Non sono andati a vedere. I soci del Forlì, che anche ieri si sono incontrati in sede per parlare dell'argomento Adinolfi, hanno continuato anzi rinforzato la linea della fermezza. Se ieri avevano ricordato all'ex deputato Pd che per trattare il Forlì servono 'credenziali morali' (?), e gli avevano fatto sapere che no, un fax firmato nel quale si espone una 'manifestazione di interesse' non è serio, nel tardo pomeriggio di oggi hanno inviato ai giornali il comunicato che leggete sotto, nel quale spiegano che comportandosi come Adinolfi (cioè essere interessati al Forlì, chiedere un incontro, ricevere la domanda di una richiesta scritta, redigerla e inviarla tramite fax) “si corre il rischio di essere considerato non credibile e soltanto alla ricerca di visibilità”.
Quando si fa una
manifestazione di interesse occorre sapere che la stessa va inoltrata seguendo
regole codificate che sono il rispetto della riservatezza, della trasparenza e
la doverosa offerta di garanzie di ogni tipo".
"Quando queste
regole non vengono rispettate, chi manifesta interesse corre il rischio di
essere considerato non credibile e soltanto alla ricerca di visibilità."
La società conferma
la propria disponibilità, come a sempre fatto, a valutare qualsiasi tipo di
offerta che le dovesse pervenire nel pieno rispetto delle sopradette regole e
in grado di garantire al Forlì fortune e successi migliori.
Il presidente Romano
Conficconi
Io non capisco, davvero. Ma la questione ormai mi pare chiusa: voi vi mettereste a trattare con qualcuno che senza conoscervi e solo perché gli avete detto che siete interessati alla sua auto, casomai volesse venderla, vi dice che non siete credibili, poco seri, non avete le credenziali morali e volete solo farvi pubblicità? Io no di certo.
Il Forlì resta ai forlivesi che l'hanno riportato nel calcio professionistico mettendoci tanti soldi loro. Personalmente non smetterò mai di ringraziarli. Ma non smetterò mai più di chiedermi cosa sarebbe successo se Adinolfi, che non è un rabazziere ma un giornalista stimato (ieri mattina per dire era ospite a La7, un paio di sere prima a SkyTg24) oltre che ex deputato col Pd, avesse davvero comprato il Forlì insieme agli imprenditori italo-svizzeri di cui ha parlato e alla persona che leggerete domani sul Carlino.
ma chissá cosa si sono detti veramente....magari stanno preparando un grande Forlí x il prossimo anno!! però ora LA COSA PIU IMPORTANTE É SALVARSI!! questi discorsi verranno poi, non è ora il momento e qui la societá ha ragione!! se domenica perdi di cosa parliamo???? ?del nuovo gruppo di imprenditori??? non credo proprio!!!
RispondiEliminaAl giorno d'oggi chi investe nel calcio al 99% dei casi ha interesse mediatico/ economico e a poco frega la questione 'tifoso/presidente'!
RispondiEliminaVedi Oliveti , Campedelli, tohir!!!
L'1% di questi imprenditori ( cioe' coloro che al Forli' ci credono davvero) li abbiamo gia'!!!
Molto sommessamente mi permetto di dire che questa non era certo la settimana giusta per fare esplodere questa roba. E aggiungo anche ( molto umilmente) che anche tu Fantini hai forse calcato troppo la mano. Se domenica prossima non si vince sono tutti altri i discorsi da fare. Altro che Adinolfi. E sta roba distrae solo dall'obiettivo che deve essere il primo e in assoluto nelle teste di tutti al 100 per 100. Queste valutazioni, questi scoop dovrebbero venire fuori quando si ha ormai la quasi certezza di essere in Lega Pro Unica e non ora che abbiamo ancora mezzo piede in serie D. O no?
RispondiEliminaCapisco l'appunto e lo accetto. Non era la settimana giusta. Ma devi anche capire me: la notizia era grossa, molto grossa. E quando sarebbe stata la settimana giusta? Da qui alla fine saranno tutte così, delicatissime, anzi sempre di più. Avrei dovuto aspettare maggio e il mio lavoro a un certo punto è dare le notizie, non gestire l'ambiente.
EliminaGiusta obiezione, grazie. Capisco.
EliminaSe uno ha progetti credibili e voglia di fare calcio e ha soldi da spendere lo fa anche partendo dalla serie D, il resto sono tutte favole.
RispondiEliminaSaluti Carlo.
Questo è sicuro...è anche vero che una squadra in C ha un valore, una nei dilettanti ne ha un altro. A prescindere dai conti e dal bilancio.
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