martedì 19 agosto 2014
Le mosse per Jidayi
Difficilmente il Novara sarà riammesso in serie B. Ieri il consiglio federale ha stabilito infatti che per la scelta della ventiduesima squadra vale il comunicato 171/a, il quale indicava tra i criteri per l'impossibilità di essere ripescati l'aver scontato penalità nelle ultime due stagioni. E il Novara ha avuto un problema con l'Irpef. Ora a noi del destino del Novara interesserebbe quanto quello del Coccolia: zero. Non fosse che in azzurro veste uno dei beniamini del Morgagni (e di Rossi), alias Christian Jidayi. La domanda è: se il Novara resta in Lega Pro è ugualmente disposto a lasciare andare in prestito il suo colosso difensivo? Risposta: sì.
Mister Toscano non lo vede. Non l'ha fatto giocare in coppa e neanche se l'è portato in panca. In aggiunta a questo Christian 'spinge' per tornare a Forlì. Che non è Barcellona ma resta una città godibile, pacifica e nella quale ha radicato qualche amicizia. Con Rossi il rapporto è buono. Insomma, come si dice in questi casi il Forlì fa leva sul 'gradimento' del calciatore (squalificato per le prime due). Un rigore a porta vuota allora? Non proprio. Perché l'armadio in questione percepisce uno stipendio annuo da capogiro, attorno ai 90k. Cifre sconosciute in viale Roma. E stavolta il Novara, che la scorsa estate 'mollò' Jidayi chiedendo al Forlì di pagare solo il minimo sindacale (18), pretende un contributo maggiore, attorno alla metà dello stipendio del calciatore. Ancora troppo. Ecco perché Menegatti temporeggia. Aspetta che si avvicini il 31 agosto, ultimo giorno per le compravendite. Solo allora alzerà per l'ultima volta l'asticella: in tasca ha un assegno da 25-30mila euro. Basteranno? A Forlì sono convinti di sì.
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