sabato 31 maggio 2014

Forza Cesena che ce la fai



Il Cesena  Forlì è partito alle 18 alla volta di Porto Tolle dove domani pomeriggio si giocherà il primo tempo della finalissima playout. Ultime di formazione: Tonti è malato e solo domattina, passata a nuttata, deciderà se partire insieme a Chiadini. Out Jidayi, Rossi ha detto di avere due dubbi di formazione non includendo tra questi Docente, che è completamente recuperato dunque difficilmente andrà in panchina.

Tensione a mille e ci mancherebbe: durante l'ultimo allenamento una manata di Fonte a Bernacci ha fatto infuriare l'Airone. I due, amici e avversari a carte, hanno chiarito nello spogliatoio. Tutto superato. Tutti a Porto Tolle, non c'è altro che conta.

giovedì 29 maggio 2014

C'è Kalle per te - Porto sicuro?



Prof Kalle, grazie per la disponibilità ora e sempre. Però l'aver sbagliato completamente strada il 27 aprile scorso - l'avevo detto di fare la Romea - non ti esime da un'analisi dettagliata sull'avversaria del Forlì nella finalissima playout. Detto schietto: il Porto Tolle è la migliore avversaria possibile per un Forlì che ha vinto entrambi gli scontri diretti in campionato e avrà l'ulteriore vantaggio di poter pareggiare entrambe le gare? Cosa ti colpì di quella squadra, oltre alla mediocrità accentuata da tre assenze pesanti?

E ancora: va bene che Macalli & C. le stanno combinando tutte onde evitare chiarezza nei meccanismi di ripescaggio, e alla fine faranno quello che gli pare, ma il Forlì deve davvero temere di restare escluso dalla lista delle primissime scelte nel caso vada male il doppio confronto prossimo venturo?
Abbracciandoti non una ma 102 volte, ti dò appuntamento per la sera dell'8 giugno in piazza Saffi.

Ciao a tutti,

ribadisco il concetto espresso nel post precedente, il Forlì deve pensare solo a se stesso; preparare la doppia sfida con serenità, determinazione e grandissima cattiveria agonistica. I ragazzi hanno  dimostrato che se la possono giocare ampiamente con tutti e nei momenti complicati sono emersi con spirito di squadra e qualità.
Queste sono le uniche virtù necessarie per sperare, se poi riescono ad aggiungere la qualità che individualmente possiedono credo potranno regalarci una soddisfazione che aspettiamo da troppo tempo.
Non mi soffermo volutamente sul Porto Tolle in quanto l'ho visto una sola volta. In ogni caso la sensazione è che dipende solo da noi. Non ci sono partite facili, non ne esistono; possono diventare tali se riusciamo a portare in campo quello che ho detto sopra. C'è un'aspetto molto importante da valutare a questo punto della stagione ed è la condizione atletica; anche da questo punto di vista  mi sento di complimentarmi con tutti i protagonisti in quanto la benzina non manca, tutt'altro! Non è facile arrivare a giugno, con tutto quello che hanno vissuto, in condizioni psico-fisiche soddisfacenti. COMPLIMENTI.

Vorrei fare una puntualizzazione di carattere personale. Io all'epoca non avrei esonerato Attilio Bardi ma una volta sollevato dall'incarico, sapete le cose positive che ho sempre pensato di Roberto Rossi sia a livello umano che professionale. Pensiero che ho sempre ribadito dal primo intervento successivo alla sua assunzione (tra l'altro, una volta scelto il nuovo mister, lo ribadii in privato al direttore generale).
In un recente intervento criticai il suo operato perché la squadra mi appariva svuotata e non organizzata.
Bene, al netto della possibile diversità di vedute tecniche mi sono sbagliato e chiedo scusa se ho recato qualsiasi danno al suo lavoro. Scusami Roberto. A te ed ai tuoi collaboratori. Che riusciate a salvarci o meno.

Forza Forlì!
Kalle

Invadiamoli


Ci sono ancora posti sui due pullman messi a disposizione dai soci del Forlì Castellucci, Tesei, Gurioli e Cimatti. Qui tutte le info.

Docente corre, calcia e lotta. Oggi al campo visita di Nappello, ingessato ma sorridente.

mercoledì 28 maggio 2014

La festa in piazza Saffi - se vinciamo



Facciamo il punto. Ieri c'è stato a Roma il Consiglio Federale: ne avete letto sui giornali per l'abrogazione delle compartecipazioni. Ma la Figc ha anche stabilito, con il comunicato che leggete sopra oppure cliccando qui, le norme per i ripescaggi. E' nero su bianco e dice esattamente così:

Per il settore professionistico, i criteri e le procedure prendono come sempre in considerazione tre voci: classifica finale dell'ultimo campionato (50%); tradizione sportiva della città (25%); numero medio degli spettatori dalla stagione 2008/2009 alla stagione 2012/2013 (25%).

Direte: maccome, Macalli proprio ieri ha annunciato che tra i criteri non ci sarà la classifica finale dell'ultimo campionato (inguaiando il Forlì). Giusto. Quindi? La Figc dice una cosa, il presidente della Lega Pro un'altra. Pazzesco. Alla fine della fiera restano due sole certezze.
Primo: onde evitare incursioni anali nella prossima estate, il Forlì dovrà mettere il timbro sulla promozione vincendo la finale col Porto Tolle.
Secondo: lassù sguazzano nel torbido. Ma tanto.

La festa in piazza Saffi



Oggi Mario Macalli ha spiegato - così, sempre tagliando tutto un po' alla grossa - come saranno decisi i ripescaggi. Saranno tre, anticipa Macalli, i criteri. In ordine di importanza.

1-  Bacino d'utenza. L'Arzanese rappresenta il paese di Arzano, provincia di Napoli, che fa circa 36mila abitanti. Il Tuttocuoio ha sede a Ponte a Egola, frazione di San Miniato, Comune di neanche 30mila anime che hanno altro a cui pensare. Il Delta Porto Tolle conta una bel numero di giovani tifosi, non siamo gemellati ma quasi dopo lo scambio di sciarpe alla penultima, ma decisamente pochi abitanti: 10.000, un terzo meno di Forlimpopoli. Quindi diciamo che il primo criterio è assegnato.

2- Gli incassi certificati. Non ho altre fonti se non il sito stadiapostarcad, qui, che utilizza semplicemente i dati che escono sui giornali sul numero di spettatori. Per esperienza personale so che sono poco attendibili ma neanche completamente strampalati, quindi nel complesso possiamo prenderli per buoni soprattutto se le differenze sono marcate.
Nel 2013-'14 il Forlì ha fatto 909 spettatori di media, il Porto Tolle 822, l'Arzanese 300 e il Tuttocuoio 381. Avanti anche qui.

3- La storia. Detto così, e Macalli l'ha detto così, significa tutto e niente. In ogni caso direi che non c'è da temere sorpassi da società che hanno sempre e solo sfiorato, magari solo per un paio di stagioni, il calcio professionistico. L'unico inghippo potrebbe nascere se venisse considerata la storia della matricola (quella del Forlì è nuova dal 2008) e non quella della città. Ma stiamo parlando di niente.

Il Forlì al 99% disputerà dunque, vista l'esclusione della Nocerina, il prossimo campionato di serie C. E' una goduria. Ma lo sarebbe ancora di più se si potesse festeggiarla, la promozione, in piazza Saffi la sera dell'8 giugno, dopo aver completato l'opera al Morgagni col Porto Tolle. La promozione avrebbe tutto un altro sapore e tranquilli, lo sappiamo noi e lo sanno anche società e calciatori.

Una bella festa in piazza farebbe davvero bene a tutti. Per l'occasione, che dite, si potrebbe mandare un invito anche all'amico Nucifora?

lunedì 26 maggio 2014

domenica 25 maggio 2014

I Leoni del Morgagni



Un Forlì enorme asfalta la Torres, 3-0 senza neanche soffrire troppo, e va in finale con il Porto Tolle (1 giugno fuori, 8 in casa). La terza serie è prenotata nella miglior partita stagionale: strepitoso Melandri, doppietta e altre due occasioni clamorose sciupate, bravissimi tutti a cominciare da un Boron che finalmente mette in mostra le sue migliori qualità. Ma vogliamo parlare di Ferrini, o di Eva, o di Jidayi? Ma vogliamo parlare del pubblico? Da dieci anni non vedevo una tribuna così, in gradinata c'era mio fratello, 19 anni, per la prima volta al Morgagni; si è divertito un mondo e tornerà.

Nucifora preso a male parole dalla tribuna, festa finale, cambi azzeccati (Djuric gol, Senese immarcabile sulla corsa), Docente risparmiato, Rossi finalmente re nel suo stadio. Basta per oggi?

Ah, un suggerimento se non avete ancora votato: di fianco al simbolo per l'elezione del sindaco scrivete "Micio".

Trent'anni tutti in una volta



E' stata una settimana lunga. La più lunga di sempre, d'altronde è anche la partita più importante di sempre. O almeno del 'sempre' che la maggioranza di persone oggi allo stadio ha vissuto. Trent'anni in novanta minuti, al Morgagni, in un caldo col quale probabilmente i giocatori non hanno mai dovuto fare i conti in questa stagione. Fiduciosi? Sì.

Rossi ha confessato di avere un dubbio senza svelare quale. Io direi Djuric-Tonelli ma potrebbe essere anche Senese-Boron. Docente va in panchina. Torna Drudi ad alternare la regia con Cejas. Ci sono tanti possibili protagonisti tra le due squadre. Nella Torres Ciotola, Lisai, Infantino, Bonvissuto, Ferrario e soprattutto Filippini, il più imprevedibile tra i giocatori offensivi sardi. Nel Forlì Evangelisti: non segna tantissimo ma spesso decide le partite che contano, ha quel timbro lì. E poi ovviamente Melandri che non si è perdonato l'imperdonabile errore dell'andata. E Bernacci: è tardi per risorgere? Il calcio si nutre di storie strane e apparentemente assurde. Più o meno come quella del Forlì, 120mila abitanti e un rapporto complicato, fuggevole, distratto, a volte quasi irritato col calcio.

Come la immagino io. Gara tesa, loro marpioni, noi attenti, corti, bassi sugli esterni. Poche occasioni, molta fatica, contrasti, arbitro all'altezza. A metà ripresa si scalda Docente. Entra a 15-20' dalla fine. E inizia la rumba.

sabato 24 maggio 2014

Sozzi: la storia, Juan Sacchi e lo scandalo biglietti



Pubblico la lettera di Marco Sozzi, che oggi pomeriggio è in tribuna insieme ai tifosi per dare l'ultima spinta alla squadra. Posso aggiungere una cosa? Marco quanto ci manchi. 

Ciao a tutti finalmente ci siamo al primo grande bivio per entrare nella storia. Sinceramente non sono mai stato così teso, neanche quando ero in campo, forse proprio per questo la vivo ancora peggio, ma giovedì sono andato al campo per stare vicino ai ragazzi per cercare di trasmettergli anche solo per osmosi un po' di amore per la maglia un po' di cuore per questa gara elementi fondamentali in queste situazioni, con questo non voglio dire che in loro non ci siano ma sempre meglio averne in abbondanza. Li ho trovati carichi e allo stesso tempo sereni e convinti della loro forza e mi sono permesso di dirgli, come aveva scritto l'immenso Cap Kalle, di partire forte... ai 2.000, perché quello farà la differenza soprattutto perché il Morgagni risponderà alla grande in base anche al loro atteggiamento in campo. 

Ho anche parlato con Eva dicendogli di stare tranquillo perché siamo in buone mani, in quelle di J. Sacchi, il direttore di gara. Ho un ricordo di lui straordinario, nella gara della pole scudetto con il Teramo in serie D, mi fece un impressione straordinaria sia come arbitro ma soprattutto come uomo (vedere il gesto nella foto di Riccardo)! Uno aperto al dialogo, intelligente nel capire le situazioni, simpatico sempre pronto alla battuta ma soprattutto ti chiamava per nome, tanto che non dimenticherò mai quando mi disse, Marco diamoci una mano e sarà un trionfo! A fine gara ci salutammo e scherzammo come amici e lui mi disse: speriamo di vederci in altre categorie! E' il minimo per il suo valore. Ricorderete la farsa Salerno - Nocerina, lui era l'arbitro, e non sarà un caso che la Nocerina libererà un posto, forse il nostro. Oggi si dice che sia già in serie B! Oggi, anzi domani, lui tornerà a Forlì e anche se io non sarò in campo, ma in tribuna, sarò li, e questo non è un caso ma spero che sia destino e incroci di persone e società che insieme saliranno di categoria. Io ci credo!

Stamattina sono andato a fare il biglietto per domani, anche perché la tensione non mi permetterebbe di stare in coda ad aspettare, e purtroppo ho scoperto una cosa VERGOGNOSA. La Lega ha deciso di fare pagare anche i bambini, senza permettergli neanche di fare il ridotto, e immagino che domani ci saranno grossi problemi perché come è successo a me che porterò mio figlio succederà ad alti di rimanere spiazzato e deluso ancora una volta da quello che succede in Italia. Vogliamo cambiare gli stadi, riportare le famiglie allo stadio e permettono alla Lega di arricchirsi obbligando le società a queste buffonate, è una vergogna!

Detto questo a malincuore invito comunque tutti di investire 16 € per una domenica nella città, la nostra, quella che viene rappresentata oggi dai galletti, sperando che ci portino nella storia. 
Forza Forlì ti Amo!
Marco Sozzi

venerdì 23 maggio 2014

Il futuro è Arcobaleno



Domani pomeriggio un bel gruzzolo di tifosi si è dato appuntamento al campo per sostenere la squadra alla vigilia dell'history match di domenica. Ottimo. Bravissimi anche i ragazzi del bar Arcobaleno, che da qualche giorno hanno issato uno striscione di invito allo stadio molto visibile dalla rotonda per chi percorre viale Roma.

Chi non c'è domenica può starsene a casa per sempre, non ne sentiremo la mancanza.

Come stiamo a punizioni



I destri benissimo, i mancini meno. Oggi a fine allenamento gli specialisti - e non solo loro, c'era anche Casadei che prendeva la rincorsa come Cr7 - hanno provato a lungo i calci piazzati dal limite. Il migliore di tutti, sarà un caso, è stato Vesi: ne ha tirate un paio all'incrocio. Preciso anche Drudi, potentissimo al solito Djuric, Mela ha colpito un paio di legni. Questo sul fronte dei 'destri'. Dall'altra parte si sono esercitati Eva e Boron con risultati meno incoraggianti. Il primo, specialista assoluto della squadra, ha alternato potenza e precisione ma il piede era tiepidino. Il secondo ha calciato maluccio tranne l'ultima spedita all'incrocio quando ormai tutti i compagni tranne Melandri avevano imboccato il sottopasso. Rossi e Vanigli hanno seguito le prove generali con grande attenzione: visto che su calcio d'angolo non segniamo mai, la storia del Forlì potrebbe essere decisa da un calcio piazzato dal limite. Perché no?

martedì 20 maggio 2014

C'è Kalle per te - Che Forlì?


(nella foto di Alessandro Sanna il gol di Filippini) 


Altissimo nonché reverendissimo Kalle, ora che sono terminati i festeggiamenti planetari per l'addio al calcio del modesto terzino nerazzurro che dici, torniamo a concentrarci sul Forlì? Come sai domenica arriva al Morgagni la Torres che ha vinto l'andata 1-0 (Filippini) e dunque ha il vantaggio di due risultati su tre a disposizione. Domanda: come deve giocare il Forlì? Tu che di playoff te ne intendi, meglio andare subito all'assalto o è preferibile tenere in equilibrio il match sapendo che i sardi rossoblù hanno poca benzina nelle gambe? Rossi potrebbe, immagino io, chiedere ai ragazzi di stare coperti nella prima parte di gara, inserendo a metà ripresa un paio di cavalli di razza offensivi come Docente e Tonelli per spaccare la partita quando ai difensori della Torres tremeranno le ginocchia causa acido lattico in eccesso. Ma ha senso perdere un tempo? Dovesse andare male ci mangeremmo i tacchetti.
A te le valutazioni del caso, auspicando la consueta lucidità ti ringrazio con 32 abbracci.


Ciao a tutti,

...siamo sempre concentrati sul Forlì! A maggior ragione ora.
Per mia esperienza queste sfide sono da giocare senza troppi calcoli minuto x minuto fino al 180esimo. Non fare affidamento sulla condizione fisica e psicologica degli avversari concentrandosi invece sul tuo impegno, attenzione e determinazione. Non si possono fare calcoli pensando o sperando nella stanchezza altrui anche perchè in partite senza ritorno come quella di domenica è lecito aspettarsi giocatori che tireranno fuori anche quello che non hanno.
Ormai la condizione atletica è quella è non si cambia a maggio... se ne hanno di meno (e ce lo auguriamo di cuore) meglio; ma noi dobbiamo pensare a fare bene il nostro. Preparare la partita con serenità consapevoli che la grinta, la determinazione ,la voglia di raggiungere il traguardo saranno le sole armi veramente decisive per sperare di vincere.
A livello tattico credo ci sia poco da preparare, le squadre si conoscono bene. Noi abbiamo la necessità di vincere la partita quindi, se stesse a me, cercherei di giocarmi la partita a ritmi alti e con cattiveria dal primo secondo (solo in questo modo capiremo se hanno come si dice meno benzina di noi); prendendo dei rischi ovviamente come se ne sono presi loro all'andata. Fa parte del gioco... o pensavamo di passare contro la Torres in scioltezza?
Per quanto riguarda la formazione non sono informato sulla condizione dei singoli, credo però che Docente sarà rischiato a partita in corso per non rischiare troppo una ricaduta e bruciarsi un cambio in anticipo. Se riuscirà a recuperare anche solo per uno spezzone di gara sarà una grande cosa per noi! Questo è un animale, ogni volta che lo vedo giocare e fare la guerra con tutti mi ripenso difensore e a quanto danno fastidio questi giocatori al di la della sua bravura. Quando "esci" da Docente te la sei guadagnata tutta.

Poi, con tutto il rispetto verso gli altri giocatori, domenica mi aspetto l'Airone. Quando conta davvero sono convinto che lo troveremo.

Attenzione massima a livello di gioco passivo, difensivo; grinta, cattiveria e voglia di riuscire in ogni momento.Se non avremo queste cose retrocederemo certamente; in caso contrario credo siano cazzi dei sardi.

Quest'anno al di la di tutto sono contento perchè avete raccolto il mio appello iniziale (primo post) e si è seguita la squadra nella giusta maniera. Rispetto generale dei ruoli e sostegno ai ragazzi.
Domenica facciamo il penultimo "sforzo" e chiamiamo tutti all'adunata... c'è l'alza bandiera!
E sarà Bianco e rossa!

Dai ragazzi, forza! Siete forti!

Kalle 


Tutti allo stadio


La lettera della gradinata

In occasione della partita Forlì-Torres i ragazzi della gradinata invitano tutti i tifosi e appassionati a colori biancorossi a venire in massa in gradinata e a sostenere il Forlì calcio in questa importante partita che deciderà il futuro della squadra della nostra città, armati di sciarpe e bandiere e soprattutto tanta voce, e a partecipare tutti uniti e compatti per il bene del nostro Galletto. 
Alla squadra chiediamo un ultimo sforzo per raggiungere un unico obiettivo: la serie C va conquistata ad ogni costo per l'importanza della nostra città crediamoci insieme, nel nome di Forlì combattiamo. 
Vecchia Guardia

lunedì 19 maggio 2014

Rossi dice addio al paradiso


Sarà Richard Vanigli a guidare il Forlì domenica nella gara di ritorno contro la Torres. Rossi, solitamente compassatissimo, è stato squalificato oggi dal giudice sportivo per aver pronunciato, durante il primo tempo di Sassari, 'espressione blasfema'.

Siamo tutti Mici


domenica 18 maggio 2014

"L'ha parata di chiappa"



Un sublime Dall'Oro abbandona i formalismi nei minuti finali di Torres-Forlì, quando Melandri manca l'1-1 e condanna il Forlì: domenica prossima al Morgagni i biancorossi dovranno vincere, con qualsiasi risultato, per accedere alla finalissima.

Rossi ha scelto una squadra esperta e tuttaffatto rassegnata alla difesa. Ne è uscita, a sentir la radiocronaca, una gara equilibrata che i biancorossi avrebbero meritato di pareggiare. Il vantaggio offerto dalla classifica però è passato alla Torres che a Forlì avrà due risultati su tre a disposizione. Non è tantissimo ma è qualcosa con cui dovremo fare i conti. I sardi, invece troveranno ad attenderli un Forlì diverso negli uomini con Drudi, Djuric e speriamo anche Docente.

Ci aspetta una settimana lunga, che trascorreremo cercando di convincere amici, parenti e colleghi a far parte della cornice. Ci sarà bisogno di tutti.

venerdì 16 maggio 2014

Giù dalla Torres



Domattina alle 11 la squadra si imbarca dal Marconi di Bologna direzione Alghero, poi Sassari.
Formazione. Credo 5-3-2, Rossi oggi ha detto di avere dubbi anche sul modulo oltre che sugli interpreti. Io credo che l'unico vero ballottaggio sia tra Boron e Gerolino a sinistra. Davanti Melandri-Bernacci, con Tonelli carta perfetta per cambiare faccia nella ripresa. Previsto assedio iniziale: resistere e poi colpire. O resistere e basta che andrebbe benissimo.

Ps io domani e domenica sono out per questioni ospedaliere (niente di grave), aiutatemi a tenere aggiornata la questione. 102.7 domenica, radiocronaca di Gianluca Dall'Oro che in onore a questo



ha promesso durante il match di pronunciare almeno una volta la frase 'invero tuttaffatto inesistente'

Le regole del Vanni Sanna



Prima regola del Vanni Sanna: non si prende l'imbarcata al Vanni Sanna
Seconda regola del Vanni Sanna: non si deve assolutamente prendere l'imbarcata al Vanni Sanna
Terza regola del Vanni Sanna: niente paura, niente fighetti
Quarta regola del Vanni Sanna: si gioca in undici, non in dieci
Quinta regola del Vanni Sanna: la partita non finisce al Vanni Sanna

mercoledì 14 maggio 2014

Un capitano per amico



Scelta di difficile comprensione quella del capitano della Torres Marco Cabeccia, nella foto a terra dinanzi a SuperEva, che dovendo scegliere tra multina (importo sconosciuto ma dovrebbe essere qualche migliaio di euro) o due mesi di squalifica ha preferito lasciare i compagni al proprio destino nel momento cruciale della stagione risparmiando l'obolo.

La questione per cui è stato giudicato riguarda una suo vecchio trasferimento e la potete leggere qui, il presidente Capitani è andato su tutte le furie e ha pubblicato sul sito della Torres un comunicato durissimo. I tifosi se la sono presa col terzino portatore di fascia, oltretutto sassarese (che ha risposto, qui). Insomma, non solo a Forlì succedono robe strane nei giorni che precedono la semifinale. E siamo solo a mercoledì.

lunedì 12 maggio 2014

La Torres fa diverso



Niente giorno di riposo oggi per la squadra allenata da Cari, anzi: doppia seduta. E da domani mattina ritiro fino a domenica. In Sardegna a quanto pare hanno preso con una certa, spiegabilissima seriosità la semifinale playout.

Sarà il caso di mettersi in carreggiata.

Alibi zero


La settimana che porta alla partita dell'anno non è cominciata benissimo, diciamo così. Però la formazione che oggi scenderebbe in campo a Sassari è di tutto rispetto: Tonti in porta; Jidayi Fantini e Vesi dietro; Ferrini Cejas Eva e Boron a centrocampo; Tonelli tra le linee; il Micio e Berna davanti.

Voglio dire che star qui a recriminare, piangerci addosso, maledire la discoteca, la sfiga, l'imprudenza e le scelte del passato non serve a niente. Serve solo fare una gran partita in Sardegna e la squadra, quella squadra lì sopra, può farla senza problemi. Punto. Il resto son chiacchiere, leggi alibi, sulle quali avremo tutta l'estate per dilungarci e litigare e bere birre rimpiangendo questa settimana qui.

Cliccando sulla foto sopra oppure qui potete votare il sondaggio online del Carlino. Datemi una mano a far sentire che siete tanti. E non diamola persa che persa non è, per niente.

Che botta


(nella foto di Cristiano Frasca l'incidente)

Ieri mattina (h 7.15) Benvenga, Gerolino e Nappello si sono cappottati in auto sulla Cervese all'altezza di Bastia. Prima di tutto le condizioni dei ragazzi. Benvenga, il più grave, è all'ospedale di Cesena per controlli: trauma cranico e soprattutto toracico. Nel pomeriggio gli ha fatto visita tra gli altri anche il presidente Conficconi. Nappello ha una frattura scomposta del braccio ed è all'ospedale di Forlì dove sarà operato. Nella notte ha avuto un'emorragia interna non prevista, ora sembra tutto risolto. Gerolino dopo gli accertamenti svolti in mattinata è tornato a casa.

La dinamica. Guidava Benvenga, Gerolino al suo fianco e Nappello dietro. Secondo le prime testimonianze l'esterno biancorosso ha messo una ruota della sua Mini Cooper sulla terra e ha perso il controllo finendo nel fosso. Pare non andasse forte altrimenti sarebbe stato un macello. Sul posto sono intervenute due ambulanze più l'auto del medico, i vigili del fuoco oltre ai vigili urbani che hanno svolto i rilievi.

Il contorno. sabato sera parecchi giocatori del Forlì hanno cenato insieme a Milano Marittima. Si sono divertiti, e ci mancherebbe alla loro età in un weekend di riposo (primo allenamento martedì). Quel che fa specie semmai è l'orario di ritorno, parecchio avanti. Troppo per dei professionisti? Non lo so a me non va di giudicare.  Però non diciamoci che siamo sfigati: prima l'impiego dei diffidati per vincere una partita semplicissima tra l'altro non vinta, poi il ritorno dal mare in orari in cui la gente che lavora si alza. Non è sfiga questa, è cercarsele.

venerdì 9 maggio 2014

Docente tornerà



Non subito, non domenica 18 per intenderci. Ma la prima eco a cui si è sottoposto l'attaccante del Forlì ha evidenziato 'solo' uno stiramento di lieve entità. Niente strappo, pare, oggi comunque il Forlì e lo stesso Docente ne sapranno di più dopo il secondo esame ancor più approfondito. Certo è che Rossi, e con lui tutti i tifosi biancorossi, possono sperare di rivedere in campo il capocannoniere della squadra (10 come il Micio) almeno per il ritorno a Forlì del 25, o al più per l'eventuale finalissima.

Credo che l'eccezionalità di Docente stia, oltre che nella forza fisica con cui discute ogni pallone, anche nel disordine che crea con i suoi movimenti istintivi nelle difese avversarie. Non è un centravanti statico né una seconda punta. Sbaglia molto sottoporta ma non è prevedibile né anticipabile, appare talvolta rozzo nei fondamentali ma è capace all'improvviso di giocate acrobatiche strepitose. In un Forlì che fatica a creare superiorità numerica, in particolare sulle fasce, l'opzione 'butta la palla oltre la difesa che qualcosa succede' sta in piedi solo se in attacco c'è Docente. Quanti gol ha segnato così? E quante ammonizioni, quante espulsioni, quanti rigori ha provocato partendo due metri dietro al difensore? Senza di lui, e con Bernacci e Melandri in deficit psico(o)fisico, Cejas ed Eva non avranno, alzando gli occhi dal pallone, la soluzione fin qui più redditizia cui affidare il destino del Forlì.

giovedì 8 maggio 2014

E' vero del Santarcangelo?



Nelle ultime settimane si è diffusa tra tifosi, giornalisti, dirigenti e calciatori una voce secondo la quale il Santarcangelo e un altro paio di squadre del girone A (Torres e Mantova secondo alcuni, Torres e Alessandria secondo altri) sarebbero finite nel mirino della Procura Federale. Credo che tutto sia partito da qui. Sembrava addirittura che lunedì scorso la Procura avrebbe reso note le indagini, provocando un terremoto sulla classifica. Per ora non si è mosso nulla e probabilmente nulla si muoverà.

Anche perché, scusate, ma più di un Nucifora che ammette quel che ha ammesso, e per il quale non mi risulta ci siano procedimenti in corso, cosa può essere successo di tanto grave?

La Torres, i kiwi e Canà




L'articolo oggi sul Carlino

Non gioca la Bi-zona, l’allenatore della Torres Marco Cari, ma la stagione della squadra che allena dal 17 ottobre (sostituì D’Adderio) avrebbe certamente solleticato le fantasie del regista dell’Allenatore nel pallone Sergio Martino. Tra personaggi irreali, trionfi e capitomboli la Torres è arrivata a giocarsi la permanenza in Lega Pro agli spareggi contro il Forlì. Ma nei forum dei tifosi c’è già chi mette in dubbio l’intenzione di restare nel calcio professionistico: ‘E se volessero retrocedere?’. Domanda lecita perché a Sassari quest’anno è possibile tutto e il contrario di tutto. Compresa una surreale conferenza stampa nella quale il diesse Nucifora conferma che l’ultima partita contro il Mantova, a entrambe bastava un punto, ‘non è stata giocata altrimenti avremmo rischiato di perderla’. Finché non interviene la procura sportiva, chapeau.  
E pensare che a dicembre la Torres era lontana 7 punti dalla zona spareggi e ormai rassegnata alla retrocessione a braccetto con Bra, Castiglione e Bellaria. Il presidente Domenico Capitani, re del kiwi, in estate aveva affidato all’uomo sbagliato, tal Manolo Patalano, l’amministrazione della società e di conseguenza il mercato. Un disastro. Prima di Natale però bussò alla porta Antonio Martino, facoltoso imprenditore abruzzese con un debole per il pallone. Martino entrò in società col 40% e impose il navigato diesse Enzo Nucifora – sì, quello della conferenza stampa – per rastrellare B e Prima divisione a caccia di fenomeni scontenti. Con sei nuovi giocatori fuori categoria tra cui l’ex Avellino e Verona Ciotola (in dubbio per l’andata a Sassari), l’attaccante Infantino, il difensore Di Maio, la Torres è decollata e nel girone di ritorno ha raccolto 32 punti (il Forlì 27), arrivando fino al settimo posto a un mese dalla fine. Per poi crollare nel finale.

Zero a quattro col Monza, due a cinque col Bassano, zero a uno a Rimini. Non ci fosse stata la gara-materasso con il Mantova i sardi avrebbero bruciato in un mese tutto il lavoro fatto prima. Cos’è successo? Un calo fisico e psicologico, secondo le stime più superficiali. Ma non può essere un caso che a fine marzo abbia abbandonato per divergenze col patron Capitani quel Martino che a gennaio aveva portato sull’isola tutti i fuoriclasse. Uscito di scena lui, con un aumento di capitale al quale non ha partecipato, la Torres ha ricominciato a collezionare batoste. Come si presenterà la squadra di Cari - contestatissimo dai tifosi - alle semifinali playout col Forlì? Basteranno i tre trequartisti dietro alla punta Infantino, oltre ai recuperi di Ciotola e Filippini, per raddrizzare una stagione così pazza? Impossibile rispondere alla domanda prima dei titoli di coda: bisognerà vedere se Canà, pardon Cari, terrà in panchina i suoi Aristoteles.  

martedì 6 maggio 2014

Nucifora è invitato


Il fair play dallo sport alla vita. Stasera alle 20 al Morgagni si chiude il biennio ideato e realizzato da Susanna e Kalle nelle scuole forlivesi. Hanno incontrato 3.100 alunni in venti scuole, 150 classi, 200 insegnanti, 100 articoli ricevuti di ragazzi e tutti pubblicati qui sul blog. Leggeteli quando avete tempo perché fanno bene al cuore.

Stasera sono invitati i genitori dei ragazzi. Ovviamente l'invito è esteso per meriti acquisiti sul campo anche al diesse della Torres Enzo Nucifora.

lunedì 5 maggio 2014

Aridatece Moggi



Così, senza pudore, scatenato, il diesse della Torres Enzo Nucifora (pare abbia parecchie stelle al petto, tipo aver portato Schillaci dal Messina alla Juve. Allora dev'essere l'età) dice nel post partita che contro il Mantova non se la sono giocata perché, casomai se la fossero giocata, magari finiva che perdevano. Testuale, guardatelo (qui tutto il video). Giuro.

E al Morgagni domenica c'erano cinque incravattati della procura federale.

Mo' va a figa (bis)

domenica 4 maggio 2014

Un Forlì tragicomico



Solo 1-1 con la già retrocessa Pergolettese, ridotta oltretutto in dieci per più di un tempo e vicinissima almeno tre volte nella ripresa al gol vittoria. Il Forlì chiude in maniera surreale il campionato regolare al nono posto, grazie al pareggio in extremis della Vecomp a Cuneo. Giocheremo le semifinali playoff con la Torres: andata il 18 maggio a Sassari, ritorno il 25 (election day) a Forlì. Auguri.

Ma i biancorossi visti oggi al Morgagni hanno zero possibilità di farcela. Rossi - contestato al fischio finale -  paga carissimo l'azzardo di schierare i diffidati: Drudi, espulso, salterà l'andata delle semifinali. Docente invece si è fatto male alla coscia e solo nei prossimi giorni capiremo se è recuperabile. Lui dice di essersi strappato, il che significherebbe stagione finita. Riauguri.

Peggio di così non poteva andare.