliamo col baricentro



Info di servizio. Da oggi, ci proviamo, ho impostato il blog in modo che i commenti possano essere pubblicati solo da utenti registrati. Cosa significa? Qui c'è tutta la questione tecnica, se vi interessa. In sostanza basta registrare un indirizzo mail su google (fatelo da qui), non costa niente ed è abbastanza rapido. Con quello potete accedere al blog e scrivere le vostre opinioni. Ho dovuto farlo anch'io - fantinigol@gmail.com, che fantasia - per mettere in piedi tutto l'ambaradan.

Capisco che la novità possa creare qualche problema, ma prima o poi il passaggio era necessario. Per questioni di responsabilità (la faccenda è parecchio complicata), ma anche e soprattutto per evitare manipolazioni del blog e delle discussioni per interessi personali che potete facilmente immaginare. Se avete problemi son qua, cerchiamo di risolverli insieme.

martedì 17 settembre 2013

Forlì, che acquisto! Arriva il Gaddo


Vocalist, pierre, animatore e gestore dal 2004 dei Giardini Orselli, il locale più trendy di Forlì. Sarà Luca Gaddoni, per tutti il Gaddo, ad annunciare formazioni e promo domenica allo stadio Morgagni in occasione di Forlì-Mantova. Per ora si tratta solo di una singola collaborazione. Dovesse andare bene per tutti - non ho molti dubbi, nonostante i detrattori del PalaCredito - il Gaddo potrebbe diventare lo speaker ufficiale del Forlì e magari annunciarne a modo suo, a maggio, la promozione in terza serie.

lunedì 16 settembre 2013

C'è Kalle x te - Bardi o gli spioni



Carissimo Kalle, prendo spunto per questo primo appuntamento con te dal divertente episodio accaduto a Genova prima del derby: l’allenatore dei portieri della Primavera genoana, Luca De Prà, è stato ‘beccato’ in tuta mimetica a spiare l’allenamento della Samp. Il ‘Rambo’ genoano mi ha fatto tornare in mente l’espressione che assume il viso di Bardi ogni volta che, al venerdì in conferenza stampa, noi giornalisti gli chiediamo cosa sa dell’avversario. Un mugugno, le labbra in picchiata verso il basso, un nome abbozzato senza troppa sicurezza. A Bardi – l’ha ammesso lui stesso in più occasioni – non interessa troppo studiare l’avversario perché, dice, il suo Forlì giocherà sempre e comunque per imporre il proprio gioco sviluppato attraverso l’arcinoto 3-4-3. 
Tu che ne pensi?  



Ciao Riccardo e un saluto caro a tutti i tifosi biancorossi.
Mentre cerco di riunire i pensieri ed ordinare una risposta alla tua domanda,sorrido nel pensare all'espressione del viso di Attilio quando tocchi certi argomenti...
Nonostante abbia condiviso insieme a lui solamente un paio di stagioni ci lega un rapporto di amicizia che mi permette di scherzare spesso su questi argomenti.
Premesso che ognuno è libero di vedere il calcio alla propria maniera io credo che Attilio sia nella sostanza un grande allenatore.
I moduli sono importanti è vero,ma solamente se condivisi ed interpretati nella giusta maniera.L'interpretazione dell'impostazione tattica è ,a mio modo di vedere,la cosa più importante che deve trasmettere un allenatore.
Credo che i sistemi di gioco basati sulla copertura ed attacco delle zone di campo(più banalmente il gioco a zona) comporti sostanzialmente movimenti più o meno simili ai giocatori in campo a prescindere dal modulo.E' la cultura calcistica del gioco a zona che diversifica le squadre forti e complete da quelle meno.Cioè il grado di cultura di ogni giocatore nel sapersi districare dalle difficoltà del match ,dal sapere quando lasciare l'insegnamento didattico e scolastico e portare quest'ultimo a livelli più complicati durante le varie situazioni che ti capitano in campo e metterlo a disposizione della squadra.
Una volta assodato questo diventa importante anche il modulo di gioco che,se dovessi allenare io,stabilirei in fase di allestimento squadra in base alle mie convinzioni(credo quello che fanno sempre Cangio e Attila in sede di mercato).Certamente il 3-4-3 è un modulo che ha necessità di interpreti più completi rispetto ,ad esempio,ad un 4-4-2....agli esterni bassi si richiede qualità aerobica e capacità tecnica ANCHE a livello offensivo...etc...
Ecco io credo che Attilio elevi ,durante l'annata e tramite il suo lavoro, il grado di cultura calcistica dei giocatori che ha a disposizione.
Questo comporta una buona organizzazione di gioco che a sua volta si tramuta in sicurezza e voglia di fare bene il proprio compito senza guardare troppo in casa d'altri.
Poi non crediate che non si sappia proprio nulla degli altri.....ovviamente se tra gli avversari c'è qualche giocatore particolarmente pericoloso o bravo le caratteristiche vengono esaminate anche da Attilio ed il suo staff.A lui piace certamente dire che non si interessa della squadra avversaria ma state certi che sa quello che deve sapere(anche perchè dispone di uno staff assolutamente all'altezza) e cerca di preparare tutti al meglio,rimanendo però fedele al proprio modo di vedere ed interpretare la partita.
Per quanto riguardo lo"spionaggio" credo sia utile ormai solamente per ciò che concerne il cercare di sapere se gli avversari stanno preparando qualcosa di particolare sulle palle inattive.Cioè esattamente quelle situazioni dove la cultura calcistica di cui parlavo conta meno e ti puoi far prender impreparato.
Spero di aver minimamente soddisfatto la richiesta in attesa di ulteriori approfondimenti,vi abbraccio.
Solo Forlì!
Kalle



domenica 15 settembre 2013

Ajò, che Forlì!


Seconda vittoria in tre partite, due su due fuori casa: Eva, Tonelli e il Micio regalano al Forlì il terzo posto in classifica (6) al pari del Real Vicenza e dietro alle corazzate Bassano e Pergolettese (7). Mi dicono (grazie ad Alessandro Rondoni che era là, e mi ha tenuto aggiornato con Whatsapp, anche la foto è sua) che i tifosi della Torres abbiano applaudito molto Attilio Bardi, loro ex glorioso centravanti.

In vista della sfida casalinga al già contestatissimo Mantova un paio di tegole: l'espulsione di Eva e l'infortunio al ginocchio (grave?) di Arrigoni. Ma anche un super Tonti, un Forlì che tra sette giorni ritroverà Boron, forse Bernacci e sta imparando a sudarsi ogni punto in un campionato nel quale, contrariamente alle previsioni, si pareggia molto (undici X in tre giornate contro i nove della scorsa stagione) e continua a contare zero il fattore casa: 12 vittorie esterne in 27 gare una stagione fa, 9 in 26 partite quest'anno.

domenica 8 settembre 2013

Che manchi qualcosa?



Terzo gol di un difensore su tre, terzo gol su calcio d'angolo su tre, punte ancora una volta smarrite, Cammellu centravanti negli ultimi minuti. Il Forlì ha perso in casa col Renate come l'anno scorso, meritatamente come l'anno scorso. Che manchi qualcosa là davanti?

Ps: Dall'Oro in confronto è Caressa.

Dall'orooooooooo



La risposta migliore alle critiche che in settimana sono piovute addosso allo speaker del Forlì Gianluca Dall'Oro sarebbe, oggi, un urlo lungo così al gol del Micio.

sabato 7 settembre 2013

Forlì col Pe.To.Me.



Ricordate il Ka.Pa.Ro? Fu una ardita invenzione della Gazzetta che cinque anni fa battezzò con questo acronimo il tridente formato da Kakà, Pato e Ronaldo. In assenza di Be, e di Na, il Forlì vara oggi col rientro di Melandri il Pe.To.Me. Speriamo funzioni (e non si faccia male Melandri).

A centrocampo Jidayi, Eva, Forte e Sampa.
In difesa Arrigoni, il Cammellu e uno tra Vesi e Gerolino (io credo il secondo, mancino).

Il Renate gioca col 3-5-2 e non ha più Zanetti e Brighenti, stelle dello scorso anno. C'è da vendicare lo 0-1 del 13 marzo: il palo interno di Melandri sullo 0-0, che poi è la foto che vedete sopra, il gol dei nerazzurri a una manciata di minuti dalla fine. Da quel giorno il Forlì abbandonò mentalmente la corsa playoff.

Nota dalla società: gli abbonamenti sono pronti, venerdì ho visto personalmente Poli chiamare uno per uno al telefono tutti i tesserati. Ieri parecchi abbonamenti venduti, anche per questo il Forlì ha deciso di tenere aperta la possibilità di sottoscrivere la tessera annuale prima e anche durante il match. Un consiglio: fare un salto a comprare il biglietto di mattina, il rischio code alla prima in casa è elevato (ricordate Mantova?).

venerdì 6 settembre 2013

E' con immenso piacere



Quando mercoledì 12 ottobre 2011 pubblicai il primo post di questo blog, avevo un sogno che si è realizzato alle 19.54 di stasera. Sognavo, allora, di tirare dentro in questa storia tutta biancorossa la persona che più di ogni altra - più dei giornalisti, dei tifosi, dei dirigenti e persino dei presidenti, oltre che di tutti i giocatori passati dal Morgagni in questi decenni - porta lo spirito del Forlì dentro al cuore. Il mio è stato un lavoro di convincimento durato quasi due anni: l'ho addomesticato di scalpello ai fianchi e al cuore, con la pazienza di uno sciamano ne ho eroso giorno dopo giorno l'intima ritrosia, l'avversione per il palcoscenico lasciato nel modo più romantico, in campo con la faccia dipinta a strisce bianche e rosse, sei anni fa. 

Non so ancora quale sarà la forma dei suoi interventi. Non so se scriverà spesso o una volta al mese, quando gli pare, tutti i giorni. Ne parleremo, che importa? Alle 19.54 di oggi mi ha chiamato per dirmi, buttato lì alla fine delle solite chiacchiere sul Forlì, come se fosse la cosa più naturale del mondo, che accettava, d'ora in avanti, di raccontarci su questo spazio il suo punto di vista. E' con immenso piacere e smisurato orgoglio che vi preannuncio l'ingresso di Kalle sul blog. 

Benvenuto Alberto, forza Forlì. 


Pedroni si è sfogato, su facebook


A proposito di critiche ecco il post pubblicato ieri sera dal Dg del Forlì.

giovedì 5 settembre 2013

Perché non criticare

Ho letto i commenti critici degli ultimi giorni. Qualcuno lo condivido, altri no. Ma non è questo il punto. Il punto secondo me è che questa stagione segna un punto di non ritorno, bisogna metterselo in testa. Se il Forlì non sale di categoria quest'anno, può anche essere che il Forlì il prossimo anno faccia fatica ad esserci di nuovo. Chiaro? Per cui non credo abbia molto senso quest'anno, ora, criticare questo per il mercato (diesse), quell'altro perché non ha dato la targa (dg), quello coi calzoni troppo alti (segretario) o quello che non sa fare lo speaker (Dall'Oro). Bisogna pensare solo a vincere sperando che la squadra corra fino alle lacrime e vinca, e finora ha vinto. Turiamoci tutti quanti il naso per qualche mese, ci state? Lo so che ci sono un mucchio di cose che non vanno, non piacciono, sono fatte storte o sono fatte da persone che non vorremmo vedere lì. Molto di quello che dite, ripeto, mi trova d'accordo. Ma non conta. Conta pochissimo perché se non si sale nella terza serie resteranno solo la polvere e le nostre chiacchiere. Andremo a vedere il Ronco. Per quel che mi riguarda qui sul blog - nel giornale ho altri doveri - farò tutto il possibile per evitare di creare zizzania. Ne avrei tante ma non le scriverò, e spero che voi capiate il perché e siate d'accordo con me. Ne va della storia di questa squadra e questi mesi, dovesse andare male magari di un pelo, potremmo rimpiangerli a lungo. Non so se sia questa la scelta giusta ma ho deciso di farla. Giornalisticamente di sicuro non lo è, ma questo è un blog fatto per i tifosi e curato da uno che tifoso lo è diventato.
Forza Forlì

Ivo, Gherardelli, Ragazzini e Nappello


Uno strepitoso e surreale Giacomo Gherardelli, incrociato per caso alla Sosta nella pizzata post partita, ha chiuso il Sozzi day cantando buon compleanno al capitano del Forlì (quella vicino è la sua fidanzata, davvero). Prima, la partita era stata dominata in lungo e in largo dalla squadra di Bardi (niente stretta di mano con Capanni dopo l'intervista appuntita) nonostante un Buonocore geneticamente ispirato e la voglia di Marco di segnare una rete. Gli avversari l'avrebbero anche accontentato non fosse che papà Ivo, guardalinee, ha sbandierato un fuorigioco millimetrico col figlio solo davanti a Casadei. Temo che la faccenda resterà tra gli scaffali di casa per un bel po' di anni.

L'abbonamento messo in palio da Forlì e Generali è stato vinto da Paolo Ragazzini, Cangini invece è uscito dal campo sbuffando perché Torelli si è fatto male ad una caviglia e Nappello alla coscia. Oggi i due saranno valutati, se lo stop dell'ex Gubbio è significativo può essere che i piani cambino di nuovo, e il Forlì prenda davvero una punta.

mercoledì 4 settembre 2013

Mercato (soc)chiuso



Niente Longobardi. E niente Improta, l'ultima idea nata e sfumata in questo inizio settimana. Il Forlì ha deciso, per ora, di restare così com'è tenendo in saccoccia il 'tesoretto' che la proprietà aveva messo a disposizione di Bardi e Cangini.

Scelta più strategica che economica: un giocatore svincolato impiega mediamente un paio di settimane per trovare la forma. E in quel lasso di tempo i dirigenti biancorossi sperano di trovare al Federale un Bernacci nuovo di pacca. Ergo, mercato (soc)chiuso. Sempre che dall'Airone arrivino, magari a breve, segnali di miglioramento.

lunedì 2 settembre 2013

Sozzi day


Chiadini, Cortini, Vanigli, Kalle, Clementini, Gentilini, Valentini, Lisi, Buonocore, Ceschi, Buonaventura, Semeraro, Perazzini, Balestra, Mordini, Martini, Orlando...

Oggi è l'ultimo giorno di mercato



Domanda, cosa fa il Forlì? Nell'ordine: aspetta una telefona dal San Marino ma senza ansia, la prestazione di ieri ha confermato che dal punto di vista tecnico la squadra in quel ruolo è più che coperta (senza contare che il San Marino ne ha presi cinque in casa, quindi è difficile che si metta a vendere il suo capitano). Poi sonda lo svincolato Longobardi, che ieri era in tribuna a Santarcangelo opportunamente defilato ma non abbastanza. Infine è Milano con Pedroni e Cangini per nasare le occasioni dell'ultima ora. Seguendo il filo logico dipanato in estate l'ideale sarebbe un centravanti di peso di età tra i 25 e i 28 anni, con esperienza in Lega Pro ma disposto a fare da vice Bernacci.

domenica 1 settembre 2013

Il Forlì ha le palle (anche inattive)



Va sotto, la raddrizza, la drizza, combatte, perde tempo, lotta, prende calci e gialli e alla fine torna da Santarcangelo con i primi tre punti della stagione. Gran bel Forlì al 'Mazzola' (senza Aironman, Mela, Gerolino, Boron): segnano da palle inattive due difensori, Vesi e Arrigoni, in entrambe le circostanze dopo una capocciata del sempiterno Cammellone. Il Santarcangelo era passato in vantaggio con una punizione imprendibile di Pasi dopo neanche cinque minuti. Euforia nel finale, meritata e felice.

Un abbraccio a Oberdan Melini, ricoverato stamattina all'ospedale di Forlì. Ci sono rimasti tutti male oggi non vedendolo allo stadio. Alla prossima, a presto.

Fa la doppia Seba, e Nappello


In partenza per Santarcangelo. Se vinciamo calzini diversi tutte le domeniche.