giovedì 14 maggio 2015

Il destino fa le capriole?



Secondo me è Ciccio Morga l'uomo del destino. Sbaglierò ma da quando è arrivato intravvedo nel ragazzo dalle superflue capriole qualcosa di specialissimo, qualcosa che me lo farà ricordare fra vent'anni. Due rigori più inutili che altro non fanno una prova, ma gli indizi aumentano: a San Marino è entrato bene, col Pisa è stato tra i migliori finché si è giocato a pallone e col Savona con ogni probabilità l'Emilio non sarà della partita. Ergo, la coppia d'attacco sarà quella già affiatata che vedete sopra.

17 commenti:

  1. può darsi che tu abbia ragione ... in effetti anche se non ha una tecnica sopraffina ha dimostrato di fare reparto quasi da solo e un attaccamento alla maglia come pochi ... le capriole secondo me fanno intravedere energie da vendere ... e non dimentichiamoci che con un suo goal ingiustamente annullato saremmo salvi ... VAI CICCIO FACCI SOGNARE!!

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  2. Concordo con Marco. Aggiungo che per come la vedo io la grinta e l impegno che mette morga me lo fa preferire a molti altri. VAI CICCIO FACCI SOGNARE!!

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  3. A me Morga è piaciuto molto col Pisa, pur con tutte le attenuanti del caso..oltretutto si è preso il pallone del rigore dimostrando di non avere paura di rimetterci..VAI CICCIO FACCI SOGNARE!!

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  4. La penso come te Riccardo!! E dico anche che, se nelle ultime 3 partite, tutti quanti avessero avuto la metà della grinta di Ciccio Morga, non saremmo ai play-out!!

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  5. Sul fronte grinta e impegno è encomiabile.....sicuramente nn è un ragazzo stupido e vive male pure lui la sua situazione di attaccante con tre centri in due anni dei quali sappiamo come.....ma proprio per questo ci crede e mi piace

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  6. Io ho sempre visto bene Morga tutte le volte che è entrato in campo: forte di testa, lotta e conquista i lanci lunghi dalla difesa, e quando non ci riesce subisce il fallo del difensore. Fa salire la squadra con il suo agonismo e la sua prestanza atletica: in questo senso sarebbe più complementare lui per fare coppia con Melandri o Docente, i quali sono entrambi attaccanti di movimento.
    A mio avviso l'acquisto più azzeccato del mercato di gennaio.

    Mi auguro che Docente rientri almeno per il ritorno, ma credo che con Morga e Melandri siamo in buone mani. Non vedrei male per la gara di ritorno un tridente Docente-Morga-Melandri.

    Inoltre, come giustamente ha ricordato Marco, col suo gol regolare annullato contro il Prato, ora non saremmo ai Play-Out.

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  7. Il nuovo capitolo della farsa pro Piacenza si terrà il 20 maggio.

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  8. Il nuovo capitolo della farsa pro Piacenza si terrà il 20 maggio.

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    1. Che regole assurde: rendere possibile un ricorso del genere a stagione conclusa ed a pochi giorni dall'inizio dei Play-Out, rende l'idea di come è gestito il calcio in Italia...
      Poi qualcuno se la prende coi giocatori che non si impegnano nelle ultime partite, come se fosse il problema principale... sorrido.

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    2. Visto il Marciume che cola gli faranno vincere i play out col malcapitato di turno.
      Saluti Carlo.

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  9. Piccole riflessioni in attesa dei Play-Out:

    - il Cesena è retrocesso, e se ci salveremo, l'anno prossimo avremo solo un gradino di distanza dagli indiscussi padroni calcistici della Romagna. Quindi se vinceremo i Play-Out la festa sarà doppia, non come lo scorso anno quando la nostra promozione venne 'oscurata' dalla serie A dei bianconeri.


    - Guardo le città (?) che militeranno in serie A nella prossima stagione: Carpi 70.000 abitanti, Empoli 48.000 abitanti, Frosinone 46.000 abitanti, Chievo (frazione di Verona) 2.500 abitanti...

    Noi forlivesi (118.000 abitanti) siamo qua pronti ad esultare di gioia per una miracolosa salvezza in terza serie, e grideremo al miracolo se si dovesse verificare. Tutto ciò mette un po' di malinconia.

    Mi piaceva più il calcio degli anni '60'-'70-'80 (che non ho mai vissuto per motivi anagrafici) in cui contava anche l'apporto economico derivante dal pubblico allo stadio (e quindi le grandi piazze erano favorite): ora gli incassi del pubblico sono irrilevanti, contano solo gli sponsor e l'imprenditore locale magnate che vuole farsi bello e avere visibilità.
    So che è antisportivo dirlo, ma le frasi di Lotito intercettate esprimevano un concetto veritiero: è ridicolo che in A figurino le squadre di cui sopra, mentre piazze come Pisa, Salerno, Bologna, Bari, Messina, ecc. siano relegate in campionati inferiori.

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  10. Mi ero scordato anche di citare il Sassuolo (41.000 abitanti...), presente stabilmente già da diversi anni nella massima serie.

    In pratica la serie A italiana sta diventando la serie delle piccole città.

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  11. Non vedo e non capisco il perché una squadra di una città piccola, o di una frazione,anche solo di 2.500 abitanti, deve essere bistrattata dalla serie A solo per un fatto di numero di abitanti! Non trovo per niente ridicolo che squadre come Pisa , Messina, Bologna, Bari , Messina , Salerno ecc siano rilegate in categorie inferiori rispetto a squadre di città o frazioni sopracitate, per il semplice fatto che sul campo hanno dimostrato di essere nettamente inferiori a quest'ultime!! Il Carpi , 70.000abitanti ,che ha un Monte ingaggi TOTALE di 3 Milioni di Euro, ha DATO 14 PUNTI di distacco al Bologna , 386.000 abitanti e un monte ingaggi TOTALE di 20 milioni di Euro, perché i suoi giocatori (da 40 mila euro all'anno) sono stati più bravi di quelli del Bologna, punto! Nel gioco del calcio ,solitamente,il più bravo vince e (mi scuso per il francesismo) fanculo se la città di appartenenza della squadra ha 3 , 5 , 70 o 2 miliardi di abitanti! Decide il campo e basta! E se allo stadio c'è poca gente non è per colpa delle piccole realtà sicuramente, ma bensì di chi sequestra la bottiglietta d'acqua col tappo al bambino e poi fa entrare delinquenti con razzi , bombe fumogeni e mazze che fanno quel cazzo che gli pare senza che gli venga fatto nulla!!!

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    1. Sono d'accordo anch'io con quanto scritto da Keeper, ma quanto volevo sottolineare io era un altro concetto, cioè il fatto che oramai gli incassi al botteghino ed il pubblico allo stadio non contano quasi una benemerita cippa:

      - il Sassuolo è in serie A da anni non perchè è stato bravo nella scelta dei giocatori, ma perchè dietro ha la Mapei di Squinzi, il leader di confindustria...quindi soldi a palate.

      - Il Chievo è in A da anni grazie ai dobloni della Paluani, non perchè sono bravi a scegliere i giocatori.

      E comunque il calcio alla lunga deve recuperare anche le grandi piazze di provincia, e non mi riferisco a Milan, Juve, Roma, ecc., ma alle città di medio-grandi dimensioni come quelle già citate come Livorno, Bologna, Salerno, Messina, ecc.... e tra queste potrebbe esserci anche il Forlì un domani, non essendo affatto una città piccola.

      Se in serie A iniziano ad abbondare squadrette quasi di paese, significa a mio avviso che c'è qualcosa che non va...significa che il calcio è meno credibile se nelle grandi città non ci sono più grossi investitori, ed invece questi investitori si trovano più facilmente a volere spendere in piccole realtà.

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  12. Tutto giusto! Infatti io punto alla Champions League!! Ah ah ah

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