giovedì 26 febbraio 2015

Kalle si nasce



Eccola qua.

11 commenti:

  1. Tutto giusto ma ora dopo tante belle parole espresse in tutte le conf. stampa, dopo i mille buoni propositi fatti da giocatori e staff é veramente ora di dare una svolta! Basta alle belle parole e fuori gli attributi! TUTTI!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. hai ragione in pieno !
      Vanno benissimo tutte le belle parole di questa settimana ma oggi i ragazzi in campo devono tirare fuori le PALLE !!!!!
      Concentrati, cattivi, grintosi, ogni palla è quella decisiva !!!!!
      carica Forlì !!!!!!!!!!!!!!!!!!

      Elimina
  2. - La prima regola di Ancona-Forlì è NON servire assist agli attaccanti avversari in area di rigore.

    - La seconda regola di Ancona-Forlì è NON servire mai assist a nessun giocatore avversario sulla nostra trequarti di campo.

    - La terza regola di Ancona-Forlì è giocare alti, fare tanto possesso palla e tenere il più a lungo possibile il gioco nella metà campo avversaria: così facendo si rischia di meno in difesa e si hanno più opportunità offensive, due piccioni con una fava.
    Il contropiede è un'arma tattica da usare solo in certi momenti della gara, ma non può essere una strategia con cui impostare tutte le trasferte già dai primi minuti.

    E soprattutto domani dateci dentro con l'agonismo: a Forlì non vogliamo retrocedere subito il primo anno, dopo 30 anni di attesa...meno fronzoli e passaggi di prima, e più sostanza:

    DAI CAZZO!!

    RispondiElimina
  3. Filippo notizia di servizio: il Forlì gioca basso. Giocava basso con rossi e gioca basso con vanigli. È una scelta, logica, dettata dalle carateristiche dei giocatori

    RispondiElimina
  4. Le notizie di servizio fanno sempre comodo, a volte sono necessarie....

    RispondiElimina
  5. Però il non servire assist agli avversari è cosa buona e giusta. Sarebbe ora.

    RispondiElimina
  6. Avevo notato che il Forlì ha sempre avuto la tendenza a giocare basso (con Rossi un po' meno che con Vanigli): ma secondo me è una scelta sbagliata e controproducente con qualsiasi tipo di giocatori.
    Per come vedo il calcio io, giocare alti offre sempre più vantaggi rispetto ai presunti svantaggi: e questo vale sia per le squadre più deboli, che per quelle più forti.

    Giocare bassi espone molto di più alle palle vaganti, ai rimbalzi casuali, agli inevitabili errori difensivi che qualunque squadra commette prima o poi: in sintesi, chi gioca basso va in cerca di rogne, oltre ad offrire una immagine timorosa e debole.

    Su questo argomento però si può anche non essere d'accordo...ognuno ha il suo modo di intendere il calcio, ed io preferisco da sempre le squadre che rischiano di fare un gol in più degli avversari, piuttosto che quelle che cercano di prenderne uno di meno.

    RispondiElimina
  7. P.S. giusto per fare capire meglio la mia filosofia calcistica, per me il più grande allenatore di tutti i tempi è stato il romagnolissimo Arrigo Sacchi.
    Il miglior calcio di sempre l'ha giocato il Barcellona di Guardiola, ma poteva schierare tutti i migliori stranieri disponibili: Sacchi insegnò calcio con soli 3 stranieri.

    Cito una sua frase saggia: " Anche le squadre deboli tecnicamente come singoli giocatori, non ottengono alcun vantaggio da un atteggiamento chiuso sulla difensiva: se hai degli scarponi in difesa, perdi anche se ti rinchiudi nella tua area..."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando sei inferiore nell'uno contro uno ogni filosofia , giocare alto o basso conta poco, l'unico è l'atteggiamento, concentrazione, grinta, pressing, arrivare prima sulla palla e partire con la massima velocità.
      Saluti Carlo.

      Elimina
  8. E ora che sappiamo tutta sulla filosofia di calcio di Filippo, possiamo finalmente stare tranquilli :D

    RispondiElimina

Dì la tua