La proposta più significativa dell'ultimo Consiglio Direttivo della Lega Pro (venerdì scorso a Firenze) l'ha fatta il presidente dell'Aversa Normanna Giovanni Spezzaferri: far giocare le partite di Prima e Seconda Divisione la domenica alle ore 18, in modo da evitare la contemporaneità col calcio di A.
Nessuna novità di rilievo sulla riforma dei campionati: ai vertici della Lega aspettano iscrizioni e deferimenti sul calcio scommesse prima di muoversi.
Ah, tutti i tesserati compresi quelli del Forlì firmeranno la prossima stagione un codice etico, la cui stesura è affidata a 'professionisti di alto livello' tra cui Mario Sconcerti e Fiona May.
Giocare le partite alle 18 una proposta sconcertante che in termini pratici non porta nessun vantaggio, solo svantaggi:
RispondiElimina1) Giocare tutta la stagione praticamente con la luce artificiale, tanto poi paga Pantalone.
2) Uscire di casa con il buio d'inverno con le intemperie dopo un pomeriggio in casa sul divano scoraggierebbe parecchi, figuriamoci quelli che si sono sorbiti la partita di serie A.
3) Ritorno dalle trasferte ad orari improponibili per i tifosi che odierebbero ancora di più il lunedi.
Per i giocatori accorciare un lunedì di meritato riposo.
Secondo me una soluzione che non porta alcun vantaggio, anzi il contrario più spese e meno spettatori, lasciamo questi orari a sport che si svolgono al coperto.
Saluti Carlo.
e il ravennamerda in eccellenzaaaaaaaaaa!
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