Ricevo e pubblico questa lettera di Raffaele Montalti, presidente dello Juve club cittadino ed
ex responsabile del settore giovanile del Forlì, che ci racconta il 'suo' Forlì-Parma.
Ho acquistato il biglietto per andare domenica al Morgagni a vedere Forlì – Parma e la mia mente e non solo quella è tornata indietro di oltre trentacinque anni, precisamente al 12 ottobre del 1980.
Erano tempi in cui i ragazzi (avevo 15 anni…) si radunavano nelle cosiddette “compagnie” e la mia stanziava solitamente in corso Diaz proprio davanti alla chiesa di Ravaldino. Si chiaccherava ognuno seduto sul proprio motorino e il mio era un “Bravo” azzurro.
Quella piovosa domenica la ricordo perché era la festa della Parrocchia e questo fece sì che, diversamente dal solito, con gli amici ci recammo allo stadio in ordine sparso dove era in programma proprio Forlì – Parma e la cosa si rivelerà funesta per me.
Indossate berretta e sciarpa biancorossa fatte a mano dalla mamma magliaia di un mio compagno di scuola, allora il merchandising era di là da venire…, arrivai in solitario col motorino allo stadio.
Pensate che allora al Morgagni era presente dietro alla porta lato via Emilia il mitico “curvino” realizzato in tubi innocenti dove grazie al sottopassaggio si accedeva chi in bicicletta chi in moto chi addirittura (un disabile) con la propria auto…quanto lontani erano i tempi dei tornelli e delle tessere del tifoso.
Quello era il cuore pulsante del tifo biancorosso dei cosiddetti BOYS, dove i tanti giovani forlivesi appassionati di calcio hanno avuto la propria “scuola di tifo” fatta di cori, tamburi, fumogeni, trombe, striscioni, tutto quello che poteva essere utile a manifestare la passione per i colori della propria città.
Era un entusiasmo “sano” privo di quelle depravazioni che pervaderanno successivamente gli stadi non solo in Italia.
Entrato allo stadio mentre stavo per accedere proprio al curvino mi ritrovai circondato da un nutrito gruppo di “parmigiani” che avevano usurpato il nostro feudo e fattisi minacciosamente incontro per prima cosa mi sfilarono la berretta e per seconda mi chiesero di consegnargli la sciarpa.
Al mio “ingenuo” ma fermo rifiuto fui sbattuto giù dal motorino e buttato verso la rete di recinzione dove ebbi alcune percosse.
Fortunatamente i danni fisici furono limitati, ma la cosa segnò un vero e proprio spartiacque interiore per me che andavo allo stadio a tifare per e non contro qualcuno.
Arrivato a cinquant’anni ho intatto questo ricordo che mi accompagna in tutti gli stadi in cui vado a seguire i miei amori calcistici, (…risaputo che c’è la Juve oltre al Forlì), ma la cosa più importante è che tuttora conservo quella sciarpa che domenica con emozione ostenterò orgogliosamente al Morgagni.
ANIMO FURLE’
Raffaele Montalti
Erano tempi in cui i ragazzi (avevo 15 anni…) si radunavano nelle cosiddette “compagnie” e la mia stanziava solitamente in corso Diaz proprio davanti alla chiesa di Ravaldino. Si chiaccherava ognuno seduto sul proprio motorino e il mio era un “Bravo” azzurro.
Quella piovosa domenica la ricordo perché era la festa della Parrocchia e questo fece sì che, diversamente dal solito, con gli amici ci recammo allo stadio in ordine sparso dove era in programma proprio Forlì – Parma e la cosa si rivelerà funesta per me.
Indossate berretta e sciarpa biancorossa fatte a mano dalla mamma magliaia di un mio compagno di scuola, allora il merchandising era di là da venire…, arrivai in solitario col motorino allo stadio.
Pensate che allora al Morgagni era presente dietro alla porta lato via Emilia il mitico “curvino” realizzato in tubi innocenti dove grazie al sottopassaggio si accedeva chi in bicicletta chi in moto chi addirittura (un disabile) con la propria auto…quanto lontani erano i tempi dei tornelli e delle tessere del tifoso.
Quello era il cuore pulsante del tifo biancorosso dei cosiddetti BOYS, dove i tanti giovani forlivesi appassionati di calcio hanno avuto la propria “scuola di tifo” fatta di cori, tamburi, fumogeni, trombe, striscioni, tutto quello che poteva essere utile a manifestare la passione per i colori della propria città.
Era un entusiasmo “sano” privo di quelle depravazioni che pervaderanno successivamente gli stadi non solo in Italia.
Entrato allo stadio mentre stavo per accedere proprio al curvino mi ritrovai circondato da un nutrito gruppo di “parmigiani” che avevano usurpato il nostro feudo e fattisi minacciosamente incontro per prima cosa mi sfilarono la berretta e per seconda mi chiesero di consegnargli la sciarpa.
Al mio “ingenuo” ma fermo rifiuto fui sbattuto giù dal motorino e buttato verso la rete di recinzione dove ebbi alcune percosse.
Fortunatamente i danni fisici furono limitati, ma la cosa segnò un vero e proprio spartiacque interiore per me che andavo allo stadio a tifare per e non contro qualcuno.
Arrivato a cinquant’anni ho intatto questo ricordo che mi accompagna in tutti gli stadi in cui vado a seguire i miei amori calcistici, (…risaputo che c’è la Juve oltre al Forlì), ma la cosa più importante è che tuttora conservo quella sciarpa che domenica con emozione ostenterò orgogliosamente al Morgagni.
ANIMO FURLE’
Raffaele Montalti
Davvero bella questa lettera di Raffaele che ci riporta indietro negli anni ad un calcio più ruspante e genuino ma certamente più bello di quello marcio attuale.
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RispondiEliminac'ero sempre anche io in quella curva ... sembrava di essere in trincea ... si respirava sempre qualcosa di magico ... ci sentivamo un qualcosa di unico al punto da incitare : "tribuna fighetti urlate maledetti!".
RispondiEliminagrande lele .... dovresti tornare dove era il tuo posto ........ FOEZA FORLI
RispondiEliminaAssieme al grande Fox, mio fratello Fausto, Sirotti, Gardo, Chiappano, Goberti per anni abbiamo guidato il tifo di quegli anni. I giocatori per noi erano dei miti. Da quella curva abbiamo visto i ns eroi: Luchitta, Marchini, Salvigni, De Falco, Tinti, Brustenga e avversari famosissimi: Ancellotti (proprio nel Parma), Wierkvood, Ravanelli, Albertosi, Domenghini e tanti altri. Ricordi indimenticabili di una passione che non finirà mai! Chi ha respirato quell'aria sa cosa significava. Alla faccia dei tanti parvenu da sponde per anni ostili al biancorosso del Forlì, che, già grandi, in quel periodo non sapevano neanche dove fosse il ns stadio. Dei tanti che si pavoneggiano al Morgagni ma che non hanno e non avranno mai nel cuore la storia del nostro caro, piccolo, bistrattato ma orgogliosissimo GALLETTO!
RispondiEliminabellissimo.
EliminaGrandi.... Bei ricordi in quella curva...
Eliminagrazie Pardo per avermi "nominato"...che meravigliosi ricordi e quanti altri ancora mi vengono alla mente... che tempi... ma ora siamo dei vecchi romantici e anche un po' rincoglioniti...ma ora come allora per dirla come Marione Servadei alè furlèèè
EliminaUn abbraccio a uno di noi!
EliminaNei 70 c'è stato il passaggio dal calcio visto solo come "evento-spettacolo" al calcio da molti inteso come "territorio-bandiera-branco" e da paparelli in poi qualcosa è cambiato....
RispondiEliminaAnche a me è successa una cosa simile ma a Rimini in trasferta, me ne sono fatto una ragione anche se da ragazzino covi un gran senso di rabbia per le ingiustizie...
Io son venuto poche volte nel curvino, ero quasi sempre abbonato in gradinata, a volte devo dire che era un bel vedere...
E comunque mi sembra che Raffaele lo abbia superato il trauma...;)
RispondiEliminaSuperato superato no é diventato juventino hahahaha scherzo raf
EliminaHo messo LA MAGLIA in vetrina.
RispondiEliminaGiusto per ribadire che qui non si molla. MAI.
Domani,sono sicuro,vedremo una bella partita .
Il risultato?
Qualunque esso sia i ragazzi saranno all'altezza e ci renderanno orgogliosi di loro, come hanno fatto fino ad ora, e forse e finalmente la squadra avrà la cornice di pubblico che merita.
A nome del " Club Rabbiosi Forlì " invitiamo Domani tutti i tifosi Forlivesi a indossare maglie, felpe, sciarpe, berrette BIANCO ROSSE.E per chi vuole nel settore tribuna lato monte ci si potrà pitturare il viso. COLORIAMO IL MORGAGNI E TRASFORMIAMOLO IN UN'ARENA!!!
RispondiEliminaUniti più che mai per il bene del Forli!!! VINCI X NOI!!!
Domani Ragazzi deve emergere l'ORGOGLIO da parte di TUTTI DI ESSERE FORLIVESI!!!
Eliminami piace ... ma molto molto molto!!
EliminaMarco è qualche giorno che seguo il blog. Sono do Parma tifo Parma mi piace leggervi tutti. Ma un complimento particolare a tè. Un vero piacere leggerti. Riflessivo e sportivo. Brev
Eliminagrazie mille.
Eliminagrazie mille.
EliminaPer togliere ogni dubbio saremo in 1600 . Dalla stazione andremo allo stadio con degli autobus messi a disposizione su indicazione delle autorità
EliminaSarà dura per il Parma domani al Morgagni.....!Un solo grido: FORZA FORLÌ!
RispondiEliminaTranquilli non siamo vandali. Siamo in tanti e basta. Con i nostri cori sciarpe e bandiere. Ci si vede e ci sentirete allo stadio. Ciao ultras! !
RispondiEliminaCiao Max, buona trasferta e...vinca il Galletto!
RispondiEliminaDalle mie parti c'è un posto dove fanno il galletto alla brace e birra. Buonissimo lo mangi senza posate
EliminaPerò dite in società che più birra ha il baretto in gradinata e più personalmente sarò innocuo.saremo innocui meglio scrivere così
EliminaCiao Andrea ci si vede domani in tribuna lato monte zona fornaio.Un saluto anche a Max Taglia e come dice un vecchio proverbio che vinca il galletto.Sempre Forza Forli
EliminaRenzo ti davo per perso....si zona fornaio va benissimo, credo sia già dentro lui che addobba....aaaaahhhh
EliminaMax Taglia,la birra ci sarà per voi spero a fiumi ma il galletto arrosto no.Noi siamo galletti da combattimento non da spiedo.....!
RispondiEliminaÈ davvero bello vedere lo scambio in toni pacati e un filo goliardici fra persone delle due tifoserie....peccato purtroppo che questo sport nn possa sempre offrire queste cose
RispondiEliminaRaga domani lato monte...non faccio nomi, venite a fare un po di bolgia!
RispondiEliminaDAI GALLETTO!♥
Va bene tra pochi minuti sarà domenica. Giorno della messa oggi la mia messa sarà a Forlì e quando il prete vestito di nero pardon l'arbitro darà la fine andremo in pace. Galletti abbracciati a parmigiani verso macchine pullman treno. Ma si dai voi ci mettete la piadina noi il prosciutto e Prosit. Amen.
RispondiEliminaPIDA E PARSOT,FIGA PAR TOT!Traduzione per i parmigiani : piadina e prosciutto e figa per tutti. ( In dialetto romagnolo è meglio perché fa rima)!
RispondiEliminaSempre sia lodata.
RispondiEliminaRiccardo x favore fai foto della tribuna.
RispondiEliminastendiamo un velo pietoso sul dopo partita (lato viale roma) gestito in maniera egregia dal questore o da chi per lui.
RispondiEliminaE io/noi pago le tasse !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
vergogna !!!!
stop.
Sempre più orgoglioso dei nostri ragazzi !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Senza Turchetta+Capelluppo abbiamo fermato la corazzata Barilla (senza baraye) non sfruttando un contropiede 3 contro 1 a 15 minuti dalla fine.
Peccato !!!!!!!!!!!!!
Adesso le vinciamo tutte e nessuno ci toglierà il 2° posto !!!!!!!!!
Grande Mister e Grandi Ragazzi !!!!!!!!!!
FORZA FORLI' !!!!!!!!!!!!!
Mi ricordo tempo fa che i cari tifosi del Parma erano rimasti scandalizzati e senza parole perché certi faccino rosa e come dicevano loro animali tifosi della Juventus entrarono in un bar pieno di famiglie e iniziarono a menare così in do cojo cojo....ecco oggi stendiamo un velo pietoso su questi pseudo tifosi(feccia) che incappucciati venivano verso gente con famiglia!!!! Complimenti vivissimi!
RispondiEliminaSchifato...
RispondiEliminaConcordo con tutti i commenti una bellissima giornata di sport di colori e tifo rovinata da una trentina di animali che si nascondono dietro la figura di tifosi del Parma ma che nn centrano nulla e rimangono solo animali hanno tentato di aggredire per lo più pensionati e gruppetti di persone fra i quali diversi ragazzini se non bambini...fortunatamente senza gravi conseguenze anche perché qualcuno di noi forlivesi ha saputo nn cedere a questa vera e propria aggressione da parte di animali travisati per lo più da passamontagna e diversi armati di aste.....spero che la questura faccia luce e proceda ad identificare il più possibile di loro visto la grave mancanza per arrivare fino a li
RispondiEliminaMa cosa vuoi identificare amico mio... A forli tutti fanno ciò che vogliono poi magari identificano e fermano un forlivese perché risponde male ad un poliziotto. Davvero lasciamo perdere come vengono gestiti questi eventi da noi. Un centinaio di tifosi ospiti in tribuna qua e là... Poi una ventina che cercavano lo scontro arrivati fino all ingresso dello stadio duecento metri fuori percorso... Bah... Meglio davvero non parlarne come dice massimo..
RispondiEliminaGianluca capisco il rammarico e la frustrazione per quello che è successo ero lì in quel momento è come altri per fortuna ci siamo difesi da un aggressione però sono fiducioso che diverse di quelle persone anzi animali è il termine migliori verranno identificati e il primo spero sia quello con il passamontagna giallo blu
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