giovedì 5 febbraio 2015

Il Forlì è una squadra organica?



Tra le tante cose dette ieri dal Micio in conferenza stampa, e volendo uscire dalla dicotomia leader-mercenario entro la quale rischiamo di perderci tutti quanti, mi ha colpito molto la spiegazione che ha dato Daniele della crisetta, di spirito e di gioco, attraversata dal Forlì nelle ultime due partite  (Teramo e Santarcangelo). Melandri ha detto, testuale, che i giocatori del Forlì si sono 'aiutati meno' del solito e che i reparti erano 'poco coesi' tra loro. Mi è venuto in mente il passaggio di un libro che sto leggendo in questi giorni, una raccolta di saggi sul calcio che si intitola 'La partita di pallone' (ed. Sellerio) e comincia con un pezzo bellissimo dello scrittore serbo, naturalizzato svizzero,  Vladimir Dimitrijevic, intitolato 'Il re calcio'.

(...) Ci sono squadre meccaniche, disciplinate, e ci sono squadre organiche, come il corpo umano. In queste ultime, tutto è naturale, come la quiete degli organi che chiamiamo salute. Camminando per strada, non ci curiamo del fatto che in quel preciso istante il nostro cuore pompa sangue, i muscoli si contraggono, i polmoni si dilatano. Allo stesso modo non si può costruire una squadra se non mediante una profonda capacità di compenetrazione tra l'allenatore - colui che vede la squadra, la valorizza - e, naturalmente, le individualità che la compongono. 
Ci sono direttori d'orchestra dotati di tale capacità. Io che non sono un esperto in materia di musica, constato osservando Furtwangler che egli è la somma di tutti i suoi musicisti, di tutti i loro strumenti e del messaggio che gli giunge dalla sottile alchimia della decifrazione di ciò che gli ha trasmesso un compositore per lo più già morto; che egli è l'allenatore (il significato della parola non è molto adatto), il coach (termine altrettanto improprio) che ha assorbito tutta la squadra e tutte le caratteristiche - qualità e difetti - dei suoi giocatori. 
Le grandi squadre, soprattutto quelle che menzionerò, sono fatte di amici, di compagni d'infanzia, di figli di una determinata epoca, di una classe sociale o di una nazione. L'amicizia e l'infanzia hanno un ruolo fondamentale. La squadra è un sogno, la squadra è una fede. E' come l'equipaggio di un aereo da combattimento: ognuno deve assolvere il proprio compito per la sopravvivenza di tutti, per segnare il gol evitando di incassarne. 

Probabilmente è su questo aspetto, più che sul piede invertito di Fantoni (Andrea hai ragione, non lo scriverò più neppure io) che deve lavorare Vanigli per riportare la squadra, al momento tutt'altro che organica, in carreggiata.

15 commenti:

  1. Beh un po di "organico" l'abbiamo prodotto in queste ultime partite.....ahahah dai su era una battuta.....sempre Forza Galletti!

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  2. deve riportare compattezza e coesione attitudini che si sono viste nella trasferta vittoriosa di pisa ( tra l'altro l'unica e con una delle prime in classifica) e che poi sono scemate nelle ultime due gare disastrose ... p. s. : e sperando di riavere tutta la rosa al completo.

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  3. A Pisa abbiamo giocato come sempre, abbiamo avuto solo il culo di parare un rigore e di non subire gol nel primo tempo quando eravamo schiacciati completamente dentro la nostra area: non fosse stato per il colpo di fortuna di Pisa, a quest'ora saremmo ad 1 punto in 5 gare.

    La squadra non è scollegata solo dalla partita di Teramo...aveva già iniziato ad esserlo alcune settimane prima.

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  4. La squadra purtroppo si è scollegata col cambio di allenatore...

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  5. Media punti Rossi: 1,2 in 18 partite
    Media punti Vanigli: 0,8 in 5 partite
    Detto questo giudicare il nuovo allenatore dopo 5 gare due delle quali a Pisa e Reggio Emilia mi pare una imprudenza. Personalmente non ho ravvisato grosse differenze nella 'organicità' del gioco del Forlì col cambio di allenatore, né in meglio né in peggio. E questo, considerata la pochezza che lo precedeva, non depone a favore di Vanigli.

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    1. Quindi convieni anche tu che cambiare allenatore, se non è stato controproducente, sicuramente finora è stato INUTILE.

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    2. Per ora lo dicono soprattutto i numeri.

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  7. non sono assolutamente d'accordo ... a pisa abbiamo fatto una partita completamente diversa da tutte le altre ... reparti compatti pressing a tutto campo difesa alta in linea ed atteggiamento ultra offensivo ... solamente i primi minuti sino al calcio di rigore abbiamo subito la loro supremazia poi la partita la condotta il forli ... anche i quotidiani di pisa del giorno seguente descrivevano di una gara sorprendente da parte nostra ... e poi perchè che c**** il rigore parato?? ... mah sempre commenti poco equilibrati sia quando si vince che quando si perde ... e poi basta col paragonare il lavoro di due allenatori completamente diversi tra loro ... è retorico e noioso.

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    1. I commenti (e gli insulti allo stadio) poco equilibrati sono quelli che sono sempre stati indirizzati a Rossi: allora il Forlì faceva le sue oneste partite coi pochi mezzi a disposizione e, bene o male, se la giocava alla pari con tutte.

      La buona partita del Forlì a Pisa (il pressing di cui parli tu) si è vista solo nel secondo tempo, soprattutto dopo essere passati in vantaggio: si sa che è più facile giocare quando è l'avversario a dovere fare la partita, ed a Pisa la gara è toccata sempre farla al Pisa, anche sullo 0-0.
      Ho visto le interviste dei giocatori pisani nel dopo-gara che commentavano il loro primo tempo affermando che avrebbero dovuto già essere in vantaggio di due o tre gol all'intervallo...ed avevano ragione.
      Poi nel secondo tempo sono un po' calati loro, e noi abbiamo avuto l'invenzione dei due solisti là davanti...altro che gioco di squadra.

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  8. Condivido, il Forlì a Pisa, ha fatto una bella partita, soprattutto nel secondo tempo, chi dice il contrario, o è di parte, o non ne capisce! ma questo........ si sa!
    io sinceramente credevo ad un mercato molto più incentrato a rafforzare il centrocampo, e a un contributo importante da parte di Arrigoni, a questo punto non capisco il suo ingaggio, spostare la macchinetta delle bibite, non mi pare un azione così strategica !!!

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    1. Difatti ho parlato del primo tempo in cui il Pisa ci aveva completamente dominato: non del secondo tempo in cui, grazie alle ripartenze ed a qualche contropiede, siamo riusciti a tenere il baricentro del gioco un po' in avanti dando respiro alla difesa.

      I problemi da quando c'è Vanigli li abbiamo quando dobbiamo attaccare e fare la partita, nelle ultime 4 gare in cui abbiamo dovuto rincorrere non abbiamo cavato un ragno dal buco e abbiamo segnato un solo gol...ditemi voi dove si può arrivare quando si segna la miseria di un gol in 4 partite; con Rossi si segnava nettamente di più.

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  10. Mi spiegate a cosa è servito tagliare Guidi, prendere Morga, e con i soldi risparmiati prendere Arrigoni, che a parte portare il nome e spostare le macchinette del caffè, mi sembra di capire che:
    1) non si è occupato di mercato perchè lo hanno fatto ancora Pedroni e Bergossi
    2) non vuole più allenare nè dare consigli e/o dritte a Vanigli...
    Allora mi chiedo..a fronte della spesa...che ritorno ne abbiamo ? qualè il ''valore aggiunto'' ??
    Non era meglio con quei soldi prendersi un altro giocatore ??
    mah...misteri del calcio!!

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    1. Infatti credo anch'io che prendere un allenatore di valore e di esperienza come Arrigoni per poi fare allenare la squadra a Vanigli, non abbia molto senso logico. Ma tant'è, questa (per ora) è la scelta della società: poi secondo me se i risultati continuassero ad essere negativi, a mio avviso la società non ci metterebbe molto a 'chiedere gentilmente' ad Arrigoni di riaccomodarsi in panchina...

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