domenica 25 maggio 2014
I Leoni del Morgagni
Un Forlì enorme asfalta la Torres, 3-0 senza neanche soffrire troppo, e va in finale con il Porto Tolle (1 giugno fuori, 8 in casa). La terza serie è prenotata nella miglior partita stagionale: strepitoso Melandri, doppietta e altre due occasioni clamorose sciupate, bravissimi tutti a cominciare da un Boron che finalmente mette in mostra le sue migliori qualità. Ma vogliamo parlare di Ferrini, o di Eva, o di Jidayi? Ma vogliamo parlare del pubblico? Da dieci anni non vedevo una tribuna così, in gradinata c'era mio fratello, 19 anni, per la prima volta al Morgagni; si è divertito un mondo e tornerà.
Nucifora preso a male parole dalla tribuna, festa finale, cambi azzeccati (Djuric gol, Senese immarcabile sulla corsa), Docente risparmiato, Rossi finalmente re nel suo stadio. Basta per oggi?
Ah, un suggerimento se non avete ancora votato: di fianco al simbolo per l'elezione del sindaco scrivete "Micio".
Trent'anni tutti in una volta
E' stata una settimana lunga. La più lunga di sempre, d'altronde è anche la partita più importante di sempre. O almeno del 'sempre' che la maggioranza di persone oggi allo stadio ha vissuto. Trent'anni in novanta minuti, al Morgagni, in un caldo col quale probabilmente i giocatori non hanno mai dovuto fare i conti in questa stagione. Fiduciosi? Sì.
Rossi ha confessato di avere un dubbio senza svelare quale. Io direi Djuric-Tonelli ma potrebbe essere anche Senese-Boron. Docente va in panchina. Torna Drudi ad alternare la regia con Cejas. Ci sono tanti possibili protagonisti tra le due squadre. Nella Torres Ciotola, Lisai, Infantino, Bonvissuto, Ferrario e soprattutto Filippini, il più imprevedibile tra i giocatori offensivi sardi. Nel Forlì Evangelisti: non segna tantissimo ma spesso decide le partite che contano, ha quel timbro lì. E poi ovviamente Melandri che non si è perdonato l'imperdonabile errore dell'andata. E Bernacci: è tardi per risorgere? Il calcio si nutre di storie strane e apparentemente assurde. Più o meno come quella del Forlì, 120mila abitanti e un rapporto complicato, fuggevole, distratto, a volte quasi irritato col calcio.
Come la immagino io. Gara tesa, loro marpioni, noi attenti, corti, bassi sugli esterni. Poche occasioni, molta fatica, contrasti, arbitro all'altezza. A metà ripresa si scalda Docente. Entra a 15-20' dalla fine. E inizia la rumba.
sabato 24 maggio 2014
Sozzi: la storia, Juan Sacchi e lo scandalo biglietti
Pubblico la lettera di Marco Sozzi, che oggi pomeriggio è in tribuna insieme ai tifosi per dare l'ultima spinta alla squadra. Posso aggiungere una cosa? Marco quanto ci manchi.
Ciao a tutti finalmente ci siamo al primo grande bivio per entrare nella storia. Sinceramente non sono mai stato così teso, neanche quando ero in campo, forse proprio per questo la vivo ancora peggio, ma giovedì sono andato al campo per stare vicino ai ragazzi per cercare di trasmettergli anche solo per osmosi un po' di amore per la maglia un po' di cuore per questa gara elementi fondamentali in queste situazioni, con questo non voglio dire che in loro non ci siano ma sempre meglio averne in abbondanza. Li ho trovati carichi e allo stesso tempo sereni e convinti della loro forza e mi sono permesso di dirgli, come aveva scritto l'immenso Cap Kalle, di partire forte... ai 2.000, perché quello farà la differenza soprattutto perché il Morgagni risponderà alla grande in base anche al loro atteggiamento in campo.
Ho anche parlato con Eva dicendogli di stare tranquillo perché siamo in buone mani, in quelle di J. Sacchi, il direttore di gara. Ho un ricordo di lui straordinario, nella gara della pole scudetto con il Teramo in serie D, mi fece un impressione straordinaria sia come arbitro ma soprattutto come uomo (vedere il gesto nella foto di Riccardo)! Uno aperto al dialogo, intelligente nel capire le situazioni, simpatico sempre pronto alla battuta ma soprattutto ti chiamava per nome, tanto che non dimenticherò mai quando mi disse, Marco diamoci una mano e sarà un trionfo! A fine gara ci salutammo e scherzammo come amici e lui mi disse: speriamo di vederci in altre categorie! E' il minimo per il suo valore. Ricorderete la farsa Salerno - Nocerina, lui era l'arbitro, e non sarà un caso che la Nocerina libererà un posto, forse il nostro. Oggi si dice che sia già in serie B! Oggi, anzi domani, lui tornerà a Forlì e anche se io non sarò in campo, ma in tribuna, sarò li, e questo non è un caso ma spero che sia destino e incroci di persone e società che insieme saliranno di categoria. Io ci credo!
Stamattina sono andato a fare il biglietto per domani, anche perché la tensione non mi permetterebbe di stare in coda ad aspettare, e purtroppo ho scoperto una cosa VERGOGNOSA. La Lega ha deciso di fare pagare anche i bambini, senza permettergli neanche di fare il ridotto, e immagino che domani ci saranno grossi problemi perché come è successo a me che porterò mio figlio succederà ad alti di rimanere spiazzato e deluso ancora una volta da quello che succede in Italia. Vogliamo cambiare gli stadi, riportare le famiglie allo stadio e permettono alla Lega di arricchirsi obbligando le società a queste buffonate, è una vergogna!
Detto questo a malincuore invito comunque tutti di investire 16 € per una domenica nella città, la nostra, quella che viene rappresentata oggi dai galletti, sperando che ci portino nella storia.
Forza Forlì ti Amo!
Marco Sozzi
venerdì 23 maggio 2014
Il futuro è Arcobaleno
Domani pomeriggio un bel gruzzolo di tifosi si è dato appuntamento al campo per sostenere la squadra alla vigilia dell'history match di domenica. Ottimo. Bravissimi anche i ragazzi del bar Arcobaleno, che da qualche giorno hanno issato uno striscione di invito allo stadio molto visibile dalla rotonda per chi percorre viale Roma.
Chi non c'è domenica può starsene a casa per sempre, non ne sentiremo la mancanza.
Come stiamo a punizioni
I destri benissimo, i mancini meno. Oggi a fine allenamento gli specialisti - e non solo loro, c'era anche Casadei che prendeva la rincorsa come Cr7 - hanno provato a lungo i calci piazzati dal limite. Il migliore di tutti, sarà un caso, è stato Vesi: ne ha tirate un paio all'incrocio. Preciso anche Drudi, potentissimo al solito Djuric, Mela ha colpito un paio di legni. Questo sul fronte dei 'destri'. Dall'altra parte si sono esercitati Eva e Boron con risultati meno incoraggianti. Il primo, specialista assoluto della squadra, ha alternato potenza e precisione ma il piede era tiepidino. Il secondo ha calciato maluccio tranne l'ultima spedita all'incrocio quando ormai tutti i compagni tranne Melandri avevano imboccato il sottopasso. Rossi e Vanigli hanno seguito le prove generali con grande attenzione: visto che su calcio d'angolo non segniamo mai, la storia del Forlì potrebbe essere decisa da un calcio piazzato dal limite. Perché no?
martedì 20 maggio 2014
C'è Kalle per te - Che Forlì?
(nella foto di Alessandro Sanna il gol di Filippini)
Altissimo nonché reverendissimo Kalle, ora che sono terminati i festeggiamenti planetari per l'addio al calcio del modesto terzino nerazzurro che dici, torniamo a concentrarci sul Forlì? Come sai domenica arriva al Morgagni la Torres che ha vinto l'andata 1-0 (Filippini) e dunque ha il vantaggio di due risultati su tre a disposizione. Domanda: come deve giocare il Forlì? Tu che di playoff te ne intendi, meglio andare subito all'assalto o è preferibile tenere in equilibrio il match sapendo che i sardi rossoblù hanno poca benzina nelle gambe? Rossi potrebbe, immagino io, chiedere ai ragazzi di stare coperti nella prima parte di gara, inserendo a metà ripresa un paio di cavalli di razza offensivi come Docente e Tonelli per spaccare la partita quando ai difensori della Torres tremeranno le ginocchia causa acido lattico in eccesso. Ma ha senso perdere un tempo? Dovesse andare male ci mangeremmo i tacchetti.
A te le valutazioni del caso, auspicando la consueta lucidità ti ringrazio con 32 abbracci.
Ciao a tutti,
...siamo sempre concentrati sul Forlì! A maggior ragione ora.
Per mia esperienza queste sfide sono da giocare senza troppi calcoli minuto x minuto fino al 180esimo. Non fare affidamento sulla condizione fisica e psicologica degli avversari concentrandosi invece sul tuo impegno, attenzione e determinazione. Non si possono fare calcoli pensando o sperando nella stanchezza altrui anche perchè in partite senza ritorno come quella di domenica è lecito aspettarsi giocatori che tireranno fuori anche quello che non hanno.
Ormai la condizione atletica è quella è non si cambia a maggio... se ne hanno di meno (e ce lo auguriamo di cuore) meglio; ma noi dobbiamo pensare a fare bene il nostro. Preparare la partita con serenità consapevoli che la grinta, la determinazione ,la voglia di raggiungere il traguardo saranno le sole armi veramente decisive per sperare di vincere.
A livello tattico credo ci sia poco da preparare, le squadre si conoscono bene. Noi abbiamo la necessità di vincere la partita quindi, se stesse a me, cercherei di giocarmi la partita a ritmi alti e con cattiveria dal primo secondo (solo in questo modo capiremo se hanno come si dice meno benzina di noi); prendendo dei rischi ovviamente come se ne sono presi loro all'andata. Fa parte del gioco... o pensavamo di passare contro la Torres in scioltezza?
Per quanto riguarda la formazione non sono informato sulla condizione dei singoli, credo però che Docente sarà rischiato a partita in corso per non rischiare troppo una ricaduta e bruciarsi un cambio in anticipo. Se riuscirà a recuperare anche solo per uno spezzone di gara sarà una grande cosa per noi! Questo è un animale, ogni volta che lo vedo giocare e fare la guerra con tutti mi ripenso difensore e a quanto danno fastidio questi giocatori al di la della sua bravura. Quando "esci" da Docente te la sei guadagnata tutta.
Poi, con tutto il rispetto verso gli altri giocatori, domenica mi aspetto l'Airone. Quando conta davvero sono convinto che lo troveremo.
Attenzione massima a livello di gioco passivo, difensivo; grinta, cattiveria e voglia di riuscire in ogni momento.Se non avremo queste cose retrocederemo certamente; in caso contrario credo siano cazzi dei sardi.
Quest'anno al di la di tutto sono contento perchè avete raccolto il mio appello iniziale (primo post) e si è seguita la squadra nella giusta maniera. Rispetto generale dei ruoli e sostegno ai ragazzi.
Domenica facciamo il penultimo "sforzo" e chiamiamo tutti all'adunata... c'è l'alza bandiera!
E sarà Bianco e rossa!
Dai ragazzi, forza! Siete forti!
Kalle
Tutti allo stadio
La lettera della gradinata
In occasione della partita Forlì-Torres i ragazzi della gradinata invitano tutti i tifosi e appassionati a colori biancorossi a venire in massa in gradinata e a sostenere il Forlì calcio in questa importante partita che deciderà il futuro della squadra della nostra città, armati di sciarpe e bandiere e soprattutto tanta voce, e a partecipare tutti uniti e compatti per il bene del nostro Galletto.
Alla squadra chiediamo un ultimo sforzo per raggiungere un unico obiettivo: la serie C va conquistata ad ogni costo per l'importanza della nostra città crediamoci insieme, nel nome di Forlì combattiamo.
Vecchia Guardia
lunedì 19 maggio 2014
Rossi dice addio al paradiso
Sarà Richard Vanigli a guidare il Forlì domenica nella gara di ritorno contro la Torres. Rossi, solitamente compassatissimo, è stato squalificato oggi dal giudice sportivo per aver pronunciato, durante il primo tempo di Sassari, 'espressione blasfema'.
domenica 18 maggio 2014
"L'ha parata di chiappa"
Un sublime Dall'Oro abbandona i formalismi nei minuti finali di Torres-Forlì, quando Melandri manca l'1-1 e condanna il Forlì: domenica prossima al Morgagni i biancorossi dovranno vincere, con qualsiasi risultato, per accedere alla finalissima.
Rossi ha scelto una squadra esperta e tuttaffatto rassegnata alla difesa. Ne è uscita, a sentir la radiocronaca, una gara equilibrata che i biancorossi avrebbero meritato di pareggiare. Il vantaggio offerto dalla classifica però è passato alla Torres che a Forlì avrà due risultati su tre a disposizione. Non è tantissimo ma è qualcosa con cui dovremo fare i conti. I sardi, invece troveranno ad attenderli un Forlì diverso negli uomini con Drudi, Djuric e speriamo anche Docente.
Ci aspetta una settimana lunga, che trascorreremo cercando di convincere amici, parenti e colleghi a far parte della cornice. Ci sarà bisogno di tutti.
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