mercoledì 14 ottobre 2015

Una telefonata ti allunga la vita



Ricevo e pubblico una lettera di Pardo. E' successo che sabato scorso al 'Morgagni' l'involontario autore del 'Sarà Franco' ha arditamente chiesto a Rossi, incrociato in tribuna, di partecipare alla festa del 25 ottobre. L'ex mister del Forlì - contestato quand'era in panchina un giorno sì e l'altro pure, non sempre con toni amichevoli, spesso dallo stesso di cui sopra - non l'ha presa bene, e si capisce. Aveva parecchie ragioni se non tutte. Poi però, ieri, ha richiamato Pardo. E la faccenda è finita bene.



Il calcio, a volte, può dividere. E' vero che lo sport dovrebbe fare il contrario ma a volte succede. Non è la prima volta e non sarà, di certo, l'ultima. Sto preparando il ventesimo anniversario dello storico Forlì-Milan di Coppa Italia. Un'avventura mai vissuta da una squadra di serie C (uno o due) capace di battere una squadra di Serie B (Foggia) e A (Piacenza) per poi incrociare i tacchetti col Milan di Capello, Baresi, Madini, Savicevic e Tassotti! Della mitica squadra che arrivò a tanto, guidata da un condottiero unico ed entusiasta come Franco Bonavita, oltre a Kalle che vinse le due prime gare ma non giocò, per una rara squalifica, proprio la sfida col Milan, faceva parte Roberto Rossi dal quale mi hanno diviso, durante il periodo in cui ha allenato il Forlì, mesi di polemiche ed incomprensioni. Certo è che la ferita dell'esonero di un grande amico come Attilio Bardi, per me ingiustificata, non ha aiutato la sintonia con Rossi. Al quale non ho risparmiato anche aspre critiche sul gioco della squadra che, comunque, si salvò anche se in una maniera irripetibile. L'altro giorno, pur sapendo di rischiare di beccarmi il suo risentimento, ho preso il coraggio a due mani ed ho chiesto al mister di partecipare alla manifestazione in programma il prossimo 25 ottobre, proprio a Cesena, quando il Forlì affronterà il suo Romagna Centro. Come temevo in Rossi sono riaffiorate le tensioni di quei giorni che si prolungarono sino al momento del suo esonero. Senza dubbio, e non a torto, avrà pensato che una percentuale del non amore coi tifosi ricadeva sulla mia persona e di conseguenza la sua risposta è stata poco diplomatica. In quel momento mi presentava il conto. Dal suo comprensibile punto di vista. Un conto che mi ha ferito. Ma il bello doveva ancora venire. Ed è arrivato tramite il cellulare quando, con una telefonata, Roberto Rossi mi ha proposto di "mettere una pietra" sopra le vecchie diatribe e stringerci la mano. La sua voce era sincera e in quell'istante mi son detto: Franco questa è un'occasione. Non sbagliare. Mi sono sentito molto contento e gli ho detto che quella, non facile, telefonata gli faceva molto onore. Ci siamo abbracciati a distanza! Domenica 25 sarò contento di festeggiare con lui e con gli altri "Eroi" di quel giorno. Lo sport a volte divide. Poi però ci si può ritrovare e, magari, diventare amici!
Franco Pardolesi

6 commenti:

  1. scusate tanto il fuori tema .......

    Fabio (o chi altri) se sei allo stadio, ci aggiorni ???!?!!?!?
    grazie !!!!!!!
    FORZA FORLI' !!!!!!!!!!!!

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  2. Rossi ha confermato una volta di più di essere un grande uomo, prima ancora che essere stato un grande centrocampista ed un buon allenatore.

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  3. Dopo la 'bellissima' partita persa oggi contro lo 'squadrone' correggese sono rimasto davvero senza parole.

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  4. Prestazione stranissima oggi....1° tempo chiuso in vantaggio è giocato sufficientemente 2° tempo da incubo, sempre secondi sul pallone presi sempre fuori tempo sulle fasce anzi direi disastrosi (un pochino di esperienza ci voleva Fantini e cola???? )
    Sembrava che la squadra non fosse nemmeno scesa in campo al 60° eravamo senza benzina come del resto poi tutto il secondo tempo!

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