giovedì 19 settembre 2013

C'è Kalle x te - Meglio Luciano o Boron?




Esimio Alberto K., visto che domenica sbarca al Morgagni a 38 anni tal Luciano, che una decina d'anni vestì addirittura la gloriosa camiseta nerazzurra pur con scarsa gloria, sono a chiederti un parere su questi ex giocatori di serie A scesi nei sotterranei del pallone. In carriera nei hai certamente conosciuti parecchi, solo da quando io seguo il Forlì mi vengono in mente Pizzi, il Condor e Lantignotti. Caratteri diversi - del Sultano pelato ricordo allenamenti a dir poco mollicci - qualità eccelsa. Il tuo parere (soffermandoci sul tecnico perché è ovvio che qualche euro in più al botteghino lo garantiscono): sono un valore aggiunto per la squadra e l'allenatore? Oppure rischiano di mandare all'aria gli equilibri dello spogliatoio? E ancora: quando li affronti, come li affronti? C'è un po' di soggezione? Picchi più forte? Li sfotti? Visto che ci sei, dai anche un consiglio ai giovanissimi difensori del Forlì che si troveranno faccia a faccia col fu Eriberto? 
Grazie in anticipo, e in posticipo anche per i quindici anni biancorossi. 


Ciao a tutti..alzi sempre l'asticella Riccardo..è sempre più dura sintetizzare una risposta ai tuoi post(e siamo all'inizio..)
Come nella vita di tutti i giorni  penso che il cosiddetto valore aggiunto in termini assoluti venga portato (o meno) dal lato caratteriale ed educazionale delle persone,e in seconda battuta anche dall'esperienza e l'abilità,in questo caso,su un campo di calcio.
Ho avuto la fortuna di conoscere e giocare insieme a diversi giocatori dal grande passato calcistico (oltre a quelli da te citati mi vengono in mente i vari Maurizio Neri(compagno di Gascoigne e Maradona),Calcaterra,Stefano De Agostini,Francesco Conti,Roberto Rossi,Salvetti,Francesco Monaco,Pino Lorenzo,Cavaliere,Franco Turchetta,Scalabrelli,Lele Tresoldi,Gianni Flamigni,Marco Babini,Roccati,Clementini,Giaccherini,Pippo Galassi,Angelini,Cucchi,ho solo sfiorato(ed è un cruccio)Richard Vanigli e il Poeta.....per ricordare alcuni che hanno calcato i campi più prestigiosi..... e posso dire che da ciascuno di loro ho imparato qualcosa,sempre.
Potenzialmente tutti i bravi giocatori portano un valore aggiunto,è chiaro però che trattandosi di un gioco di squadra la vera bravura di questi personaggi sta nel saper trasmettere le loro conoscenze ed esperienze e mettersi al servizio della squadra e soprattutto al servizio del proprio allenatore e dei ragazzi più giovani.
Proprio quest'ultimi posso risentire della presenza di giocatori così importanti,ho apprezzato in particolar modo coloro che con umiltà e pazienza sapevano "aspettare"il ragazzo senza mettere pressione.Il quid in più viene in aiuto di tutta la squadra se,per primi,riescono a calarsi in situazioni professionali meno importanti.
In caso contrario può diventare assolutamente controproducente.E' un gioco di squadra e non di singoli bravi quanto volete;chi non ha avuto la saggezza di ragionare in maniera differente rispetto alle grandi ribalte è andato incontro a grosse difficoltà.Non rendeva per quanto poteva ma soprattutto per quanto ci si aspettava e questo ovviamente creava nervosismi ,pregiudizi di tutti i tipi,scarico di responsabilità...e gli equilibri saltavano..facilmente..
E' sempre il giocatore importante che può far saltare gli equilibri di uno spogliatoio,a meno che non ci sia un gruppo di ferro(allenatore e società inclusi).
Per ciò che concerne Eriberto il consiglio è molto semplice...quando entri dentro al campo verde non si guarda in faccia a nessuno.senza paura.Sai che affronti giocatori bravi,avrai qualche accorgimento in più, ma devi avere la consapevolezza ,direi la sicurezza,che per farti gol devono guadagnarsela e molto.Il nome famoso può aiutarti in questo senso a caricarti ulteriormente.Nessuna soggezione,rispetto si,ma non più di tanto....
Grazie per l'esimio...
 Carica Forlì!
Kalle


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