venerdì 18 dicembre 2015

Quei bravi ragazzi


Stamattina una rappresentanza del Forlì (Gadda, Cammellu, Nocciolini, Capellupo, Adobati, Turchetta. Hai detto niente) si è recata all'Emporio della Solidarietà della Caritas, in via Lunga 43. I ragazzi sono stati guidati da Francesco Zamagni alla scoperta di un mondo che tutti conosciamo ma non tutti abbiamo visto da vicino. Ed è una cosa parecchio diversa.

Alla fine il Forlì ha lasciato alla Caritas una busta con una colletta raccolta dai giocatori nello spogliatoio e anche un sacco pieno di vestiti. E' niente, certo, ma è anche tantissimo.

4 commenti:

  1. Condivido ogni attività che la prima squadra opta per farsi conoscere e per diventare sempre più parte integrante della comunità. Una squadra amata dalla gente è una squadra sostenuta dalla città! A mio avviso. ....

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  2. purtroppo per molti di loro come per molti di noi sono solo episodi ... l'amore cartitatevole o la carità amorevole sono virtù che ognuno di noi ha dentro ma che spesso assopiscono o che cerchiamo di regolare a seconda del nostro stato socio-economico ... più un individuo possiede più incredibilmente aumenta l'avidità ... più un individuo ha meno più si avvicina o addirittura sente su la sua pelle un qualcosa che prima o poi potrebbe appartenergli e involontariamente aumenta la sensibilità verso certi ceti sociali ... l'avidità antropologicamente nasce probabilmente con la nascita e crescita dei confini che a loro volta sviluppano il senso di proprietà e possessività e paura dell'altro ... questa mia considerazione è chiaramente alquanto generalizzata ... tutto passa attraverso la propria coscienza individuale.

    comunque bravi ... fa sempre piacere notare questo tipo di sensibilità.

    .. e speriamo che siano sensibili anche a noi tifosi domani pomeriggio ;))

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