venerdì 6 marzo 2015

Rossi uguale Vanigli



Facendo due conti, ieri a penna al bar sulla prima pagina della Gazzetta (perdoni Ceccarelli), ho scoperto una cosa che trovo particolarmente interessante se non addirittura clamorosa. Stando alla media inglese (qui come si calcola) il percorso di Rossi e Vanigli alla guida del Forlì è non soltanto simile, ma addirittura identico. A danno del secondo c'è infatti la sfiga di aver giocato fin qui sei partite su nove in trasferta.


I calcoli.

Rossi 
alla guida del Forlì ha raccolto sei vittorie in casa (0), due pareggi in casa (-2), due sconfitte in casa (-3), sei sconfitte in trasferta (-1) e due pareggi in trasferta (0).
Totale: -16 in 18 partite

Vanigli 
alla guida del Forlì ha raccolto due pareggi in casa (-2), una sconfitta in casa (-3), una vittoria in trasferta (+2), due pareggi in trasferta (0) e tre sconfitte in trasferta (-1).
Totale: -8 in 9 partite

Chiaro che il trend è deprimente così come la classifica, chiaro che avanti così si retrocede e sabato contro il Tuttocuoio l'unica è vincere. Però questa cosa delle gare in trasferta un senso ce l'ha, un senso la media inglese ce l'ha sempre avuto per chi si occupa di statistiche riferite al calcio. Ancor di più in una stagione nella quale il Forlì ha fatto quasi tutti i punti (22 su 29) in casa.

Poi va anche detto che Rossi a dicembre è stato esonerato, per cui ci si aspetta che Richard faccia meglio, non certo peggio.



3 commenti:

  1. La media inglese per me ha sempre lasciato il tempo che trova: infatti coi 3 punti a vittoria conta vincere, non importa se in casa o in trasferta...e la media inglese assegna lo stesso punteggio (cioè zero) sia alle vittorie interne che ai pareggi esterni.

    In questo caso Vanigli risulta avvantaggiato nella media inglese perchè ha ottenuto alcuni pareggi esterni, ma vincere in casa per la classifica è molto più corroborante che pareggiare fuori.

    Per tagliare la testa al toro, conta vincere, non importa se in casa o fuori...e noi non lo facciamo da 8 partite di seguito.

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  2. Io penso che i conti si debbano fare più avanti. Per poi tornare a Pedroni è giusto licenziarlo per diversi motivi, se avesse speculato di meno, e si fosse fidato di più di Menegatti e meno di Bergossi, forse sarebbe ancora in sella. Lo scambio GUIDI/Morga ha dell'incredibile. Con Menegatti, sarebbe rimasto anche Forte e chissà che non avesse cominciato a segnare gol anche qui !
    Quanti errori sono stati commessi, TROPPI !

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