martedì 30 settembre 2014

Sozzi torna in campo?


Un po' a sorpresa l'ha quasi annunciato oggi il Cobra Dario Bettini in un'intervista ad Enrico Magnani, sul Carlino. Enrico stava scrivendo un pezzo sul glorioso ritorno in campo, a 39 anni suonati (uno più di Totti) di Bettini, che nel Dovadola in Promozione segna a raffica e nell'ultimo turno ha deciso il match con una doppietta e gol vittoria al 93'.

A un certo punto però a Bettini è uscita, chissà se volontariamente o meno, la frase sull'ex capitano del Forlì: 'Ora aspetto che Sozzi rimetta gli scarpini'. Pare che tra i due ci sia una promessa. Però visto che Marco (36) ogni tanto un'occhiata al blog la butta, lo chiederei direttamente a lui.

Caro Fanto anche stavolta me l'hai giocata.....
Non ho risposto subito perché aspettavo la gara di questa sera per vedere se mi sarebbe ricapitato ancora....
Sono appena tornato da Riccione dove purtroppo abbiamo perso nei minuti finali una partita che era da vincere, visto che eravamo passati in vantaggio per ben due volte, con un avversario quantomeno alla pari.
Per rispondere alla tua domanda bisogna partire da questa estate quando presi la decisione di appendere gli scarpini per tanti motivi, lavoro, tempo libero, la mia famiglia, il nuovo ruolo da DS propostomi, ma soprattutto perché credevo che ad un certo punto fosse arrivato il momento di dire basta.
Così ho passato tre mesi a comporre insieme al grande mister Fabbri una squadra con mille difficoltà, soprattutto per la regola dei giovani su cui si scannavano diverse squadre del territorio forlivese a volte senza sapere neanche chi avessero preso, ma solamente la data di nascita.
In merito a questo credo di aver fatto il possibile, dedicando tempo ma soprattuto tanta passione, sincerità e credibilità cosa che oggi difficilmente si trova nel calcio.
Non ho mai sentito il bisogno di allenarmi, o la mancanza della gara, tanto che mi sono divertito in qualche gara amichevole con l'over 35 del mitico Pardo, che desidero pubblicamente ringraziare per avermi dato la possibilità di stare insieme a quel gruppo spettacolare ma soprattutto di avermi fatto riabbracciare persone a cui sarò per sempre legato come Kalle, Bardi, Buonocore, Cangini, Scardovi, Linari e Spada ma soprattutto lui, con i suoi mille difetti ma comunque Più unico che raro.
Poi da domenica scorsa ho iniziato a soffrire da fuori come non mai, difficilmente riesco a spiegare cosa e come ma ho avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa, non riuscivo a scaricare le tensioni tanto che ogni tanto facevo un giretto senza guardare la gara.
Li ho capito che qualcosa non andava, e così ho deciso di guardarmi dentro e rivedere un po' tutto quello che mi ero detto e ripromesso in questi mesi, valutando anche se la cosa si sarebbe ripetuta o meno, decisi di aspettare stasera..... e la musica non è cambiata..

Detto questo, parlerò nei prossimi giorni con il mister e il presidente per capire quale sia la strada migliore per tutti, ma sicuramente ascolterò mia moglie che già da un po' di tempo mi ripete la stessa frase: ma rimettiti quelle scarpe e torna a giocare...

sabato 27 settembre 2014

Piacerebbe?


Ma noi ci teniamo IbraBenito.

La svolta?



Primi dieci minuti equilibrati, tre angoli consecutivi per il Grosseto e un destro di Melandri. Cejas per la prima volta mezz'ala, Tommaso Arrigoni titolare e Hamlili regista. Davanti il Micio e Benito. In difficoltà Fantoni su Formiconi.

14' sinistro da buona posizione di Boccardi, svirgolato e sul fondo.

19' ammonito Onescu che sgambetta Docente dopo aver perso palla. Le due squadre si aspettano a metà campo, dura trovare spazi a meno di errori.

20' cross dalla sinistra di Fantoni e Docente sul secondo palo si coordina vanbastenscamente, destro deviato in angolo dal difensore.

26' il Forlì ha alzato il baricentro.

32' quinto angolo per il Grosseto, ancora in difficoltà Fantoni su Formiconi.

33' Gambino gioca? Inesistente.

34' slalom di Catacchini tra Boron e Boccardi, poi destro dal limite: alto.

37' Elez ruba palla ad Hamlili e mette dentro, Gambino prova il tap-in a due passi da Scotti ma cicca clamorosamente.

40' panico in area, poi sesto angolo per i toscani.

41' il telecronista ha qualche problema a distinguere tra Forlì e Rimini, aiutatelo.

44' punizione di Elez dai 20 metri, respinta centrale di Scotti.

Fine primo tempo. Gara equilibrata, meglio il Grosseto all'inizio poi il Forlì ha preso campo e fiducia.

48' Torromino a terra in area, nada.

49' il pubblico di casa rumoreggia dopo un passaggio sbagliato dei padroni di casa, sembra di essere al Morgagni.

52' esce il 18enne Boccardi ed entra Pichlmann. Settimo angolo per il Grosseto, sullo sviluppo dell'azione fallo in attacco del neo entrato austriaco.

54' SINISTRO DI PICHLMANN IN DIAGONALE, SCOTTI INCERTO E GROSSETO IN VANTAGGIO. 1-0. 

57' bomba di Finazzi dai 35 metri, Scotti stavolta vola.

58' ANCORA PICHLMANN! DOPO DEVIAZIONE DETERMINANTE DI GUIDI CHE SPIAZZA DRUDI E METTE L'ATTACCANTE SOLO DAVANTI A SCOTTI. 2-0.

59' Vanigli mette Djuric per Tom Arrigoni. Ammonito Guidi per entrataccia su Torromino. Sbandiamo.

64' entra Forte per Fantoni. Mezz'ora di tridente.

68' rigore per il Forlì! Tocco di mano nettissimo su tiro di Hamlili servito da Forte. Va Docente.

69' GOL DOCENTE, ALL'INCROCIO. 2-1.

72' Formiconi sembra Maicon, ottavo angolo. Poi Gambino da fuori area: traversa.

74' PRIMO ANGOLO PER IL FORLI, SPONDA DI GUIDI E ZAMPATA DI DOCENTE. 2-2.

75' adesso sì, la svolta! Secondo angolo per il Forlì.

81' testa di Pichlmann, blocca Scotti facile.

83' Mangiapelo in uscita bassa su Forte, sul capovolgimento ammonito Arrigoni. Secondo giallo, fuori. Forlì in dieci.

85' fuori il Micio, dentro il Cammellu.

88' clamorosa occasione per il Forlì, con Docente solo davanti a Mangiapelo. Il portiere repinge, poi ci provano anche Forte e Hamlili. Niente da fare.

92' Pichlmann a terra in area, Cammellu d'esperienza forlimpopolese.

Finita 2-2, giocatori stremati, gran secondo tempo. Il Forlì raddrizza una situazione difficilissima grazie a Docente ma anche ai cambi: benissimo Forte e Djuric. Bene anche Cejas mezz'ala, difesa rivedibilissima invece: i gol subiti diventano 9 in 6 gare.

venerdì 26 settembre 2014

Cejas vs Gambino, duello mondiale



L'allenatore del Grosseto Silva ieri ha allenato la squadra a porte chiuse. Sta provando, mi dicono, a passare dal 3-5-2 con cui ha giocato le prime gare della stagione ad un 3-4-1-2 con Gambino trequartista. Vi dice niente il nome? Se siete (stati) appassionati di calcio estero allora sì, è proprio lui: Salvatore Gambino, 30 anni, ex Borussia Dortmund. Tedesco di passaporto italiano - ha origini siciliane naturalmente - è cresciuto nel settore giovanile dei gialloneri e poi ha vestito la maglia che ora è di Immobile per tre stagioni, nella prima metà degli anni 2000, collezionando 76 presenze e 11 reti. Poi la sua carriera, complice anche un grave infortunio, è precipitata: Colonia in seconda serie, Coblenza, Trapani, Gubbio e poi ancora Trapani. L'anno scorso nell'ex squadra di Docente ha fatto bene: 18 presenze e due gol importanti per la promozione in B. 

Nel Grosseto sta a galleggio: tre gare su cinque due delle quali da subentrato. Per sfatare il tabù dello stadio Zecchini, dove il Grosseto non ha ancora vinto, Silva pensa alla carta Gambino, trequartista addosso a Cejas. Un duello 'mondiale' tra Argentina e Germania. 

mercoledì 24 settembre 2014

Fb Forlì



Il Forlì è su Facebook (qui). La pagina ufficiale è curata da Armando Di Lorenzo, collaboratore che da quest'anno segue marketing e affini. Nel pacchetto è nato anche un account Twitter (@ForliFC). A breve il sito ospiterà anche un report quotidiano o quasi con la situazione infortunati che farà molto comodo ai tifosi ma soprattutto ai giornalisti.

lunedì 22 settembre 2014

C'è Kalle per te - Un punto al giorno



Gentilissimo Alberto, vedi che alla fine qualcosa di buono Strama l'ha prodotto? L'ho sempre detto io che è un grande allenatore. L'incornata di Forte al minuto 89 vale un punto, il quinto in cinque partite. Media non felicissima ma il Forlì resta almeno in linea di galleggiamento. Certo, lo spettacolo non è gaudioso. Allo stadio si soffre, soprattutto. Si impreca, ci si annoia anche. Ma il livello in Lega Pro è questo e non dirci che ai tuoi tempi le squadre erano più forti, ce lo ricordiamo bene. La formazione di Rossi, tornando al discorso, non mi sembra particolarmente peggio delle altre. Se la gioca più o meno alla pari con tutti, pur con i limiti evidenti di una squadra costruita al risparmio e senza picchi di qualità. Quindi sono a chiederti: ci sono margini di miglioramento? Se sì, in quali zone del campo?
Grazie (quando toglierai quelle orride bandiere nerazzurre che infestano via Firenze sarai perfetto).


Ciao,

Parto da una considerazione alquanto banale, la squadra perfetta non esiste. Tutto è migliorabile, molto spesso rivedibile. 
Quando si è chiamati a fare valutazioni tecniche, cercando di non essere tifoso, su singoli giocatori o nei confronti dell'intera squadra si dovrebbe essere a conoscenza di tanti elementi a me in realtà sconosciuti; o quantomeno fino ad ora sconosciuti. Obbiettivi (questo lo sappiamo), budget, difficoltà del girone (conoscenza parziale), carattere dei giocatori (siamo all'inizio ed in più io non li conosco), ambiente, organizzazione societaria, organizzazione sanitaria... ecc... ecc
Il tifoso ragiona spesso con il cuore e con la pancia, il tecnico ha a che fare con mille problematiche da gestire.

Detto ciò, per quanto sia sacrosanto il giudizio di chi paga il biglietto, credo sia ingiusto criticare  ragazzi e staff alla QUINTA giornata di campionato. 
Lo ritengo giusto da sempre....

Se non siete d'accordo con me chiamatelo retaggio da ex giocatore, ma, avendolo vissuto, vi posso assicurare che serve tempo per conoscere e conoscersi, la squadra è quasi totalmente rinnovata!
Vedrete ce la giochiamo e ce la giocheremo con tutti o quasi, e va bene così ricordando da dove siamo partiti e i nostri obbiettivi.

Poi certo si può fare meglio ovvio lo vediamo tutti e lo sa perfettamente anche il mister.Vedo un gruppo  che esprime fluidità solo a strappi, a livello emotivo mi sembra subiamo ancora troppo le naturali e differenti difficoltà che si incontrano durante i 90 minuti, non abbiamo continuità. Abbiamo due attaccanti su tre (non conosco ancora Castellani) che necessitano di una manovra più avvolgente e continuità di supporto soprattutto dai centrocampisti (soprattutto dai due interni di centrocampo) e dagli esterni. Giocando con questo modulo credo sia un obbiettivo portare con più assiduità gli esterni a crossare dal fondo e le mezz'ali a supporto degli appoggi degli attaccanti, ancora meglio se riuscissero ad inserirsi sfruttando le sponde o i movimenti delle punte. Su questo punto credo sarebbe molto importante recuperare ai massimi livelli un giocatore con le qualità e caratteristiche di Djuric. 
E continuo ad essere dell'opinione che abbiamo dei difensori (ed un portiere) forti che ci permetteranno di giocare più "alti".
Queste sono le cose che vedo da fuori. Considero ciò che conosco.
Ci vuole tempo. Ed è giusto concederlo quest'anno il livello è diverso ed è doveroso considerarlo.

Difendevo Bardi l'anno scorso e difendo Rossi quest'anno perché sono convinto che solo con la continuità si difenda il Forlì.


Forza Forlì!
Kalle

P.s. ... in realtà la squadra perfetta è esistita anche in Italia. E' di Milano. Ha i colori del cielo e della notte.

domenica 21 settembre 2014

Saloon Morgagni



Cominciamo dal rigore non concesso al Forlì? Ero lì a tre passi: Pettarin dà una spintarella alle spalle che nove volte su dieci viene sanzionata, il difensore della Carrarese cade e tiene la palla tra le mani. Se non è fallo allora è rigore. Stranetto. Ma i guardalinee una volta erano casalinghi, adesso sono scarsi.

Espulsi quindi prima Vanigli e poi Rossi, gara molto combattuta nella quale la Carrarese si è mossa con grande organizzazione di gioco, ha ribaltato lo svantaggio iniziale firmato Hamlili (molto bene come vice Cejas) ed è arrivata a una manciata di minuti dai tre punti. Un'inzuccata di Forte a 60 secondi dal 90' ha tenuto in vita il Forlì, che sale a 5 in 5 gare.

Qualche passettino in avanti si è visto. La squadra aveva più logica del solito: Catacchini a destra, pur con molti errori, è un giocatore che qualcosa porta. Di Hamlili in mezzo abbiamo detto. Leo Arrigoni capisce le intenzioni degli avversari un quarto d'ora prima, Guidi è sempre il migliore dietro. Il Forlì ha giocato bene la parte centrale del primo tempo, nel resto della gara ha costruito poco in fase offensiva, affidandosi ai soliti lanci lunghi per Docente e Melandri. Pari nel complesso giusto.

sabato 20 settembre 2014

Piacere, Remondina



la foto è del mitico Sante Montanari ed è tratta dal libro di Canepa, ci ho messo il timbro mio solo per evitare scippi in rete. Remondina è quello col pallone. 
L'articolo che segue è di Pardo, io nel 1980 nascevo


Questo è lo straordinario Forlì, targato Cinesinho, della stagione 1979/1980. Con ogni probabilità il miglior Forlì di tutti i tempi. Solo quello allenato dal dottor Libero Zattoni con Mago Magheri centravanti e Bibolo Zanetti regista (63/64, anch’esso vicinissimo al salto in cadetteria), può far concorrenza. Il Forlì di Cinesinho e Vulcano Bianchi giocò un calcio fantastico e solo un gol annullato a Sauro Massi nel big match col Varese privò i Galletti della promozione in serie B. In quel grande Forlì il mediano era il biondissimo Gian Marco Remondina, il mister della Carrarese al Morgagni domani. La formazione resta scolpita nella mente, me compreso, di chi ha avuto la fortuna di vederli all’opera. A volte essere un po’ più “grandi” può essere una fortuna...
Ecco i magnifici undici: Pellizzaro; Ferri, Cilona; Remondina, Baldizzone, Melotti; Massi, Luchitta, Fabbri, Tinti, De Falco. In panchina, tra gli altri: Cerrone, Fabrizi, Gabban, Schiano.

venerdì 19 settembre 2014

Non è difficile, ma ogni tanto va rispiegato


Siccome me l'hanno chiesto (a Santarcangelo), provo di nuovo a spiegare il modo più semplice e veloce per scrivere i commenti sul blog.

1- Andate qui e create un account Gmail, cioè una casella di posta. Se ce l'avete già meglio e andate al punto 2. C'è qualche passaggio da fare ma la procedura è snella e non richiede coordinate aerospaziali.

2- Tornate sul blog e cliccate su commenti, sotto al testo mio. Scrivete quel che vi aggrada, possibilmente niente insulti altrimenti devo cancellare (ma siete diventati bravissimi) e poi nel menù a tendina 'commenta come' scegliete quello dove c'è scritto tra parentesi Google.

Nient'altro, elementare come un passaggio all'indietro. Domande?

L'ultimo regalo di Eva



No, non è stato il gol della vittoria sbagliato a pochi minuti dalla fine. Ma un post su Facebook nel quale l'ex capitano del Forlì saluta i vecchi amici, e si capisce benissimo che lo fa col cuore (la risposta migliore è quella di Casadei).

Approfitto dell'occasione per scusarmi con Alessandro. Qualche giorno fa, prima del derby, l'ho intervistato e sul Carlino è uscito un titolo tipo 'Forlì, se segno esulto'. E' vero che l'ha detto ma il resto del discorso era importante e non era quello il messaggio che Eva intendeva mandare. Succede, colpa mia.

mercoledì 17 settembre 2014

Meglio il Santarcangelo



Finisce 1-1 ma il Santarcangelo, in un Mazzola che al confronto lo stadio di Meldola domenica era il Bernabeu, sciupa almeno quattro occasioni nitidissime per portarla a casa. Rossi fa turnover (Guidi in tribuna, Docente in panca: è proprio necessario, alla terza giornata?) ma riceve risposte negative da Tom Arrigoni, Forte, Casini, Turi e soprattutto da un appannatissimo Djuric. La sblocca il migliore, Melandri, sveglio a sfruttare un blocco su punizione di Cejas dai 20 metri, pari immediato di un Guidone imprendibile da Drudi: l'ex Romagna Centro è tanto bravo ad impostare quanto inadeguato in marcatura. Problema. E problema anche sulle corsie esterne, dove Turi e Casini offrono meno del minimo sindacale. E problema anche davanti: Docente e Melandri restano garanzie, Forte e Castellani per ora incidono zero. E problema anche fisico, direi: nei secondi tempi la squadra ha sempre perso parecchia velocità, finendo sulle ginocchia.

Il Forlì sale, si fa per dire, a 4 punti in 4 giornate, domenica mattina a orario colazione la Carrarese.

Dimenticavo: in tribuna visti tra gli altri Bardi, il Poeta, Kalle e Cangini. E anche Perazzini.

martedì 16 settembre 2014

La differenza



C'è un giocatore che adoro nel Forlì, Marco Djuric. E non per il gol che ha deciso quella che per il tifoso biancorosso è stata la partita del secolo. Quello è stato un esempio di come Djuric sia un giocatore diverso da tutti gli altri, ancora inespresso per gran parte del suo potenziale: ha un tecnica eccezionale, forza fisica fuori categoria, coraggio, è uno che ama buttarsi nello spazio lasciato dalle punte, ha un tiro dalla distanza potentissimo e preciso. E', secondo me, il giocatore più forte nella rosa a disposizione di Rossi. Potenzialmente anche meglio di Milan, il fratello che gioca a Cesena.

Finora Djuric, su cui il Cesena punta molto, ha giocato pochissimo: 15 minuti con la Reggiana, un tempo a Piacenza, 21 minuti col Teramo. Mai titolare, credo per questione di forma fisica (in estate Rossi l'ha provato spesso centrale di difesa, senza risultati indimenticabili). Eppure nella mediana del Forlì è unico, gigante in mezzo a brevilinei. E' atipico per natura e forse c'entrano qualcosa le origini slave, che rendono di difficile inquadramento tecnico e psicologico molti atleti in molti sport diversi. 22 anni (dopodomani) sono pochi soprattutto se alle spalle si hanno già tre interventi al crociato. Ora però è arrivato il tempo, per il bene suo e del Forlì, di mettere in campo quella grande differenza che Djuric porta con sè.

lunedì 15 settembre 2014

Forse



Lo danno tutti per certo che si giochi a Santarcangelo alle 15, ma a neanche 40 ore dal match non c'è traccia di comunicato ufficiale. Intanto  però è stata programmata e resa nota la settima, di giornata, e il Forlì per la quarta volta consecutiva non giocherà in casa (contro la Pistoiese) all'orario classico della domenica pomeriggio, bensì alle 15 del sabato.

Il 'Morgagni' aspetta, paziente, anche se la resistenza alla novità mi sembra piuttosto diffusa tra i tifosi, mentre per ora allo stadio non si registrano picchi di presenze. A me la cosa non dispiace per mere questioni familiari (la domenica pomeriggio libera vale doppio). E' già apprezzato invece lo streaming, che, chissà perché offerto a costo zero, offre la possibilità di seguire la squadra anche in trasferta. L'indirizzo è il solito, Sportube tv. Però Santarcangelo è a un tiro, 34 chilometri in linea d'aria.

A Santarcangelo, alle 15



In attesa del comunicato ufficiale che arriverà nel pomeriggio, è praticamente certo che Santarcangelo-Forlì si giocherà mercoledì alle 15 al 'Mazzola'. Le altre ipotesi erano Rimini, ma pare che la Questura abbia detto no per motivi di ordine pubblico, e Cesena: i costi di affitto del 'Manuzzi' tuttavia sono esorbitanti per una squadra di Lega Pro, considerando che la gara doveva essere di sera quindi coi riflettori sparati.

L'anno scorso vinse il Forlì 2-1 (Arrigoni nella foto sopra e Vesi), c'è un Eva che ha cambiato maglia e tra gli ex va messo anche Oberdan Melini, disse gialloblù con un breve trascorso al 'Morgagni'.

Gara delicatissima per entrambe: il Santarcangelo ha perso molto male a Ferrara e per questo si è cuccato l'allenamento domenica mattina sul presto, il Forlì arriva da due ko consecutivi con quell'ambientino che sabato ha fatto sbroccare anche il più pacato romagnolo che conosco, Rossi. Altrimenti detto: chi sbaglia mercoledì finisce in graticola.

sabato 13 settembre 2014

Nervi (già) tesi



Un gol di Lapadula forse viziato da fallo (Drudi giura di sì) condanna il Forlì alla seconda sconfitta consecutiva. Per un'ora gara bloccata con pochissimi tiri in porta, dopo il gol dell'attaccante del Teramo reazione scarsina dei biancorossi che si beccano pure qualche fischio dalla tribuna. La vera occasione per il pari ce l'ha Docente nel finale, ma il suo tap-in finisce incredibilmente alto.

Aria brutta e siamo solo a inizio settembre. Al rientro negli spogliatoi Rossi ha reagito male agli urlacci ('Arrenditi') di qualche tifoso, che già durante la gara l'aveva preso di mira. Hanno dovuto trattenerlo. Non è una novità e non è l'unico bersaglio, l'allenatore del Forlì, perché anche Cejas ultimamente è finito nel mirino della critica. Oggi ha giocato male.

La mia opinione, invece, è che il Forlì sia semplicemente questo. Poco coraggioso (eccetto pochi, mi vengono in mente Guidi e Docente) fin dalla testa, organizzato in campo ma incapace di reagire se la partita si mette male. Un po' per una questione di pura forza (il Teramo aveva in campo due attaccanti che paga il doppio di quanto prende il giocatore più pagato del Forlì) e un po' perché il difetto più grande di Rossi è proprio la sua difficoltà nel trasmettere emozioni al gruppo. I giocatori stanno lì, si impegnano, ci provano. Ma a volte non basta. Oggi non è bastato e chissà se basterà nelle prossime partite.

Col Santarcangelo mercoledì pomeriggio sì, deve bastare.

giovedì 11 settembre 2014

Le ultime, tante, sul Forlì



Oggi Rossi e staff studiavano i video del Teramo: calci d'angolo, punizioni. Quanti salgono, dove saltano, come marcare. La squadra si è allenata dalle 17 in avanti. Sabato out Capellini e Fantini. Credo entrerà in squadra Jidayi sul centrodestra, sono curioso di vedere se Rossi confermerà Guidi sul centrosinistra, e come reagirà il ragazzo dopo la brutta prova di Piacenza. Drudi in mezzo credo non si tocchi, almeno per ora. Melandri probabilmente andrà in panchina anche perché mercoledì prossimo si gioca di nuovo, in serale col Santarcangelo ma ancora non si sa dove: Rimini (c'è qualche perplessità di ordine pubblico per lo scarso feeling tra riminesi e forlivesi) oppure Cesena, però il Manuzzi costa un occhio della testa.

Altre news: oggi la società ha annunciato che la sala hospitality quest'anno è intitolata a Ramilli. Va a chiusura la campagna abbonamenti: 450 in tutto, più quelli acquistati dalle aziende per i dipendenti che il resto. Sono pochi (il resto) e bisognerebbe capire perché. Oggi ne abbiamo discusso a lungo: senza farne una questione di colpe, secondo me la questione sta a metà via: città annoiata da una vita di calcio la cui fruizione è più che altro un patimento, Cesena in A, due decimi posti negli ultimi due anni. Ma anche scarse risorse destinate dal Forlì - che concentra la grandissima parte del budget sulla prima squadra - alla comunicazione e alla promozione verso le fasce più giovani. Alla fine, come quasi sempre, è soprattutto una questione di pilla.

Intanto il basket barcolla di brutto, epperò ieri a vedere l'amichevole con Verona c'era mezzo migliaio di persone gasatissime. Questione di storia e di impianto. Domanda: se ci fosse in città uno stadio superfigo e la società avesse qualche anno di A alle spalle, Forlì sarebbe ancora una città baskettara? Permettetemi di dubitare, il pallone è lo sport più amato del globo e un motivo ci sarà. Detto questo, coi se e coi ma l'Inter avrebbe 58 scudetti e sette coppecampioni, per cui non stiamo a farci troppe pippe, speriamo che la FulgorLibertas regga - Henderson ha fatto divertire anche me che non capisco la differenza tra posto 1 e posto 4 - e speriamo solo di battere il Teramo, che ha zero punti ma parecchia fame di rivincite (vero Tonti?).  

mercoledì 10 settembre 2014

Mica il Real Madrid



Oggi, dieci giorni dopo la firma sul contratto, il Forlì ha presentato Hamlili. Qualche ora prima il Santarcangelo aveva annunciato attraverso il suo profilo Twitter l'ingaggio di un difensore. E siamo nella stessa epoca eh.

Preoccupati?



Il secondo tempo di Forlì-Reggiana, il palo e il gol del pareggio ingiustamente annullato. A seguire l'inguardabile gara del Garilli, 3-0 netto e insindacabile. Domanda: è lecito temere che il Forlì sia sbagliato e possa precipitare in un campionato di livello più alto del previsto? Io non credo.

Dobbiamo considerare che i biancorossi arrivano alla terza serie dopo due stagioni concluse al decimo posto in Seconda Divisione. Significa che il Forlì non è stato, dal 2012 in poi, una squadra particolarmente competitiva. Ha perso in entrambi gli anni una media di oltre una gara su tre (12/34 e 13/34), che tradotto nella stagione in corso, a 20 squadre, porterebbe il numero di ko a 14 abbondanti.

Questo prendendo come riferimento il decimo posto. Ma l'obiettivo dichiarato esplicitamente dalla società è la salvezza "all'ultimo minuto dell'ultima partita", ergo l'asticella è sul 15° gradino (l'ultima retrocede, quattro fanno i playout). L'anno scorso la 15°, la Vecomp Verona, ha vinto appena dieci partite. L'anno prima il Valle d'Aosta ne aveva perse 16, quasi una su due. Non voglio ubriacarvi di numeri e arrivo al punto: a meno di sorprese - ma questo Forlì può essere una sorpresa? - sarà una stagione difficile, zeppa di sofferenze seguite a delusioni. L'importante è esserne consapevoli. L'importate è non sbarellare dopo un tre a zero che è il primo ma non sarà l'unico. Certo, sarebbe importante anche mettere in campo un po' di tigna in più rispetto alla gara di Piacenza. Ma la prima sbandata non è ancora una prova. Pazienza. E fiducia.

martedì 9 settembre 2014

Capellini operato, tutto bene


Ieri il giovane centrocampista/attaccante del Forlì è stato operato al legamento crociato del ginocchio, a Ravenna. Poi ha postato su Facebook la foto che vedete sopra. Sorride e fa segno che va tutto bene. Non ho avuto ancora il piacere di conoscerlo ma in questo breve periodo al Forlì mi è sembrato un ragazzo coi fiocchi, sempre sorridente, positivo, conscio dei suoi 23 anni che vorrei tanto avere indietro anch'io, qualche volta.

Tra l'altro Nicola era, è, uno dei pochissimi se non l'unico (l'altro è Djuric?) calciatore "diverso" del Forlì. Uno che ha gamba per fare il centrocampista interno ma anche esterno, è bravo ad inserirsi e vede la porta abbastanza per avere velleità da seconda punta. Uno di quelli che piacciono agli allenatori perché disciplinato ma anche abbastanza selvatico per sorprendere gli avversari con una corsa inaspettata o un tiro imprevisto.

Quindi in bocca al lupo, dispiace molto a tutti aver perso un giocatore e un ragazzo così all'alba della stagione. Ma sono abbastanza certo che con quel sorriso riuscirà a tornare prima del previsto.

domenica 7 settembre 2014

Il sogno continua?


Confermato il Cammellu con Guidi e il rientrante Drudi, gioca Turi in fascia, davanti Docente e Forte. Live su Sportube (ma sul mio Ipad ho qualche problema) e dalle 15 su Radio San Marino (102,7).

Pro Piacenza in vantaggio al 4', colpo di testa di Bini, che forse butta giù Guidi, su corner. Trenta secondi prima i padroni di casa avevano già sfiorato il vantaggio.

2-0 Matteassi si è bevuto un Guidi in disorientamento totale, ha crossato e Porcino ha segnato il secondo gol, della partita e del suo campionato. Al 12' solo Pro Piacenza.

Forte giù in area al 21': qualche dubbio ce l'ho altrimenti non si spiega la caduta.

Al 28' angolo di Cejas (il terzo), portiere a vuoto, Pettarin di testa, salvataggio sulla linea. Si resta sul 2-0 ma almeno il Forlì attacca.

32' cross di Arrigoni, Iali ancora a vuoto ma Docente sul secondo palo manda alto. Il Forlì non la butta ma prova a tessere la tela almeno fino alla trequarti.

Man of the match finora l'esterno Matteassi, una furia.

37' ammonito per simulazione Porcino che sviene a seguito di una spallatina del Cammellu.

Fine primo tempo sul 2-0, il Forlì paga un inizio di gara mentalmente scellerato. Pro Piacenza tutt'altro che irresistibile dietro, magari con un po' di rapidità. Out il Micio che non è neppure in panchina, toccherà a Castellani?

Fuori Arrigoni e dentro il mio uomo, Djuric.

63' fuori Pettarin e dentro Fantoni. Niente Forlì finora, squadra spenta.

66' 3-0 con un destro di Schiavini, che ruba palla a Catacchini in uscita e scarica un tiro violentissimo sul palo di Scotti. Dieci secondi prima il portiere del Forlì aveva levato dalla rete un colpo di testa ravvicinato di Torri. Adios.

Tanti lanci lunghi per Docente ora, che sta cominciando ad innervosirsi.

72' sinistro di Fantoni da casa mia, Iali controlla la palla uscire.

73' terzo e ultimo cambio per il Forlì: dentro Castellani fuori Pettarin.

74' Djuric dal limite col sinistro, bella risposta di Iali.

Un quarto d'ora alla fine. La partita è in ghiaccio.

82' espulso Fantini per doppia ammonizione. Barcolliamo.

87' bello spunto di Forte in mezzo a due uomini, sinistruccio di Docente deviato da un difensore in angolo.

89' Tunnel di Porcino a Catacchini, Fantoni fa bene la diagonale e salva in spaccata su Speziale.

90' standing ovation per Matteassi che lascia il campo. Gran classe il ragazzo.

Finale 3-0, Pro Piacenza a -2, Forlì a 3. Pensiamo al Teramo (sabato h 17) che è meglio.

venerdì 5 settembre 2014

Social o non social


Anche l'Isolese, squadra ligure di Terza Categoria, ha un profilo Facebook quotidianamente aggiornato. Lo cura il giornalista professionista Paolo Bertuccio, ex Voce Forlì (quello di Stereo Otto e della rubrica Il Calcio II Paolo).  Cambiando solo una consonante, l'Imolese di Petrascu, Mordini e Buonaventura ha un sito internet curato ed elegante, un canale Youtube, è presente su Instagram e comunica su Twitter. Ma sono solo esempi di un mondo, quello del calcio, che attorno al Morgagni ha scoperto l'essenzialità della comunicazione. Gli altri fanno di tutto per farsi vedere. E il Forlì?

Sezione in allestimento.

mercoledì 3 settembre 2014

Chi è Zaccaria Hamlili




CHI è Zaccaria Hamlili? Il nuovo centrocampista del Forlì, origine marocchine e nascita nel bresciano, sarà presentato alla stampa la prossima settimana. Ma non ci sono misteri sulle sue qualità. Centrocampista duttile, alto appena 170 cm ma estremamente dinamico, può ricoprire sia il ruolo di Cejas (metodista) che quello di Arrigoni e Pettarin (mezzala). 


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martedì 2 settembre 2014

C'è Kalle per te - E' Forte il Forlì?



Sua Sovranità, bentornato sul blog. Ti ho incrociato ieri sera, mentre facevi la coda alla biglietteria. Strano destino ma vabbè, non sono affari miei. Con la presente sono piuttosto a chiedere quali pensieri ti abbiano trapassato la mente riccioluta ieri sera vedendo il Forlì debuttare con vittoria nella nuova Lega Pro. Qualche giocatore in particolare ha calamitato la tua attenzione? Ti è piaciuto il neroazzurro Forte? Con Icardi potrebbe essere la coppia del futuro (al 'Morgagni' s'intende).
Un abbraccio dalla cima della classifica.


Ciao a tutti,

ben ritrovati in Lega Pro!!!

Si, io sono contento della squadra allestita dalla società e molto confortato dalla prestazione di ieri sera.
Bene davvero tutti a mio modesto avviso, difesa solida e attenta che ha dimostrato di esserci anche a livello numerico considerando le assenze di Drudi, Jiday e Leo Arrigoni.
Centrocampo dinamico, tecnico e di personalità.
Attacco... da battaglia, cattivo, umile e generoso. Non conosciamo il livello generale della categoria ma una prima risposta me la sono data: il Forlì c'è.
Squadra organizzata, giocatori che si aiutano a vicenda, giocatori di spessore sparsi in tutti i reparti... giovani con qualità.
Dopo una partenza comprensibilmente (la prima partita) un pò timida,  i ragazzi si sono sciolti per poi sbloccarsi dopo il bellissssssimo vantaggio di Docente (lo ripeto dall'anno scorso... che giocatore!!).
Il finale convulso e sofferente fa parte dei giochi visto il risultato che stava maturando e la condizione che non può essere ancora ottimale. Ricordiamoci che si sono dovuti già affrontare parecchi problemi fisici con diversi ragazzi.
Rispondendo alla tua domanda sottolineo da parte mia le prestazioni di Scotti, Fantini, Guidi, Cejas e Docente.
Ma davvero mi sono piaciuti tutti per un motivo o per l'altro.
Chiudo facendo un grosso in bocca al lupo a Capellini con gli auguri di una pronta guarigione.
Forte lo conoscevo già avendolo seguito nelle giovanili dell'Inter... doveva essere Forte per forza!!!

Uniti anche quest'anno c'è la possibilità di stupire!
Forza Forlì!!!

Kalle

In malafede


Leggevo stamattina con la consueta devozione il blog di Christian Rocca. Nell'ultimo post, che parla di Medio Oriente e se vi interessa è molto interessante - c'è questo passaggio che vorrei proporre anche qui, in modo che, senza fare nomi sulla pubblica piazza, il messaggio arrivi.

Questo è un passaggio importante. Perché qui, su questo tweet, mi è stata rivolta l’accusa di essere «in malafede». Qualcuno ha scritto che dire a qualcun altro che è «in malafede» non è un insulto. Nel paese di Beppe Grillo è possibile che non lo sia. Ma rivendico di non voler vivere nello stesso paese di Beppe Grillo e so, per esempio, che dire «in malafede» a un giornalista non solo è un insulto, ma è anche il peggior insulto possibile. Il peggiore. 

Alla maggior parte di voi che leggete frega zero che qualcuno dica a qualcun altro che è in malafede. Avete ragione e vi capisco. Però siccome a me è stato detto, l'anno scorso durate una conferenza stampa, che ho lavorato tutto l'anno in malafede, ecco, sappia l'accusatore che ci sono tanti modi per discutere e non essere d'accordo soprattutto su un tema popolare e soggetto a duecentocinquantamila variabili come il calcio. Epperò accusare un giornalista seppur scarso e incompetente di essere in malafede rimane il più pesante di tutti. E' un insulto. E a me è restato lì, sul gozzo.

Finito, scusate e forza Forlì.

IbraBenito



Non so come altro descrivere la prestazione di Docente se non accostandolo, con le ovvie proporzioni, all'attaccante del Psg. Grazie ad una rete classica del suo repertorio - destro incrociato reso possibile da un'azione di forza e abitudine al contrasto molto rara - il Forlì ha ottenuto i primi tre punti stagionali contro la Reggiana (ed è in testa al campionato con Ascoli, Pisa e Pontedera).

Gara equilibrata nel primo tempo, col Forlì che dopo il gol del vantaggio ha sciupato un paio di occasioni, e a senso unico nella ripresa. Dalla mia visuale, dietro alla porta della Reggiana, ho scattato tre foto in croce. Nel finale, dopo un palo dei granata, gol del pareggio annullato per fuorigioco (c'era? Dicono di no).

Nel complesso un Forlì che ha tenuto bene il campo nonostante le assenze ed è ripartito da dove aveva lasciato: con la buona sorte dentro al calzino. E non è mica un difetto. La nota negativa direi che è la condizione fisica perché nella ripresa i biancorossi hanno lasciato tutto il campo alla Reggiana.

In tribuna oltre a Zaccheroni, Bartoletti e Mambelli, Kalle, Sozzi, Mordini, Eva, Perazzini, Boron, Capellini in stampelle, anche il nuovo acquisto Hamlili, ufficiale.

lunedì 1 settembre 2014

Forlivesi doc



Con l'intento di alleggerire un po' la pressione su tutti noi, perché stasera se ve lo siete dimenticato si parte, vi racconto che ieri pomeriggio sono stato a Dovadola a vedere la squadra di Sozzi contro il mio Forlimpopoli. Finale 3-1 per i neopromossi padroni di casa (qui cantano l'inno), era coppa e contava poco, ma ad attirare l'attenzione di tutti dico tutti i presenti al campo è stata la prestazione di Mattia Forlivesi. Sì, proprio lui, l'ex Forlì classe 1990: in coppia d'attacco con Boni (che ha fatto doppietta), Forlivesi ha messo in mostra delle qualità che in Promozione sono completamente fuori categoria. Numero 10, capitano, una personalità e una visione di gioco assolute.

Incrociati anche Checco Pezzi, che gioca a Forlimpopoli, e il forlimpopolese Ricky Casadei. In tribuna anche Dario Spadaro: il suo passaggio al Ribelle è in stand by dopo l'infortunio di Capellini. Sarà un segno del destino? Speriamo.

Ps Tuttolegapro dà per fatto l'arrivo dell'ex Cuneo ed Entella Hamlili, mediano.