mercoledì 31 dicembre 2014

Mister 2015



Gli vogliamo tutti bene senza sapere perché. Sarà che si capisce dagli occhi: è un buono. Sarà che è forlivese. Sarà che scese in Eccellenza dopo aver aver marcato Kakà, per riportare il Forlì al professionismo (e ci riuscì). Sarà che è uno di noi.

Buon 2015 ai tifosi del Forlì e soprattutto al nostro nuovo allenatore.

martedì 30 dicembre 2014

Vanigli è il nuovo allenatore del Forlì



Felicissimo, io, per la scelta, meritata. Tutte le notizie qui. Benissimo anche Arrigoni dietro alla scrivania. Oggi alle 13 conferenza stampa di presentazione.

lunedì 29 dicembre 2014

Capodanno con Daniele?



Entro domani pomeriggio Daniele Arrigoni e il Forlì decideranno se sposarsi o restare buoni amici. L'affondo della società biancorossa è avvenuto poche ore fa, prima di cena: Stambazzi e Fabbri sono andati direttamente a Borello, a casa Arrigoni, per convincere l'ex tecnico di Torino, Cagliari, Livorno, Bologna, Sassuolo e Cesena a prendere casa lavorativa al 'Morgagni'. Non è detto che siano riusciti ad agganciarlo: già un annetto fa il papà di Leonardo disse di no al Forlì adducendo la volontà di intraprendere una carriera dirigenziale. Oggi però le prospettive potrebbero essere diverse.

Non dovesse andare a segno il tentativo il Forlì opterebbe probabilmente per l'ex Porto Tolle Paolo Favaretto, oggi pomeriggio in città per presentare il suo eventuale progetto. Terzo in ordine di preferenze Bucchi, quarto Vanigli. In ogni caso per lo scoccare della mezzanotte del 31 dovremmo avere un nuovo allenatore.

Il nuovo allenatore del Forlì è



E che ne so? Brancolo nel buio. Firicano (nella foto profetica si legge anche Venturelli sullo sfondo), Bucchi, Battistini? Boh. Resta in corsa anche Vanigli che pure continua a non convincere tutti. Mi dicono no Benny Carbone. Forse domani sapremo: il 6 si gioca a Pisa, Jidayi squalificato.

Comunicazione di servizio

Terminata la buriana torno a svolgere il mio lavoro che sarebbe quello di scrivere quello che so e che mi viene detto. Chiedo scusa per aver sparlato di questo e di quello, previsto, elargito giudizi un tanto al chilo e accettato inopinatamente di fare il confessionale. Lo scrivo qui perché è importante che sia chiaro a tutti: da questa mattina quello che mi viene detto diventerà materiale di pubblico dominio, essendo quello e nessun altro il modo in cui da una dozzina d'anni sostengo la mia famiglia. 
Grazie e buon lavoro a tutti. 

domenica 28 dicembre 2014

Due uomini coraggiosi



In tutta questa vicenda chi ne esce meglio, a mio parere, sono Rossi e soprattutto Fabbri. Del primo sapete: non l'avrei confermato a giugno ma ha dimostrato una forza umana enorme, ha retto la pressione di una piazza e mezza società diesse compreso che gli remavano contro, portando il Forlì in zona salvezza nonostante tutto questo oltre a topiche arbitrali innominabili e infortuni a catena. Merita davvero tanta stima.

Fabbri mi ha stupito ancora di più. Dopo neanche due mesi dall'insediamento alla guida del Forlì il nuovo presidente - probabilmente senza conoscere del tutto l'indole dei propri compagni di viaggio - ha scoperchiato il pentolone nel tentativo, coraggiosissimo, di restituire serenità e governabilità ad un ambiente destinato altrimenti ad implodere, nel breve, su sé stesso. La rivoluzione di Fabbri non è giunta a completo compimento perché il numero uno di Venturelli non ha la forza economica per fare a meno di troppe persone tra soci e dirigenti. Non può permetterselo oggi e non potrà permetterselo neppure domani. Ma ci ha messo la faccia, ha combattuto senza paura la sua battaglia e ha dimostrato di volere sopra a tutto e più di tutti il bene del Forlì. Avanti così. Verranno tempi migliori e più sereni. Probabilmente, temo io, non nel calcio professionistico.

sabato 27 dicembre 2014

La rivoluzione di Natale





Rossi esonerato, Menegatti sollevato dall'incarico, Pedroni incredibilmente salvo, al termine del consiglio direttivo più lungo e sofferto nella storia del Forlì (sopra l'audio della conferenza stampa finale di Fabbri). Alla fine pagano i due litiganti e il terzo, Lorenzo, gode ma neanche troppo: il direttore sportivo lo farà Stambazzi, l'allenatore al momento è Vanigli ed entro domani sarà ufficializzato. Difficile per quel che no so una sorpresa dell'ultima ora, dovrebbe essere davvero l'(ex) eterno secondo il  mister del Forlì da qui a giugno.

Cosa ne penso? Beh intanto vi dico che Wikipedia dà Cejas già d'accordo col Bassano



Credo sia una bufala ma resta strana. 

Riguardo le decisioni della società, Fabbri ha voluto imporre un cambio di passo, una rottura rispetto agli ultimi mesi soffertissimi e, dal punto di vista dei rapporti umani, sanguinolenti. E' difficile sostenere che Rossi meritasse l'esonero per quanto visto in questa stagione: nonostante infortuni ed errori arbitrali il Forlì è a +3 sulla zona playout. Merita l'onore delle armi. Semmai andava cambiato a giugno, era chiarissimo a tutti e questa è solo la conseguenza dell'errore compiuto ai tempi. Su Menegatti faccio fatica a esprimere giudizi perché l'ho conosciuto davvero poco, anzi: in questa vicenda è stato uno dei pochissimi a mantenere le distanze, e l'ho apprezzato. Avendo due anni di contratto col Forlì, percepirà una lauta buonuscita senza lavorare: c'è di peggio. Non so che tipo di mercato potrà fare Stambazzi, anche perché Pedroni se ne è tirato fuori completamente. Per quel che mi riguarda è essenziale che il Forlì sganci i propri interessi da quelli (diversi) dei procuratori, poi alla squadra servono pochi ritocchi anzi zero. 

Va reso onore al coraggio di Fabbri, che in carica da poco più di un mese ha preso subito la strada più impervia, scontrandosi con l'ex presidente Conficconi e il vice Bellini: c'è molto della loro volontà nella conferma di Pedroni.  E ora bona con le beghe e torniamo al campionato. La domanda è: senza Rossi riusciremo a vivere bene, con entusiasmo almeno la seconda parte di campionato? Mi auguro di sì. 

venerdì 26 dicembre 2014

Il giorno del giudizio


Passato un felice Natale? Bene. Ora dimenticate i regali, i sorrisi e gli abbracci parentali. Cambiate musica perché domani il risveglio sarà decisamente rock: al 'Morgagni' (ore 10) è previsto qualcosa di molto simile all'Armageddon. Hanno appuntamento infatti i soci del consiglio direttivo del Forlì, poi Pedroni, Menegatti e Rossi. Tutti insieme e non proprio appassionatamente. Previsti fuochi d'artificio che in confronto la Palla di Maradona è un mini cicciolo.

mercoledì 24 dicembre 2014

Terremoto



Ieri pomeriggio riunione molto lunga dei soci del Forlì, sul piatto il destino di Pedroni, Menegatti e Rossi. Sono stato là fuori dallo stadio due ore (freddo, nebbia: una tortura) e alla fine qualcosa credo di averlo capito: i soci hanno ammesso di aver 'deciso qualcosa' e anche che stanno 'valutando le alternative'. Si rivedranno sabato mattina - quel giorno la squadra tornerà ad allenarsi - per chiudere il cerchio. La mia idea è che vadano verso l'addio a Pedroni e, di conseguenza, anche a Rossi. Se sbaglio mi corriggerete.

martedì 23 dicembre 2014

Letterina di Natale


Non sono un operatore di mercato, conosco un decimo dei giocatori che bazzicano la Lega Pro. Ma una cosa la so per certa dopo una decina d'anni di frequentazioni al 'Morgagni': il cuore conta. Ho visto Kalle (Rovere) che in C2 sembrava Beckenbauer, Sozzi (Vecchiazzano) seminare avversari sulla trequarti in Seconda Divisione, Pezzi dalla quinta Scientifico abbattere il Ravenna davanti a duemila persone, Casadei (Forlimpopoli) salvare il Forlì nello spareggio per il professionismo. Ho visto Vanigli scendere dalla Serie A alla serie D, il Micio (san Zaccaria) dribblare come Messi, ho visto il Cammellu (Forlimpopoli, aria buona) giocare in Eccellenza e allo stesso modo in terza serie. Il cuore conta, l'amore conta. E costa poco.

Quindi, visto che siamo in pieno clima di austerity, propongo a Babbo Natale di riportare al Morgagni qualche nostro vecchio amico. Gente bollata come inadatta alla terza serie o addirittura mai provata, venduta a cifre che possiamo permetterci, gente che per la maglia biancorossa sputerebbe entrambi i polmoni. Se non subito, a giugno: restituiamo il Forlì ai forlivesi anche sul campo. Vedrete, garantito, che oltre al risparmio in termini di ingaggi avrete anche un surplus di energia vitale in campo, amore dalle gradinate comunque vada e felicità purissima ad ogni vittoria.

Qualche nome: Ravaglia se non sbaglio gioca in C, Torelli a Rimini fa sfracelli tanto da essere seguito da club di B, Berga dal Romagna Centro torna in due minuti, Sirri è all'Alessandria con Spighino (lui sì sarebbe un colpo, vuoi che guadagni più dei nostri super campioni?), Lolli è del Parma che lo dà gratis, Spadaro dalla Ribelle si riprende al volo. Quanti altri ce ne sono?

domenica 21 dicembre 2014

Forlì-San Marino in dieci punti


Punto primo, abbiamo vinto il derby e siamo tornati a +3.

Punto secondo, a Ricky Casadei da Forlimpopoli vogliamo un sacco bene, e anche alla traversa dalla parte dell'antistadio. Brava.

Punto terzo, anche a Docente vogliamo bene. Non vendetecelo per favore a meno che non sia lui a voler andare via, e nel caso continueremmo a volergli bene comunque.

Punto quarto, Catacchini è forte forte. A destra molto più che a sinistra.

Punto quinto, Poletti avrà sempre un posto nel nostro cuore ma le occasioni per il ritorno ci sono state e per varie ragioni non si sono mai concretizzate. A posto così.

Punto sesto, Djuric ha ancora qualche problemino che a me, a vederlo, sembra caratteriale. O li risolve oppure è meglio anche per lui che non parta nell'undici.

Punto settimo: anche Pettarin ha qualche problemino non so se di natura tattica, atletica o caratteriale.

Punto ottavo, il problema muscolare di Tom Arrigoni è serio? Aiuto. Fortuna col Pisa torna Cejas.

Punto nono: la gradinata ha esposto striscioni molto pesanti verso la società e critici anche verso la squadra, ha cantato cori che fino a una settimana fa sentivo al PalaCredito ('Meritiamo di più') e se l'è presa, se non ho sentito male, anche con Pedroni.
E' un problema che col passare del tempo si sta cronicizzando o addirittura peggiora.

Punto decimo: anche la tribuna non ha gradito lo spettacolo, o almeno una parte di essa. Tutta quella parte - a me sembra preponderante, magari sbaglio, se non altro lo è a livello sonoro e non è un dettaglio - che ce l'ha con Rossi e ha continuato ad prenderlo a male parole anche all'uscita dal campo, nonostante la vittoria di un derby.
Anche questo è un problema che andrebbe risolto in qualche modo, ma non so come perché in casa il Forlì continua a vincere (4 nelle ultime 5): Rossi, perdonate il paragone che a livello morale ovviamente non sta in piedi, ha più vite di Boccio.

venerdì 19 dicembre 2014

Finiamo in bellezza?


La foto che vedete sopra, scattata ad Hong Kong, è di Brian Yen ed ha vinto il primo premio al 'National Geographic 2014 Photo Contest'. E' intitolata "Un nodo brilla ne buio" e se volete qui c'è la spiegazione della foto, del perché è stata scelta dalla giuria e altre foto premiate.

La foto è ovviamente molto bella, e il 2014 del Forlì stato anche meglio. Domenica alle 18 c'è il derby col San Marino per chiudere e dedicarsi serenamente al mascarpone con scaglie belle grosse di cacao. Si potrà mica rovinarsi le feste per colpa del San Marino? Su. 

A proposito, visto che quest'anno non si è fatto il Pallone d'Oro (colpa mia), propongo di buttare lì ognuno un nome rivelazione per la seconda parte di campionato. Comincio io: Castellani. 

mercoledì 17 dicembre 2014

195 giorni dopo



Torna titolare domenica Ricky Casadei, l'eroe promozione che non ha più giocato nemmeno un minuto. Grandissimo. Per celebrarlo c'è una sua personale fotogallery sulla destra: se siamo dove siamo, e se speriamo di restarci, lo dobbiamo anche se non soprattutto alla sua uscita a valanga su Baldrocco, minuto 94 della Partita del Secolo.

martedì 16 dicembre 2014

Un grande arbitro



Pillitteri, ricordiamocelo per la prossima volta così facciamo stampare i numeri di maglia più grandi.

E no, la partita di Savona non si può ripetere purtroppo.

70° minuto



Credo che l'infografica sopra dia ragione a Kalle. Il Forlì è forte, molto forte. La squadra messa in campo nell'ultimo mese e mezzo da Rossi è stata inferiore solo all'Ascoli (e anche al Del Duca 3 gol su 4 post 70'), per il resto ha vinto oppure ha preso le imbarcate nel finale.

Ora la domanda da farsi è: perché? Questione fisica, mentale o che altro? Io onestamente non lo so, non ho elementi per indirizzare la questione. So che guardando le partite dal campo, a pochi passi dall'azione, vedo sempre moltissimo impegno dai giocatori.

lunedì 15 dicembre 2014

C'è Kalle per te - Quale delle tre?



Caro Kalle,
comincio questa lettera, l'ennesima, augurando all'Inter le massime fortune questa sera contro il temibile Chievo Verona. Però dimmi tu: chi lo marca Pellissier? Auguri. Ciò detto torno al punto che interessa noialtri cioè il Forlì. E chiedo a te, Altissimo di piede quasi quanto di zucca, quale sia la strada migliore delle tre possibili onde evitare la retrocessione e il conseguente derby con Bardi, il quale derby (sempre con Bardi) avrebbe conseguenze nefaste sull'equilibrio mentale di mezzo Morgagni:

1 - continuare dritti come fusi vigendo le attuali vertenze tattico-economico-caratteriali tra soci-allenatore, Docente-allenatore, diesse-dg, ds-allenatore, tifosi-allenatore. In questo caso, te lo ricordo, il Forlì si presenterebbe al delicatissimo mercato di gennaio privo di direttore sportivo, esattamente come un anno fa quando Cangini frequentava il vialetto giusto per hobby retribuito. Segnalo anche che la squadra biancorossa, anzi blu, ha la seconda peggior difesa del campionato, ha perso le ultime cinque trasferte, colleziona rossi (11 in 17 gare contando anche lo staff, 10 in 8 trasferte).

2 - scegliere il male minore tra quelli suddetti, che poi è la mia idea. Non potendo abbattere un centinaio di tifosi, non potendo per mere ragioni economiche fare a meno dei soci sedicenti allenatori, avendo Menegatti firmato solo pochi mesi fa un contratto pluriennale, ho supposto che la scelta meno dolorosa sarebbe il cambio repentino del mister Rossi, cui intitolare subitaneamente una statua equestre oppure il nuovo aeroporto.

3- rinforzare la rosa nel mercato di riparazione tanto da garantirsi sonni tranquilli. Almeno fino a giugno, perché poi ci sarebbero i conti da fare.

So che il tema è delicato e già una volta lo scorso anno, per colpa mia e del Carlino, sei finito incolpevolmente nel pentolone. Non finirò mai di scusarmi. Ma la tua opinione, eccezion fatta per gli uffici di viale Roma, vale più di un quintale. Grazie come sempre e forza Internazionale, il sesto posto è lì a un passo.

Ciao ,

io credo che la scelta migliore, anzi l'unica sia quella di sistemare, se possibile rinsaldare, la situazione societaria. Una squadra è veramente forte se alle spalle ha una società unita, vigile e puntuale.
Da qui non si scappa.
Non trovo particolarmente drammatico se, durante l'anno, nascono incomprensioni tra tecnico e qualche giocatore... capita dappertutto e credo sia anche naturale... la differenza la fa la GESTIONE.
Non trovo grandi novità nemmeno quando ti riferisci a preferenze "tecniche" di qualche socio, succede ad ogni latitudine. Dipende da come la si GESTISCE.
Questo è il vero nodo. Da fuori, magari mi sbaglio, ho l'impressione che ci sia una tendenza contagiosa più a pararsi il proprio posteriore che nel preoccuparsi di mettere giocatori ed allenatore nelle condizioni migliori per esprimersi.
Da tifoso a me può anche star bene che qualche socio o dipendente la pensi diversamente da Rossi piuttosto che da Menegatti, inizia a stringermisi il nodo in gola quando vedo che, pur di difendere le proprie posizioni, non si fa più il bene dell'insieme.

Quando si gestiscono delle realtà sportive rappresentative (ma anche no) si ha il DOVERE di salvaguardare 4 patrimoni: la solidità economico/finanziaria, i tifosi, la squadra che traina tutto il movimento ed il futuro (settore giovanile). Nient'altro. Le scelte si fanno su questo. Se Menegatti (per dirne uno ma potrebbe essere anche il Dg) non ci sta, si cambierà. Senza paura.
Quello che conta è SOLO il Forlì.

A cascata credo di avere già risposto su come la penso. Il Forlì ha già una rosa adeguata per raggiungere l'obbiettivo. Non dimentichiamoci che recupereremo il capitano e Hamlili. A mio avviso non c'è necessità di fare grande mercato, magari qualche scambio nel caso il rapporto tra qualche giocatore ed allenatore (o tra giocatori) risulti così deteriorato da danneggiare l'interesse comune.

Per quanto riguarda il punto 2 del tuo intervento. Mi permetto di risponderti ponendoti a mia volta un quesito.
Si esonera Rossi per far posto ad un altro mister, immagino scelto dal direttore sportivo a questo punto... bene. A tuo, vostro avviso questo personaggio godrà della stima e del sostegno di quella parte di società e funzionari che ora sono contro Menegatti?

Questione cartellini e nervosismo... i numeri sono numeri e difficilmente sono contestabili. Ma possono essere contestualizzati e per interpretarli nel modo corretto dovrei essere più informato. 
Io comunque credo che tutti i pesci puzzino dalla testa. Quando c'è casino su c'è poca tranquillità anche giù. Se ci diamo (si danno) tutti una calmata e pensiamo che il Forlì quest'anno deve solamente salvarsi e cerchiamo di recuperare un minimo di quell'entusiasmo che una categoria finalmente consona ci dovrebbe consentire di avere, faremo un grande regalo di Natale ai nostri giocatori e  alla nostra cara Maglietta.

Infine, sistemata la situazione, si potrà anche contestare il discorso tecnico, ma prima no, almeno io non me la sento, non lo trovo giusto.

Sapete cosa eventualmente sta mancando? Chi vuole veramente bene al Forlì. A prescindere, anche da se stessi.

Forza Forlì

Kalle

Menegatti in Rai, Pedroni e Fabbri a Firenze


Ieri sera il diesse esautorato del Forlì era ospite alla trasmissione "Microfono alla Lega Pro" su Rai Radiouno (grazie a Matteo x l'audio). Ha parlato anche della sconfitta di Savona, dando la colpa soprattutto agli episodi.

Oggi invece il diggì Pedroni e il pres Fabbri sono a Firenze all'assemblea della Lega Pro nella quale si parlerà della riduzione dei contributi (oltre 20 milioni in meno) prevista dal Coni nei confronti della Federazione. A questo proposito - ma non ditelo a Giampaolo, a lui queste cose non interessano - la scorsa settimana al ristorante 'Le Querce' si sono incontrati i presidenti di Forlì, Spal, Reggiana, Santarcangelo e San Marino. Obiettivo fare fronte comune (e magari un po' di mercato?).

domenica 14 dicembre 2014

La situazione è brutta, brutta


Non c'è niente di nuovo nella pesantissima sconfitta del Forlì, la quinta consecutiva in trasferta e l'ottava in 17 partite, ed è proprio il ripetersi di circostanze solitamente eccezionali che rende grave la situazione: solito bel primo tempo, solita ripresa di sofferenza, soliti due gol nel finale, solite espulsioni (fanno 9), solite furibonde recriminazioni contro il solito arbitro incapace. Questo è stato lo scontro salvezza di Savona, in attesa di veder completata una classifica ancora monca ma sicuramente brutta, brutta.

Ora sta a noi, e alla società, al gruppo, a tutti insomma gestire la cosa in uno dei due modi possibili. Il primo è quello che utilizzano in Italia le società per deviare l'attenzione dai propri errori sugli arbitri: millantare l'esistenza di un 'sistema' che perdura nel penalizzare una squadra altrimenti in gambissima. Io non ci ho mai creduto, nemmeno ai tempi di Moggi sul quale e col quale ho scritto una tesi di laurea, figuratevi in Lega Pro. Per dire, sabato scorso il rigore di Catacchini non c'era ma il terzino ha commesso una sciocchezza ancor più madornale dell'arbitro regalando quel pallone. Il secondo è assumersi ognuno le proprie responsabilità e provare a risolvere i problemi. Comincio io: posso aver acceso qui sul blog micce che magari era meglio se fossero rimaste spente (Docente).

Però Docente non è il problema del Forlì, siamo seri. Il problema del Forlì è che la società non è unita e non è unita per via dell'allenatore. E l'allenatore non è Guardiola. Ergo, l'allenatore a meno che non stia facendo miracoli si cambia. Si ringrazia enormemente per la salvezza dello scorso anno, si abbraccia, gli si fa una statua equestre all'ingresso degli uffici al primo piano e poi si cambia, come avrebbe fatto l'estate scorsa il 90% delle società italiane consapevoli dei meccanismi che si innescano nel calcio. Altrimenti, parere mio e spero di sbagliare, la pentola continuerà inevitabilmente a bollire. Ogni settimana di più.

(e poi scusate la domanda cattivella e un po' retorica ma se resta Rossi che non parla più con Menegatti, il mercato di gennaio chi lo fa?)

Cominciamo benissimo


Fantastico gol di Castellani subito, bene anche Forte davanti. Nei primi venti minuti meglio il Forlì di un Savona fischiato anche dai propri tifosi. Non gioca Jidayi ma Turi, il resto è quello. A fine primo tempo devo andare al Mega a seguire la performance di Marco Carta, se avete un briciolo di umanità venite a prendere un caffè. Altrimenti guardatevi pure il Forlì su Sportube tv, ma almeno raccontate come va qui sul blog.

sabato 13 dicembre 2014

Burrasca Docente


Allontanato dal campo di allenamento. Multato nei prossimi giorni. Emilio Docente ne ha combinata un'altra, e stavolta rischia davvero di essere l'ultima in maglia biancorossa. Sul finire dell'allenamento di venerdì, durante la partitella, l'attaccante ha risposto a modo suo a mister Rossi, che l'ha spedito anzitempo negli spogliatoi concludendo anche l'allenamento prima del previsto. La società di viale Roma, già sull'orlo della soglia di sopportazione verso un giocatore sul quale aveva puntato moltissimo, ma che in questa stagione ha portato il suo contributo solo in settembre (3 gol), ora medita sul futuro. Le strade di Forlì e di Docente potrebbero davvero separarsi a gennaio, se arrivasse l'opportunità giusta per entrambi. Ed è un peccato perché Rambo ha dato tantissimo al Forlì, e tanto avrebbe potuto dare in Lega Pro. Ma è anche vero che da un ultratrentenne una società piccola come quella di viale Roma si aspetta un altro tipo di comportamenti. E nonostante le rassicurazioni estive, Docente ha continuato a manifestare durante questi primi mesi intemperanze caratteriali davvero difficili da gestire. E sopportare.

Il Forlì a Savona, per fare punti



Difesa a 4 con Catacchini a destra e Jidayi a sinistra, Guidi e Drudi centrali. Centrocampo a tre: Tom Arrigoni sul centrodestra, Pettarin regista, Fantoni o Djuric, che mi dicono abbia avuto qualche problemino, mezz'ala sinistra. Davanti il Ca-Fo-Me, in panchina poche alternative (qui i convocati, occhio che Fantini in realtà è squalificato).

martedì 9 dicembre 2014

Lontan da te non si può star



Segnalo che delle quattro squadre romagnole di football impegnate in campionati professionistici - Cesena in A, Forlì, San Marino e Santarcangelo in C - nessuna è riuscita finora a vincere una dicasi una partita in trasferta. Per un totale di 21 sconfitte in 30 gare, 22 reti segnate e addirittura 60 al passivo (media facile: due per partita).

Come si legge una debacle così? C'è molto di casuale naturalmente, ma è anche vero che 0 vittorie in 30 partite è un dato statistico molto forte. Credo dipenda molto dal fatto che tutte e quattro partecipano a tornei nei quali stanno economicamente 'a pelo'. Il Cesena è in A per ripianare vecchi debiti ma non ha la forza economica per restarci a lungo, le tre del nostro girone puntano esplicitamente alla salvezza, il Forlì addirittura 'all'ultimo minuto dell'ultima giornata'. Poi probabilmente ha un peso anche l'atteggiamento che danno alla squadra i quattro allenatori, tutti votati a non prenderle prima che a darle. Mi pare però che la mission, diciamo così, sia fallimentare viste le numerosissime reti al passivo. Tanto vale, forse, provare a giocarsele a viso aperto: su 30 una ogni tanto la si vince anche per caso.

lunedì 8 dicembre 2014

Bocciofila forlivese


E' andata, quindi. E l'idea lanciata sul blog non è male: perché il Forlì non offre il biglietto a prezzo ridottissimo o addirittura regalato ai possessori dell'abbonamento per il PalaCredito? I ricavi in termini di visibilità, riconoscenza e fidelizzazione sarebbero strepitosi.

E anche al 'Manuzzi' come si evince dalla civetta del Carlino non se la passano benissimo. Purtroppo però risulta troppo complicato convincere i forlivesi che c'è più gusto a seguire la squadra della propria città.  

domenica 7 dicembre 2014

Biancorossi o blu?



A questo punto, dopo la settima in blu su nove in casa, su richiesta del collega Enrico Pasini che avrà pur bisogno di svagarsi seguendo in contemporanea le vicende di Halcombe e Boccio, chiedo ufficialmente alla società blu di cambiare colori ufficiali e dirlo pubblicamente, oppure smetterla con la seconda maglia.

In caso contrario saremo costretti a seguire le partite degli unici veri biancorossi del Castrocaro.

sabato 6 dicembre 2014

Se questo è un rigore



Pirotecnico 2-2 tra Forlì e L'Aquila, ma di reale è stata soprattutto la squadra composta dalle seconde linee biancorosse: gran partita e due punti scivolati via nel finale, quando il funesto direttore di gara del quale non voglio ricordare il nome ha fischiato rigore per il fallo di Catacchini (grave più che altro la palla persa in precedenza, lì in zona rossa) che come potete vedere dalla foto è fuori un metro abbondante.

Peccato perché non è la prima volta che il Forlì subisce torti. Non ci sono ovviamente cupole e cupoloni ma errori sì e anche gravi e ripetuti. In questo caso l'esimio arbitro o il suo assistente avrebbe potuto dar retta al capitan Cammellu, che ha provato inutilmente a mostrargli la zolla sollevata dal contatto. Ma chiedere ascolto alle giacchette fosforescenti è inutile e talvolta controproducente. Meglio guardare avanti: la rosa, come dice Menegatti, è forte e competitiva. Avanti così, senza rivoluzioni sul mercato ci salviamo.

La partita di oggi


Però mi dicono che il Micio è in dubbio.

mercoledì 3 dicembre 2014

Pazza idea: Docente per Guidone?




Forlì e Santarcangelo si scambieranno i centravanti? L'idea circola tanto che oggi pomeriggio è arrivata fino a TuttoLegaProMi dicono che sia stato lo stesso Guidone a proporsi al Forlì, avanzando anche l'ipotesi di ridursi l'ingaggio, e la possibilità di mettere sul piatto Docente (che guadagna qualcosa in meno) sarebbe venuta di conseguenza. Sappiamo tutti che il rapporto con Rossi non è, diciamo così, straordinario.

Ora, quanto ci passi da questo alla conclusione dell'affare non so. Probabilmente moltissimo visto che oggi sono piovute smentite da ambo le sponde. Che ne pensate? Io conosco troppo poco Guidone per dare un giudizio tecnico. Ma conosco abbastanza Docente per sperare che non se ne vada. 

martedì 2 dicembre 2014

Che fine fa la FulgorLibertas?


Se qualcuno di voi è interessato alle sorti della pallacanestro forlivese ma si è perso qualche puntata, o vuole sapere come andrà a finire la telenovela Boccio, consiglio una puntata sul canale 14 del satellite (TeleRomagna), stasera, dove va in onda Panorama Basket. Insieme a parlare della FulgorLibertas il responsabile della redazione del Carlino Forlì Marco Bilancioni e il direttore di Forlibasket Riccardo Girardi.

Inutili i tentativi di portare in studio anche Boccio. Non si può avere tutto.

lunedì 1 dicembre 2014

Da dicembre in tutte le sale


Domani sulle pagine sportive del Carlino trama e cast (più qualche spoiler, se non vi interessa ciò che accade dietro alle quinte lasciare stare) del nostro, attesissimo cinepanettone.