venerdì 4 gennaio 2013

"Il mio karaoke biancorosso"



Ricevo e pubblico, commosso.


Carissimo Fantini,

Sono onorato dall'essere stato citato nei tre momenti più emozionanti che hanno caratterizzato questo 2012 che è terminato con la promozione del Forlì in quella che per noi più attempati sarà sempre chiamata la serie C(2).
Ho sempre pensato di scrivere di questa mia breve ma intensa esperienza nel Forlì, ma fino ad ora non avevo mai trovato ne il tempo ne (ammetto) il pretesto, ma oggi mi fai “un assist” per  raccontarla.
Quando nell'estate del 2010 fui contattato da Franco Maltoni per chiedere se potessi essere interessato ad affiancare “il mitico Boa” come massaggiatore nella prima squadra della mia città mi sembrava quasi una presa in giro. Poi più passava il tempo ed i contatti si facevano più serrati capii che non si trattava di un sogno.
La prima cosa che feci fu quella “di dimettermi” da massaggiatore/dirigente della Tre Martiri 1949 in 3^ Categoria che avevo contribuito nel mio piccolo insieme a quello dell'ancora non On. Pini in primis e di altri amici a far continuare a vivere dopo la morte dell'indimenticabile Gino Bertaccini, il cui ricordo cerco di tenere vivo grazie anche al sito.
Poi inizio l'avventura vera e propria al seguito del Forlì, dove ritrovai Cortesi Giancarlo mio primo allenatore nei pulcini della Sammartinese dove giocai, o meglio riusci ad andare in panchina quando mi andava bene, il mio primo anno insieme a Vanigli Richard.
E cito doverosamente subito il mister Attilio Bardi, la persona che più mi ha dato dal punto di vista sia umano che sportivo da quando bazzico il mondo del calcio.
Ricordo il mio esordio in panchina in casa contro il Cesenatico, che nonostante la secca sconfitta, ricordo sempre con estremo piacere avendo visto giocare in ogni modo per i primi 25 minuti il Forlì da “lezione di calcio”.
Terminata la stagione, sapendo delle ambizioni della Società non credevo sinceramente più nemmeno in una mia riconferma, ed invece eccomi di nuovo lì all'inizio della stagione 2011-2012.
E' stato bello poter condividere con quello splendido gruppo gioie e dolori, critiche ed elogi, fino ad arrivare a quel fantastico pomeriggio in casa contro il Ravenna.
Per chi come me fin da bambino è cresciuto con “l'onta di Varese da lavare”, per chi come me ogni volta che uscivano i campionati andava da tifoso a vedere se l'ultima giornata di ritorno era o meno in casa per poter eventualmente festeggiare la promozione tra le mura amiche del Morgagni, per chi come me ha dovuto ascoltare la diretta via radio del ritorno della finale di Coppa Italia (ricordo insieme all'amico, ora anche giornalista Claudio Bulgarelli ) perchè a Forlì non ci si muoveva nemmeno in occasione di un tale forse irripetibile evento, per chi come me ha visto le altre Romagnole surclassarci e batterci quasi regolarmente sui campi da gioco, per chi come me ha sempre tifato SOLO Forlì.
Ebbene per chi è come me, e credo non siamo in pochi, quella giornata era ed è stata davvero speciale.
Non sono megalomane, ne presuntuoso, chiunque mi conosce può tranquillamente testimoniarlo, ma al gol di Pezzi, in quella corsa liberatoria prima visibile alla pagina web  a 1 minuto e 33 secondi in poi, mi sono sentito addosso o meglio di correre insieme a tutti quelli che Amano il Forlì e che come me sognavano da sempre quel momento e di poterlo condividere così vicino alla squadra.
L'abbraccio con Pezzi è poi stato un momento davvero intimo, non solo perchè avevo predetto a Francesco della cosa, ma perchè ritengo di esserli stato sempre vicino nei momenti più difficili di entrambe le stagioni.
Della festa promozione invece mi piace ricordare su tutto la maglietta con su scritto “GRAZIE GINO ( Bertaccini ) C(i) SONO ANCH'IO” che ero sicuro, visto il meraviglioso gruppo creatosi sotto la guida di Mister Bardi, che avrei indossato per festeggiare la vittoria del campionato,tanto da commissionarla e farla realizzare in data 28/03/2012, conservo ancora la fattura a mo di testimonianza della cosa.
Tanti altri piccoli aneddoti e curiosità avrei poi da raccontare ma come è giusto che sia certe cose devono rimanere all'interno dello spogliatoio e nel proprio cuore.
Un grosso “in bocca al lupo” a tutta la società per un futuro sempre più roseo e pieno di soddisfazioni umane e sportive.

Roberto Brunelli alias Fiorello

8 commenti:

  1. Carissimo Roberto,
    ho letto con gli occhi e il cuore colmi di commozione la tua preziosa lettera.
    Ricordo ancora tutti gli episodi che hai citato e soprattutto, ma non solo, la radiocronaca di Varese.
    Per quelli come te (e come me) che riescono a entusiasmarsi solo davanti alle casacche biancorosse e che ammettono con orgoglio che la loro squadra è il Forlì, semmai Juventus, Milan e Inter sono solo simpatie (del calcio minore), credo che il momento attuale sia uno dei migliori della vita biancorossa. Al di là della categoria finalmente sugli scranni del potere di Viale Roma siedono un gruppo di uomini che, come noi, sono prima tifosi poi dirigenti e forse proprio in questo derivano alcuni dei (pochi) errori compiuti fino a questo momento.
    Guardo il futuro con fiducia e convinzione, anche perchè guardandomi attorno nella nostra Romagna mi sembra che le altre, sempre superiori al nostro Forlì stanno navigando in acque difficili. Vedere giovani e anche il tifo organizzato mi riempie di speranza sulla possibilità che si possa costruire (anche se ci vorranno tempi e risultati ancora migliori) una base che possa sostenere un impegno in grado di ritornare a farci sognare, perchè sono i sogni il vero ossigeno dei tifosi biancorossi.
    Spero di rivederti prestissimo al Morgagni
    Claudio Bulgarelli

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  2. grazie di tutto Roberto !
    complimenti.

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  3. Roberto non ti conosco ma ti ho sempre visto in panchina e mi sei sembrato da subito una persona simpatica!! e dopo questa lettera ne ho la conferma!! complimenti! Anche io come te vedo solo BIANCOROSSO!! il resto non esiste!

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  4. Scusate ma si parla sempre che ci sono poki soldi, o quali potrebbero essere nuovi sponsor....be ma nessuno ci ha pensato??? oltre alle banche chi è che non ha mai la crisi?????????? LE FARMACIE!!!!!!!!!! a Forlì c'è il gruppo COROFAR oppure altri che non conosco...be questi si che sarebbero OTTIMI SPONSOR!!!!!!!!!!!! è solo un'idea...........

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  5. Il gruppo corofar è una cooperativa di soci che investono i soldi ' accumulati' in azienda!! Lascia perdere, o li danno in beneficenza o li investono in macchinari!!! Se aspetti i soldi dal corofar.....campa cavallo!!!
    Ps io ci lavoro

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  6. Ah dimenticavo è una cooperativa di soci che sono i farmacisti stessi quindi se aspetti soldi da loro lascia perdere!
    Oltrettutto ora piangono la fame anche loro!!!

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  7. no va be intendevo fare solo un esempio e mi è venuto in mente quel nome....però immagino che loro abbiano poco da piangere e che oltre al corofar ci possa essere qualcun'altro che fossa fare da sponsor

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  8. Aridatece er Fiorello !

    Ma dove è finito Fiorello ???

    Il suo entusiasmo travolgente ci può servire nel prossimo campionato dove ogni partita sarà una finale !!!

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