E la Pro Piacenza?

In Emilia sono ottimisti. Non perché il difensore Luca Santi sia stato schierato regolarmente in serie D nella stagione 2013-14: era squalificato e nessuno in società se n'è accorto per tutte le 34 partite del torneo - vinto con due settimane di anticipo - disputate dal ragazzo. No, a Piacenza pregustano la clamorosa salvezza perché il ricorso presentato contro la penalizzazione di 8 punti scontati in questo campionato (già questo è assurdo, nella logica sportiva la squadra doveva essere penalizzata in D e semmai non essere promossa) verte su un 'vizio di forma', ossia la mancata notifica nei tempi stabiliti dalla giustizia sportiva delle motivazioni del Tnas.



Mercoledì scorso il Collegio di Garanzia del Coni ha rinviato alle Sezioni Unite la decisione. Sembra di parlare ostrogoto, di fatto l'ultima decisione verrà presa a Roma questo mercoledì, dopodomani, nel pomeriggio. Con calma. Dovesse essere respinto il ricorso della Pro Piacenza tutto a posto, sabato si giocano Piacenza-Gubbio e Savona-Forlì. Ma se venisse ammesso? Un casino totale. Con la possibilità concretissima direi anzi necessaria di rinviare i playout di una settimana almeno (l'ha detto anche Firicano) per dare alle società la possibilità di organizzare le partite. Il Forlì potrebbe sfidare il Gubbio al Morgagni, ma anche la Pro Piacenza se dovesse riavere tra i 2 e i 5 punti. Rischia di tornare in ballo la Carrarese di Remondina che pagherebbe carissima la leggerezza, chiamiamola così, con cui nell'ultimo turno ha lasciato vincere fuori casa il Prato, fino a quel momento incapace di raccogliere una volta che fosse una i tre punti in trasferta.

Certo, poi si può sempre ricordare che il pallone è strano e prepararsi per settimane, studiare gli avversari e calibrare carichi e scarichi di lavoro magari non serve a nulla, anzi. Chiedere alla Danimarca.